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Raccontando Tertenia
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E-book165 pagine1 ora

Raccontando Tertenia

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Racconti come immagini, ricordi come ritratti, storie come schegge di vita di un tempo perduto che rivive nelle testimonianze documentali, ora intense e vibranti, ora flebili e periture, degli abitanti di Tertenia, protagonisti di un'antologia di pensieri sulla storia sociale ed economica del paese all'alba del Novecento. Brani vergati di seppia per riecheggiare, sul filo di una memoria divenuta storia, uno spaccato di vita comunitaria, sospesa tra racconto e fantasia, mito e leggenda, all'ombra di un passato che è nostalgia, malinconia, tormento, ma anche inviolabile eredità storica e spirituale, da custodire e tutelare.

Con la collaborazione di Teti Deiana e Maria Bernardetta Demurtas.

In sommario le testimonianze orali di Battista Aresu, Ottavia Congiu, Anna Contu, Assunta Corrias, mons. Piero Crobeddu, Agnese Deiana, Agostina Deiana, Maria Deiana, Maria Rosa Deiana, Virgilia Deiana, Rosa Delussu, Claudia Demurtas, Maria Bernardetta Demurtas, Antonio Deplano, Paola Fadda, Giovanni Antonio Ferrai, Paolica Fiori, Rosella Floris, Silvia Floris, Angela Locci, Matilde Loddo, Virgilio Loddo, Annamaria Loi, Paola Loi, Salvatore Loi, Ersilia Macis, Emanuela Mameli, Cristiana Melis, Maria Melis nota Assunta, Tomaso Melis, Efisia Meloni, Gianluca Meloni, Lina Meloni, Rosa Monni, Angela Murgia, Elena Murgia, Giorgio Napoleone, Peppina Petza, Carmen Pisu, Guido Pisu, Anna Puddu, Mario Puddu, Ignazia Putzu, Giovanna Quai.

Il presente e-book ripropone in versione digitale i contenuti del volume "Raccontando Tertenia" di Maria Chiara Loi (Cargeghe, Editoriale Documenta, 2022, Isbn 978-88-6454-443-4), ad esclusione del repertorio fotografico.
LinguaItaliano
Data di uscita3 apr 2023
ISBN9788864544519
Raccontando Tertenia

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    Anteprima del libro

    Raccontando Tertenia - Maria Chiara Loi

    Maria Chiara Loi

    Raccontando Tertenia

    ISBN: 9788864544519

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    https://writeapp.io

    Indice

    Prefazione

    Introduzione

    Ringraziamenti

    Nota del curatore

    La vita in tempo di guerra

    Ricordi di vita

    Spaccati di passato

    Alimentazione e stagionalità

    La giornata alimentare

    Il Fondo Santoru

    Perdu Pabali

    Una vita di lavoro

    Le marachelle da bambina

    Ricordi d’infanzia

    Sa idda ’e ir biginausu

    Il piazzale dei Quai

    I bagni di una volta

    L’arte di arrangiarsi

    Sa siliba de is inglesusu

    Una vita faticosa ma serena

    Pani ’e sartu

    Rimboccarsi le maniche

    I sacrifici del pastore

    Piccoli già grandi

    Le privazioni dei bambini

    Difficoltà a continuare gli studi

    Il mio cammino verso la fede

    Il ricordo di don Manca e il regalo di mia madre

    Il mio ingresso in Seminario

    La famiglia Napoleone

    Nonno Efisio

    La lavorazione del grano e la panificazione

    Sa panettera

    Mansioni domestiche

    Sa tessidora

    Una passione diventata mestiere

    Sa maist’e scola

    Sa butteghera

    Il primo albergo a Tertenia

    I calzolai

    Il trattorista

    L’albergo e la barberia

    La falegnameria e la bottega

    L’apertura del caseificio

    Il lavoro in vigna e la Cantina sociale

    La caccia

    Giochi da bambine

    I giochi

    Le feste

    In onore dell’Assunta

    La festa di San Giovanni

    La Cresima a Lanusei

    La scampagnata di Pasquetta

    Il Carnevale

    Il primo sguardo in sa muredda

    Il fidanzamento

    La vita con Velio

    Fidanzamento e matrimonio

    I preparativi per il matrimonio

    Il parto

    Il Gruppo folk e la Pro Loco

    Il Cinema Giuseppe Verdi

    Albino Manca

    Ottavio ed Egidio Manca

    Il diluvio

    I riti legati alla morte

    Eita ’nci faisi?

