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Sarai mio per sempre
Sarai mio per sempre
Sarai mio per sempre
E-book138 pagine1 ora

Sarai mio per sempre

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Secretary Series

Dall’autrice bestseller del New York Times, Wall Street Journal e USA Today

Kimberly è una scrittrice, ma i suoi libri non hanno raggiunto il successo che si aspettava. Per questo motivo prende una decisione avventata: cominciare a pubblicare con lo pseudonimo di Landon Steele, un uomo con un carattere focoso e dominante che scrive in prima persona. Quando Mister Steele viene invitato in un pretigioso show televisivo, però, Kimberly è nei guai. Non ha altra scelta se non assumere qualcuno che impersoni la sua falsa identità. E Josh, un aspirante attore, sembra proprio fare al caso suo…
Melanie Marchande
è l’autrice bestseller del New York Times della serie Secretary. Ama i miliardari sarcastici e sicuri di sé, le eroine voluttuose e insolenti e la pizza. Non necessariamente in quest’ordine.
LinguaItaliano
Data di uscita11 dic 2017
ISBN9788822708816
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    Anteprima del libro

    Sarai mio per sempre - Melanie Marchande

    Capitolo uno

    C’è un momento preciso, quel momento spazio temporale, quel soffio, quando improvvisamente ti rendi conto che qualcosa è sfuggita totalmente al tuo controllo, al punto che ormai ha acquisito una vita propria. Non sei più tu a condurre e la situazione è ufficialmente passata dall’essere complicata a un "porca puttana".

    Per me quel momento è stato quando ho ricevuto l’ennesimo messaggio che chiedeva di inviare una foto del mio uccello.

    Non so perché i messaggi precedenti mi erano scivolati addosso, mentre in quell’ultimo messaggio – ricevuto da una tizia chiamata Crystal Rae, la cui foto del profilo la raffigurava con i suoi due cani – qualcosa aveva colpito nel segno.

    Devo mettere fine a tutto questo.

    Tanto per cominciare, non sarebbe professionale. Sono una scrittrice, per l’amor del cielo, non una porno star. E poi sarebbe un po’ come andarsela a cercare, a prescindere dal mestiere che fai.

    E cosa più importante, io non ho il pistolino.

    Voi magari direte che me la sono voluta, poiché ho finto di essere un uomo in rete. Non avrei mai dovuto aprire quel vaso di Pandora. La rete pullula di predatori e sarei dovuta stare molto più attenta. Non mi sarei mai dovuta esporre a quel modo.

    E non avevo idea di quanto la situazione sarebbe peggiorata.

    Visto che sono un’idiota patentata – a questo punto dovrebbe essere ovvio, ma per coloro che mi seguono da casa, torneremo su questo tema in seguito – decido di passare all’azione.

    Vado sul mio newsfeed e posto un aggiornamento.

    Volevo semplicemente dire che ho ricevuto alcune… richieste molto intime ultimamente nella mia casella di posta. Non posso rispondere a ciascuna di voi singolarmente, perciò mi limiterò a fare una breve dichiarazione. Calmatevi, signore. Io sono un tipo all’antica – da dove vengo io è di cattivo gusto fotografarsi il pacco. Dovrete limitarvi a usare l’immaginazione. ;)

    Alcuni minuti dopo controllo la mia casella di posta e mi rendo conto di aver commesso un terribile errore.

    L’intera faccenda era cominciata perché ero frustrata. Non è sempre così che succede? Ho sentito che le patatine sono state inventate perché un cliente esigente continuava a chiedere delle patate sempre più sottili e infine lo chef, adirato ed esasperato, le tagliò troppo sottili di proposito. E ora tutti mangiamo il panino all’insalata di uova con un contorno di vaffanculo, amico.

    Dunque, facciamo un passo indietro.

    Ho sempre voluto fare la scrittrice. Da bambina scrivevo e illustravo innumerevoli quaderni, ricolmi delle avventure degli orsi Berenstain. Recitavo gli elaborati racconti shakespeariani che parlavano di intrighi con le mie Barbie. E una volta in grado di mettere due frasi in fila, cominciai a scrivere.

