Dalle Fiamme Rosse agli Alamari
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Anteprima del libro
Dalle Fiamme Rosse agli Alamari - Roberto Cigardi
Palmiotti
1 - Il Contesto
Ascoli Piceno - Caserma MOVM S. Ten. Emidio Clementi sede della SAUCF
La Scuola Allievi Ufficiali di Complemento di Ascoli Piceno, costituita in data 1° gennaio 1952, assolveva la funzione di addestrare gli allievi al conseguimento della nomina ad Ufficiale dell’Esercito Italiano per il completamento
degli organici delle unità di comando.
Compito istituzionale era quello di abilitare gli allievi a diventare dei Comandanti, a possedere cioè iniziativa, energia, ardire, fiducia nelle proprie possibilità, ascendente, orgoglio nelle proprie responsabilità; in sintesi a formare il carattere del futuro dirigente, del futuro ufficiale, responsabile in primis
anche della sicurezza delle situazioni e degli uomini a lui affidati.
Queste qualità venivano sviluppate con l’educazione militare, con quella fisica, disciplinare e spirituale, affiancate da un appropriato addestramento tecnico-professionale.
L’addestramento, ad indirizzo unitario, impartito ai frequentatori del corso era in funzione della conoscenza delle varie Armi e Servizi ai fini di una più efficace cooperazione tra le varie armi e servizi delle Forze Armate.
In seguito alla riorganizzazione scolastica dell’Esercito tale sede, il 1° ottobre 1963, assunse la denominazione di Scuola Allievi Ufficiali di Complemento di Fanteria e venne deputata all’addestramento degli ufficiali di complemento della Fanteria Divisionale, della Fanteria d’Arresto, dei Granatieri, dei Paracadutisti e delle altre compatibili specialità militari.
La Scuola il cui motto era Ut ardeant ardeo
, era formata da due battaglioni su tre compagnie ciascuno, aveva sede nella caserma intitolata al Sottotenente Emidio Clementi, Medaglia d’Oro al Valor Militare, e la sua attività continuò ininterrottamente fino al 31 dicembre 1975 con la conclusione dell’ottantesimo corso e la successiva unificazione con la Scuola di Fanteria di Cesano di Roma.
Gli Ufficiali di Complemento sono temporaneamente assenti
nell’attuale contesto del servizio militare italiano ma, quando la nazione ne avrà necessità, saranno di nuovo presenti con il loro ricchissimo contributo di vita e di capacità.
Questo diario è dedicato agli allievi ufficiali di tutti i corsi che hanno frequentato questa gloriosa Scuola e che insieme hanno studiato, marciato, sudato, gioito, imprecato. In particolar modo è dedicato ai miei carissimi amici e camerati della 2a compagnia del 76° corso che si svolse dall’8 luglio al 21 dicembre 1974. Questi sconosciuti compagni di pochi mesi sono diventati amici per sempre, ben più importanti di quelli della vita civile, forse perché l’amicizia è stata forgiata nella difficoltà, nell’avventura e senza interessi personali.
Questa scuola ha preteso molto dai suoi frequentatori sia sotto l’aspetto fisico, sia per l’impegno nello studio (non avevo mai studiato così tanto prima), ma molto ci ha dato.
Sono entrato a luglio con l’aspetto di un giovane magrolino, del peso di 58 Kg., impaurito e timoroso, sono uscito a dicembre con l’aspetto di un uomo giovane, forte di 72 Kg. di muscoli, determinato e sicuro di sé, pronto ad assumere il comando di altri giovani uomini; una trasformazione radicale.
Ringrazio tutti i miei Ufficiali Istruttori a partire dal mio Comandante di compagnia che, con il loro comportamento risoluto ma giusto, sono stati per me modelli ed esempi da seguire.
Lo spirito di corpo, il rispetto, la dignità, la responsabilità, l’esempio, il senso dell’onore e della giustizia, l’amore verso i compagni, sono tutti sentimenti che mi hanno accompagnato per tutta la vita e io li ho visti e rubati
ai miei superiori e cari amici: Cap. Antonio Tansella, S. Ten. Luca Accogli, S. Ten. Giovanni Ferrante.
Un ricordo che non mi ha mai lasciato è lo scricchiolio delle scarpe del mio Comandante di plotone Ferrante, che camminava piano nelle camerate, a luci spente dopo il silenzio, per controllare che fosse tutto tranquillo, io mi sentivo bene sotto le coperte intuendo il suo incedere sicuro e pensavo: Chissà se un giorno, saprò essere un bravo ufficiale come lui
.
Tutti i fatti narrati sono effettivamente accaduti, le persone citate sono realmente esistite anche se purtroppo, come in tutte le circostanze della vita, nel frattempo qualcuno ci ha lasciato e ci sta aspettando nella sterminata caserma del cielo dove, un giorno, saremo di nuovo tutti presenti