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Monogrammus. Vilfredo Pareto
Monogrammus. Vilfredo Pareto
Monogrammus. Vilfredo Pareto
E-book52 pagine25 minuti

Monogrammus. Vilfredo Pareto

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La collana Monogrammus intende avanzare analisi che, partendo dalla economia greco-romana, giunga all’odierna macroeconomia. Dopo il primo numero dedicato a Joseph Alois Schumpeter, il protagonista di questo secondo numero è l’economista franco-italiano Vilfredo Pareto.
LinguaItaliano
Data di uscita27 set 2023
ISBN9791222453255
Monogrammus. Vilfredo Pareto

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    Monogrammus. Vilfredo Pareto - Alberto Cavicchi

    Intro

    La collana Monogrammus intende avanzare analisi che, partendo dalla economia greco-romana, giunga all’odierna macroeconomia. Dopo il primo numero dedicato a Joseph Alois Schumpeter, il protagonista di questo secondo numero è l’economista franco-italiano Vilfredo Pareto.

    VILFREDO PARETO

    Vilfredo Pareto nacque il 15 luglio 1848 a Parigi, figlio del marchese Raffaele (ingegnere, esule in Francia per motivi d’ordine politico) e della francese Marie Métémier.

    La famiglia Pareto si trasferì nel 1852 in Italia per seguire il padre docente di francese a Genova. La famiglia si spostò poi a Casale Monferrato e quindi a Torino dove Raffaele ebbe un incarico presso il ministero dell’Agricoltura.

    Nel 1864 Vilfredo frequentò il biennio universitario di scienze matematiche. E il 6 settembre 1867 si iscrisse alla Scuola di applicazione per ingegneri.

    Il 29 marzo 1874 Pareto venne nominato socio ordinario dell’Accademia dei Georgofili, mentre nel maggio dello stesso anno fondò, assieme ad altri studiosi libero-scambisti, la Società di economia politica denominata Società Adamo Smith. Questa istituzione aveva come scopo primario di divulgare le dottrine della libertà economica.

    Nell’aprile del 1876 usci sulla rivista tedesca Italia un suo articolo intitolato Die eisenbahnen in italien, che faceva il punto sullo stato delle ferrovie italiane.

    Il 14 marzo 1881al Circolo filosofico di Firenze pubblicò un intervento dal titolo Dello scetticismo nell’evoluzione sociale.

    Nonostante Pareto fosse fortemente ostile alla politica economica del governo, il 12 agosto 1863 venne nominato cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.

    A partire dal 1885 egli accentuò il suo profilo di polemista liberista; la sua intransigenza si espresse attraverso la pubblicazione di articoli e la partecipazione, in qualità di relatore, a dibattiti politici e culturali che gli alienarono la simpatia di molti politici e studiosi.

    Nell’ottobre del 1887 Pareto iniziò a collaborare col Journal des economistes, nel quale il 21 novembre di quell’anno pubblicò un articolo sui dazi doganali italiani.

    Nel 1888 Pareto iniziò la regolare attività di pubblicista, libero-scambista, antimilitarista e pacifista.

    Nel 1889 tenne al Congresso per la pace di Roma una relazione sul tema L’Unione doganale come mezzo inteso a migliorare le relazioni politiche ed a renderle pacifiche, mentre il 10 ottobre, presso i Georgofili, parlò del Tornaconto delle imprese coloniali e guerresche.

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