    Sebbene mi piacesse il genere fantasy, mi resi conto ben presto che mi mancava la concentrazione necessaria per inventare cinque nuove lingue e una mappa mondiale, prima ancora di iniziare a scrivere qualcosa di interessante. Così cominciai a ridimensionarmi, gravitando verso storie semplici basate sui personaggi. Spero ancora un giorno di scrivere il prossimo Signore degli Anelli, ma per il momento mi sta bene mantenere tutto su scala ridotta.

    Dopo il college, finii col dedicarmi a una lunga serie di lavori senza sbocchi, perché a quanto pare la storia del prenditi una laurea e troverai un lavoro è una balla enorme. Per un po’ feci lavori interinali, finché il bagliore delle luci al neon, le battaglie infinite per regolare il termostato e i bigliettini aggressivo-passivo su chi avrebbe dovuto rabboccare la caraffa del caffè mi portarono a chiedermi se non fosse stato meglio fare la cameriera.

    Non lo era.

    Una sera, mentre cercavo di far riposare i piedi indolenziti nel tentativo di dimenticare gli insulti dei clienti che non riescono a capire che non sono io a preparare il loro cibo, decisi che ne avevo abbastanza.

    Linda, una delle mie colleghe, aveva sempre un libro tra le mani quando andava in pausa. Robe dai titoli come Il figlio segreto della sposa segretaria bambina del barone del petrolio. Ho sempre saputo che quei libri erano popolari, ma qualcosa quella sera scateno la domanda da un milione di dollari.

    Perché non avrei potuto scrivere io queste cose?

    Ed è cosi che nacque Landon Steele, dominatore e autore di romanzi rosa.

    D’accordo, probabilmente vi state chiedendo perché diavolo devo fingere di essere un uomo per scrivere romanzi rosa. Mi sembra giusto. Mi chiedo anche io la stessa cosa. Arriveremo alla risposta tra un secondo.

    Ma torniamo al presente.

    Sto ancora affogando in un mare di richieste di donne che vogliono una foto del mio pistolino. Ringraziando il cielo ho disattivato la chat. Sebbene, grazie ai diritti di privacy sempre più in declino sulla rete, se clicco accidentalmente sul messaggio ricevuto, la persona che lo ha inviato lo saprà. Sono sempre molto, molto attenta quando apro la posta per scrivere un nuovo messaggio alla mia unica confidente, in tutto questo casino.

    Amy è una delle cinque persone che ha letto – e amato – i miei primissimi libri. Quelli che ho scritto usando il mio nome, prima di rendermi conto che il segreto del mio successo era quello di fingere di essere qualcun altro. Per poco non smisi di rispondere alle sue email quando mi resi conto che non avrei potuto continuare a scrivere in quella vena, perché temevo di deludere l’unica fan che avevo. Fortunatamente Amy la prese bene. E dopo qualche bicchiere di vino le raccontai persino dei miei piani per il futuro. Lei li reputò spassosamente brillanti e decise di seguirmi in questo percorso sciagurato, sostenendomi come poteva, ma tenendo pronta una scatola di popcorn, nel caso l’intera faccenda fosse implosa.

    Le scrivo:

    Signore, liberami dalle casalinghe disperate

    Lei mi risponde subito:

    Stavo per chiedertelo, che diavolo ti salta in mente? Ora che ne hai parlato non la smetteranno mai di farti domande

    Sospiro. Ha ragione. Non dovrei mai prendere questo tipo di decisioni senza averne prima parlato con lei. Avrò anche fatto le mie ricerche, ma Amy sente il polso della situazione come nessun altro.

    So che questi messaggi arrivano da una minoranza molto chiassosa del mio gruppo di lettrici. La maggior parte ha una buona percezione dei confini, e la grande maggioranza mi dimostra affetto e sostegno, senza mai chiedere nulla in cambio. Tranne che una copia del mio prossimo libro, naturalmente. Non contavo sul raggiungere questo livello di popolarità. Accadde velocemente e all’inizio non me ne resi conto – come una rana nell’acqua fredda quando si alza la temperatura.

