Rockstar scatenata

Di Sky Corgan

Mai mischiare il dovere col piacere. È ciò che dovrebbe fare un professionista. Ma a quanto pare non sono così tanto intelligente.

Desiderando disperatamente di dare uno slancio al mio lavoro di web designer, invio una proposta di lavoro a Gabriel, stella nascente del rock sulla scena musicale indipendente. Mi dice, senza troppi giri di parole, che il mio progetto fa schifo. Fortunatamente, è disposto a darmi una seconda occasione.

Tuttavia, mi chiede di fare qualcosa di assolutamente non convenzionale per capire meglio lui e la sua band. Andare ad un festival di musica rock. Passare del tempo con lui. Farei qualunque cosa pur di ottenere il lavoro.

Tutti sanno che le rock star non vogliono legarsi seriamente a qualcuno, quindi non bado troppo a quello che succede tra di noi. Ma, così come la notorietà di Gabriel aumenta, così accade anche per il suo interesse nei miei confronti. Potranno mai una sconosciuta web designer e una rock star stare felicemente insieme, oppure la pressione dei media riuscirà a dividerli?

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 11 nov 2018
• ISBN: 9781547557509

Anteprima del libro

CAPITOLO UNO

GABRIEL

––––––––

Gettai il taccuino contro la parete per la frustrazione mentre Kia, la mia manager, entrò nella stanza. Mi voltai per lanciarle un'occhiataccia; sapeva bene che non doveva interrompermi mentre scrivevo. Specialmente in quel momento. Nulla stava andando come avrebbe dovuto ed ero prossimo alla scadenza.

Gabriel. Ti avevo detto che ti avrei fatto conoscere il web designer per la band. Il suo tono di voce era irritato.

Giusto. Aveva deciso che finalmente eravamo abbastanza famosi da giustificare la nostra presenza online. Mi guardò con impazienza ed io sospirai, spostando tutti i miei taccuini pieni di cattive idee dalla sua sedia. Ero nel bel mezzo di un blocco dello scrittore; decisamente non era il momento migliore per chiedermi qualcosa. Men che meno una cosa del genere.

La mia band, i The Flaming Arrow, stavano risalendo dalla scena indie. Ci eravamo presi un posto come gruppo d'apertura di una famosa rock band. Credo che stesse cercando di farci andare oltre, aiutandoci a usare quell'opportunità come trampolino di lancio oltre ai pub e ai locali.

Ancora non capisco perché internet. Il passaparola funziona una meraviglia per la band, mi lamentai, spostando delle cose dal tavolino da caffè.

Il vostro nome sta diventando più famoso. Non riesco a gestire le prenotazioni dei concerti, le campagne di marketing e la vostra presenza online. Tutto ciò che sono riuscita a fare è creare un debole account Twitter e mettere qualche post su Facebook. Questa cosa potrebbe far esplodere la vostra fama su internet, farvi espandere fuori dalla città. Quindi sta' zitto e preparati. Parlerai con un web designer e non voglio sentirti lamentarti.

Sospirai. Se fosse riuscita a farcela entro i limiti del budget della band, nemmeno io avrei avuto il diritto di lamentarmi. Il resto della band era comunque già d'accordo con l'idea. mi sembrava soltanto che stessimo andando nella direzione del sistema. Qualcosa contro cui ci scagliavamo.

Sarà qui da un momento all'altro. Mi guardò con disapprovazione.

Bene, voleva che mi vestissi come una rock star sebbene fosse il mio giorno libero. Non l’avrei fatto. Tuttavia, avrei potuto scambiare i pantaloni della tuta e la felpa con dei jeans e una T-shirt. Le avrei concesso solo questo. Sentii il campanello suonare andando in camera mia e lei aprì la porta con un tono di voce ben più gradevole di quello usato nei miei confronti. Doveva essere una persona importante.

Mi presentai con i capelli raccolti in una coda di cavallo e vestito decentemente.

Buongiorno, Gabriel. È un piacere. Sorrise professionalmente l’uomo. Riuscivo a vedere che indossava una maschera da un chilometro di distanza. Lo scrutai: completo da migliaia di dollari, orologio costoso, capelli ingellati e una valigetta. Non avrebbe potuto essere più blando e vestito costosamente. Gli strinsi la mano, accettando il suo biglietto da visita.