    Rituali dei tempi passati

    S’imbrosinadura e i riti per i morti

    Rimedi naturali

    Su filu ’e stria

    L’importanza dei sogni e delle credenze popolari

    Racconti spaventosi

    La processione dei morti

    Su sorigoni

    Preghiera della sera

    Preghiera alla Madonna

    Crugi Santa gloriosa

    Prima di entrare in chiesa

    Sulla soglia della chiesa

    Entrando in chiesa

    Preghiera per ricevere la Comunione

    Preghiera contro la puntura di insetto

    Preghiera contro i temporali

    Preghiera po’ su straddigu

    Preghiera per il grano e l’orzo

    Invocazione ai quattro evangelisti

    © EDITORIALE DOCUMENTA

    www.editorialedocumenta.it

    in copertina

    Veduta panoramica di Tertenia nel 1936

    Proprietà letteraria riservata

    Prima edizione ebook: aprile 2023

    ISBN 978-88-6454-451-9

    A mia madre

    Nell’altalena della vita

    il ritorno al passato è una gioia immensa

    che allevia, per un breve istante

    il tuo mondo di donna.

    Rinasci un’altra volta,

    rinasci donna e bambina

    portandoti appresso

    quel bagaglio di gioia e di amarezza

    che ti sarà di conforto,

    quando vecchia e stanca

    ti troveranno

    su una sedia a dondolo

    davanti ad un camino acceso

    con l’ultimo sorriso

    stampato sulle labbra.

    Prefazione

    Racconti come immagini, ricordi come ritratti, storie come schegge di vita di un tempo perduto che rivive nelle testimonianze documentali, ora intense e vibranti, ora flebili e periture, degli abitanti di Tertenia, protagonisti di un'antologia di pensieri sulla storia sociale ed economica del paese all'alba del Novecento. Brani vergati di seppia per riecheggiare, sul filo di una memoria divenuta storia, uno spaccato di vita comunitaria, sospesa tra racconto e fantasia, mito e leggenda, all'ombra di un passato che è nostalgia, malinconia, tormento, ma anche inviolabile eredità storica e spirituale, da custodire e tutelare.

    Introduzione

    Il volume Raccontando Tertenia ha lo scopo di far rivivere, attraverso i racconti e i ricordi dei nostri anziani, i tempi dell’infanzia, delle gioie e delle difficoltà da loro vissute. Racconti talvolta flebili, che spesso si cerca, volutamente o no, di dimenticare perché fanno parte di un passato doloroso. Altre volte, invece, il ricordo scorre veloce, senza pausa, e interrompere quei momenti, che sembrano prendere vita in quel preciso istante, potrebbe significare non avere amore e considerazione per chi ha un bagaglio di emozioni da trasmettere. Invece stai lì ad ascoltare, spesso con stupore e con qualche lacrimuccia, ciò che il racconto suscita. I nostri vecchi hanno necessità di essere ascoltati perché è da questo che traggono la forza per continuare il loro cammino, perché è anche da questo che sentono di essere amati. E questo lo capisci quando ti trattengono, dopo ore, dicendoti: «Ho tante altre cose da raccontarti, quando ritorni?», e allora capisci che il tuo tempo non è stato sprecato!

    Maria Chiara Loi

    Ringraziamenti

    Un sentito ringraziamento agli informatori orali che generosamente si sono resi disponibili, rendendomi partecipe di propri ricordi ed esperienze di vita.

    Un grazie a Teti Deiana e Maria Bernardetta Demurtas per la collaborazione prestata, e a Gianluca Meloni per la concessione delle interviste realizzate negli anni intercorrenti fra il 1990 e il 2005.

    Viva gratitudine alla Biblioteca di Sardegna e all'Editoriale Documenta per avermi offerto la possibilità di prender parte a questo progetto e a tutti coloro che hanno pazientemente atteso che questo volume — la cui ricerca è stata interrotta a causa della pandemia da Covid-19 — venisse dato alle stampe.

    Un ringraziamento particolare a mio marito e alle mie figlie, che mi hanno pazientemente seguito in questa avventura, e a cui ho sottratto parte del mio tempo.

    M.C. L.

