Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Sette passi nel peccato
Sette passi nel peccato
Sette passi nel peccato
E-book193 pagine2 ore

Sette passi nel peccato

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Tre incontri bollenti per stuzzicare la fantasia...

Sarah Buchanan, la ragazza più chiacchierata di tutta Cadillac, non ha mai dimenticato i momenti di passione condivisi con Houston Jericho ai tempi del liceo. Complice la visione conturbante di un film ad alto contenuto erotico, si erano divertiti a replicare dal vivo quelle scene a luci rosse in tre incontri di fuoco.

... e altri quattro per trasformare l'attrazione rovente in vero amore.

Dodici anni più tardi Houston è di nuovo in circolazione, ed è bello e sfrontato come un tempo. Sarah invece è cambiata. Ora la sua vita è tranquilla e rispettabile e lei vuole che rimanga tale. Ma la fantasia non si lascia imbrigliare e le quattro scene mancanti del famoso film tornano a stuzzicarla. Ed è una tentazione a cui è dolce abbandonarsi.
LinguaItaliano
Data di uscita10 ott 2016
ISBN9788858955598
Sette passi nel peccato
Autore

Kimberly Raye

E' nata e cresciuta in Texas dove risiede tutt'ora. Scrittrice nota al pubblico e alla critica, ama creare trame e personaggi romantici e sensuali.

Leggi altro di Kimberly Raye

Correlato a Sette passi nel peccato

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Sette passi nel peccato

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Sette passi nel peccato - Kimberly Raye

    successivo.

    1

    Sarah Buchanan ardeva di desiderio e quella era l'unica ragione per cui continuava a lanciare occhiate di soppiatto al cowboy sexy e bello da impazzire che se ne stava in piedi davanti al bancone del bar più frequentato di Cadillac. In altre circostanze avrebbe concentrato la sua attenzione solo sulle cinque donne sedute al tavolo con lei.

    Sorridendo sorseggiò la bevanda senza zucchero che aveva ordinato. Il liquido fresco le scivolò in gola senza peraltro sedare il fuoco che bruciava in lei. Il suo sguardo tornò a cercare l'uomo in jeans e camicia stile western. Un cappello da cowboy di paglia copriva i capelli biondi e corti.

    Houston Jericho era l'uomo che faceva per lei in quel momento. Nessun altro sarebbe riuscito a soddisfare il desiderio che le bruciava dentro.

    Lo sapeva per esperienza, avendo provato l'ebbrezza di esplorare insieme a Houston le vette più alte del piacere. Non una, ma ben tre volte.

    Naturalmente era successo tutto molto tempo prima e da allora lei aveva cambiato stile di vita, rinunciando al lato più audace e dissoluto del suo carattere. Aveva chiuso in un armadio gli abiti provocanti e i tanto amati stivali rossi per diventare una ragazza tranquilla e posata.

    Houston, invece, non sembrava affatto cambiato.

    Almeno in apparenza era ancora bello e impossibile, dal sorriso sornione, a proprio agio in qualsiasi situazione e maledettamente sensuale.

    Non senza una punta di irritazione, lei dovette constatare che con il tempo era addirittura migliorato.

    «Tocca a te.» La voce femminile attirò la sua attenzione e Sarah si sforzò di sorridere alla ragazza bionda seduta di fronte a lei. Janice Alcott era un'affermata manager che lavorava per una nota multinazionale petrolifera di Houston. Un tempo era stata la vicepresidentessa del Chem Gems, l'unico circolo accademico mai esistito al liceo di Cadillac, scuola in cui a essere considerati il massimo della vita erano la squadra di football e le ragazze pompon, più che qualsiasi argomento che avesse a che vedere con la cultura.

    «A quanto pare questa volta non sarà Maddie a vincere.» Janice indicò la bionda seduta accanto a lei, la presidentessa del circolo, che si era trasformata da ragazza trasandata e cicciotella in una donna snella e sempre vestita all'ultima moda. «Ti mancano solo cinque punti per batterla, Sarah.»

    Il gioco di società con il quale si stavano cimentando si chiamava Chi è la ragazza più spregiudicata? Era stato scelto per allietare la serata di addio al nubilato di Cheryl Louise, il membro più giovane delle Chem Gems, che il giorno seguente sarebbe convolata a giuste nozze.

