Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

L'eccezionalità dell'acqua
L'eccezionalità dell'acqua
L'eccezionalità dell'acqua
E-book143 pagine1 ora

L'eccezionalità dell'acqua

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Una raccolta di diversi racconti che hanno una cosa in comune: l'acqua.
L'acqua come ambiente di vita di incredibili creature
L'acqua come elemento di emozioni per immersioni notturne.
L'acqua come situazione di incontri inaspettati
L'acqua come luogo di insolite e "favolose" amicizie

LinguaItaliano
Data di uscita20 apr 2024
ISBN9798224334674
L'eccezionalità dell'acqua
Autore

Marco Benedet

Marco Benedet è un medico veterinario che per tanti anni ha curato cani e gatti. Seguendo la passione per il mare ad un certo punto della sua vita si è ritrovato a Sharm El Sheikh in Egitto a fare l'istruttore subacqueo. Da alcuni anni, ispirato dalla propria fantasia, ha iniziato a scrivere romanzi in cui riversa le proprie esperienze e conoscenze.

Correlato a L'eccezionalità dell'acqua

Ebook correlati

Narrativa di azione e avventura per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su L'eccezionalità dell'acqua

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    L'eccezionalità dell'acqua - Marco Benedet

    L’eccezionalità dell’Acqua

    Marco Benedet

    Copyright@ 2024 

    L’eccezionalità dell’Acqua

    di Benedet per Verbaqua Italia

    verbaqua@mail.com

    Introduzione

    Questa che vi state apprestando a leggere è una raccolta di racconti che ho scritto negli ultimi anni. Molti di questi sono stati pensati e scritti durante il lockdown che è stato indetto nella primavera del 2020 per la pandemia da Coronavirus.

    L’improvviso maggiore tempo a disposizione mi ha indotto a mettermi a scrivere, ma la confusione e l’incertezza dell’evoluzione degli eventi di quel momento non mi ha permesso di dedicarmi alla scrittura di un nuovo romanzo.

    Vista la situazione ho quindi pensato a dedicarmi alla scrittura di racconti più o meno brevi.

    I racconti che ho scritto sono stati tanti e i temi affrontati sono stati i più diversi.

    In questa raccolta ho voluto tracciare un filo conduttore che è un elemento che io amo molto: l’acqua.

    Davanti o dentro a questo elemento i personaggi per le mie storie raccontano la loro vita e le vicende che si sono trovati ad affrontare.

    Leggendo questi racconti ogni lettore può avere la possibilità di identificarsi in una delle tante emozioni che l’acqua sa dare e a me hanno saputo offrire pretesto e ispirazione per scrivere ogni nuovo racconto di questa raccolta.

    Quelle che ho preso in considerazione, per quanto particolari, sono tutte storie di vita comune e in esse ho voluto comunque cogliere l’elemento di eccezionalità che può essere costituito da una peculiarità, da una strana coincidenza o una particolare emozione con relativo stato d’animo.

    Gli eventi riportati in questi racconti quindi solo in apparenza sono eccezionali.

    In realtà molti fatti, che in questa raccolta ho necessariamente romanzato, nella loro essenza capitano più di frequente di quel che sembra.

    Questi stessi eventi eccezionali possono essere notati e vissuti da chiunque a patto di lasciarsi andare a quel che capita attorno e si abbia l’accortezza di tenere sempre gli occhi aperti e fiduciosi.

    Sono più che certo che in almeno uno dei racconti che leggerete riuscirete a ritrovare se non parte della vostra vita almeno un aspetto ad essa correlata.

    Se così sarà è la prova che i racconti e pure le favole non solo sono nei libri, ma anche nella vita di chi li vuole vivere.

    Termino questa introduzione invitando tutti i lettori che hanno provato piacevoli e inaspettate emozioni a trovare l’altrettanto piacere di condividerle con altri.

    In più, se volete, i miei canali social e le mie vie di contatto sono aperti ad ogni parere e restano a disposizione di chiunque voglia pubblicare una propria idea o raccontare le emozioni provate durante la lettura di questa raccolta di racconti o di qualsiasi altro libro.

    Alcuni dei racconti di questa raccolta hanno avuto loro stessi una loro vita. Questa l’ho voluta raccontare nell’introduzione che anticipa ogni racconto.

    Figlie di queste particolari storie sono le copertine da me create che hanno corredato le presentazioni passate delle storie stesse e che ho voluto inserire in questa raccolta.

    Non mi resta che augurarvi buona lettura.

    Benedet

    1Ercole_5x8_700

    ERCOLE BRANDI

    Prefazione

    Questo racconto nel 2021 ha partecipato e ha vinto il primo premio della VII edizione del Premio Letterario Il giallo il verde il blu. Erchie ci racconta che fa parte del Maiori Festival.

    Il tema del concorso era Erchie, un piccolo e suggestivo paesino, che dalla costiera amalfitana si affaccia sul mare del Golfo di Salerno.

    Proprio il suo mare blu e azzurro, un tratto che conosco bene sopra e sotto per la mia attività di subacqueo, ha ispirato questo racconto.

    Il protagonista è un vecchio pescatore. Lui è uno dei tanti che fino a pochi anni fa pescavano e animavano uno dei tratti di mare più belli del Mar Tirreno.

