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Castoriadis: L'autonomia radicale
Castoriadis: L'autonomia radicale
Castoriadis: L'autonomia radicale
E-book96 pagine1 ora

Castoriadis: L'autonomia radicale

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Info su questo ebook

Cornélius Castoriadis è una figura estremamente ricca e complessa: filosofo, psicanalista, professore a l’École Des Hautes Études di Parigi e rivoluzionario membro della IV Internazionale Trozkista. Suoi temi fondamentali sono l’autonomia, la democrazia diretta e la crescita, percepita come un immaginario sociale che obbliga alla corsa verso un progetto impossibile. Castoriadis afferma con forza come occorra decolonizzare l’immaginario e realizzare una società frugale che restituisca il senso di una nuova abbondanza. L’ecologia mostra l’impatto catastrofico della logica capitalista sull’ambiente e sulla vita degli esseri umani. “Solo così, cambiando il mondo, eviteremo che il mondo ci costringa a un cambiamento nel dolore”. ll pensiero di Castoriadis, come scrive Serge Latouche introducendo il suo pensiero, anche se va ben oltre la problematica dell’obiezione di crescita, entra in stretta risonanza con il progetto di una società di decrescita, sia a livello della sua concezione, l’utopia concreta della democrazia diretta, sia a livello della sua attuazione e realizzazione, che ha come perno la «de- colonizzazione dell’immaginario» e la fuoriuscita dall’economia capitalista.
LinguaItaliano
EditoreJaca Book
Data di uscita22 dic 2020
ISBN9788816802575
Castoriadis: L'autonomia radicale
Autore

Serge Latouche

Professore emerito di economia, Serge Latouche è il maggior teorico del pensiero della decrescita. Alle numerose opere pubblicate e tradotte anche in italiano si deve aggiungere la sua attività di giornalista per «Le Monde Diplomatique» e «Politis». Con Jaca Book ha pubblicato diversi volume e dirige la collana I precursori della decrescita

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    Castoriadis - Serge Latouche

    PRECURSORI DELLA DECRESCITA

    collana diretta da

    Serge Latouche

    I PRECURSORI DELLA DECRESCITA

    Il concetto di decrescita è relativamente nuovo. Il termine stesso «decrescita», riattualizzato nel 2001 per denunciare l’impostura dello sviluppo duraturo, è spesso provocatorio. Si tratta di mettere l’accento sull’urgenza di una constatazione: una crescita infinita della produzione e del consumo materiali non sono sostenibili in un mondo finito.

    Dietro a questa idea di decrescita c’è, tuttavia, più di una provocazione. Una riflessione e un pensiero sono infatti in corso di elaborazione. In uno sforzo di ricerca collettivo, basato tanto sull’economia quanto sulla filosofia, la storia o la sociologia, intellettuali e accademici in tutto il mondo cercano di portare alla luce i principi e i contorni della società dell’abbondanza frugale alla quale aspirano.

    La collana «Precursori della decrescita» diretta da Serge Latouche ambisce a dare visibilità a questa riflessione. Attraverso la presentazione di alcune figure del pensiero umano e dei loro scritti, essa pretende, in qualche modo, di fare emergere una nuova storia delle idee in grado di sostenere e arricchire il pensiero della decrescita. Essa offre al pubblico più ampio così come al lettore più informato una panoramica delle riflessioni in corso e, allo stesso tempo, un repertorio comune di riferimenti talora antichi come l’umanità, ma presentati qui sotto nuova luce.

    Una collana che vuole dimostrare come il concetto di decrescita sia assai lontano dalla sua rappresentazione caricaturale: un tessuto di elucubrazioni di qualche arretrato fanatico desideroso di «tornare alla candela».

    Una collana che intende innanzitutto sviluppare una delle rare correnti di pensiero in grado di tenere in scacco l’ideologia produttivistica che oggi struttura le nostre società.

    La collana «Precursori della decrescita» nasce nel 2013 con Les Editions le passager clandestin e da maggio 2014 viene coeditata da Jaca Book.

    Serge Latouche

    CORNELIUS

    CASTORIADIS

    L’AUTONOMIA RADICALE

    Titolo originale

    Cornelius Castoriadis ou l’autonomie radicale

    Traduzione di

    Rosella Prezzo

    © 2014

    Éditions le passager clandestin

    © 2014

    Editoriale Jaca Book SpA, Milano

    per l’edizione italiana

    Prima edizione italiana

    settembre 2014

    Redazione e impaginazione

    Elisabetta Gioanola

    eISBN 978-88-16-80257-5

    Editoriale Jaca Book

    via Frua 11, 20146 Milano, tel. 02/48561520

    libreria@jacabook.it; www.jacabook.it

    Seguici su

    INDICE

    Parte prima

    CORNELIUS CASTORIADIS

    L’AUTONOMIA RADICALE

    di Serge Latouche

    L’utopia concreta della democrazia diretta

    Decolonizzazione dell’immaginario e realizzazione di una società di frugale abbondanza

    Conclusioni: decrescita o barbarie

    Parte seconda

    CORNELIUS CASTORIADIS TESTI SCELTI DA SERGE LATOUCHE

    Sull’autonomia in politica, l’individuo privatizzato

    Ecologia e autonomia

    L’istituzione immaginaria dell’economia

    Riflessioni su «sviluppo» e «razionalità»

    Un’interrogazione senza fine

    Bibliografia essenziale

    Professore emerito di economia, SERGE LATOUCHE è il maggior teorico del pensiero della decrescita.