    Cheryl era entrata nel circolo grazie a sua sorella maggiore, Sharon, la ragazza più in gamba della scuola, nonché la fondatrice del gruppo e migliore amica di Sarah.

    La sera prima della consegna dei diplomi, Sharon si era schiantata con la sua auto contro un palo del telefono. Maddie si trovava in auto con lei, ma se l'era cavata con qualche contusione. Era stata fortunata.

    Fortunata quanto Sarah, che avrebbe fatto la fine dell'amica se sua nonna non l'avesse punita per l'ennesima disubbidienza, relegandola in casa per tutto il finesettimana.

    Bambina, perché non assomigli a tua madre? Lei era una ragazza così dolce. Pensava sempre agli altri, prendeva ottimi voti a scuola, rendendomi orgogliosa di lei. La tua povera mamma non avrebbe mai rovinato la mascotte della scuola proprio la notte prima di una partita di football. Lei sì che aveva la testa sulle spalle.

    Lorraine Buchanan non solo si era distinta come la ragazza più intelligente e studiosa della sua classe, ma nel ricordo di sua madre era stata una figlia perfetta, che diceva sempre la cosa giusta al momento giusto, indossava gli abiti giusti, aveva sposato l'uomo giusto e aveva preso le decisioni giuste.

    A differenza della sua unica figlia, che non si era mai dimostrata all'altezza di tanta perfezione, almeno agli occhi di Willemina Foster.

    Così Sarah aveva smesso molto presto di sforzarsi di seguire le orme di sua madre. Per rivalsa aveva scelto di ribellarsi agli schemi che le venivano imposti. Voleva essere diversa. Desiderava essere se stessa e non un rimpiazzo della figlia che sua nonna aveva perduto.

    Quindi, invece di dimostrarsi dolce e remissiva, aveva sfoggiato un atteggiamento ribelle e impudente, sconcertando i cittadini della comunità di provincia in cui era nata.

    Sfoggiava sempre un abbigliamento succinto completo di sensualissimi stivali da cowboy rossi. Era stata la prima a fare il bagno nuda nel Cadillac Creek, la prima a decorare con carta igienica la casa del capitano della squadra di football la notte antecedente il suo ritorno da una partita in trasferta, la prima a chiedere a un ragazzo di portarla al ballo di fine anno e la prima a invitare Houston Jericho a uscire con lei.

    Il suo sguardo scivolò di nuovo su di lui. Fortunatamente una cameriera di passaggio le bloccò la visuale. Si trovava lì per divertirsi con le amiche. Era la prima volta che si riunivano dopo dodici anni e forse sarebbe stata anche l'ultima, dal momento che conducevano vite separate e che due di loro vivevano molto lontano da Cadillac. Non era certo quello il momento di perdere tempo adocchiando un uomo.

    Ritornando al presente, s'impose di concentrare l'attenzione sul gioco.

    Maddie, nonostante il top in pelle e l'atteggiamento sfacciato, aveva appena fallito la prova che le avrebbe permesso di guadagnare altri cinquanta punti e assicurarsi la vittoria. Le altre erano tutte molto indietro per poter vincere, mentre Sarah aveva ottime possibilità di trionfare, se fosse riuscita a ottenere un buon punteggio grazie alla prova che stava per affrontare.

    Non che le interessasse particolarmente vincere: in fondo aveva un'immagine da mantenere. Un'immagine di rispettabilità e di compostezza che le erano occorsi parecchi anni per ottenere.

    «Ragazza, se vincerai, domani potrai dormire fino a tardi invece di andare a prendere zio Spur» le rammentò Eileen, la biondina.

    Immagine da mantenere a parte, Sarah non aveva nessuna voglia di trascorrere un paio d'ore chiusa nell'abitacolo di un'auto con lo zio di Cheryl, un ottuagenario irascibile e scontroso che si vantava della capacità di sputare tabacco a distanze incredibili e che pretendeva sempre di avere ragione.

    Allungando una mano prese la carta in cima al mazzo e lesse ad alta voce: «Una vera ragazza sfrontata ama fare la prima mossa, che si tratti di un bacio, una carezza o di un semplice passatempo. Dai prova di essere sfrontata invitando a ballare un uomo dai pensieri viziosi».

