Lo stesso sangue

Di Atra

Pentamondo, continente dello Ze Nel, anno 1299.

Le città del Regno di Ze Nel proteggono la popolazione dalla venefica atmosfera esterna.

Gli umani abitano nei Quartieri Protetti, dove l'aria è pura e il cibo sempre disponibile. Al contrario, gli esposti, la maggior parte della popolazione, sono oppressi e relegati in quartieri periferici, dove i vecchi e inefficaci filtri atmosferici lasciano passare gran parte dei gas tossici provenienti dall'esterno.

Per un bambino esposto, l'unica speranza è quella di diventare domatore di bestie zeneliane ed entrare nell'esercito del Regno per aiutare gli oppressori.

È un periodo tumultuoso: gli esposti cercano di far sentire la loro voce con scioperi e manifestazioni pacifiche... ma, quando una di queste manifestazioni viene repressa con la forza, la situazione diventa incontrollabile.

"Lo stesso sangue" è un racconto ambientato nell'universo steampunk distopico de "I canti del Pentamondo" creato da Atra.
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Atra
• Data di uscita: 1 ago 2020
• ISBN: 9788835871798

Anteprima del libro

Ringraziamenti

Capitolo 1

Il cucciolo

Anno 1299, 54o giorno di primavera nel continente dello Ze Nel.

Quartieri Esposti di Hang Lor, Vicereame di Minhai (Regno di Ze Nel).

= Ting Whei =

Quella mattina, nella Scuola del Quartiere Esposto Meridionale di Hang Lor, l’aula senza finestre era più buia del solito. Ting Whei aveva subito notato che una delle quattro lampade a gas alle pareti, quella alla sinistra del maestro, era spenta.

Nessuno degli alunni aveva chiesto il perché quella luce non fosse accesa. Ting Whei aveva otto anni: abbastanza per aver imparato che non conveniva fare quel genere di domande. Ed era sicuro che anche i suoi compagni di classe la pensassero come lui.

Il maestro Hue era molto buono con loro; al contrario, gli altri maestri spesso usavano il frustino, anche solo quando qualcuno era poco attento. Ciononostante, alcune domande potevano essere interpretate come lamentele, e anche il maestro Hue non ne sarebbe certo stato felice.

Il maestro era in piedi di fronte alla lavagna e stava dando le spalle alla classe: indossava la lunga tunica nera tipica degli insegnanti ed aveva, come suo solito, le braccia conserte. La sua figura era illuminata dalla debole luce gialla delle tre lampade a gas in funzione.

Aveva appena chiamato alla lavagna il compagno di banco di Ting Whei, che era seduto in prima fila. Si chiamava Lai Xia: Ting Whei lo trovava