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Non scherzare... baciami!
Non scherzare... baciami!
Non scherzare... baciami!
E-book165 pagine2 ore

Non scherzare... baciami!

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Info su questo ebook

Race la vuole. Glielo dice chiaro e tondo al primo incontro e non pone limite alla sua intraprendenza. Ma la bellissima Heather, fotomodella di successo con velleità di scrittrice, non è la disincantata mangiauomini che tutti credono. È una ragazza timida, sensibile, insicura, addirittura complessata, che alimenta la sua fama di seduttrice un po' per difendersi e un po' per vendicare, umiliando i suoi numerosi spasimanti, la delusione infertale da quel mascalzone del suo primo amore. Heather capisce subito che con Race è meglio evitare certi giochetti, ma è lui a tentare in tutti i modi di farla sua. Ed è tanto difficile resistergli...

LinguaItaliano
Data di uscita15 feb 2016
ISBN9788858949726
Non scherzare... baciami!
Autore

Penny Jordan

Scrittrice inglese, attiva da parecchi anni nell'area della narrativa romantica, è notissima e molto apprezzata dal pubblico di tutto il mondo.

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    Anteprima del libro

    Non scherzare... baciami! - Penny Jordan

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Wanting

    Harlequin Mills & Boon Romance

    © 1984 Penny Jordan

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 1985 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-972-6

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    «Race Williams dovrebbe arrivare stasera... Sono curiosa di conoscerlo. Ha solo trentaquattro anni e gli hanno affidato la responsabilità di tutta la sezione filmati. Sai, prima di mettersi a scrivere faceva il reporter.»

    «Terry sa qualcosa di questo superman che diventerà il tuo nuovo capo?» chiese Heather Martin alla cugina in tono asciutto.

    Difficilmente due ragazze avrebbero potuto essere più diverse. Jennifer era una biondina dai tratti delicati, mentre Heather, con il suo metro e settantacinque d’altezza a piedi nudi, gli occhi verdi leggermente a mandorla e la gran massa di capelli neri, sembrava una regina degli zingari.

    La prorompente sensualità dei suoi lineamenti risaltava con evidenza nelle fotografie che apparivano ormai su tutte le riviste di moda e bellezza. Aveva cominciato a fare la modella a ventun anni e fin da ragazzina si era abituata all’effetto che la sua aggressiva bellezza faceva sul prossimo. Adesso, dopo tre anni di sfolgorante carriera, era in corsa assieme a poche altre per un prestigioso contratto con una famosa marca di cosmetici d’alta classe che avrebbe potuto consacrarla al successo definitivo. La sua più grande ambizione però, malgrado le soddisfazioni professionali già ottenute come modella, era di diventare scrittrice. Negli ultimi due anni aveva raccolto il materiale di cui aveva bisogno per il libro che aveva in mente. Doveva solo trovare il tempo di scriverlo.

    «Terry mi ha soltanto detto che Williams ha chiesto informazioni su di te» disse Jennifer, osservando con attenzione l’effetto del suo annuncio.

    Terry era il direttore artistico della rete televisiva dove lei lavorava e l’artefice dell’assunzione di Race Williams, il famoso reporter di Fleet Street le cui fotografie avevano fatto il giro del mondo.

    Heather, malgrado fosse due anni più giovane della cugina, era senz’altro più matura. A tredici anni era rimasta orfana di entrambi i genitori, periti in un incidente aereo sulle Ande, ed era andata a vivere con gli zii e i loro tre figli: due maschi, gemelli, e una femmina, Jennifer.

    Erano stati molto buoni e avevano cercato di alleviarle il peso della dolorosa perdita, ma lei, che torreggiava su buona parte della famiglia, si era sempre sentita un’estranea. La statura fuori del comune le aveva creato seri problemi con i coetanei, rendendola il bersaglio preferito dei loro scherzi crudeli. Quando ormai era sulla via di sviluppare un pericoloso complesso d’inferiorità aveva incontrato Brad.

    Brad! La bocca di Heather si piegò in una smorfia amara. L’aveva conosciuto a diciotto anni, mentre si stava preparando alla maturità. Lui aveva appena finito il liceo e si era iscritto al primo anno di università. Era un amico dei suoi cugini e la prima volta che le aveva chiesto di uscire lei era rimasta dapprima incredula, poi addirittura estasiata. Nessun ragazzo fino a quel momento l’aveva mai degnata di uno sguardo e di un’attenzione. Brad era stato il suo primo amore, qualcosa di miracoloso che l’aveva fatta fiorire.

