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Storie di guerra tra fantasia e realtà
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Storie di guerra tra fantasia e realtà
E-book50 pagine34 minuti

Storie di guerra tra fantasia e realtà

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Info su questo ebook

Sono trascorsi 100 anni da quella che è stata una guerra devastante e per molti versi, forse, inutile: la Prima Guerra Mondiale.
Io non ho la competenza e la presunzione di parlare del conflitto da un punto di vista storico o tattico-strategico; lascio ad altri i dettagli tecnici di luoghi, date, battaglie.
LinguaItaliano
Data di uscita29 ago 2018
ISBN9788869826757
Storie di guerra tra fantasia e realtà

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    Anteprima del libro

    Storie di guerra tra fantasia e realtà - Viviana Marini

    ciao.

    Prefazione

    Sono trascorsi 100 anni da quella che è stata una guerra devastante e per molti versi, forse, inutile: la Prima Guerra Mondiale.

    Io non ho la competenza e la presunzione di parlare del conflitto da un punto di vista storico o tattico-strategico; lascio ad altri i dettagli tecnici di luoghi, date, battaglie.

    Molto si è scritto, trasmesso, parlato sull'argomento ma il tema proposto e sviscerato sotto 1000 aspetti si rivolge sempre ed unicamente ad un uditorio adulto.

    Il mio obiettivo invece (da ex insegnante) è quello di avvicinare in maniera soft i ragazzi di IV – V elementare fino alle medie a ciò che la guerra (ogni guerra) in se rappresenta: orrore, distruzione, morte.

    Un monito dunque alle generazioni future per rifuggire in tutti i modi da ciò che con i mezzi attuali della macchina bellica potrebbe distruggere ed annientare non più milioni di uomini ma, forse, l'intera umanità.

    I miei racconti come scritto in copertina sono frutto di fantasia e realtà.

    Due sono le storie vere 1914 e Ferri, narratemi personalmente dalla protagonista la prima e riportatemi semplicemente la seconda.

    A tutti non posso che augurare buona lettura.

    L’albero centenario

    Quante cose aveva visto! Quanti discorsi, sentito… I giochi dei bambini, i loro girotondi, le loro grida festose, i sussurri degli innamorati, le confidenze delle giovani in cerca di marito, le preghiere delle vecchie del paese… stagione dopo stagione… anno dopo anno.

    Era un bell’albero – la sua folta chioma dava refrigerio alle persone e rifugio agli animali.

    Gli uccellini gli tenevano compagnia e i loro trilli rendevano quell’angolo di prato… speciale; gli scoiattoli facevano provviste con le sue ghiande e di queste si cibavano anche i cinghiali del bosco vicino.

    Le mamme venivano volentieri con i loro figlioletti a fare merenda sotto le sue fronde.

    Anche gli agricoltori si fermavano al ritorno dai campi ad asciugare il sudore dopo il duro lavoro per scambiare ancora una chiacchiera e bere un sorso di vino prima di rientrare a casa.

    L’albero offriva se stesso agli altri, anzi, sembrava allungare sempre più i suoi rami pieni di foglie per dare ombra e frescura a tutti.

    Com’era felice quando c’erano le feste in paese e le giovani coppie approfittando della confusione arriva-vano fino a lui per scambiarsi di nascosto i primi baci oppure quando incidevano il suo tronco per disegnare un cuore con due iniziali.

    Beh, veramente in quel caso non era proprio tanto felice, ma sopportava perché un nuovo amore stava nascendo, una nuova famiglia si sarebbe formata e questo avrebbe significato allegria, nuovi bimbi, speran-ze e progetti da realizzare.

    Così, anche da lontano, partecipava con lo spirito e la saggezza accumulate negli anni, ai matrimoni, ai battesimi, alle comunioni e anche alle ore tristi dei funerali.

    Lui conosceva tutti per nome e sapeva di ogni famiglia le cose più intime, i sogni, i desideri, le delusioni, le difficoltà.

    A modo suo

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