Gli diedi uno sguardo, gli sorrisi, e gli afferrai il braccio prima che potesse sedersi.

Che sta facendo? sembrava confuso.

Riesco a percepire che il suo nome è ben noto nel settore, giusto, signor Hatfield?

Sì, ho fatto un buon lavoro per gli altri miei clienti. Anche loro hanno avuto un gran successo nell’industria del rock.

Quindi mi sta dicendo che è una garanzia per molte delle più note major?

Annuì, chiaramente compiaciuto da se stesso.

Allora devo chiederle di andarsene. Apprezzo il suo tempo, ma siamo su due lunghezze d’onda diverse.

Non le ho ancora detto la mia, Gabriel. Sono sicura che una volta senti quello che io...

Lo interruppi. No, grazie, la ringrazio del suo tempo. Lo spinsi educatamente verso la porta.

Chiudendogli la porta sulla sua faccia sorpresa, mi voltai verso Kira. Un tizio col completo. hai ingaggiato un tizio col completo. Sono nella scena indie per una ragione. Quel nome significa qualcosa, Kira. Significa che non seguiamo la strada tradizionale, non usiamo le etichette tradizionale e, sicuro come l’inferno, non ingaggiamo tizi col completo come quello lì!

Calmati.

Calmarmi? Sei riuscita a trovare il nome più mainstream possibile sul mercato!

Cosa avresti voluto che io facessi? Ingaggiare uno qualunque senza esperienza?

Non eravamo migliori di così all’inizio, ruggì infuriato.

Beh, non più. La gente sa il vostro nome e avete bisogno di ottenere attenzione e di essere riconosciuti.

Che cosa penserebbero i nostri fan se diventassimo mainstream?

Chi se ne importa? Avreste più fan, ci sarebbero più persone che ascolterebbero la vostra musica. È questo che dovrebbe importarti.

No, mi importa avere un impatto sulle persone. Abbiamo una nostra morale, Kira.

Allora vuoi trovarlo un cazzo di web designer? Perse la sua professionalità da manager per tornare ad essere nuovamente la mia migliore amica. Ha passato troppo tempo a comportarsi come una manager. Sorrisi.

Lo farò. In ogni caso ho perso le speranze. Troverò qualcuno degno di una band indie. Dissi con sicurezza. Dopotutto, quanto avrebbe potuto essere difficile?

Alzò le braccia al cielo frustrata. Non posso avere a che fare con il tuo comportamento da prima donna in questo momento. Ho speso più di mille dollari solamente per farlo venire qui. Se vuoi trovare un signor nessuno che faccia solamente casini, fallo pure. Prese le cartellette che aveva preparato e se ne andò sbattendo la porta.

Aggrottai la fronte prendendo il mio laptop. Le avrei dimostrato che non avrei dovuto compromettere ciò in cui credevo per diventare famoso. Avrei trovato una startup, l’indie che avrebbe aiutato l’indie. Gliel’avrei fatta vedere. E poi mi ci sarebbe voluta una piacevole distrazione dalla patetica scusa di canzone che avevo in testa.

Dopo qualche ora di ricerca mi resi conto che stavo sbagliando: non si trattava di un compito semplice. Là fuori c’erano centinaia di web designer. E sembravano tutti... abbastanza patetici, a dire la verità. Sospirando, continuai a spulciare internet cercando qualcuno che mi colpisse.

CAPITOLO DUE

ABBY

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Tutti mi dicevano di essere pazza per aver lasciato una compagnia così rinomata e aver creato la mia. Ero una sconosciuta che si faceva largo in un’industria a me ignota. A differenza degli altri io volevo la libertà creativa. Non volevo essere costantemente bloccata nei soliti schemi che avevano per la maggior parte dei clienti.

Cavolate. Dopo sei mesi, ero già pronta a chiudere tutto per mancanza di clienti. Non volevo andare ad implorare che mi fosse restituito il mio lavoro. Avevo un minimo di orgoglio.

Ma se avessi ottenuto il cliente che mi aveva contattata il giorno prima, avrei potuto avere un’occasione per far conoscere il mio nome. Era il pezzo grosso di una band chiamata The Flaming Arrow. Si chiamava Gabriel McMasters. Non mi intendevo di musica rock, ma se fossi