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Resilienza e Autocura - Un approccio integrato orientato alle risorse
Resilienza e Autocura - Un approccio integrato orientato alle risorse
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E-book155 pagine1 ora

Resilienza e Autocura - Un approccio integrato orientato alle risorse

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Info su questo ebook

In uno scenario sempre più dinamico e complesso i professionisti che operano nel campo della salute psicologica e del benessere sono chiamati a fronteggiare richieste e difficoltà mutevoli. Il testo, nato dall'incontro professionale delle autrici Giuliana Lazzarotto, Maura Locatelli, Marisa Martinelli, Cristina Nota, Debora Pinna, Sara Savio, tutte psicologhe, propone un cambio di prospettiva nell'ambito dell'intervento psicologico e psicoterapeutico, che affronta le difficoltà da un diverso punto di vista. Il passaggio dall'approccio patogenetico a quello salutogenetico si realizza nell'approccio orientato alle risorse che viene declinato ed esplorato nel corso dei diversi capitoli e delle appendici pratiche. Le autrici prendono in esame diverse aree della psicologia, dall'intervento clinico trauma-focused, all'immaginazione, alla fototerapia, fino alla consulenza per i contesti aziendali, includendo il ruolo strategico delle tecniche corporee mutuate dalle discipline orientali. L'intento è quello di offrire al professionista una panoramica delle possibilità di applicazione dell'approccio orientato alle risorse, con questionari che attingono all'ampio panorama dei contributi scientifici internazionali, griglie di lavoro e schede di indagine che possono essere adattate e integrate nella propria pratica professionale.
LinguaItaliano
Data di uscita29 giu 2023
ISBN9791221475371
Resilienza e Autocura - Un approccio integrato orientato alle risorse

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    Resilienza e Autocura - Un approccio integrato orientato alle risorse - Autori Vari

    1. Oltre il trauma: aprire ed espandere il potenziale umano

    A cura di Marisa Martinelli

    1.1 Salutogenesi come approccio alla persona

    Vorremo porre come punto di partenza del seguente lavoro il concetto di salutogenesi in contrapposizione al concetto di patogenesi. La salutogenesi (Antonovsky, 1979)⁵, come suggerisce immediatamente il termine, è un approccio che si occupa di comprendere quali siano le cause della salute umana, piuttosto che dell’origine della malattia e delle sofferenze. È un approccio che non punta alla ricerca dei fattori patogenetici e, quindi, soltanto alla cura e alla prevenzione delle malattie, ma che cerca di andare, invece, alla ricerca dei fattori di protezione dalla malattia. Il modello salutogenetico chiede di cambiare punto di vista e di spostare la propria attenzione sugli elementi che attivano o stimolano l’organismo a produrre le risorse che contribuiscono al mantenimento della salute. Questo approccio non riguarda solo il corpo, ma anche la psiche e le relazioni sociali.

    In tal senso, riteniamo che un trattamento psicologico non debba focalizzarsi soltanto sull’analisi e l’interpretazione del disagio psicofisico, ma che si possa (e si debba) orientare anche all’attivazione di risorse psicologiche e somatiche.

    Perseguire questo intento implica, da parte del terapeuta, un cambiamento di prospettiva, che consiste nello spostare la sua attenzione (e l’attenzione del paziente) dalle consuete categorie patologiche e nell’iniziare a inserire uno spazio tra il paziente e la visione patologica della sua condizione. Il primo passo di questo processo consisterà nel mettere a proprio agio la persona.

    Pensiamo, ad esempio, a una situazione classica di valutazione condotta con gli strumenti della psicodiagnostica: il fatto di essere messa di fronte a una serie di domande e liste di potenziali situazioni traumatiche che cosa può generare nella persona? Tendenzialmente, ritrovarsi a confronto con un approccio valutativo non potrà che produrre un ulteriore senso di sconforto e di impotenza. Se, inoltre, il setting prevede che la persona sia lasciata da sola a rispondere a questo elenco di domande che richiamano a potenziali fattori stressanti, le naturali difese di evitamento potrebbero essere accentuate, inducendola alla procrastinazione, fino a farle dimenticare del tutto il compito richiesto.

    Prendere una distanza interna da questo procedimento valutativo, da parte del terapeuta, trasmetterà subito al nostro paziente/cliente che siamo lì per accogliere lui, le sue problematiche, con l’intento di abbracciare tutta la personalità, le parti sofferenti e le parti sane, insieme alle sue forze vitali naturalmente resilienti.

    Sulla scorta delle riflessioni maturate nel corso degli incontri con le autrici di quest’opera e che attingono anche alla ricerca condotta nel 2021 Immaginazione e stress in tempo di Covid⁶ è sorta in me l’idea di formulare una prospettiva più ampia nella cura e nella prevenzione dello stress traumatico, che ho denominato: approccio integrato orientato alle risorse. In accordo con il modello salutogenetico, l’intento principale della terapia, secondo questo approccio, diventa in prima battuta il rafforzamento e la valorizzazione degli aspetti della personalità che funzionano, gli aspetti positivi e vitali della persona.

    1.2 Risorse e co-creazione di uno spazio integrativo

    Occuparsi degli aspetti vitali è come nutrire una pianta, curandola, e bonificando il terreno dove cresce. Questo evidenzia l’importanza di parlare sin da subito di risorse e di strumenti di autocura, già durante il primo colloquio. È un modo implicito di comunicare alla persona che si rivolge a noi per le sue difficoltà e le sue sofferenze, che il terapeuta non è detentore di diagnosi né di tecniche, ma che vuole co-creare una relazione interpersonale volta all’integrazione e alla valorizzazione della persona; perseguire un simile obbiettivo significa parlare non solo dei problemi che la affliggono, ma anche degli aspetti che la fanno sentire bene e farlo, come già detto, sin dal primo

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