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Amore e incertezza
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E-book130 pagine1 ora

Amore e incertezza

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Info su questo ebook

Sara è sicura che non si innamorerà mai più, perché il suo cuore appartiene a Rick, morto nell'incidente che ha causato la paralisi di suo fratello. La casa di campagna in cui si ritira sembra proprio il rifugio ideale, lontano da tutto. Ma perché Jonas Chesney non la lascia in pace? Sara lotta con se stessa perché, prigioniera del passato, non accetta che un altro uomo sostituisca Rick; eppure non può negare l'attrazione, forse l'amore, che sente per Jonas.
LinguaItaliano
Data di uscita16 mag 2016
ISBN9788858949894
Amore e incertezza
Autore

Penny Jordan

Scrittrice inglese, attiva da parecchi anni nell'area della narrativa romantica, è notissima e molto apprezzata dal pubblico di tutto il mondo.

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    Anteprima del libro

    Amore e incertezza - Penny Jordan

    successivo.

    1

    Nel momento stesso in cui entrò in casa, Sara Barclay si rese conto del mutamento avvenuto in suo fratello. Due settimane prima aveva lasciato un uomo triste e cupo e ora ritrovava il ragazzo degli anni giovanili e spensierati.

    «Pronta a domare la belva selvaggia?» chiese lui scherzoso, andandole incontro sulla sua sedia a rotelle.

    La belva selvaggia in questione era un sofisticato computer che suo fratello aveva recentemente acquistato e che lei, come sua segretaria, aveva dovuto imparare a usare. Quello strumento era tecnologicamente così avanzato da potersi inserire nelle banche dati di altri computer sparsi in tutto il mondo, di modo che Sam potesse tenersi aggiornato circa le novità del settore economico finanziario. Prima che un disastroso incidente d'auto lo privasse dell'uso delle gambe e uccidesse Holly, sua moglie, e Rick, il fidanzato di Sara, Sam aveva lavorato nel frenetico ambiente della Borsa Valori di Londra con tutte le promesse di una brillante carriera.

    Purtroppo tutto quello era svanito e con esso molte altre speranze. Sam era condannato alla sedia a rotelle, in grado di muovere solo pochi passi senza l'aiuto di un'altra persona e non avrebbe più potuto riprendere il suo lavoro in un ambiente dove il tempo, l'età e la salute erano inflessibili tiranni. Perciò lavorava in casa, scrivendo articoli per svariate riviste economiche e dedicandosi alla stesura del suo libro, una mistione di fantasia e di realtà, ambientato nel mondo da lui una volta frequentato.

    L'acquisto del computer era stata un'idea di Sara, l'estremo tentativo per scuotere il fratello dall'apatia e dalla depressione che si erano impadronite di lui dopo la morte di Holly. Tuttavia durante l'assenza di lei da Londra doveva essere accaduto qualcosa che aveva influenzato suo fratello molto positivamente.

    «Dov'è Carly?» domandò lei sedendosi.

    La tragedia li aveva colpiti duramente, ma di certo la persona che maggiormente ne aveva sofferto, e ancora ne soffriva, doveva essere la nipotina di Sara. Nell'arco di una sera il suo piccolo mondo era stato distrutto.

    Non c'era da stupirsi del profondo legame che si era venuto a creare tra lei e Carly. La bambina si era fisicamente avvinghiata a lei, ma dal punto di vista emotivo. Sara riconosceva che era stata lei a legarsi alla piccola. Senza la responsabilità di Carly forse non avrebbe avuto la volontà di sopravvivere a quei giorni di dolore.

    Anche dopo diciotto mesi il ricordo di quei momenti era vivido nella sua memoria: l'allegria di Holly che si apprestava ad accompagnare in auto Sam e Rick alla stazione, da dove i due sarebbero partiti per Cambridge. Rick e suo fratello, ex compagni di università, stavano seguendo un corso di perfezionamento nell'informatica al termine del quale Sara avrebbe finalmente sposato Rick.

    Poi l'incidente, l'orrore, lo smarrimento.

    Lei non si era preoccupata del ritardo di Holly, sapendo che la cognata si sarebbe trattenuta per degli acquisti, così nemmeno quando avevano bussato alla porta e lei si era trovata di fronte un agente di polizia pallido e assorto, nemmeno allora l'idea di una disgrazia l'aveva sfiorata.

    L'incredulità, lo shock, l'intontimento. Le tappe forzate del dolore.

    Era seguita l'agonia dell'attesa che Sam, ricoverato in ospedale in gravi condizioni, superasse la crisi e si salvasse.

    Ormai orfani da anni, Sara e Sam si erano ritrovati soli al mondo. Per assistere il fratello aveva dovuto lasciare il suo impiego di segretaria e affrontare le angosce di una nuova vita. Le premurose visite dei datori di lavoro di Sam si erano ben presto rivelate implacabili avvertimenti circa la possibilità per lui di reinserirsi nel lavoro.

    Immediati problemi finanziari non si erano presentati. Con i suoi risparmi lei aveva potuto provvedere a se stessa e a Carly, lasciando Sam al di fuori di simili preoccupazioni.

    Benché riavutosi, i medici non gli avevano permesso di ritornare a casa e perciò aveva dovuto ricoverarsi in un centro di riabilitazione, ma poi, dopo strenue insistenze, Sara era riuscita a riportarlo a casa, sicura di essere perfettamente in grado di assisterlo.

    Dopo i funerali i genitori di Holly si erano offerti di prendere Carly con loro ma, per quanto amassero la nipotina, erano anziani e conducevano una vita troppo ritirata per una bambina vivace di cinque anni, così Sara si era ritrovata nel ruolo di madre per Carly e di infermiera per Sam. Se non altro aveva trovato due buone ragioni per continuare a vivere.

