Power Mind

Di Ugo Spezza

La terra è stata invasa da mostruose razze extraterrestri, braccio armato di una civiltà telepatica avanzatissima. Ma il cervello di un tenente dell’esercito USA sembra immune agli impulsi alieni e costituirà la chiave di volta per organizzare la resistenza.

• Lingua: Italiano
• Editore: editrice GDS
• Data di uscita: 4 feb 2018
• ISBN: 9788867827312

Anteprima del libro

UGO PEZZA

POWER MIND

EDITRICE GDS

Ugo spezza

power mind

editrice gds

via pozzo 34

20069 Vaprio d’adda-mi

www.gdsedizioni.it

www.gdsbookstore.it

serie scritture aliene

Power Mind

Ugo Spezza

La sera risuonano i boschi autunnali

di armi mortali, le dorate pianure

e gli azzurri laghi e in alto il sole

più cupo precipita il corso;

avvolge la notte guerrieri morenti,

il selvaggio lamento delle lor bocche infrante.

Georg Trakl

– Luce… una luce verde... dolore!

Larry Wax, con sua grande meraviglia, si rese conto di essere ancora vivo. Era a terra e le scariche di adrenalina lo stavano lentamente riportando alla soglia della coscienza. D'improvviso la sua mente fu invasa dal torrente dei ricordi: lo scontro a fuoco, la granata incendiaria, i compagni che morivano, gli spasmi di dolore. Il suo cuore tornò a battere pesante come un macigno mentre scariche elettriche percorrevano i suoi bassi intestini: era Paura.

Istintivamente desiderava rialzarsi, ma si accorse subito che qualcosa non andava. La parte inferiore del corpo semplicemente non rispondeva ai comandi, come se qualcuno gliel'avesse tranciata dalla cintola in giù. Riuscì a sollevare il capo e la spalla destra per guardarsi attorno. Provò a far la stessa cosa con la sinistra, ma non appena appoggiò il gomito per farvi leva, una fitta simile a una pugnalata gli trafisse la scapola. Ricadde grugnendo per la sofferenza. Questo bastò tuttavia per fargli rendere conto di dove si trovasse: uno dei locali del bunker sotterraneo ove si era rifugiato assieme ad altri attivisti della Resistenza.

Attese mezzo minuto per far attenuare il dolore, poi percepì una flebile luce provenire dall'avambraccio sinistro. Lo sollevò lentamente e si accorse che il display del suo naviPad si era attivato. Non potendo raggiungere le icone diede un comando vocale: – Giorno e ora.

La voce metallica del piccolo neuroprocessore innestato nel suo avambraccio replicò prontamente: – 13 Agosto 2082, ore 03.50.

Larry Wax si meravigliò di quel responso. Era rimasto lì, forse in coma, per più di due giorni. Eppure la luce verde della chemiolampada HyperBright che aveva gettato a terra quarantotto ore prima continuava a illuminare il locale. Davvero incredibili queste nuove lampade chimiche! pensò, poi diede un altro comando vocale:

– Scansione dello stato di salute generale.

L'intelligenza artificiale del naviPad eseguì un esame del sangue in tempo reale. Poco dopo dal lato destro dell'apparecchio si sollevò un sensore e in meno di un minuto fu effettuata una risonanza magnetica