Un vero cowboy

Di B.G. Thomas

Da tutta la vita Bryan ama perdersi in un mondo di fantasie western. Nella speranza di attirare l’attenzione di un vero cowboy, ogni volta che va nel suo locale preferito, si veste in un modo che induce perfino il suo coinquilino a chiamarlo “drag cowboy”. Quando Curtis gli offre una birra, però, Bryan non ha dubbi sul fatto che l’uomo sia un esemplare di quelli autentici. Ma riusciranno i due a spingersi oltre una notte di sesso incredibile dopo che Bryan avrà svelato a Curtis che l’unico cavallo che abbia mai cavalcato è un pony a una festa di compleanno?

• Lingua: Italiano
• Editore: Dreamspinner Press
• Data di uscita: 5 dic 2017
• ISBN: 9781640804074

B.G. Thomas

B.G. Thomas lives in Kansas City with his two husbands—which yes, is different, but amazingly rewarding and wonderfully romantic. They have two sweet rescue dogs named Oliver (who the breed name Dorkie applies perfectly) and Frodo (who is just learning to be a dog). He is missing his soul dog Sarah Jane very much, but she will live on forever in several of his books and in his heart. He is also blessed to have a lovely daughter and they love to hang out. B.G. loves to read romance, comedy, fantasy, thrillers, mystery, science fiction, and even horror—as far as he is concerned, as long as the stories are character driven and entertaining, it doesn’t matter the genre. He has gone to literature conventions his entire adult life, where he’s been lucky enough to meet many of his favorite writers. He has made up stories since he was a child; it’s where he finds his joy. In the nineties, he wrote for gay adult magazines but stopped because the editors wanted all sex without plot, and edited his setups right out. “The sex is never as important as the characters,” he says. “Who cares what they are doing if we don’t care about them?” Excited about the growing male/male romance market—where setup and cute meets is where it’s at—he began writing again. He submitted a novella and was thrilled when it was accepted in four days. Since then the romantic tales have poured out of him. “It’s like I’m somehow making up for a lifetime’s worth of story-telling!” “Leap, and the net will appear” is his personal philosophy and his message. “It is never too late,” he testifies. “Pursue your dreams. They will come true!” You can read about whatever he’s working on right now or whatever he’s rambling on about at his website/blog at: bthomaswriter.wordpress.com Facebook: www.facebook.com/bgthomaswriter Twitter: twitter.com/BGThomasBooks He is always happy to hear from his readers!

Anteprima del libro

Indice

Sinossi

Dedica

Testo

Nota dell’autore

Altri libri di B.G. Thomas

Biografia

Di B.G. Thomas

Visitate il sito di Dreamspinner Press

Copyright

Un vero cowboy

Di B.G. Thomas

Da tutta la vita Bryan ama perdersi in un mondo di fantasie western. Nella speranza di attirare l’attenzione di un vero cowboy, ogni volta che va nel suo locale preferito, si veste in un modo che induce perfino il suo coinquilino a chiamarlo drag cowboy. Quando Curtis gli offre una birra, però, Bryan non ha dubbi sul fatto che l’uomo sia un esemplare di quelli autentici. Ma riusciranno i due a spingersi oltre una notte di sesso incredibile dopo che Bryan avrà svelato a Curtis che l’unico cavallo che abbia mai cavalcato è un pony a una festa di compleanno?

A Kirk, a Michael, e ovviamente a Ike.

BRYAN MILLS stava in posa davanti allo specchio a figura intera attaccato al lato interno dell’anta dell’armadio. La camera da letto era buia salvo per la luce fioca proiettata dalla lampada del comodino, comprata nel tentativo di imitare l’illuminazione del suo locale preferito, The Watering Hole. Spostava il peso da un piede all’altro, facendo pratica. Voleva avere l’aspetto giusto e pensava di esserci finalmente riuscito.

La camicia era perfetta: né scialba, né troppo audace. Il tipo del negozio di abiti usati l’aveva descritta come leggermente indossata, il che suonava molto meglio di usata. Bryan era convinto che i jeans fossero un capolavoro. Aveva trascorso giorni a lavarli, strofinando il tessuto nei punti giusti, in particolare tra le cosce, sul cavallo e sul sedere. Voleva che sembrassero usurati dalle cavalcate. Si girò a fissarsi il sedere da sopra la spalla e pensò: Sì, non è per niente male.

Me lo farei, scherzò ad alta voce. Se fossi attivo. Sorrise.

Bryan girò sui tacchi e abbassò la testa in modo che la tesa del cappello, uno Stetson grigio, nascondesse i suoi occhi azzurri e mostrasse solo un po’ della mascella ombreggiata dalla barba. Attraente, se lo diceva da solo.

Infilò i pollici nei primi passanti della cintura lasciando le dita a incorniciare la fibbia argentata, bella ma non troppo esagerata, e la protuberanza dell’inguine. Niente biancheria intima. Gli cresceva parecchio quando era eretto; quando non lo era, invece, la biancheria intima gli schiacciava il pene e le palle rendendolo quasi piatto. Quando indossava le mutande, chiunque, vedendolo solo dalla cintura in giù, non avrebbe saputo dire se era un maschio. Almeno così il suo pacco sembrava incoraggiante, anche se non appariva enorme.

E gli stivali? Perfetti. Sfregati ma non trasandati, né utilizzati eccessivamente.

Non erano forse stati gli stivali da cowboy la sua iniziazione a uno stile totalmente fedele all’originale? A renderlo un ‘drag cowboy’, come il suo coinquilino Tommy – la drag queen ‘Dixie Wrecked’ – amava definirlo?

La prima volta che Bryan si era recato al Watering Hole con l’intento di sembrare un cowboy autentico, aveva indossato con fierezza un paio di stivali in pelle di serpente da cinquecento dollari. Aveva appena varcato la porta, con la voce di Loretta Lynn che usciva dal jukebox canticchiando di un capanno su una collina a Butcher Holler, quando aveva individuato un paio di uomini che glielo avevano fatto diventare duro in meno di un minuto.

Erano attraenti ed entrambi erano sembrati molto autentici ai suoi occhi. Uno gli era parso sulla quarantina, mentre aveva immaginato che l’altro portasse molto bene i suoi cinquant’anni; senza dubbio abbastanza vecchio da essere suo padre. E abbastanza sexy da far bagnare la sua erezione. Si era avvicinato, chiedendosi se fossero amici o amanti, cercando di decidere quale dei due fosse il più attraente. Entrambi avevano la barba, uno portava dei folti baffi alla Sam Elliot, l’altro un pizzetto. Entrambi erano molto abbronzati, ovviamente erano uomini che lavoravano all’aperto, con rughe profonde attorno agli occhi. Bryan non aveva potuto fare a meno di immaginarli a cavallo mentre strizzavano gli occhi alla luce del sole.

Stavano bevendo da un boccale di birra, e non un bicchiere, preferivano qualcosa di grosso a quanto pareva…

(Sono riuscito persino a fare una battuta indecente, aveva pensato Bryan, e aveva sorriso da solo)

… ed entrambi stavano ridendo. E, oh, quanto era rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere che stavano fissando un piccolo gruppo di uomini della sua stessa età.

Bingo! Amano gli uomini più giovani! E poi si era avvicinato lentamente a tutto ciò che aveva sempre sognato, nella speranza di incrociare i loro occhi.

Solo per scoprire che aveva completamente frainteso il motivo per cui i due cowboy avevano prestato attenzione a quei giovani.

È Halloween? aveva chiesto all’amico il più vecchio dei due.

"A me sembra proprio