    Sua zia aveva seguito quei primi passi nel mondo adulto con un misto di felicità e preoccupazione. Heather ricordava ancora quando l’aveva presa da parte per dirle di non dare troppo peso a quella cotta e di stare attenta. Lei però non aveva voluto ascoltare il saggio consiglio. Brad l’amava, glielo aveva mormorato dolcemente in molte occasioni, e lei nella sua ingenuità gli aveva creduto, aprendogli tutti i segreti della mente e del cuore. Dio, com’era stata ingenua!

    Aveva scoperto per caso la verità. Lei e Brad erano stati invitati a una festa da un amico e, a un certo punto, Heather si era diretta in cucina per bere un goccio d’acqua. Non era abituata all’alcol e il punch che le avevano offerto le aveva fatto venire una sete terribile.

    Brad era in cucina a chiacchierare con un compagno d’università e lei era stata sul punto di chiamarlo, quando aveva sentito l’amico chiedere: «Chi è la tua nuova ragazza? Quella cavallona non sembra proprio il tuo tipo! Almeno... è brava a letto?».

    Heather era arrossita, sconvolta da tanta franchezza, ma nulla l’aveva preparata alla crudele risposta di Brad.

    «Chi se ne frega?» aveva ribattuto lui. «Preferisco le ragazze piccole e formose, ma lei a ventun anni erediterà una fortuna e per allora saremo già sposati. Poi penserò a divertirmi!»

    Heather non era rimasta ad ascoltare di più. Il pensiero che Brad la volesse sposare solo per denaro le si era conficcato nel cervello come un ago rovente. Quando lui l’aveva riaccompagnata a casa non gli aveva detto niente, obbedendo all’istinto di non rivelargli la sua sofferenza. Poi, il giorno dopo, con una freddezza di cui era stata la prima a sorprendersi, l’aveva scaricato dicendogli che non voleva più vederlo.

    Brad aveva insistito, ma lei era stata irremovibile, ricavando un’amara soddisfazione dal pensiero che non si fosse accorto del male che le aveva fatto.

    Era stato Neil, uno dei gemelli, a suggerirle di fare la modella. Era un discreto fotografo dilettante e aveva già vinto un concorso patrocinato dal giornale locale.

    Con il consenso della famiglia, Heather aveva preso contatto con un’agenzia pubblicitaria e il direttore era stato della medesima opinione di Neil. La sua carriera era iniziata così, ma lei non aveva mai rivelato di essere stata spinta al successo dalla disgraziata esperienza con Brad. Aveva voluto dimostrare a lui e al mondo di poter essere desiderata e ci era riuscita.

    Sorrise senza allegria, pensando alle decine di proposte e inviti che aveva ricevuto in quei tre anni e che aveva regolarmente respinto. Provenivano da uomini che non l’amavano e non provavano nulla per lei, eccetto il desiderio di possederne il corpo perfetto. Certo, a volte erano gentili e raffinati, ma miravano tutti alla stessa cosa... come cani intorno all’osso! E adesso Jennifer le diceva che Race Williams aveva fatto domande su di lei...

    Il fatto, comunque, non la stupiva: una modella è abituata a suscitare sensazione fra gli uomini... Peccato che lei, sotto la scorza fredda e misteriosa, fosse ancora la ragazzina spaventata che da dietro la porta aveva sentito il grande amore della sua vita trattarla come una cosa da sfruttare. Ma quello era il suo segreto e non l’avrebbe rivelato mai.

    «Che cosa voleva sapere Williams?» chiese a Jennifer, portando alle labbra la tazza di caffè che avevano preparato a conclusione della cena.

    «Oh, le solite cose!» rispose la cugina studiandola di sottecchi. «Dove abiti, chi frequenti, eccetera eccetera... Terry deve avergli detto che sei mia cugina...» Poi vide l’espressione del viso di Heather e assunse un tono ansioso. «Oh, senti! Non è uno come gli altri, non puoi fargli il solito giochetto!»

    «Quale giochetto?» Heather inarcò le sopracciglia perfette.

    «Sai benissimo di che cosa sto parlando» ribatté pronta Jennifer. «Senti, tesoro, ti ho vista molte volte in azione. Prima le occhiate languide piene di promesse e poi il colpo di grazia. È sempre la stessa storia. Dopo Brad non c’è stato nessuno che ti abbia davvero interessata, ma tu fai credere di esserti innamorata... e all’ultimo momento ti tiri indietro.»

