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Il paradosso criminale
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E-book201 pagine2 ore

Il paradosso criminale

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Info su questo ebook

Un’inquietante storia in una tranquilla città del Maryland negli Stati Uniti d’America. Gli assurdi delitti si susseguono ad un ritmo crescente, ed anche le scene sconvolgono gli inquirenti mettendoli a dura prova. Steven Golden, coadiuvato da Mike Re erc ex poliziotti e Grace Stilman psico-criminologa, sono gli investigatori che cercheranno di scovare ciò che si nasconde dietro i misteriosi assassinii.
LinguaItaliano
Data di uscita31 gen 2014
ISBN9788891131638
Il paradosso criminale

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    Anteprima del libro

    Il paradosso criminale - Fulvio Fusco

    Prefazione:

    In questo racconto inedito l’autore descrive una storia che potrebbe sembrare assurda.

    Alcune sette adulatrici di ogni specie di serpenti, anche tra i più letali, svolgono attività più o meno lecite, e trascineranno un detective privato in un vortice di emozioni sempre più intense.

    La polizia locale di Baltimora, comandata dal solerte capitano Reginald Grobert, cercherà in ogni modo di smascherare gli assassini, ma l’impresa risulterà molto ardua.

    NB: La storia, gli indirizzi e i personaggi descritti nel racconto, sono pura fantasia dell’autore.

    Capitolo 1

    Quel martedì mattina del 2009, Steven Golden aveva poca voglia di mettersi al lavoro, negli ultimi tempi aveva avuto solo dei piccoli grattacapi per alcuni casi di scomparse o di infedeltà coniugali; lui amava invece immergersi in cose più interessanti, come era già capitato diverse volte. Da quando gestiva l’agenzia d’investigazione privata Golden Private Search, gli erano capitati diversi casi di difficile soluzione, ma con il suo intuito e capacità, era riuscito con il suo fido aiutante Mike Refflerc, a risolvere.

    Era stato agente di polizia per vent’anni raggiungendo il grado di sergente, poi una brutta ferita alla gamba durante una sparatoria, l’aveva obbligato a dimettersi; ora camminava quasi normalmente, ma non poteva certo mettersi a correre.

    Era nato a Baltimora, (in inglese Baltimore) una città degli Stati Uniti d'America, nello stato del Maryland. Amministrativamente si tratta di una città indipendente, non afferente, cioè, ad alcuna contea, ma soggetta all'autorità amministrativa dello Stato. È la più grande città del Maryland e prende il nome da Cæcilius Calvert, II barone Baltimore, fondatore e primo governatore della Colonia del Maryland. Nella città di Baltimora ha sede il campus della prestigiosa Johns Hopkins University, una delle più famose degli Stati Uniti. Della medesima università fa parte il Johns Hopkins Hospital destinato anche ad una facoltà di medicina. Entrambi gli istituti furono i primi degli USA ad essere finalizzati alla ricerca e sono considerati tra i migliori al mondo nell'ambito della fisica applicata, delle relazioni internazionali e degli studi medici. L'istituto offre numerosi corsi di laurea e di specializzazione post universitaria e comprende la sede principale di Baltimora ed altri istituti a Washington D.C., a Bologna (Italia) e in Cina. L’università è attualmente tra le 3 migliori università americane secondo la rivista US Weekly (2007). È la prima università negli Stati Uniti in quanto a fondi federali di ricerca. Il Johns Hopkins Hospital è al primo posto da 18 anni consecutivi nella classifica dei migliori ospedali d’America secondo U.S. News and World Report. Secondo il censimento del 2000 la popolazione della città contava 651.154 residenti, mentre l'area metropolitana di Baltimora-Washington arriva a 7.600.000 abitanti. Baltimora è anche il più importante porto degli Stati Uniti. Baltimora è situata nel centro-nord dello stato, sul fiume Patapsco, non lontano dalla baia di Chesapeake. Il municipio della città sorge a circa 10 m s.l.m. (34 piedi), con elevazioni del territorio che vanno da 3 a 30 metri circa al margine occidentale. La città ha un’area totale di 238,5 km², 209,3 km² di terra ed i restanti 29,2 km² di acque interne.