    All’inizio ogni mio post riceveva migliaia di visualizzazioni. Poi cominciai a bazzicare tra i gruppi e notai che il mio nome e i miei libri venivano menzionati di frequente quando qualcuno chiedeva un suggerimento su cosa leggere. Si arrivò al punto in cui sotto quasi ogni richiesta tipo cosa dovrei leggere dopo?, il mio nome compariva quattro o cinque volte.

    Ma ora la situazione è davvero fuori controllo. E sta per peggiorare.

    Il ping di un’email in entrata attira la mia attenzione. Stavo ridacchiando con Amy su come rubare le foto dei genitali maschili da qualche pervertito a caso su Craigslist facendole passare per mie, pertanto mi ero persa la notifica che mi segnalava il mittente. Forse era una mail stupida e noiosa, o forse fantastica. Forse era qualcuno che si lamentava degli errori di battitura, suggerendomi di far rileggere i testi, come se quello fosse per me un concetto nuovo. Mi trovo a digrignare i denti per resistere alla tentazione di inviargli una copia dell’ultima fattura del mio redattore, che a questo punto è più alta di tutte le mie bollette messe insieme. Devo davvero trovare il modo di essere meno prolissa.

    Signor Steele,

    mi chiamo Steve e sono un assistente di produzione della trasmissione Morning Brew. Ci chiedevamo se fosse interessato a rilasciarci una breve intervista. Parleremo del fenomeno corrente dei romanzetti erotici per donne di mezza età e riteniamo che lei abbia un punto di vista interessante sul tema della casalinga che diventa l’autrice di bollenti romanzi rosa. Naturalmente, sarà un pezzo di interesse umano molto soft. Avrà l’opportunità di incontrare e salutare il pubblico dopo la trasmissione, e forse di autografare qualche libro.

    Se è interessato a concordare un appuntamento, la prego di inviarmi il numero di telefono a cui contattarla.

    Grazie,

    Steve Kirkland

    Porca miseria. Una delle trasmissioni mattutine di uno dei maggiori network televisivi del Paese mi ha appena inviato un’email, come se nulla fosse. Dando naturalmente per scontato che non si tratti di un elaborato scherzo, la invio immediatamente a Amy, con un breve messaggio.

    Porca miseria, controlla la posta

    Sarà sicuramente uno scherzo, giusto? Giusto? L’indirizzo email di Landon Steele è reperibile ovunque, in parte proprio per questo motivo. Ma ora che forse il sogno si sta per realizzare, trovo impossibile crederci.

    Amy finalmente risponde:

    Porca miseria

    Sto per perforarmi un labbro da quanto lo mastico.

    Vero? Secondo te potrebbe essere autentica?

    Amy esita prima di rispondere.

    Aspetta, chiedo a Skylar di controllare l’intestazione e tutto il resto

    Il figlio adolescente di Amy ci torna utile ancora una volta. Quel ragazzino finirà col dirigere l’fbi, oppure a nascondersi da loro.

    Dopo un’attesa che mi pare un’eternità, Amy torna.

    Dice che sembra autentica. Cosa pensi di fare, rivelare tutto?

    Col cavolo. Assolutamente no. Non posso. Ma quali altre opzioni ho? Questa opportunità non si presenta tutti i giorni. Non sono un’idiota, so che i miei quindici minuti saranno finiti in un batter d’occhi. Devo afferrare l’occasione adesso.

    Ma non posso.

    I pensieri cominciano a galoppare. Se riuscissi anche solo a decidere come rispondergli, guadagnerei un po’ di tempo per decidere sul da farsi.

    Ma certo. Sono l’assistente personale del Signor Steele. In questo modo potrò anche parlare al telefono con questo tizio, Steve, e lui non sospetterà mai nulla.

    Amy mi invia un altro messaggio.

    Oppure potresti sempre ingaggiare qualcuno che reciti la parte del Signor Steele.

    Ma certo. È così semplice ora che l’idea è qui davanti

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