    Nota del curatore

    Il presente e-book ripropone in versione digitale i contenuti del volume Raccontando Tertenia di Maria Chiara Loi (Cargeghe, Editoriale Documenta, 2022, Isbn 978-88-6454-443-4), ad esclusione del repertorio fotografico.

    Il volume raccoglie una selezione di testimonianze orali di abitanti di Tertenia. I testi, trascrizione di interviste realizzate sul campo nell’arco temporale intercorrente tra i mesi di novembre 2018 e ottobre 2022, riportano il contenuto dei documenti orali originali con larga fedeltà alle forme sintattiche e semantiche adottate dagli informatori.

    Le interviste a Battista Aresu, Ottavia Congiu, Assunta Corrias, Agostina Deiana, Rosa Deiana, Angela Locci e Angela Murgia sono invece state realizzate da Gianluca Meloni nel periodo intercorrente tra il 1990 e il 2005. Si ringrazia Gianluca Meloni per averne generosamente concesso i diritti di pubblicazione.

    La vita in tempo di guerra

    È difficile credere come la vita fosse faticosa un tempo. Noi eravamo due figlie e fin da piccole ci portavano in campagna e all’orto a zappare, a mietere e a raccogliere legna.

    A scuola ci andai fino alla quarta elementare e anche se non ero molto brava, frequentavo volentieri perché mi piaceva imparare a memoria le poesie. Erano in pochi però ad avere i libri e senza quelli non si poteva studiare. Ricordo che una volta andai a casa di un’amica a chiedere in prestito un libro da cui copiare una poesia e, anche se era disposta a prestarmelo, la madre non me lo fece avere, dicendo che aveva lavato le scale e non si poteva salire a prenderlo.

    Quando scoppiò la Seconda guerra mondiale avevo circa dodici anni: i negozi erano vuoti, non c’era nulla, né pasta, né altro. Si comprava tutto razionato e per avere un chilo di farina ci si doveva mettere in fila: sembrava di essere in processione tanto si doveva aspettare. Stoffa non se ne trovava, i vestiti venivano fatti con la lana sarda e si usavano anche d’estate. Un giorno, mentre mietevamo, per il caldo che c’era, decidemmo di fermarci e fare un bagno al mare, ovviamente con i vestiti di lana addosso.

    All’epoca si lavoravano sia il lino che la lana, ma io non sapevo tessere perché mia madre non voleva che me ne occupassi e dava il filato di lino alle donne che tessevano. Poi da ragazzina imparai. In seguito in negozio arrivarono i gomitoli già pronti, che compravo per fare i maglioni sia a mio marito che ai miei figli. Non ho mai acquistato maglie ed essendomi comprata una macchina da cucire che avevo pagato sessantamila lire, cucivo anche i vestitini per i miei bambini. Le scarpe invece le facevano con un pezzo di legno e una striscia di stoffa attaccata sopra: non si trovava nient’altro.

    Sempre in casa, si faceva anche il pane: il grano si lavava, lo si portava a macinare da zia Carmelina Delussu o da zia Caterina Floris, e si separavano la crusca dalla semola e dalla farina. Più tardi vennero aperti i mulini di zio Vittorio Loddo e di zio Attilio Vargiolu, dove ci davano già tutto pronto. Ricordo che quando dovevo fare il pane svegliavo i miei bambini molto presto, anche alle due del mattino, perché mi dovevano aiutare a girare la macchina della pasta. Poi però Augusto Vargiolu, un ragazzo del paese, me ne costruì una elettrica e con quella iniziai a fare il pane da sola.

    Erano tempi di sacrifici, oggi si vive meglio anche se non siamo mai contenti: abbiamo tutto, una macchina per ogni cosa e gli anziani hanno una pensione. Un tempo, invece, i vecchi dovevano andare a chiedere il pane dove vedevano un forno acceso.

    Silvia Floris

    Ricordi di vita

    Sono nata il 20 febbraio 1941. Da quando non ero che una bambina sono cambiate molte cose e ho diversi ricordi del passato, come sa buttega de siu Pera, Pietro Pisu, dove mi mandavano a comprare le razioni di farina, zucchero e tutto ciò che occorreva, con la tessera annonaria, dove era segnata la quantità di quello che era possibile prendere in base ai componenti del proprio nucleo familiare. All’epoca funzionava così.

    A scuola ci andai fino alla terza elementare e avevo la maestra

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