Milano capitale
()
Info su questo ebook
Correlato a Milano capitale
Ebook correlati
101 perché sulla storia di Milano che non puoi non sapere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMilano esoterica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia di San Lorenzo: Dalla Preistoria ai giorni nostri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRinascimentali. Come si viveva in Italia nel Cinquecento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie segrete della storia di Padova Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia di Reggio Emilia: Dalla preistoria ai giorni nostri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie segrete della storia di Napoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie di Draghi, Cromlech e Templari: Les Cahiers du GRAAL 1 - Centro Studi Giancarlo Barbadoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia del Nomentano: Dalla preistoria ai giorni nostri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie segrete della storia di Milano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Medioevo (secoli XI-XII) - Arti visive (30): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 30 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBreve storia di Bologna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuelli che hanno fatto grande Milano, l'Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia dei Parioli: Dalla preistoria ai giorni nostri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGeografia Sacra e tradizione segreta del Nord: Linee del drago, luoghi di potere… Dall’Irlanda al Piemonte: l’antica conoscenza nascosta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniForse non tutti sanno che a Milano... Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMisteri, crimini e storie insolite delle Marche Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMisteri, crimini e storie insolite di Firenze Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia di Montesacro: Dalla Preistoria ai giorni nostri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI love Milano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'abbazia di S.Maria d'Appenino: Un potente baluardo strategico sui luoghi di confine longobardo - bizantino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Roma segreta dei papi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLuoghi segreti e misteriosi di Bologna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFasano: Passeggiate tra mare e collina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSicilia esoterica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia del trieste salario: Dalla preistoria ai giorni nostri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSaghe e leggende irlandesi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl sacco e rovina di Sperlonga nel 1623 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGuida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità di Napoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFamiglie nobili di Cosenza: Memoria storica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Riferimenti per voi
Vendere Handmade: Una guida completa per trasformare la tua passione in professione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSintetizzatori virtuali: Teoria e tecnica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Manuale del Manuale del Dungeon Master Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La Tecnica Steiner Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlla ricerca del Trend Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome si scrive una sceneggiatura Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTecniche e Metodologia della scrittura giuridica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome si scrive un film: Scrivere cinema 1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i segreti di Scrivener 3 per chi scrive Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i segreti di Word per chi scrive Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutto fa branding: Guida pratica al personal branding Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Concorsi Facili Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCapuana e la letteratura per l'infanzia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSchemi di diritto penale - parte generale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPronto Soccorso e Naturopatia. Curarsi a casa con i prodotti della natura Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScrivere ganzo!: Consigli per comunicare alla grande dal romanzo all'online Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Dizionario del sesso e dell'erotismo Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La grammatica fondamentale: Scrivere bene 1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'idea narrativa: Scrivere narrativa 7 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni101 cose da fare a Torino almeno una volta nella vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Divina Commedia e il simbolo nascosto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome fare editing Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl manuale degli aforismi: Manuale per formatori, counselor e coach Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn anno di sartoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome si seducono le Donne e si tradiscono gli uomini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSi scrive così… o come? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTintoretto nelle chiese veneziane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCreatività - Istruzioni per l'uso Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il manuale del mozzo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGuida alle Droghe Magiche Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su Milano capitale
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Milano capitale - Silvia Francescato
Questo libro è stato scritto per Milano.
Ringrazio chi ha condiviso con me
l’amore per questa meravigliosa città
consigliandomi e aiutandomi
a terminare la prima parte.
In particolare
monsignor Renzo Marzorati
Marcello Menni
Michele Sacerdoti.
Un grazie particolare a Rosanna Cassano
che da vera amica ha scattato le foto.
Nata a Milano, Rosanna Cassano è una giornalista con la passione per la mobile photography. I suoi scatti milanesi sono stati esposti durante il Fuorisalone 2013, presso la scuola d’arte L’Artè e alla libreria Mondadori Multicenter di Piazza del Duomo nell’ambito dell’iniziativa Ricordi di Milano
. Ha vinto inoltre il premio di fotografia mobile IgersItalia 2013 con una panoramica della nuova Piazza Città di Lombardia.
Con i suoi scatti, pubblicati anche su instagram (@rosicassano) punta a combattere lo stereotipo di Milano, città grigia e senza attrattive, e a promuoverne invece l’immagine attraverso fotografie che ne risaltano i colori, le bellezze nascoste, gli angoli storici e le nuove architetture. Con l’invito, rivolto proprio ai milanesi, a rallentare il passo, sollevare lo sguardo e riscoprire la propria città.
