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Quando il potere è nelle mani sbagliate: Storia di una vicenda Giudiziaria
Quando il potere è nelle mani sbagliate: Storia di una vicenda Giudiziaria
Quando il potere è nelle mani sbagliate: Storia di una vicenda Giudiziaria
E-book148 pagine1 ora

Quando il potere è nelle mani sbagliate: Storia di una vicenda Giudiziaria

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Una vicenda giudiziaria che ha fatto tremare i vertici del Governo ticinese, un mandato milionario, 14 capi d’accusa, l’assoluzione. Quella di Marco Sansonetti potrebbe essere la storia per una nuova serie tv.
È il 2017 quando nella Svizzera italiana scoppia il caso Argo 1, che in breve tempo diventerà un vero e proprio caso mediatico; il caso mediatico per eccellenza.
Un arresto motivato da pesanti ipotesi di reato: corruzione, truffa, sequestro di persona, violenza e tanto altro ancora.

Per anni Marco Sansonetti è stato indicato come il “deus ex machina”, il grande corruttore, il burattinaio in grado d'infiltrarsi nei corridoi e negli uffici di Palazzo, fin nel cuore del Parlamento.

Con la società di sicurezza, la Argo 1, Marco Sansonetti è impegnato nella gestione di alcuni Centri per i richiedenti l’asilo, fornendo allo Stato prezioso supporto e servizi professionali, sempre nell’ottica di garantire costi contenuti e benessere degli ospiti.

Una storia che vede coinvolti, tra gli altri, polizia, alti funzionari dell'Amministrazione Pubblica, personaggi del mondo politico e forense nonché giornalisti. Giornalisti il cui mandato, quello di far chiarezza, in più occasioni è stato disatteso soprattutto per quanto riguarda l’Ente Radiotelevisivo Pubblico.
Molti sono gli interrogativi aperti ai quali non è stata data risposta. Uno spunto, questo libro, affinché venga fatta piena luce anche in quegli ambiti dove per anni la luce è rimasta spenta; volutamente spenta.
 
LinguaItaliano
Data di uscita25 dic 2022
ISBN9798367221152
Quando il potere è nelle mani sbagliate: Storia di una vicenda Giudiziaria

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    Quando il potere è nelle mani sbagliate - Marlise Sansonetti

    SOMMARIO

    SOMMARIO

    PREFAZIONE

    Di Marlise Sansonetti

    INTRODUZIONE

    MARCO SANSONETTI

    CAPITOLO 1

    Argo 1 SA e ruoli operativi

    Operatività e gestione minorenni

    CAPITOLO 2

    Denuncia, Decreto d’Accusa

    L’accusatore privato

    Il Testimone

    CAPITOLO 3

    Mandato d’Arresto e Carcerazione

    CAPITOLO 4

    Primo Procedimento Penale I fatti e le accuse

    Sequestro di persona aggravato, sub sequestro

    Violenza, Abuso di Autorità e Coazione

    Esposizione a pericolo della vita altrui, sub lesioni colpose gravi e omissione di soccorso

    Truffa e Falsità in documenti

    Usura e appropriazione indebita

    Infrazione alla LAVS e LPP: i contributi pensionistici

    CAPITOLO 5

    Scarcerazione

    CAPITOLO 6

    Inchiesta giornalistica Media e servizi giornalistici

    Il Servizio della Televisione Pubblica

    L'inchiesta giornalistica

    CAPITOLO 7

    Secondo Procedimento Penale Stato accusatore Privato contro Marco Sansonetti

    Corruzione e Concessione di Vantaggi

    CAPITOLO 8

    Operato della Procura

    Ombre sull’operato dei Procuratori

    CAPITOLO 9

    Condanna

    CAPITOLO 10

    Le troppe e strane coincidenze

    CONCLUSIONE

    RINGRAZIAMENTI

    TRASCRIZIONE LETTERA

    PREFAZIONE

    Di Marlise Sansonetti

    Mio padre vive in Svizzera io in Puglia, abbiamo poche occasioni per stare insieme e ogni scusa è buona per incontrarsi e passare del tempo con lui. Il più delle volte riesco solo a sentirlo telefonicamente. Mi basta, me lo faccio bastare… Sentire la sua voce, sentirlo sereno, mi riempie di gioia. Lui vive a più di mille chilometri di distanza nella Svizzera italiana, in Canton Ticino da oramai moltissimi anni. Io sono rimasta qui, nella provincia di Bari, con mia madre e mia nonna.

    A breve sarò maggiorenne e solo oggi riesco a comprendere quanto sia accaduto a mio padre. Mi sto riferendo alla vicenda legata al suo fermo, al suo arresto, a tutto l’iter giudiziario che lo ha visto coinvolto in Ticino. Titoli di giornale, che riesco a leggere solo oggi, articoli e accuse pesanti dalle quali si è dovuto difendere, da solo. E io qui, a mille chilometri di distanza senza potergli dare una mano, senza poterlo proteggere o sostenere. Poi l’assoluzione, la sua rinascita, che paradossalmente è coincisa con la sua impossibilità di proseguire in quel lavoro che tante soddisfazioni gli aveva dato. Un lavoro che alla mia famiglia e a me ha permesso di vivere, studiare, crescere.

