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Sensuale regalo per il milionario: Harmony Collezione
Sensuale regalo per il milionario: Harmony Collezione
Sensuale regalo per il milionario: Harmony Collezione
E-book156 pagine2 ore

Sensuale regalo per il milionario: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Quando il milionario Guy Carver, proprietario della Carver Event, decide di accettare un lavoro nella piccola cittadina di Sandpiper Bay, è convinto che non incontrerà alcuna difficoltà. Curerà un matrimonio per una coppia ricca e famosa per poi tornare alla sua solita vita, solitaria e disincantata. Ma si trova costretto a collaborare con una wedding planner tanto sensuale quando vivace e indomabile, Jenny Westmere. Con la sua aria sbarazzina e il cuore colmo di amore, è una tentazione irresistibile per un uomo solitamente circondato da donne false e calcolatrici. E forse presto Guy dovrà organizzare un secondo e ben più importante matrimonio.

LinguaItaliano
Data di uscita10 feb 2014
ISBN9788858919323
Sensuale regalo per il milionario: Harmony Collezione
Autore

Marion Lennox

Marion Lennox is a country girl, born on an Australian dairy farm. She moved on, because the cows just weren't interested in her stories! Married to a `very special doctor', she has also written under the name Trisha David. She’s now stepped back from her `other’ career teaching statistics. Finally, she’s figured what's important and discovered the joys of baths, romance and chocolate. Preferably all at the same time! Marion is an international award winning author.

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    Anteprima del libro

    Sensuale regalo per il milionario - Marion Lennox

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    A Bride for Christmas

    Mills & Boon Short Stories

    © 2006 Marion Lennox

    Traduzione di Giovanna Cavalli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5891-932-3

    www.eHarmony.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    «Ti prego, ripetimi ancora perché mai ho deciso di comprare questo salone di abiti da sposa.» Guy Carver si stava avvicinando a Sandpiper Bay con un certo disappunto. «Non mi avevi accennato che questo posto si trovava in capo al mondo, abbandonato da Dio e dagli uomini, a cento miglia dal nulla.»

    «Te lo rispiego: volevi espandere la tua attività nell’altro emisfero.» Al telefono da Manhattan, il socio di Guy appariva imperturbabile. «E Sandpiper Bay è la località più adatta di qualunque altra, in Australia. Ti ho già detto che...»

    «Mi hai detto cosa?»

    «Che ha il mare ideale per fare surf» continuò Malcolm, serafico. «Ed è circondata da quello che presumibilmente è il più bel parco naturale del mondo. Inoltre mezza Hollywood possiede una proprietà da quelle parti. Dove ti trovi adesso?»

    «In periferia. E mi sembra...»

    «Alt. Non dare un giudizio definitivo affrettato, almeno finché non avrai visto la cittadina. Anche mia moglie Cindy pensa che Sandpiper Bay sia favolosa. Anzi, è invidiosa che sia tu a occuparti del progetto, e non io.»

    «Come se tu sapessi progettare una boutique Carver...» borbottò Guy, commentando quelle parole.

    «E che ci vuole?» chiese Malcolm. «Basta ordinare un lago di vernice grigio ghiaccio, armarsi di pennello e prendersi qualche giorno libero.»

    «Non posso prendermi dei giorni liberi e tu lo sai bene» ribatté Guy a quel punto, irritato dalla spensieratezza del suo socio. «Il ventisei dicembre devo essere di ritorno a New York per la convention delle case cinematografiche.»

    «Non ce n’è bisogno. Possiamo pensarci noi, a occhi chiusi e con le mani legate. Prenditi una vacanza. E passa il Natale sulla spiaggia, tu che puoi.»

    «Niente affatto.» Natale era un giorno sprecato, per quello che lo riguardava. E Guy aveva di meglio da fare che darsi al surf. Aveva programmato quel viaggio apposta per rientrare negli Stati Uniti con il volo del venticinque. Passare il giorno di festa ad alta quota lo avrebbe tenuto il più lontano possibile da inutili sentimentalismi.

    Intanto aveva imboccato la strada costiera e dovette ammettere che il panorama era spettacolare. Sandpiper Bay era un grazioso paesino affacciato su un mare scintillante di zaffiro, con le colline ondulate a fare da sfondo.