    Come sempre accade le cose negli anni cambiano. Alcune migliorano altre peggiorano e spesso ci si può solo adeguare. Ercole Brandi mostra che, anche in età avanzata, ci si può adeguare in modo attivo e non solo subendo quel che capita.

    Il mare forse è uno degli elementi che più stanno pagando i cambiamenti in atto. Non tutti però sono nefasti.

    Se da un verso la parte blu del nostro pianeta sta pagando l’eccessivo sfruttamento dovuto alla pesca industriale e all’inquinamento, per un altro verso ci sono promettenti segnali di speranza. Tra questi una diffusa aumentata sensibilità verso il mare e atti concreti che mirano alla salvaguardia sua e delle sue creature come l’istituzione delle riserve marine.

    Nella penisola sorrentina, tra mille difficoltà e perplessità, dal 1997 è stata istituita l’area marina protetta di Punta Campenella.

    Questa riserva marina comprende l’estremità della penisola sorrentina e da alcuni anni sta iniziando a mostrare concreti e promettenti risultati di conservazione ambientale e biologica e di sviluppo economico che fino a poco tempo fa erano solo sperati.

    Alcuni pescatori del luogo hanno smesso di fare la propria attività per raggiunti limiti d’età senza aver trovato motivati ed entusiasti giovani sostituti capaci di affrontare la dura, impegnativa e solitaria vita del pescatore.

    Altri invece, resisi conto dei cambiamenti in atto, hanno colto l’occasione per dedicarsi al più soddisfacente e per molti aspetti redditizio ambito turistico.

    Non per ultimi altri pescatori hanno smesso di prelevare dal mare dopo essersi resi conto di quanto questo potesse incidere sulle bellezze, non solo paesaggistiche, del loro meraviglioso mare blu. 

    Semmai un giorno vi dovesse capitare di fare una vacanza sulla costa di Erchie (cosa che io personalmente vi consiglio vivamente di fare) dedicate uno sguardo ai pochi pescatori ancora in attività.

    In molti di loro vedrete azioni e scoprirete l’animo di Ercole Brandi.

    Buona lettura

    ERCOLE BRANDI

    Il vecchio Ercole Brandi in paese lo conoscevano tutti e tutti conoscevano la sua storia.

    Dopo il parto sua madre ebbe solo il fiato di dire che si sarebbe dovuto chiamare Ercole. Un nome scelto in onore dell’invincibile eroe dell’antica Roma che aveva dato il nome al paese di Erchie per la presunta presenza in zona di un tempio a lui dedicato.

    Suo padre, che lo tirò su come meglio poté finché ebbe fiato per farlo, gli insegnò con impegno quello che aveva fatto per tutta la vita: pescare.

    Ercole Brandi diventò adolescente e poi adulto sulla barca da pesca del padre e negli anni diventò il pescatore più apprezzato e stimato di Erchie.

    Nel limpido e generoso mare della costiera amalfitana le sua catture erano sempre eccezionali sia nell’avara stagione invernale sia nella più generosa stagione primaverile ed estiva.

    Il mese di giugno da sempre è stato il più promettente per la pesca e tutti ad Erchie in questo periodo attendevano il rientro della barca di Ercole. Dopo averla ormeggiata, da questa ogni volta si formava una lunga fila di persone che con un passamano scaricavano pile di cassette di pesce che poi venivano disposte regolarmente sul tratto di spiaggia posta sotto Via Capotomolo. Nessun’altro pescatore ad Erchie sapeva fare meglio di Ercole Brandi.

    Da anni le cose erano sempre andate così, ma da alcuni giorni qualche cosa pareva aver cambiato la situazione.

    Tutti ad Erchie sanno che il mare è un elemento capriccioso. Nulla tra le onde è prevedibile. Ancora meno scontato è l’esito della pesca. Quello che stava accadendo però non s’era mai visto ad Erchie.

    Da giorni, oramai da diversi giorni consecutivi, l’anziano pescatore Ercole Brandi, anche dopo essere stato intere notti in mare, rientrava sempre con meno pesce.

    Se qualche giorno prima era già anomalo che fossero bastate solo un paio di persone per scaricare il suo pescato, negli ultimi giorni Ercole Brandi era rientrato ad Erchie addirittura senza aver pescato un solo pesce.

    Alcuni riferirono che questa strana situazione era iniziata dopo un temporale a cui seguì una violenta mareggiata. Altri ancora però osservarono che da più di qualche giorno in cielo non c’era più neanche una nuvola e il mare era una tavola. Qualcuno fece notare che anche altri pescatori per quella mareggiata erano rientrati senza pesce per poi però tornare a pescare come prima.

    Nella discussione qualcuno diede la colpa di quell’insolita situazione alla politica, qualcun altro alla congiuntura economica probabilmente ignorando il significato di quell’affermazione.

    Sta di fatto che in paese, per quanto se ne parlò tra i vicoli di quello strano fatto, nessuno fu in grado di dare una spiegazione convincente.

    Chi conosceva bene Ercole Brandi non si concentrò sulla quantità di pesce che portava a terra, riferì invece di

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1