    Sentendosi descrivere con tanta acutezza, Heather si accigliò e strinse le labbra, indispettita.

    «Oh, non sono qui per farti la predica!» disse subito la cugina. «Però voglio avvisarti che Race Williams non è come gli altri. È un osso duro, Heather, e non è il tipo che si fa prendere in giro tanto facilmente. Perciò, se hai in mente il solito trucchetto, ti prego di lasciar perdere.»

    «Non stavo programmando nulla del genere» l’assicurò Heather.

    Era vero. Lasciava sempre che fossero gli uomini ad assumere l’iniziativa e solo dopo essersi assicurata delle loro intenzioni si concedeva la soddisfazione di umiliarli. Non partiva mai all’attacco per principio, ma alla fine li scopriva tutti uguali: egoisti, vanitosi e assolutamente immorali. E allora...

    «Hai saputo niente del tuo contratto con la Rio?» chiese Jennifer cambiando argomento.

    «Penso che stiano per decidere ma la risposta definitiva si avrà fra qualche giorno. Il campo di scelta si è ristretto a quattro modelle e io sono l’unica bruna.»

    «Sono certa che sceglieranno te» dichiarò Jennifer con calore. «Sei la più adatta all’immagine che vogliono fornire del loro prodotto.»

    Anche Heather ne era convinta e aveva già deciso che quello sarebbe stato il suo ultimo impegno come modella. Voleva ritirarsi dalla vita pubblica e dedicare il tempo a scrivere. Ultimamente negli ambienti specializzati si erano fatte parecchie supposizioni sulla scelta della Rio e i più scommettevano su di lei. Le sue aspettative, quindi, erano tutt’altro che ingiustificate.

    «Muoviamoci, è ora di prepararsi per la festa» annunciò Jennifer, alzandosi dal tavolo.

    Quella sera si festeggiavano il primo anno di attività della rete televisiva e l’assunzione di una celebrità come Race Williams. L’invito di Jennifer comprendeva anche un’amica e Heather si era subito detta lieta di accompagnarla. Uno degli azionisti dell’emittente aveva anche un posto nel consiglio di amministrazione della Rio e lei sapeva fin troppo bene che le pubbliche relazioni erano parte integrante della sua professione. Si era sempre rifiutata di sfruttare la bellezza e il corpo per fare carriera, ma era proprio l’inviolabilità della sua mente e del suo fisico a darle un incredibile potere sugli uomini.

    Quando fu nella sua stanza abbandonò quei cupi pensieri e si esaminò allo specchio con serietà professionale. Aveva il viso a forma di cuore, gli occhi verde smeraldo ben distanziati e leggermente a mandorla. Le labbra erano piene e sensuali e una cascata di capelli neri le sfiorava le spalle. In complesso era un viso sensazionale, che aveva contribuito ad accrescere la sua fama di donna fatale, misteriosa ed eccitante. Tutto il contrario, insomma, della sua vera natura. Il sesso non le interessava e proprio perché era fredda come un pezzo di ghiaccio poteva facilmente vendicarsi degli uomini che l’avvicinavano pensando di avere di fronte una facile preda.

    Piegò le labbra in una smorfia amara. Quell’impressione era quanto di più lontano dalla verità ci fosse e tutti, dopo varie umiliazioni, erano costretti ad accorgersene. Con l’esperienza, lei aveva messo a punto una tecnica di demolizione che affondava nel virile orgoglio dei suoi corteggiatori come un coltello nel burro.

    L’aspetto più divertente era che nessuno di loro metteva in guardia altre possibili vittime. Erano troppo vanitosi per ammettere di essere stati respinti e umiliati e le davano così la possibilità di ripetere senza fatica il colpo con i loro... successori. Ogni tanto la stampa scandalistica riportava la lunghissima lista dei suoi presunti amanti e lei la leggeva ridendo, lieta che quella non edificante fama la proteggesse anche dagli assalti di quanti avrebbero potuto considerare la sua verginità un’irrinunciabile sfida.

    Il vestito che aveva deciso di indossare quella sera era di jersey nero. Aveva una scollatura vertiginosa, fino all’ombelico, che rivelava generosamente le perfette rotondità dei seni. La schiena era completamente nuda, come le spalle, e il tessuto, che la fasciava come una seconda pelle, metteva in risalto i glutei alti e sodi. La sua statura le consentiva di portare la quarta misura di reggiseno senza

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