    «Dunque, a questo punto che cosa dovrei cercare?» si informò con Malcolm.

    «Un negozio proprio sul lungomare. Si chiama Sposa Fru-Fru

    «Sposa Fru-Fru?»

    Mio Dio.

    Guy non perse subito le staffe. La sua voce anzi restò terribilmente calma. «Ho sentito bene?»

    Ti prego, dimmi che ho capito male. Che c’è stata un’interferenza telefonica. Frr... Frr...

    «Sì, mio caro. Sposa Fru-Fru. L’ex proprietaria è una certa Jenny Westmere. Vedova. A parte il suo dubbio gusto nello scegliere il nome del negozio, sembra una che sa il fatto suo. Le abbiamo offerto dodici mensilità per facilitare il passaggio di consegne.»

    «Non può esserci nessuna continuità tra un postaccio simile e una boutique Carver» sentenziò severo. «Piuttosto lo raderò al suolo.»

    In quel momento stava giusto imboccando la via principale del paese. Non era lunghissima, perciò trovò subito quello che cercava.

    E quello che vide lo fece impallidire.

    La Sposa Fru-Fru era davvero... fru-fru. La vetrina era rosa pastello. Le vaporose tende alle finestre sembravano nuvole bianche di zucchero filato, trattenute da fiocchi rosa e argento. In bella vista c’era un monumentale albero di Natale, addobbato con palline ancora rosa e argento. In cima, un paffuto angioletto bianco sorrideva ai passanti. L’insegna fucsia, oro e argento spiccava lontano un miglio. «Che diavolo...?»

    «Frena, frena. Non giudicare un libro solo dalla copertina» si affrettò a dire Malcolm, immaginando cosa stesse guardando Guy. «Non siamo costretti ad affidare a questa donna alcun ruolo organizzativo nella nuova gestione. Ci limiteremo a tenerla a libro paga per qualche tempo, per quieto vivere, tanto per non indispettire la gente del posto. In ogni altro negozio che abbiamo rilevato, il titolare era così entusiasta di essere stato scelto per diventare una boutique Carver che la pratica è stata uno scherzo. Quello che conta sono i soldi. Ho controllato i registri contabili. Ti ho detto che era un buon affare e sono ancora convinto che lo sia.»

    «E se non lo è?»

    «Se non lo è assorbiremo le perdite.»

    Erano anni che Malcolm lavorava con lui. Come organizzatore di eventi stellari e spettacolari, i più fantasmagorici e lussuosi matrimoni erano la sua specialità, Guy Carver era senza dubbio il numero uno assoluto. E persino i suoi collaboratori, dal primo all’ultimo, tuttora restavano sbalorditi dalla sua straordinaria creatività, abbinata a una impeccabile efficienza.

    Nella sua vita privata invece aveva fama di essere freddo e distaccato. L’indole gioviale di Malcolm, combinata con un infallibile fiuto per gli affari pari a quello di Guy, facevano dei due soci, così diversi per carattere, una squadra formidabile. Insieme, dal nulla, avevano costruito l’impero Carver che ormai, nel suo campo, non aveva rivali al mondo. Solo profitti astronomici e clienti a cinque stelle.

    «Non ti agitare» gli stava dicendo Malcolm, ora, ottimista e rilassato. «Tu e la signora Westmere andrete d’amore e d’accordo.»

    «La signora Westmere? E chi sarebbe?»

    «Jennifer Westmere. Te l’ho detto. La vedova.»

    «Grandioso» bofonchiò Guy, parcheggiando accanto alla porta rosa. «Dovrò avere a che fare con una donna di mezza età, sciatta e vestita da confetto? È troppo, torno indietro.»

    «Stop» gli intimò Malcolm, anche se sembrava in imbarazzo. «Su questo punto ti sbagli. A quanto mi dicono è giovane. Ha ventotto anni.»

    «E la devo tenere per forza? Non possiamo liberarcene, in un modo o nell’altro?»

    «Il contratto prevede che lavori per noi per dodici mesi.»

    «Le pagherò una buonuscita per andarsene subito» ribatté Guy risoluto. «Ma chi me l’ha fatto fare di venire fin qui? Un viaggio inutile. Sarei dovuto restare a Manhattan, Parigi o Londra, i posti giusti per un matrimonio di stile. Non in mezzo ai canguri.»

