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Il lungo ritorno di Grigorij Volkolak
Il lungo ritorno di Grigorij Volkolak
Il lungo ritorno di Grigorij Volkolak
E-book116 pagine1 ora

Il lungo ritorno di Grigorij Volkolak

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Info su questo ebook

FANTASCIENZA - Aveva dovuto rinunciare alla Trascendenza e tornare in un corpo umano primitivo pur di ritrovarla. Nonostante lei fosse morta da secoli.

Ci vuole coraggio ad accettare di essere "downgradato". Eppure Grigorij Volkolak è deciso: per tornare sul suo pianeta d'origine, Arkhangel, deve abbandonare tutte le prerogative della Trascendenza, scollegarsi da ogni rete, rimuovere ogni innesto: il suo corpo deve essere privo di ogni supporto tecnologico. Ha un motivo ben preciso, Grigorij Volkolak, e il motivo si chiama Marika. Ma nassuno è davvero libero, e anche nel suo corpo scollegato Grigorij Volkolak scoprirà di essere comunque parte di un gioco più grande di lui.

Giovanni De Matteo (Policoro, 1981), laureato in ingegneria elettronica, scrittore e blogger, è tra i fondatori del movimento letterario del Connettivismo, che si propone di unire le istanze del cyberpunk alla sperimentazione del futurismo. Ha fondato e diretto per alcuni anni la rivista del movimento, "Next", e curato il sito internet "Next-Station.org". Collabora inoltre ai siti Fantascienza.com e Continuum. Dalla sua apertura nel 2008 fino a ottobre 2010 è stato il moderatore del Blog di Urania. Nel 2005 con il racconto "Viaggio ai confini della notte" ha vinto la seconda edizione del Premio Robot. Negli anni successivi pubblica la raccolta di racconti "Revenant - Storie di ritorni e di ritornanti" e cura con Marco Zolin la prima antologia del connettivismo, "Supernova Express". Nel 2007 vince il Premio Urania con il romanzo"Sezione π²", dal quale successivamente trae una miniserie a fumetti, "Piquadro". Il seguito, "Corpi spenti", è uscito su Urania nel giugno del 2014. Intanto ha pubblicato con Mezzotints il romanzo breve "Terminal Shock".
LinguaItaliano
Data di uscita3 giu 2014
ISBN9788867753703
Il lungo ritorno di Grigorij Volkolak

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    Anteprima del libro

    Il lungo ritorno di Grigorij Volkolak - Giovanni De Matteo

    a cura di Silvio Sosio

    Il lungo ritorno di Grigorij Volkolak

    di Giovanni De Matteo

    ISBN versione ePub: 9788867753703

    © 2014 Giovanni De Matteo

    Copertina: http://ptitvinc.deviantart.com/

    Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0 giugno 2014

    Font Quattrocento Sans by Pablo Impallari, SIL Open Font Licence 1.1

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Colophon

    Giovanni De Matteo

    Il lungo ritorno di Grigorij Volkolak

    1. Approdo orbitale

    2. Vita di riserva

    3. Bussando alle porte del cielo

    4. Giù nei vecchi mondi

    5. Servizio di pattuglia

    6. La lunga attesa

    7. Un momentaneo intervallo di coscienza

    8. Un’ospite dall’Ecumene

    9. Perturbare

    10. La purezza del fuoco

    11. Il fondamento della forza

    12. Memorie di verde

    13. Risvegli

    14. Caccia all’uomo

    15. Nel Giardino di Pietra

    16. Serrature

    17. Piste

    18. Fuori, nella notte

    19. Smascheramento

    20. Battuta di caccia

    21. Rendez-vous con la Trascendenza

    Postfazione. La persistenza dei celacanti

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Giovanni De Matteo

    Giovanni De Matteo (Policoro, 1981), laureato in ingegneria elettronica, scrittore e blogger, è tra i fondatori del movimento letterario del Connettivismo, che si propone di unire le istanze del cyberpunk alla sperimentazione del futurismo. Ha fondato e diretto per alcuni anni la rivista del movimento, Next, e curato il sito internet Next-Station.org. Collabora inoltre ai siti Fantascienza.com e Continuum. Dalla sua apertura nel 2008 fino a ottobre 2010 è stato il moderatore del Blog di Urania.

    Nel 2005 con il racconto Viaggio ai confini della notte ha vinto la seconda edizione del Premio Robot. Negli anni successivi pubblica la raccolta di racconti Revenant - Storie di ritorni e di ritornanti e cura con Marco Zolin la prima antologia del connettivismo, Supernova Express. Nel 2007 vince il Premio Urania con il romanzoSezione π², dal quale successivamente trae una miniserie a fumetti, Piquadro. Il seguito, Corpi spenti, è uscito su Urania nel giugno del 2014. Intanto ha pubblicato con Mezzotints il romanzo breve Terminal Shock.