Silvia Francescato
Milano capitale
storia, racconti, leggende, aneddoti
alla base del Vecchio Continente
Libro primo 2013
Seconda edizione 2014
dai Celti a Sant’Ambrogio
300 a.C. - 400 d.C.
in evidenza l’Editto di Milano 313 d.C.
nella ricorrenza dei 1700 anni
la figura di santa Elena
il carisma di sant'Ambrogio
Titolo | Milano capitale
Autore | Silvia Francescato
ISBN | 9788891145635
Prima edizione digitale: 2014
© Tutti i diritti riservati all’Autore
Youcanprint Self-Publishing
Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)
info@youcanprint.it
www.youcanprint.it
Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.
Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.
In copertina:
Officina del IV sec. d.C., Sarcofago di Lambrate (inv. 203 Sculture)
Raccolte d'Arte Antica, Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco, Milano - Comune di Milano
Tutti i diritti riservati
(Foto Rosanna Cassano)
Indice dei contenuti
Prefazione dell’autore
Introduzione
I CELTI
Milano capitale dell’Insubria
- Le origini dei Celti
- Le migrazioni d'Oltralpe
- La nascita di Medhelanon
I ROMANI
Milano capitale dell’Impero
- Il cambiamento radicale
- La prima cerchia di mura
- Domatori d’acqua
- Per le vie di terra
- La Via Aemilia
- La Via Postumia
- La Via Fulvia
- La strada consolare delle Gallie
- La Via Flavia
- Le guerre cimbriche
- Leggi e abitudini
- La religione pagana
- Colonia e municipium
- Tecniche agricole e produzione alimentare
- L’artigianato e il commercio
- L'architettura imperiale
- Il foro
- Il teatro
- L’arena
- La dicotomia tra Mediolanum e Roma
- Inizia il cristianesimo
- Aurelia Augusta Mediolanum
- L’erculea Mediolanum
- Le terme
- Il circo
- Il mausoleo imperiale
- Il diritto sociale romano
- L’era dei martiri
- I luoghi di culto e le sepolture
IL CRISTIANESIMO
Milano capitale del Cristianesimo
- Costantino
- Divo
- Genio militare
- La battaglia dell’ovest
- La battaglia dell’est
- La battaglia di Saxa Rubra e Ponte Milvio
- Il Sacro Ordine Militare Costantiniano
- L’Editto di Mediolanum
- Domus e battisteri
- I primi passi del Cristianesimo
- Il recupero di Gerusalemme
- Le basiliche paleocristiane
- Costantino magno e Nova Roma
- Le reliquie di Cristo
- Il sole volge a ponente
- Elena addio
- I primi pellegrinaggi
- Costantino cristiano
- L’ultimo viaggio a Nova Roma
L’ERESIA ARIANA
Milano capitale dell’arianesimo
- La triste successione
- Le reliquie dei Magi
- La basilica Maior
- I Valentiniani
- San Martino
- Arriva Ambrogio
- La basilica Palatina e il mausoleo
- Ambrogio vescovo
- L’incursione dei Visigoti
- Graziano
AMBROGIO
Milano è ambrosiana
- Grandi uomini, grande Mediolanum
- I battisteri ambrosiani
- La numerologia cristiana
- Il rigore
- Le basiliche ambrosiane
- La morte di Graziano
- Agostino e Le Confessioni
- Nuovi problemi
- Ambrogio fustigatore
- Il canto ambrosiano
- Ambrogio e Teodosio
- Galla Placidia
- Rigurgiti di paganesimo
- Le campane
- Le ultime luci
- Nazaro e Celso
Epilogo
Legenda dei nomi tradotti in latino
Indirizzi dei luoghi citati nel testo
Bibliografia e link di riferimento
Indice dei contenuti del Libro secondo
Cenni biografici dell’autore
Mosaico da via della Passerella, IV sec. (inv. 430 bis Sculture)
Raccolte d'Arte Antica, Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco
Milano - Comune di Milano, tutti i diritti riservati
(Foto Rosanna Cassano)
Introduzione
Studia il passato se vuoi prevedere il futuro.
Confucio
Cari lettori, stiamo per addentrarci in una storia meravigliosa, per alcuni versi incredibile, certamente coinvolgente.