    «Non è giusto» si lamentò Maddie. «Io ho dovuto ballare con qualcuno e baciarlo. A lei viene chiesto solo di ballare.»

    «Ma con un uomo dai pensieri viziosi» sottolineò Brenda, «il che significa che il soggetto in questione avrà in mente qualcos'altro a parte il ballo. E, guarda un po' che coincidenza, stanno suonando un lento.»

    «Comunque non è una grande impresa quella che le viene richiesta» insistette Maddie imbronciata. «Secondo me è troppo facile.»

    E forse lo era davvero per le altre cinque donne sedute al tavolo. Per Sarah, invece, un'ex ragazza sfrontata che si sforzava disperatamente di apparire perbene, ballare un lento significava avvicinarsi troppo al pericolo e tuffarsi in un mare di guai.

    Al solo pensiero un'ondata di eccitazione minacciò di travolgerla.

    La verità era che lei aveva davvero bisogno di un uomo licenzioso, ma desiderare e ottenere erano due cose molto diverse.

    In effetti aveva bisogno di molte cose, per esempio di un nuovo taglio di capelli, di una confezione famiglia di patatine, di un paio di short da capogiro e di una maglietta aderente e scollatissima che non la facesse sudare quando lavorava nella serra che aveva rilevato da sua nonna parecchi anni prima.

    Purtroppo però non avrebbe avuto niente del genere, visto che si era ripromessa di stare alla larga da tutto ciò che poteva farla sembrare sfrontata, dal cibo spazzatura agli abiti succinti, dai suoi amatissimi stivali rossi agli uomini. La vita era già di per sé abbastanza breve per rischiare di renderla ancora più breve vivendo pericolosamente.

    Nel momento in cui Sarah si era resa conto di essere mortale, aveva deciso di condurre un'esistenza più sicura... o almeno quello era ciò che voleva che gli altri pensassero, in special modo sua nonna Willie.

    Era in debito con lei per averle salvato la vita la sera in cui, mettendola in castigo, le aveva impedito di salire sulla macchina che qualche ora dopo si sarebbe schiantata, provocando la morte di Sharon.

    Per quel motivo da allora lei seguiva una dieta sana, dormiva molto, si vestiva in modo classico e stava alla larga dagli uomini.

    Specialmente da quelli che avevano il potere di farle battere forte il cuore e tremare le ginocchia.

    Uomini come Houston Jericho.

    Il suo sguardo si spostò di nuovo su di lui e il suo respiro si fece più corto. Era ancora bello come lo ricordava, forse di più, grazie all'aura di maturità che lo faceva sembrare persino più sicuro di sé.

    Houston era decisamente un uomo dai pensieri viziosi.

    «Cinquanta punti» ribadì Brenda Chance. Brenda era un'inguaribile romantica. Aveva sposato Cal, il fidanzatino del liceo, e aveva sfornato una serie di marmocchi. «Se ce la fai, ottieni cinquanta punti e vinci» insistette l'amica.

    «Io dico che dovrebbe prendere un'altra carta» intervenne Maddie. «Ballare non fa per Sarah. Secondo me ci vuole qualcosa di più avventato, qualcosa che si addica alla ragazza più sfrontata che si sia mai vista a Cadillac. Vi ricordate quando, sollevando il maglione, mise in mostra il seno davanti all'autobus carico di giocatori della squadra di football che aveva appena battuto la nostra?»

    Janice sorrise. «Accidenti, quella sì che è stata una scena divertente.»

    Cheryl Louise annuì. «Indimenticabile.»

    Sarah corrugò la fronte. «E più che altro molto stupida. Era inverno e faceva un freddo cane. Ho rischiato di morire assiderata.» O perlomeno si sarebbe presa un malanno se non avesse riso così tanto da sentire in realtà un gran caldo.

    Proprio come le stava succedendo ora.

    Sorseggiando la bevanda fresca respirò a fondo per calmarsi. In dodici anni di privazioni aveva imparato a controllarsi in modo perfetto.

    «Sono d'accordo con Maddie» intervenne Janice. «Per Sarah ci vuole qualcosa di più stimolante e impegnativo. Lei è sempre stata la più spregiudicata del gruppo, il che le dà un bel vantaggio su Maddie.»