    Frequento il liceo linguistico, mi piace viaggiare, scoprire il mondo, mi piace la musica e mi piace leggere e scrivere. Passioni che coltivo fin da quando ero bambina. Questo libro, questo racconto, è un regalo per lui: il mio eroe, anche se per raccontare la sua vita non basterebbe un’intera enciclopedia.

    Oggi voglio raccontare quell’incredibile vicenda giudiziaria che l’ha visto coinvolto. Il suo nome sbattuto in prima pagina sui giornali, nei titoli di radio e telegiornali non solo svizzeri, sui principali siti d'informazione online… Accuse pesanti: usura, sequestro di persone, violenza, truffa… Oltre due anni e mezzo di calvario, per poi vederlo assolto da ben due inchieste giudiziarie. E poi? Il Nulla. Il silenzio. Il buio.

    All’epoca avevo solo 12 anni, ricordo poco della tempesta che lo travolse. Mia madre, mia nonna, parenti e conoscenti hanno fatto di tutto per proteggermi da quel massacro mediatico. Ed è grazie soprattutto a questa protezione che posso dire, a gran voce, di essere una ragazza fortunata. Devo tutto alla mia famiglia, che mi ha sempre coccolata, protetta e supportata.

    Oggi che sono in grado di comprendere tutto e tutti, sono io a voler dare a mio padre voce e giustizia, quella giustizia che se sulla carta c’è stata, così non è stata sul fronte morale, intellettuale ed economico. Spente le luci, abbassato il sipario, lui è dovuto ripartire da zero, o meglio da sottozero, e io voglio essere per lui quello che lui è stato in questi anni per me: un faro.

    La mia famiglia composta da forti e capaci donne, mi ha insegnato l’amore, la passione, l’umiltà. Da mio padre invece ho appreso la caparbietà, la testardaggine, la forza, il rispetto verso tutto e tutti senza mai giudicare nessuno, e la sete di verità, da ricercare in ogni sua sfaccettatura. «Fai quel che vuoi con quel che hai»; «non aver mai invidia di nessuno»; «credi in te stesso»; «non cercare scorciatoie o compromessi e tendi sempre la mano, anche se sei in difficoltà». Queste sue massime, oggi sono diventate le mie. 

    Quando il potere è nelle mani sbagliate è per te papà, perché tu possa ripartire e avere quella giustizia che in mille modi, e da più parti, non ti è stata riconosciuta anzi negata. Perché il tuo nome possa essere gridato con forza ai quattro venti, affinché possano a loro volta portarlo ovunque nel mondo, abbattendo tutti quei muri d'ingiustizia che ti hanno ostacolato il cammino. 

    Solo per te.

    Marlise Sansonetti

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    INTRODUZIONE

    ARGO 1 diventa operativa nel 2014, dopo aver ottenuto nell'ottobre 2013 l'autorizzazione dal Canton Ticino per svolgere attività di sorveglianza, difesa, trasporto valori e investigazioni. Alcuni mesi di pubbliche relazioni sono sufficienti per avviare le attività con i primi lavori e per ricevere i primi apprezzamenti per l’operato svolto. Nel luglio dello stesso anno arriva il primo importante mandato pubblico, che diventerà in poco tempo un mandato milionario.

    Dal luglio 2014 a febbraio del 2017, in quasi 2 anni e mezzo, Argo 1 ha effettuato più di 82.000 ore di lavoro, gestito contemporaneamente 3 Centri di accoglienza in Canton Ticino occupati da centinaia di richiedenti l’asilo. Da una decina, i collaboratori diventeranno in breve 35: una crescita importante, veloce e fulminea quella di Argo 1, che da più parti viene vista con sospetto e invidia. Argo 1 lascia il segno, crea discussione soprattutto nel comparto nel quale opera dove aggiudicarsi un mandato pubblico, fonte di garanzia lavorativa, è sempre più difficile sia per la concorrenza agguerrita, sia per le sempre più importanti richieste dell’Ente pubblico. Su Argo 1, di fatto, si accendono così i riflettori, con una massima attenzione sul suo operato.

    Il 10 Gennaio del 2017 un accusatore privato, poi diventato un ex dipendente di Argo 1, si rivolge alla Procura per denunciare, a suo dire, alcune malversazioni legate all’agenzia per cui lavorava. A breve lo seguirà anche un altro suo ex collega di lavoro. Entrambi saranno sostenuti da un importante sindacato, attivo a livello nazionale. La giustizia fa il suo corso, registra i pensieri e i sentito dire dei due. Le segnalazioni, anche se non verificate, di fatto danno il via a un’inchiesta penale nei confronti dei rappresentanti della società Argo 1: l’amministratore unico e proprietario della società e il responsabile operativo, Marco Sansonetti. Sarà quest’ultimo di fatto, a essere arrestato e finire in carcere per 24 giorni in regime d'isolamento. I due vertici dell’azienda dovranno rispondere di 12 capi di accusa tra cui sequestro di persona, violenza, abuso di autorità, truffa, falsità in documenti, lesioni colpose gravi e omissione di soccorso.

    ***

    Il 22 febbraio 2017 si presentano a casa mia sei poliziotti: due rimangono davanti al portone, quattro entrano in casa. Mi sottopongono i mandati di perquisizione e d’arresto, con 12 capi di accusa. Procedono

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