E’ la storia di una città, ma non di una città qualunque.
In queste pagine scoprirete una pietra miliare della civiltà europea, una capitale salita ai vertici del mondo, poi crollata in un inferno di distruzione, che ha perduto e saputo risollevarsi, più e più volte, con la forza di un leone ferito, attaccato alla vita.
Mai banale, sempre attiva, assai generosa, Milano forse più di Roma è stata la culla della cultura europea. Sono certa che vi piacerà.
Scopritela con noi.
Capitolo 1°
I CELTI
Milano capitale dell’Insubria
I Galli, che frequentavano gli Etruschi a causa del vicinato,
e avevano osservato con invidia la bellezza del Paese,
con un futile pretesto li attaccarono a sorpresa
con un grande esercito,
li cacciarono dalla regione del Po
ed occuparono essi stessi la pianura.(II,17)
Polibio
Le origini dei Celti
Se si dovesse dar credito alla tradizione orale dei Celti, giunta fino a noi in quanto scritta dai Romani, dovremmo dire che questo popolo discende dal dio Ercole. La storia che studiamo sui banchi di scuola invece ipotizza che si tratti di una popolazione indo-europea, che i Greci chiamano Galati e i Romani Galli¹.
Non si sa perché, nell'età del ferro, attorno all’800 a.C., questa gente inizi a migrare, partendo forse dalle steppe a nord del Mar Nero, per sistemarsi in territori compresi tra l'Alto Reno e l’Alto Danubio², ma a questo proposito c’è chi sostiene che l’esodo sia stato imposto da un improvviso gelo ambientale.
Tra tutte queste ipotesi, una sola certezza: i Celti sono indubbiamente estremamente prolifici!
In breve occupano nuove terre che ora chiamiamo Gran Bretagna, Irlanda e Scozia, poi, sempre alla ricerca del tepore ambientale, si spingono fino in Gallia, Nord Europa, e Iberia, Penisola Iberica, infine arrivano in Insubria, Italia del Nord.
A ben valutare la loro storia, forse potrebbero davvero discendere dal dio Ercole, perché sono abilissimi nell’inventare e costruire armi ed armature, sono anche forti, temerari e guidati da un'aristocrazia guerriera che li aiuta ad espandersi fino ad occupare tutta Europa. Non conoscono invece la scrittura, e sono quindi costretti ad affidare la propria cultura alla tradizione orale, e a seguire le imposizioni di una casta dominante, suddivisa in bardi, druidi e vati, che in pratica li tiene completamente sottomessi.
I bardi sono i maestri che si occupano di tramandare oralmente le tradizioni, la legge e i regolamenti sociali. Seguendo i loro insegnamenti, gli allievi imparano a memoria, nel corso di lunghi anni, una considerevole sequenza di testi elaborati in rime che, per poter essere meglio ricordati e tramandati, sono accompagnati da una musica suonata con uno strumento simile alla lira, che noi chiamiamo crotta. Si tratta, in definitiva, della tradizione dei cantastorie che è tutt’ora in uso, in particolare, nell’Italia del sud.
I druidi sono sacerdoti che hanno funzioni sacrificali, organizzative e giudiziarie. Seguono la filosofia animistica e credono che le piante abbiano un’anima, tant’è che il loro nome deriva da olmo, l’albero che rappresenta la giustizia³. Hanno poi una particolare venerazione per la betulla, in quanto la ritengono il primo albero comparso sulla Terra e la considerano il simbolo di ogni nuovo ciclo vitale; la chiamano betu che significa appunto albero
per antonomasia.
Per queste ragioni, i druidi non officiano all’interno di templi, ma organizzano i luoghi di assemblea socio-religiosa creando radure entro fitte foreste, sotto l’intrico dei rami che crescono alti verso il cielo⁴, invitando i discepoli a sedersi a terra attorno a un olmo sacro⁵ piantato per l’occasione. Qui dispongono gli altari e le riproduzioni degli dei, formando un cerchio magico che produce energia. Creano dunque un punto sacro nel quale riuniscono il popolo che vi organizza una nuova comunità. Per questo, le città fondate dai Celti hanno sempre forma circolare monocentrica.
Non sono pochi gli storici che indicano in questa tradizione l’attuale abitudine tutta italiana di creare la piazza cittadina in centro città, per usarla come punto di ritrovo sociale altrettanto energetico
.... dato che la foresta e l’ombroso olmo hanno lasciato il posto a una chiesa, al municipio, a un bar, quando va bene a una fontana attorniata da pochi alberi e comode panchine, il tutto frastornato da un traffico caotico.