    Dello stesso autore

    Giovanni De Matteo, Sulle ali della notte Robotica.it ISBN: 9788867752669

    1. Approdo orbitale

    Non aveva più rivisto il suo mondo natale dal giorno del reclutamento. Le rotte della Gilda lo avevano condotto dappertutto attraverso la cosmo-rete, nella fitta ragnatela di sentieri matematici che s’intersecano attraverso lo spazio e il tempo, estendendosi al di là della coscienza e della comprensione umana. Grigorij aveva perso il conto delle volte che si era spinto sui bordi estremi dell’Ecumene, così lontano dai gangli pulsanti del Network da dover scrutare la notte con la sensibilità di un rabdomante alla ricerca della vena nascosta, per districare la geometria dello spazio e agganciare un sentiero percorribile per il rientro.

    E adesso l’orizzonte convesso di Arkhangel era sotto di lui, maestoso come solo gli scenari orbitali riuscivano a rivelarsi.

    – Che effetto ti fa? – La voce di Djenevieve si materializzò alle sue spalle. – Rivedere casa…

    – Dopo tutto questo tempo? – Grigorij continuò a scrutare lo spettacolo attraverso la proiezione olografica dei sensori della nave. – Bizzarro. Come quando si estrapola un’intersezione e poi la si manca. Un iniziale senso di disorientamento, stemperato dalla sicurezza che la lucidità del pilota basterà per riportare la situazione sotto controllo. Ma poi è davvero sempre così?

    Djenevieve non replicò e Grigorij pensò che forse stava ripensando alla prima volta che era toccato a lei. Forse stava cercando di ricordare cosa doveva avere provato, quando si era trovata al suo posto.

    – La nostra ospite d’onore ha apprezzato il transito?

    – La Compagna Krasnojaard è ormai abituata alle trasvolate – disse Djenevieve. – Non è mai particolarmente loquace, alla fine di un viaggio.

    – Forse era presa dagli ultimi preparativi per il vertice.

    – È sempre così. Farà parte del suo rituale. Non è la prima volta che mi capita di accompagnarla nei suoi spostamenti tra i vecchi mondi.

    Grigorij Volkolak, analista cibernetico di II classe, tornò indietro di un paio di secoli, quando Maharati Maya Krasnojaard aveva riconosciuto ad Arkhangel lo status di Protettorato e avviato ufficialmente il suo processo di ascesa alla Trascendenza, lungo la scala dell’Illuminazione. Grigorij, all’epoca un semplice cane da rapina, ma provvisto di una memoria eidetica e di una mente matematica che aveva sorpreso gli spaziali del gruppo di Contatto, era entrato nell’accordo come pezzo della contropartita.

    Il suo mondo era entrato nel Piano di Conduzione Illuminata. Grigorij era stato reclutato dalla Gilda, che batteva l’Ecumene in lungo e in largo alla ricerca di talenti come lui, adatti a piegare le leggi dello spazio e del tempo per guidare le ipernavi attraverso la cosmo-rete.

    – Ho inoltrato richiesta di sbarco – le rivelò. Era stato incapace di trattenersi e pensò che, d’altro canto, prima o poi Djenevieve sarebbe venuta comunque a saperlo. Tanto valeva calare subito la carta nella conversazione.

    Costo zero. Rischio calcolato.

    – Scherzi? Dovranno riattivarti un ersatz

    – L’istanza è stata accolta.

    – Già? È assurdo!

    – Non è tutto. – Un vago senso di trionfo si era impadronito del suo tono.

    – La prossima trasvolata è programmata tra una settimana – fece Djenevieve. Era la navigatrice della nave, qualifica di III classe, il pilota con cui l’Intelletto di bordo e Grigorij Volkolak s’interfacciavano per condurre la Berners-Lee attraverso la barriera spazio-temporale dei sensi, ma in quel frangente sembrava aver abbracciato il ruolo di balia.

    – Dovranno anche ripulirlo – proseguì Grigorij, ignorando la sua obiezione. – Da tutta la nanotecnologia non compatibile con l’ecosistema di Arkhangel.

    – Così tornerai laggiù, uhm?

    – È la regola – disse Grigorij. – Sui vecchi mondi in Quarantena, nient’altro che corpi passivi. Fino all’Illuminazione.

    Intorno a loro la Berners-Lee – sontuoso congegno di ingegneria spaziale, tripudio di sapienza postumana e divinazione aliena, quintessenza della navigazione iperdimensionale – divenne all’improvviso un sepolcro, un mausoleo in cui dosare con estrema prudenza le parole.

    – Dicono che sia in corso uno stallo politico tra le due superpotenze del pianeta.

    – È così più o meno da quando mi hanno reclutato.

    – I supervisori descrivono uno scenario da guerra fredda. Grandi arsenali dislocati sulle masse continentali, clima di tensione e paranoia diffusa. – Grigorij capì che era giunto per Djenevieve il turno di giocarsi i suoi assi. – Repulisti. Spionaggio ad altissima intensità.

    Uhm-hm.

    – Non sembri preoccupato.

    – Rientra nel naturale corso degli eventi. Una situazione di equilibrio viene spezzata… e i pezzi ci mettono un po’ per trovare una nuova posizione. Quando si procede per tentativi, l’attrito è inevitabile: qualche scintilla dal bordo di contatto può sempre

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