    La città è divisa in nove regioni geografiche (Northern, Northwestern, Northeastern, Western, Central, Eastern, Southern, Southwestern, and Southeastern) tutti pattugliati da un rispettivo distretto del dipartimento di polizia di Baltimora. Per la gente del posto, comunque, è normale dividere semplicemente est ed ovest usando Charles Street con linea di separazione. Fondata nel 1729 da Cæcilius Calvert, secondo barone Baltimore, primo governatore della Colonia del Maryland, crebbe abbastanza rapidamente sfruttando la sua posizione geografica ideale come porto commerciale. Durante la guerra contro gli inglesi del 1812 il Fort McHenry venne assediato dalle truppe inglesi che avevano già fatto capitolare la città di Washington. La battaglia, che prende il nome di Battaglia di Baltimora, terminò con la vittoria delle forze americane. La battaglia è ancora oggi ricordata con il famoso monumento Battle Monument. Nel 1851 la città ottenne l'indipendenza staccandosi dalla contea alla quale apparteneva. Il 7 febbraio 1904 uno spaventoso incendio devastò il centro della città per 30 ore. Alla fine i vigili del fuoco, per circoscrivere i danni, furono costretti ad abbattere diverse costruzioni. I danni furono ingenti. Si calcola che oltre 1500 edifici andarono completamente distrutti.

    Dopo la Seconda Guerra Mondiale il boom economico e la ricchezza della popolazione portò moltissimi esponenti della classe media a lasciare il centro ed a trasferirsi in più comode abitazioni della periferia. Questo movimento portò ben presto il centro ad essere territorio di teppisti e delinquenti. Il problema raggiunse dimensioni preoccupanti fino a quando nel 1971 la municipalità decise di intraprendere un ambizioso piano di ammodernamento del centro. Vennero costruiti centri culturali, musei ed anche l'assetto urbanistico mutò lentamente ma costantemente. Oggi il centro di Baltimora è meta di numerosi turisti e la delinquenza è decisamente diminuita, riportandosi ai livelli delle altre città statunitensi. Tra i principali monumenti che testimoniano il passato della città si ricordano la Colonna di Washington e soprattutto la Cattedrale cattolica, la più antica degli Stati Uniti e sede dell'Arcidiocesi di Baltimora. Il clima di Baltimora si classifica come umido subtropicale, secondo la Classificazione Köppen, con moderate influenze dalla vicinanza all’oceano.

    L’estate è relativamente calda ed umida, invece l’inverno è freddo ed umido. Le stagioni sono però meno estreme di quelle di città alla stessa latitudine come ad esempio Denver o Kansas City. Luglio è tipicamente il mese più caldo, con una temperatura massima di 33 °C ed una minima di 23 °C. L’estate è inoltre la stagione con maggiore umidità, sono frequenti i temporali pomeridiani. Il record di temperatura massima si è toccato nel 1985, con 42 °C; la minima invece è stata raggiunta nel 1934 con −22 °C. Raramente si toccano temperature inferiori ai −12 °C o superiori ai 40 °C. Come accade in molte città della East Coast, le precipitazioni sono diffuse durante tutto l’anno, con una media mensile di 10 cm. Le precipitazioni nevose sono moderate, con una media annuale di circa 46 cm di neve. Nei sobborghi a nordovest il clima assume caratteristiche continentali, le precipitazione nevose aumentano e le temperature minime si abbassano. I monti Appalachi proteggono il Maryland centrale da molti dei venti nordici e la Delmarva Peninsula ripara la città dalle tempeste tropicali che affliggono la costa. La città è servita dall'Aeroporto Internazionale di Baltimora-Washington. La città è dotata di un servizio metropolitano. Morgan Quitno classifica Baltimora come la dodicesima città più pericolosa degli Stati Uniti. La città è seconda solo a Detroit tra i centri con più di 500.000 abitanti. Secondo le statistiche, gli omicidi sono in calo, ma il numero rimane comunque sette volte maggiore della media nazionale.