    «Sciocchezze!» obiettò Brenda. «Si vede che tu e Maddie siete lontane da un sacco di tempo. Sarah è la presidentessa delle attività benefiche della camera di commercio locale. Trascorre quasi tutti i finesettimana a organizzare lavaggi di auto e vendite di torte. Ormai è spregiudicata almeno quanto la nonna del pastore Standley.»

    «Perché, la nonna del pastore è ancora viva?» s'incuriosì Maddie.

    «Più o meno. Ha novantasette anni e trascorre ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette, a guardare le repliche de La ruota della fortuna e a leggere fotoromanzi.»

    «Non mi sembra una vita molto eccitante» borbottò Janice.

    «Be', quella di Sarah non è molto diversa» replicò Brenda.

    «È vero, ho cambiato stile di vita. Adesso preferisco starmene tranquilla» confermò Sarah, sorseggiando la sua bibita. «Troppa eccitazione provoca stress e attacchi di cuore.»

    Janice scosse la testa, incredula. «Che cosa è successo alla Sarah che noi tutte amavamo e invidiavamo?»

    In realtà sapevano tutte che cosa fosse successo.

    Avevano perso una carissima amica la notte prima della consegna dei diplomi. In un modo o nell'altro la morte di Sharon aveva cambiato per sempre le loro vite.

    Maddie, che all'epoca era decisa a seguire le orme paterne nella gestione della panetteria di famiglia, aveva scelto di frequentare l'università a Dallas ed era diventata dirigente in una famosa ditta produttrice di cosmetici.

    Anche Janice se ne era andata e terminati gli studi aveva fatto carriera a Houston.

    Eileen invece aveva rinunciato a laurearsi per sposarsi, mettere su famiglia e diventare la presidentessa dell'associazione genitori.

    Come lei, anche Brenda aveva sposato il ragazzo con cui usciva al liceo. Aveva poi avuto cinque figli pestiferi, almeno agli occhi di Sarah, che era cresciuta da sola insieme a sua nonna in una casa ingombra di piante.

    Cheryl Louise, che frequentava ancora il liceo all'epoca della morte di Sharon, aveva continuato a fantasticare che un giorno o l'altro a salvarla dalla vita monotona di Cadillac sarebbe arrivato un fantastico principe azzurro.

    Fortunatamente le sue aspettative non erano rimaste deluse. Jack Beckham possedeva l'unica ditta di pulizie in città e tra loro era stato amore a prima vista, tanto che ora stavano per sposarsi.

    Per quanto riguardava Sarah, invece, per restare vicina alla nonna aveva rinunciato a frequentare la prestigiosa facoltà di architettura all'università del Texas e si era iscritta all'ateneo locale. Poi aveva rilevato l'azienda di famiglia ed era entrata perfettamente nella parte della nipote devota e remissiva.

    «La carta che hai pescato precisa che devi scegliere un uomo dai pensieri licenziosi, quindi, mia cara, vedi di non pensare nemmeno per un attimo a quell'idiota di Marty Snifferdoodle» l'ammonì Janice, indicando l'uomo seduto su uno sgabello davanti al bancone del bar. Marty teneva una lattina di acqua tonica in una mano e una manciata di arachidi nell'altra. Gettando la testa all'indietro lanciava un'arachide in aria, poi si sporgeva per prenderla in bocca.

    «Se non altro è coordinato» puntualizzò Sarah divertita.

    «Essere coordinati non significa avere pensieri licenziosi.»

    «E non azzardarti nemmeno a scegliere il vecchio Wally.» Maddie lanciò un'occhiata disgustata a un uomo dai capelli bianchi, sempre seduto davanti al bancone, che lanciava baci a tutte le donne che gli passavano accanto, belle o brutte che fossero.

    «È tenero, poverino.»

    «È un vecchio furbacchione» obiettò Maddie.

    «Di solito i vecchi furbacchioni sono simpatici» osservò Sarah.

    «In questo caso non ti dispiacerà passare a prendere zio Spur domani mattina» la provocò Maddie, ammiccando.

    Solo a sentire nominare il perfido e detestabile zio di Cheryl, lo stomaco di Sarah si contorse in una morsa, inducendola a scattare in piedi.

    Piuttosto che sentirgli ripetere ancora una volta che secondo lui i suoi capelli erano troppo rossi, la sua pelle troppo pallida e i suoi fianchi troppo larghi, era pronta ad affrontare

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1