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La Contessa – 4 racconti storici erotici
La Contessa – 4 racconti storici erotici
La Contessa – 4 racconti storici erotici
E-book63 pagine1 ora

La Contessa – 4 racconti storici erotici

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Info su questo ebook

La Contessa vedova Anna von Silfverhuus ha passato anni e anni sposata con un uomo che aveva perso da tempo ogni interesse per lei. Adesso che lui è morto, lei può abbandonare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Vende subito il Castello di Mangeby, dove avevano abitato insieme, e si avvia alla conquista di Stoccolma: delle sue attrazioni culturali e dei suoi uomini. La città ospita una miriade di uomini che farebbero la fila per corteggiare una donna bellissima e benestante come lei. La Contessa non è una persona paziente, e ora è finalmente giunto il momento di provare tutto quello che le è stato a lungo negato... Riuscirà a riconquistare il suo amore perduto? O troverà altri amanti?Questo libro contiene i seguenti racconti brevi:I segreti piccanti della postina - La liberazione della Contessa vedova - Le passioni della Contessa vedova - La nuova domestica del pastore-
LinguaItaliano
EditoreLUST
Data di uscita20 apr 2021
ISBN9788726536263

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    La Contessa – 4 racconti storici erotici - Britta Bocker

    La Contessa – 4 racconti storici erotici

    Cover image: Shutterstock

    Copyright © 2021 Britta Bocker and LUST, an imprint of SAGA, Copenhagen

    All rights reserved

    ISBN: 9788726536263

    E-book edition, 2021

    Format: EPUB 2.0

    All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.

    La nuova domestica del pastore

    Da quando la moglie del pastore gestiva la vita domestica con il pugno di ferro nessuno aveva più motivo di lamentarsi della negligenza del sacerdote. Lavorava da mattina a sera e non negava mai l’aiuto ai bisognosi. Molti lo compativano e tutti erano consapevoli che, una volta tornato a casa dopo una lunga giornata di lavoro, non lo attendeva un’atmosfera accogliente. D’estate le finestre della canonica restavano aperte e si sentiva ovunque la voce della donna che si lamentava duramente del marito. Come poteva essere così sudicio da entrare in salotto con le scarpe sporche? La signora Andersson aveva appena lavato il pavimento ed era rincasata, chi avrebbe quindi ripulito la stanza da lui insudiciata? Di sicuro non poteva pretendere che le mani sensibili della moglie entrassero in contatto con l’acqua di lavaggio torbida. Sua madre aveva visto giusto quando l’aveva avvertita sul rischio che correva a sposarlo. Era così sudicio e noioso da far impazzire la moglie e non l’aveva mai degnata della minima attenzione. Lei, così sensibile, era sempre l’ultimo dei suoi pensieri.

    Gli anni passavano, la vita del pastore non migliorava e sua moglie diventava sempre più rancorosa e arrabbiata. Lo rimproverava specialmente di non essere mai stato capace di darle un figlio. La colpa era sicuramente del marito, non ne aveva dubbi. D’altronde tutte le donne nella sua famiglia erano state delle ottime procreatrici e con un altro uomo avrebbe indubbiamente avuto un gran numero di bambini di cui poter andare fiera. Il pastore non l’aveva mai contraddetta altrimenti si sarebbe adirata ancora di più. Se avesse osato farlo, lui le avrebbe fatto notare che l’assenza di prole era probabilmente dovuta al fatto che non avevano mai dormito insieme sin dal primo anno di matrimonio.

    Ogni volta che provava ad avvicinarsi, lei si tirava indietro e lo fissava disgustata come se fosse un pazzo ubriaco in procinto di aggredirla e stuprarla. Disse chiaramente al marito di non riuscire più a sopportare quel luridume. Gli aveva pazientemente concesso di dormire con lei per un anno intero ma non era rimasta incinta, quindi aveva capito di aver sprecato tempo con l’uomo sbagliato e non gli avrebbe mai perdonato di non averle dato un figlio.

    All’inizio era rimasto deluso, la relazione coniugale non era idilliaca ma perlomeno riusciva a raggiungere l’orgasmo quando stava con la moglie. Meglio di niente, ma non era particolarmente eccitante. Lei spostava leggermente la camicia da notte per permettergli di penetrarla e restava immobile come una statua mentre il marito continuava a spingere fino a venire. Aveva appena il tempo di riprendere il fiato prima che lei lo spingesse via e si sdraiasse con la schiena rivolta verso di lui. Dopo qualche tentativo perse la voglia di continuare e da quel momento si infilava a letto il più silenziosamente possibile, sdraiandosi rivolgendole la schiena.

    Un giorno dopo quindici anni di matrimonio lei ci provò di nuovo. La signora Berg, una sua amica, aveva avuto un figlio a quarant’anni e la moglie del pastore ebbe un nuovo barlume di speranza. Quando la coppia andò a dormire quella sera per poco non spaventò a morte il povero marito quando sollevò le coperte e avanzò lentamente verso di lui annunciandogli che aveva deciso di dargli un’altra possibilità. Lo desiderava… o meglio desiderava che suo marito le desse ancora il suo seme. Completamente colto di sorpresa, il pastore non sapeva che fare… erano passati molti anni da quando sua moglie l’aveva eccitato l’ultima volta.

    Cercò disperatamente di rinvigorire il suo membro strofinandolo con le mani ma questo non ne voleva sapere. Se lo strofinò un po’ e il fallo divenne leggermente più duro ma mai abbastanza da poter penetrare la vagina secca della moglie. Dopo aver provato fino a essere completamente esausto e sudato fradicio il pastore ci rinunciò. In uno scatto d’ira sua moglie lo bandì dal letto e quella notte dovette dormire sul divano in salotto. Alla luce di quell’esperienza nessuno dei due tentò di ravvivare la relazione intima e, per compensare l’assenza di stimoli erotici a casa, il pastore trovò sollievo nei passionali incontri segreti di altre persone.

    Divenne un voyeur che poteva eccitarsi incredibilmente di nascosto, e notò che riusciva a toccarsi fino a giungere al parossismo del piacere. Una mattina, mentre si recava alle stalle, scorse lo stalliere e la domestica della cucina nel fienile. Era una bella mattina estiva e i due avevano lasciato spalancata la porta. Entrambi erano così presi dal raggiungere l’orgasmo che

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