    Prosperò molto rapidamente grazie alla sua posizione geografica che la rese ben presto uno dei più importanti porti commerciali del Nuovo Mondo. Il grano coltivato nell'entroterra veniva lavorato dalle decine di mulini della zona e poi imbarcato nelle navi per raggiungere ogni parte del mondo.

    Durante la Guerra di Indipendenza Baltimora giocò un ruolo fondamentale mettendo, con le sue navi ed i suoi cantieri navali, in scacco la flotta inglese e resistendo agli assalti (fu la sola città americana a non essere mai conquistata).

    Nel 1830 Baltimora, con i suoi 80.625 abitanti era la seconda città, dopo New York City, degli Stati Uniti d'America.

    Ben presto alle attività commerciali del porto si affiancarono quelle dell'industria pesante e siderurgica (soprattutto in Sparrow Point). Facendo leva soprattutto sull'amor proprio e sullo spirito imprenditoriale degli abitanti Baltimora si risollevò andando incontro ad uno roseo periodo di agiatezza. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il consumismo e l'agiatezza portò moltissimi esponenti della borghesia e della classe media a lasciare Downtown ed il centro e a favorire le tranquille zone residenziali periferiche. Ben presto quindi il centro venne lasciato alla mercé di teppisti e disadattati. Pur essendo una caratteristica che accomunava gran parte delle città statunitensi a Baltimora il problema diventò presto estremamente pericoloso, tanto da dare a Baltimora la reputazione di città poco sicura e quindi non adatta ei residenti ne tanto meno ai turisti.

    Nel 1971 l'allora sindaco William Donald Scheafer lanciò un audace ed ambizioso piano per l'ammodernamento e la salvaguardia del centro. Molti edifici vennero abbattuti per essere ricostruiti e l'assetto urbanistico della città mutò radicalmente. Certo si trattò di un piano a lungo respiro ma oggi Baltimora non è neanche paragonabile a quella di un tempo, la delinquenza è sotto controllo e non ha nulla da invidiare alle altre città americane. Non resta che ricostruire la reputazione e risolvere i problemi con i ghetti neri nella periferia della città.

    Capitolo 2

    Steven aveva aperto l’agenzia nel 1997, anche Mike, il suo aiutante era stato un ex poliziotto, e quando Steven gli chiese di unirsi a lui, Mike era ancora in servizio attivo.

    Steven era figlio unico, nato nel 1968 da genitori californiani, che si erano trasferiti per lavoro come medici nel Maryland; suo padre avrebbe voluto che anche lui studiasse medicina, ma Steven fin da ragazzo aveva manifestato solo interesse per la polizia e le armi; i suoi genitori erano poi deceduti in un incidente stradale nel 1999, lasciandogli la loro casa in periferia di Baltimora.

    Mike invece era nato a Towson, la popolazione era di 55.197 al censimento del 2010. E' il capoluogo della contea di Baltimora County e la seconda più popolata (dopo Ellicott City, Maryland ). I primi abitanti della regione erano i Towson Susquehannough persone che cacciavano nella zona. Anche se la loro regione ha incluso tutti di Baltimore County , il loro insediamento principale era lungo la foce del fiume Susquehanna.