    Alle numerose opere pubblicate e tradotte anche in italiano si deve aggiungere la sua attività di giornalista per «Le Monde Diplomatique» e «Politis». Per Jaca Book ha pubblicato Incontri di un «obiettore di crescita» (2013).

    Parte prima

    CORNELIUS CASTORIADIS

    L’AUTONOMIA RADICALE

    di Serge Latouche

    L’ecologia è sovversiva, perché mette in discussione l’immaginario capitalistico che domina il pianeta. Ne rifiuta il motivo centrale, secondo il quale il nostro destino è di aumentare senza fine la produzione e il consumo. Mostra l’impatto catastrofico della logica capitalistica sull’ambiente naturale e sulla vita degli esseri umani.

    Cornelius Castoriadis, Une société à la dérive

    Se il termine «decrescita»¹ è di uso recente nel dibattito economico, politico e sociale, e quindi posteriore alla scomparsa di Cornelius Castoriadis (1922-1997), l’origine delle idee che esso veicola ha una storia più antica, legata, da una parte, alla critica ecologista e, dall’altra, alla critica culturalista. La prima ha messo in evidenza l’insostenibilità della società della crescita, mentre la seconda è sfociata nella ricerca sul «doposviluppo». Entrambi questi aspetti si ritrovano nel pensiero di Castoriadis. «Non c’è soltanto – scrive infatti – la dilapidazione irreversibile dell’ambiente e delle risorse non rinnovabili. C’è anche la distruzione antropologica degli esseri umani trasformati in bestie produttrici e consumatrici, in abbruttiti zapping-dipendenti»².

    Così, il pensiero di Castoriadis, anche se va ben oltre la problematica dell’obiezione di crescita, entra in stretta risonanza con il progetto di una società di decrescita, sia a livello della sua concezione, l’utopia concreta della democrazia diretta, sia a livello della sua attuazione e realizzazione, che ha come perno la «decolonizzazione dell’immaginario» e la fuoriuscita dall’economia.

    ¹ Una prima versione di questo testo è stata pubblicata nell’opera collettiva a cura di Blaise Bachofen, Sion Elbaz e Nicolas Poirier, Cornelius Castoriadis. Réinventer l’autonomie, Éditions du Sandre, Paris 2008; poi ripresa, con alcuni rimaneggiamenti, in Serge Latouche, Sortir de la société de consummation, con il titolo «Castoriadis penseur de la décroissance: mégamachine, développement et société autonome», Les Liens qui Libèrent, Paris 2010 (tr. it. Come si esce dalla società dei consumi. Corsi e percorsi della democrazia, Bollati Boringhieri, Torino 2011).

    ² C. Castoriadis, «L’écologie contre les marchands», in Une société à la dérive, Seuil, Paris 2005, p. 237.

    L’UTOPIA CONCRETA

    DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA

    Diversamente da quanto avviene in Ivan Illich, Jacques Ellul o André Gorz, i grandi precursori diretti della decrescita, i testi nei quali Cornelius Castoriadis affronta di petto i temi che rappresentano il nodo centrale di questo paradigma alternativo sono una parte assai limitata di un’opera vastissima. Ciò dipende per lo più dal vissuto dell’autore, contemporaneamente o successivamente rivoluzionario, militante politico, economista all’OCSE, psicoanalista, professore all’École des hautes études en sciences sociales e, prima di tutto, filosofo¹.

    Castoriadis nasce nel 1922 a Costantinopoli (Istanbul), ma trascorre la sua infanzia ad Atene, dove i genitori si sono rifugiati dopo l’espulsione dei Greci di Turchia da parte di Atatürk. Aderisce alla gioventù comunista nel 1937, poi, a partire dal 1942, al gruppo trotzkista di Agis Stinas (nome di battaglia di Spyros Priphtis), fondatore del partito comunista greco e membro attivo della Quarta Internazionale. Castoriadis non ha mai nascosto la sua ammirazione per questo fratello maggiore che gli resterà sempre amico, anche se in realtà non ha seguito, come lui, la via di una militanza sacrificale². Preso tra l’incudine del fascismo e il martello dello stalinismo, Castoriadis raggiunge la Francia nel dicembre 1945 e si iscrive alla Sorbona,

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