Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Amori difficili
Amori difficili
Amori difficili
E-book52 pagine35 minuti

Amori difficili

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Un pescatore innamorato di un sogno, un manichino di una manichina, un altro pescatore innamorato di una sirena... "L’amore infelice è la sofferenza più pesante, ma a sua volta l’amore infelice più pesante, il più tormentante, è quando l’oggetto dell’amore è tale che per sua natura non può essere amato, mentre per l’amante esso è l’unico oggetto ch’egli desidera con tutto il cuore." (Søren Kierkegaard)
LinguaItaliano
Data di uscita22 lug 2021
ISBN9791220827652
Amori difficili

Correlato a Amori difficili

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Amori difficili

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Amori difficili - Carlo Mazzei

    AMORI DIFFICILI

    Carlo Mazzei

    L’amore infelice è la sofferenza più pesante, ma a sua volta l’amore infelice più pesante, il più tormentante, è quando l’oggetto dell’amore è tale che per sua natura non può essere amato, mentre per l’amante esso è l’unico oggetto ch’egli desidera con tutto il cuore.

    (Søren Kierkegaard)

    Venuta dal mare. 

    Personaggi:

    un giovane pescatore, nel fiore dei suoi anni;

    lo stesso personaggio, ormai vecchio;

    una ragazza venuta da non si sa dove;

    una donna vestita di nero, che dice di essere la Morte.

    «Cosa fai ragazzo?», chiese il viandante al giovane pescatore che scriveva sulla sabbia con una conchiglia.

    Il ragazzo si voltò verso di lui. Era bellissimo, gli occhi e i capelli neri e il corpo muscoloso e abbronzato. Un sorriso aperto e sincero gli scoprì i denti bianchi.

    «E' una formula magica.»

    «Ah sì? E qual è la magia che vuoi fare, ragazzo?», chiese ancora il viandante.

    Il ragazzo sorrideva, senza rispondere. Con un gesto vago della mano indicava il mare.

    Il viandante guardò il mare, poi di nuovo il ragazzo.

    «Non capisco...»

    Il ragazzo fece le spallucce e tornò a scrivere sulla sabbia.

    Il viandante cercò di leggere quello che il giovane scriveva, senza capire.

    «Chi ti ha dato questa formula?»

    «Una vecchia.»

    «Una vecchia?»

    «Sì.»

    «La conosci?»

    «No. E' venuta qui, qualche sera fa. Non l'avevo mai vista.»

    «E chi era?»

    «Non lo so. E' venuta da lì, da dove sei venuto tu, e mi guardava. Era vestita di nero.»

    «E tu?»

    Il ragazzo sorrise.

    «Chi sei? le ho chiesto. Una maga?»

    «E lei?»

    «Ha sorriso: in un certo senso, mi ha risposto.»

    Il viandante era perplesso: «In che senso?»

    «Non lo so», rispose il ragazzo, «ma ugualmente le ho chiesto: puoi fare qualcosa per me?»

    «Sì.»

    «E tu?», chiese il viandante.

    Il ragazzo sorrise ancora.

    Fu il viandante allora a rispondersi: «Le hai chiesto di farti conoscere l'amore?»

    «Sì», rispose subito il ragazzo e arrossì.

    «E lei cosa ha fatto?»

    «Si è avvicinata a me, mi ha messo una mano sulla spalla e mi ha sussurrato delle frasi incomprensibili all'orecchio. Poi ha tirato fuori qualcosa dal mantello e mi ha dato questa...», e il ragazzo mostrò la sua conchiglia.

    «Scrivi questa formula sulla sabbia, ogni sera, mi ha detto. Poi se n'è andata, così com'era venuta.»

    Il viandante annuì. Restò a guardarlo ancora un po', poi riprese il cammino, mentre il ragazzo tornò ad accoccolarsi sulla sabbia e riprese a scrivere la sua formula.

    L'ultima capanna del villaggio era appartata dalle altre. Come le altre, disposta in fila e dipinta di bianco, ordinata e pulita, anch'essa col suo orticello. Un villaggio povero, certo, abitato da pescatori che di mattina presto salivano sulle loro barche e lasciavano la riva per raggiungere le secche al largo, dove avevano calato le reti la sera prima. Tutti i giorni così, uno dopo l'altro.

    Nelle capanne, di giorno, rimanevano le donne, con il loro daffare, e

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1