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Romantica italiana
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E-book132 pagine37 minuti

Romantica italiana

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Info su questo ebook

Un percorso storico a cent'anni dalla conclusione delle Grande guerra; nelle trincee morirono in tanti, molti di loro non conoscevano la lingua nazionale, altri avevano un rapporto difficile con lo stato e le leggi. Tutti orgogliosi di donare la propria vita per difendere una patria nascente, da intendere come madre benigna che protegge ed ama i suoi figli senza preclusioni e limiti. Poi la trincea che continua al di là del conflitto bellico e diventa insuperabile metafora di un cammino nel sentiero della vita, tra gli amori che nascono, illudono e svaniscono per sempre nella memoria del tempo.
LinguaItaliano
Data di uscita10 ott 2018
ISBN9788827848784
Romantica italiana

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    Anteprima del libro

    Romantica italiana - Giuseppe Orlandi

    Orlandi

    Tra i Mille e tra i Borboni

    Tra l’aria arsa di una estate infinita uomini e non eroi sbarcano nella terra del mito, dove i colori si confondono con i sentimenti e le emozioni risuonano nell’anima e nel fragore della memoria, indelebilmente segnano la nostra vita. Il nostro protagonista è un giovane garibaldino, nato nelle valli bergamasche, è poco avvezzo allo scirocco umido e avvolgente del sud, straniato nella campagna siciliana rimane ammaliato dal canto delle cicale, quando la sera si cerca un giaciglio per il meritato riposo. Matteo, questo è il suo nome, non è un viaggiatore e tantomeno è un avventuriero in cerca di fortuna. La sua vita è stata semplicemente folgorata da letture stentate e difficoltose dell’ epopea risorgimentali, dei tanti giovani come lui disposti a rinunciare alla vita pur di concedere la libertà all’Italia. Si, Italia, nome di donna così bella da giustificare, se necessario, l’estremo sacrifico. Gli eroi, sbarcati nell’estremità occidentale della Sicilia, si muovono verso Messina per poi attraversare lo Stretto e puntare verso Roma. La Sicilia è una terra dalle forte contraddizione, dai sapori opposti: dolci ed aspri sensazioni, come i suoi vini. Matteo, ormai si prepara ha raggiungere la costa calabrese, la Sicilia sembra ormai una esperienza da archiviare nel cassetto dei ricordi. La sera era la solita, pace esistenziale che annulla le paure. In lontananza la Calabria, lui la osserva come l’innamorato imbambolato, quando davanti compare la sua donna che gli infiamma il cuore e provoca scintille di passione nell’anima. La Sicilia è la bella che all’improvviso ti annulla il respiro e lo trasforma in un dolce sospiro d’amore. Matteo, quando tutto sembra ormai archiviato nella memoria, incontra lei, bellissima, mediterranea e prosperosa ragazza siciliana. Il suo nome, Maria. Non solo bellissima e seducente, anche coraggiosa, idealista e innamorata del sogno dell’Italia unità. L’amore tra i dure ragazzi fu una folgorazione. Nord e Sud che si incontrano ancora prima che nei testi di filosofia politica, nella passione, nel sentimento e nell’amore vero. In fondo il sogno era già realtà, tra le persone il muro invisibile della diversità e ignoranza era ormai disintegrato e distrutto: Italia un nome da pronunciare non solo per indicare una terra e un popolo ma, soprattutto, per promuovere valore ed ideali di giustizia e lealtà

    I due ragazzi partirono insieme, pronti a tutto, anche a costo di rinunciare alla propria vita pur di raggiungere la libertà. I combattimenti si susseguirono, non fu una passeggiata, la resistenza borbonica era tenace e spietata. Essa si esercitò con stragi di civili inermi e con la successiva mistificazione dei fatti e della storia: gli angeli della libertà fatti passare per criminale ed usurpatori di quel fazzoletto di terra che garantiva alla povera e sfruttata popolazione del sud la sussistenza, quella biologica e basta. Alla fine un colpo di fucile, dalla boscaglia partì e trafisse alle spalle Matteo. Il contadino che imbracciava il fucile ebbe immediatamente la sensazione di aver compiuto una ingiustizia e un senso di colpa pervase il suo sguardo, mentre il proiettile fuoriusciva dalla canna dell’arma e vorticosamente correva verso l’inerme eroe. In quel momento attempato contadino avrebbe voluto morire, trovarsi lui

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