    «Però avremmo perso una grande occasione.» Malcolm aveva ritrovato il consueto brio. «Ora che abbiamo deciso di espandere la nostra attività nel resto del mondo, è tempo di aprire una boutique Carver anche in Australia. E ti assicuro che Sandpiper Bay è molto più trendy di Sydney o Melbourne. So che c’è già molta attesa, in città. Siamo sulla bocca di tutti. Perciò vai pure a conoscere la Signora in Rosa. E fate amicizia, mi raccomando.»

    «Nemmeno per sogno» sibilò Guy spegnendo il motore e chiudendo la conversazione. «Amici io e questa matta fru-fru? Come no, già mi vedo.»

    In ginocchio sul pavimento, Jenny stava lottando con svariati metri di tulle, quando lui entrò. Era la quarta volta che ricontrollava l’orlo. La sarta aveva alzato le braccia inorridita, rifiutandosi di scucirlo per l’ennesima volta. Perciò adesso il cerino acceso, per così dire, era rimasto in mano a lei.

    «Non va bene, ne sono sicurissima» stava blaterando Shirley, la madre della sposa. «L’altra sera abbiamo fatto la prova generale. E mentre mia figlia avanzava lungo la navata della chiesa, il lato sinistro era più lungo del destro. O era il destro più lungo del sinistro? Comunque sia, devi controllare meglio, Jenny. Lo strascico dev’essere perfetto.»

    «Mmh...» mugolò Jenny, impossibilitata a parlare per via degli spilli tenuti tra le labbra serrate. E in quel momento si aprì la porta.

    Guy Carver.

    In persona.

    Nel suo negozio.

    Proprio adesso.

    Quell’uomo organizzava matrimoni da sogno, famosi in tutto il mondo. Lui era famoso in tutto il mondo. La telefonata con cui la Carver le aveva proposto di comprare la sua attività l’aveva lasciata di stucco.

    «Ma perché avete contattato proprio me?» aveva balbettato lei, dopo aver realizzato che non si trattava di uno scherzo. E il tipo che gestiva l’affare per conto di Guy Carver le aveva dato una risposta sincera.

    «Semplice, signora, glielo spiego subito. Sui dieci matrimoni più prestigiosi che si sono celebrati in Australia, negli ultimi due anni, otto si sono svolti entro un raggio massimo di dieci miglia da Sandpiper Bay» le aveva detto Malcolm, senza troppi giri di parole.

    «Sì, ma...»

    «Tuttavia non è facile aprire nuovi esercizi commerciali in quest’area» aveva proseguito lui. «L’amministrazione è piuttosto restia a concedere licenze e permessi, specialmente agli stranieri. Quindi avviare un nostro salone, dal nulla, sarebbe un’operazione complessa e laboriosa. Meglio rilevare una struttura già avviata. I nostri emissari, dopo un’attenta verifica, hanno selezionato il suo negozio, come quello con i requisiti migliori: la metratura è appena giusta per le nostre esigenze, ma la posizione è ottima; inoltre lei ha una discreta reputazione tra la clientela. Noi provvederemo al resto. Se le interessa l’affare, non resta che metterci d’accordo sul prezzo.»

    Disorientata, Jennifer aveva sparato una cifra che le era sembrata pazzesca già mentre la formulava, tanto per prendere tempo e raccogliere le idee.

    Tanto mi risponderanno di no.

    Dieci minuti più tardi, il contratto era stato chiuso.

    Jenny aveva rimesso giù la cornetta, allibita.

    «Sono più soldi di quelli che avrei mai osato immaginare, persino nei sogni più arditi» aveva confessato a sua suocera. E quando aveva scoperto quanti zeri avrebbe avuto la cifra pattuita, anche Lorna era rimasta senza fiato.

    Però si era ripresa in fretta.

    «Ma è meraviglioso, Jenny cara! Potrai comprare a Henry tutto ciò che desidera.»

    «E lo farò.» Jenny aveva sorriso, incredula e felice. Nemmeno Lorna conosceva la profondità della sua disperazione, per non essere in grado di offrire a

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