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Racconti di mezzanotte
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Racconti di mezzanotte
E-book41 pagine32 minuti

Racconti di mezzanotte

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Info su questo ebook

Questo libro contiene quattro brevi racconti un poco horror o forse no.
LinguaItaliano
Data di uscita21 ago 2020
ISBN9788831690218
Racconti di mezzanotte

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    Anteprima del libro

    Racconti di mezzanotte - Michele Coluccia

    info@youcanprint.it

    REINCARNAZIONE

    Dopo venti anni Riccardo ritornò a Otranto. Nulla era cambiato, le stesse usanze, le stesse persone. I vecchi seduti fuori dalla porta di casa che raccontano le vecchie storie attorniati dai giovani che, in ascolto e nel silenzio totale non perdono una parola né un’ enfasi, e tanta è l’attenzione che non ricambiano neanche i saluti ai passanti.

    Riccardo percorreva la strada di pietre che dal castello degrada sino alla cattedrale, per fermarsi a guardare lo scorcio più bello della città.

    Otranto, stupenda cittadina che trasuda di storia, era ai suoi piedi, dopo anni respirava l’aria satura di timo che si mischia al profumo di salsedine.

    Sul calar della sera il silenzio viene interrotto solo dal ritmico infrangersi delle onde ai piedi del castello trecentesco.

    La voce di un vecchio che raccontava gli giunse nitida nel dialetto leccese, si avvicinò incuriosito, vedendo una decina di ragazzi seduti in semicerchio che lo ascoltavano. Il vecchio era un bravo dicitore e la voce in alcuni punti diventava un sussurro.

    Raccontava delle grida che venivano dai sotterranei del castello quando il mare era in burrasca, di presenze misteriose che nelle stalle facevano mille treccioline alle code dei cavalli, legandoli gli uni agli altri, e di un fantasma che appariva sulle mura del castello solo il quindici di Agosto.

    Ai ragazzi, che l’ascoltavano con gli occhi sgranati, spiegò che era lo spirito degli stallieri che, non trovando la pace nell’aldilà, ritornava dove erano vissuti quattrocento anni prima.

    Ricorda, ascoltava sorridendo ciò che da bambino lo terrorizzava al punto da coprirsi il capo con il lenzuolo e pregare la mamma di lasciare il lume a petrolio acceso.

    Io stesso ho visto, in una notte di bufera mentre rientravo con la barca, una figura bianca che, dall’alto del torrione, mi faceva segno di stare tranquillo, era la baronessa, ho visto i suoi lunghi capelli biondi, il suo viso ed il dolce sorriso. Povera baronessina, proprio di un miserabile doveva innamorarsi, riprese il vecchio scuotendo il capo e abbassando la voce.

    I ragazzi erano tanto presi dal racconto da non sentire il richiamo irato delle loro madri che intimava loro di rientrare.

    Solo gli innamorati possono vederla dopo la mezzanotte del quindici Agosto, quel giorno fu abbandonata da quel criminale e, pazza d’amore, si gettò dalle mura scomparendo nel mare agitato.

    Oggi è il quattordici Agosto, dissero i ragazzi.

    Il vecchio parve non sentire.

    Dopo la mezzanotte si materializza dal nulla, si incammina lentamente, senza che i piedi tocchino terra, all’estremo limite sul parapetto e guarda il mare lontano. Una volta l’ho sentita piangere chiamando il nome di quel farabutto. Povero angelo, lo aspetta ancora dopo cento anni, avrà pace solo al suo ritorno.

    Ma…tu conosci questa famiglia? Disse

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