    Towson è sorto nel 1752 quando due fratelli Pennsylvania, William e Thomas Towson, cominciarono a coltivare a nord-est della odierna York e Strade Giaffa, nel 1768 il villaggio divenne noto come Towsontown. Oggi un centro commerciale si trova all'incrocio di York Road e strada Giaffa conosciuto come il Towson Town Center. Nel 1790, Charles Ridgely ha completato la magnifica dimora Hampton appena a nord di Towsontown, la più grande casa privata in America a quel tempo. Il Ridgelys vissuto lì per sei generazioni, fino al 1948, è 'ora conservato come il Sito Storico Nazionale di Hampton e aperto al pubblico. Il 13 febbraio 1854, Towson è diventata la sede della contea della contea di Baltimora dal voto popolare. Il Palazzo di Giustizia , ancora in uso, è stato progettato da Dixon, e completata entro un anno, costruito in pietra calcarea e marmo donata dalla famiglia Ridgely, su un terreno donato dal mercante Grafton Bosley. Il Palazzo di Giustizia è stato successivamente ampliato nel 1910 per il design delle ali nord e sud da Baldwin e Pennington. L‘espansione nel 1926 e nel 1958 ha creato il piano a forma di H. Il Baltimore County Jail è stato costruito nel 1855. Durante la Guerra Civile , Towson è stata teatro di due scontri di minore entità. Molti dei cittadini di Towson erano solidali con la causa del sud, tanto che l'Hotel Ady, più tardi l'Hotel Towson e sul sito attuale del Teatro Recher, sventolò una bandiera del sud. A partire dal censimento del 2000, c'erano 51.793 persone, 21.063 famiglie e 11.331 famiglie che risiedono nel CDP. La densità di popolazione era 3,688.7 persone per miglio quadrato (1,424.3 / km ²). C'erano 21.997 unità abitative ad una densità media di 1,566.6 per miglio quadrato (604.9/km ²). La popolazione della CDP era 86,9% bianchi, 7,53% afroamericani, 0,10% nativi americani, 3,7% asiatici e 1,9% ispanici.

    Mike era nato nel 1972, da genitori del Maryland, che risiedevano ancora a Towson, aveva una sorella più giovane, Eveline, che era medico a Baltimora; si era arruolato in polizia appena concluso gli studi superiori, e vi era rimasto appunto, fino a quando il suo amico Steven gli aveva proposto di aiutarlo privatamente in alcune indagini, da lì le successive dimissioni dal corpo, e il nuovo lavoro nell’agenzia investigativa privata. Sua sorella Eveline era una bellissima ragazza di sette anni più giovane di lui, bionda e ben fatta; era stata fidanzata per qualche anno con un dottore dello stesso ospedale, ma poi si erano lasciati, ora era single e a Steven, che l’aveva conosciuta a casa di Mike diversi anni prima, era piaciuta da subito. Mike si era sposato nel 1997 con Grace Stilman, una bella ragazza di Baltimora che svolgeva la sua attività come criminologa e psicologa nella polizia locale col grado di tenente, e non avevano figli.

    Ogni tanto Steven era invitato dal suo amico a cena nella loro casetta nei sobborghi di Baltimora, Grace era anche un’ottima cuoca, specialmente ci sapeva fare con la cucina italiana, molto apprezzata da tutti loro; anche Eveline spesso si trovava nella comitiva, ed essendo più o meno tutti dello stesso settore lavorativo, i loro discorsi erano prevalentemente sul crimine in generale. A Steven gli avevano appena affidato un caso inquietante: un uomo sposato, Gordon Straker di 39 anni, che abitava in una casa in campagna ai margini di Baltimora, si era rivolto a lui per indagare sugli omicidi di sua moglie Silvia di 37 anni, e i suoi due figli, Tommy di 9 anni e Susan di 7. La polizia a cui si era rivolto l’uomo fin dall’inizio, brancolava nel buio, i tre cadaveri erano stati trovati da Gordon al rientro a casa una sera; oltre ad essere stati seviziati con qualche oggetto tagliente, i loro corpi erano nudi e appesi capovolti alla ringhiera del piano superiore della scala interna della loro casa, la donna e la bambina avevano anche subito delle violenze sessuali.

    Gordon a dir suo, non aveva nemici, lui era un insegnante di storia nelle scuole superiori a Baltimora, mentre sua moglie Silvia insegnava anch’essa in una scuola materna. Gli omicidi erano sembrati subito una cosa assurda e incredibile a vedersi, Steven aveva avuto tutte le foto scattate all’interno della casa e dei corpi martoriati, aveva fatto anche lui dei sopraluoghi quando la locale polizia aveva tolto i

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