La terza classe dominante è occupata dai vati, sensitivi e indovini, abili nell’interpretare gli auspici.
Studiando i moti astrali essi compongono l’oroscopo celtico⁶ e segnano il luogo e il momento più propizio per le funzioni della comunità. Plinio il vecchio descrive la festività celta più importante, chiamata Samain, e sostiene che fosse ritenuta la data ideale per iniziare qualsiasi attività. Samain coincide essenzialmente con il capodanno celtico, celebrato dopo che i boschi si sono spogliati dalle foglie e i vati hanno scorto in cielo il momento propizio per conferire con il mondo dei morti. E’ il periodo che decreta la fine dell’anno trascorso e pone l’avvio dei nuovi cicli di vita; siamo ovviamente attorno alle attuali date del 31 ottobre e del 1 e 2 novembre, quando ancor oggi il mondo anglosassone celebra Halloween, mentre i cattolici ricordano i propri morti
e celebrano tutti i santi
.
Forse è questa predisposizione al dialogo con gli inferi che spinge le tre caste di saggi a non disdegnare forme rituali particolarmente crudeli, durante le quali pacificano l’ira del dio Toutatis⁷ sacrificando non solo degli animali, ma anche degli uomini inermi. Emblematico, tra i tanti, il rituale del colosso
, una enorme costruzione a svariati piani in legno e vimini, entro la quale vengono chiuse vive molte vittime, che alla fine sono date orribilmente alle fiamme.
Da Plinio sappiamo che i Celti prediligono vivere in foreste vicine a laghi o fiumi, da cui ricavano le materie prime, soprattutto il legname, con il quale abilissimi falegnami costruiscono abitazioni, recinzioni, fortificazioni, piroghe e le parti in legno dei carri, mentre abili artigiani li ornano con figure di animali e intrecci floreali, che più tardi saranno ripresi dall’arte romanica.
Utilizzano anche le fibre ricavate da diverse piante tipiche degli ambienti umidi, che le donne tessono per produrre cordami e tessuti; gli uomini invece raccolgono e lavorano in cannicci per formare sia strumenti per la pesca, sia le coperture dei tetti issate su capanne costruite in legno o in pietre posate a secco. Tecnica questa sopravvissuta ancor oggi in tutta Europa, per fabbricati simili alle nostre malghe con le pareti in sasso a vista e i tetti in paglia o in scandole di legno.
Vicino alle abitazioni, all’interno di recinti formati da pali, rinchiudono gli animali da lavoro, soprattutto i cavalli, oppure allevano quelli destinati all’alimentazione, e tra questi essenzialmente dei suini: maiali o cinghiali selvatici.
Le famiglie mangiano radunate attorno a un fuoco centrale sul quale cuociono i cibi, le cui ricette sono basate soprattutto sulla carne bollita, arrostita, affumicata o conservata disidratata, spesso accompagnata da focacce di cereali. Questi sono soprattutto ceci, piselli, fave e lenticchie, raccolti selvatici, ma anche coltivati, e macinati a pietra con mulini ad andamento circolare, quindi più efficaci di quelli preistorici con movimento manuale in avanti e indietro. Le farine così ottenute sono usate anche per la produzione della cerevisia, la bevanda antesignana della birra, di cui è abitudine berne un sorso prima di avviare trattative importanti.
I Celti conoscono l’apicoltura e producono il miele, usato soprattutto per la tipica ricetta dell’idromiele⁸, tanto amato da essere chiamato bevanda degli Dei
. Dagli alveari ottengono anche abbondanza di cera che impiegano soprattutto per la lavorazione dei metalli con il metodo a cera perduta
.
Tralasciando quindi gli antichi attrezzi artigianali come selci, ossa, legno, aculei e spine di pesce, gli operai celti sono abilissimi nel lavorare i metalli, e già durante la cosiddetta età del ferro (VII sec. a.C.), avviano in tutta Europa il commercio regolare di questo metallo modellato in lingotti, oppure magistralmente lavorato dai fabbri, che sanno creare lame, coltelli, accette, alari, spiedi, catene, calderoni, bicchieri, e perfino aghi per cucire. Forse ispirati da Ercole, gli armaioli