    Durante gli ultimi mesi Sam non aveva mancato di consigliarla di frequentare gente, di fare nuove amicizie e di uscire più spesso. Lei capiva che cosa intendesse il fratello, ma ormai quella parte della sua vita era svanita per sempre. Il calore dell'amore di Rick era soltanto un ricordo, certo, ma le bastava. Si sentiva vuota dentro, come morta, e non desiderava rimpiazzare quell'amore con nessun altro. Forse aveva paura... paura di amare e di soffrire nuovamente. Non avrebbe più potuto essere la ragazza di un tempo. Tutto era mutato. Era diventata una donna che preferiva il freddo rifugio delle ombre al calore del sole.

    Mentre si sedeva di fronte al fratello il suo sguardo fu attratto da una lettera lasciata sul tavolino e, riconoscendo l'intestazione degli avvocati di Sam, si fece seria e tesa. Infatti era in corso una battaglia legale con gli avvocati della persona che aveva causato l'incidente. Ogni qualvolta pensava a Wayne Houseley, Sara provava una stretta allo stomaco e il cuore le si riempiva di rabbia e di amarezza.

    Quell'individuo, noto e ricco imprenditore, per non avere gravi conseguenze a causa del suo stato di ubriachezza era arrivato a dichiarare che alla guida quel giorno c'era la moglie.

    Eccetto Sam, che era sicuro di aver visto lui al volante, ma che però non era considerato imparziale, non c'erano stati testimoni alla disgrazia; così sembrava che, almeno sotto l'aspetto giuridico, Wayne Houseley potesse respingere ogni accusa.

    Tuttavia la compagnia di assicurazioni di Sam avrebbe risarcito ugualmente i danni, ma quello che irritava Sam era l'arrogante abilità di quell'uomo nell'evitare ogni responsabilità. Non riusciva a tollerare che il denaro e il potere ponessero certe persone al di sopra della legge.

    «Houseley vorrebbe comporre la controversia e risarcire i danni in via amichevole senza arrivare in tribunale. L'avvocato Jenkins mi consiglia di accettare» la informò Sam, rattristato al vedere quali segni avessero lasciato sul volto della sorella quegli ultimi diciotto mesi.

    Sara era sempre stata una ragazza molto carina e si era tramutata in una bellissima donna, ma in lei vi era la persistente impronta del dolore. I suoi occhi azzurri, che una volta sprizzavano allegria e voglia di vivere, si erano spenti e intristiti, i capelli ramati avevano perso il loro naturale splendore. Si era fatta più magra e sottile, notò lui quasi con un senso di colpa. Assorbito com'era dalla sua afflizione non si era reso conto che la sua tragedia era anche quella di Sara.

    «Ho chiesto alla signora Morris di badare a Carly perché ho bisogno di parlare tranquillamente con te.»

    Sara aveva l'impressione che qualcosa lo eccitasse intensamente. Il volto di lui era diverso, più sereno, l'espressione animata da un nuovo entusiasmo.

    «Guarda.» Lui le porse una rivista aperta alla pagina degli annunci immobiliari dove qualche riga era stata evidenziata con un cerchiolino rosso. Sara lesse lentamente e con attenzione.

    In vendita nella contea di Dorset cottage in stile Tudor, da ristrutturare in conformità ai requisiti dei beni artistici, con annessi un acro di terreno e giardino privato.

    «Sembra idilliaco» commentò lei in tono pigro, «ma non è un po' troppo isolato?» Lo guardò incredula. «Sam, non avrai intenzione di acquistarlo?»

    «A essere sincero, ho già deciso. Ascoltami, Sara, prima di obiettare. La settimana scorsa sono andato con Phil Roberts a visitare il posto. Come ben sai, Phil lavorava per la più importante agenzia immobiliare di Londra e nessuno meglio di lui avrebbe potuto consigliarmi. Ebbene, la sua opinione è stata assolutamente favorevole. Certo, è tutto molto trascurato e da ristrutturare, ma fondamentalmente è solido.»

    «Ma Sam, è così lontano da un centro abitato, così tagliato fuori... e poi tutto quel terreno...»

    «È quello che ho sempre desiderato, Sara» la interruppe lui, fissandola dritto negli occhi. «Era Holly che amava vivere a Londra, ma attualmente niente mi trattiene qui. Il mio lavoro non ne risentirà in alcun modo, e per Carly e te sarà un vero giovamento. Non è forse sempre stato un tuo sogno avere una casa immersa nel verde?»

    Lui la stava prendendo in giro, Sara lo sapeva, ma in quelle parole c'era del vero. Una sistemazione simile le avrebbe dato un senso di sicurezza e di protezione.

    «Però tutta quella terra...» protestò lei nuovamente.

    «E pensa» sogghignò lui, «che ci sono anche un asino, due gatti e un cane. Sai, è una lunga storia. La defunta proprietaria, una certa Miss Betts, doveva essere una donna molto eccentrica. Il suo testamento specifica che la casa può essere venduta solo a qualcuno che assicuri di prendersi cura di questi animali, con esclusione però del proprietario della tenuta limitrofa, il quale possiede anche un vivaio molto redditizio, e che avrebbe acquistato molto volentieri quel terreno confinante. Non conosco tutti i particolari, ma evidentemente tra Miss Betts e questa persona non doveva correre buon sangue. Il ricavato della vendita dovrà essere devoluto a un ente per la protezione degli animali. Comunque pare che non vi sia nessun altro interessato all'acquisto, visto che il prezzo è abbastanza alto e

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