Mia moglie è una Kitsune: Come sposare una Yōkai giapponese e sopravvivere felici

Di Maurizio Duse

Questo libro ha come obiettivo primario raccontare e far conoscere, tra il serio ed il faceto, molti aspetti del folclore e delle tradizioni popolari di un paese misterioso e di grande cultura, il Giappone. In particolare parlerà degli Yōkai, termine traducibile con "apparizioni", "spettri" o "demoni", e di uno di essi in particolare, la Kitsune (letteralmente "volpe"). Quest'ultima, va sottolineato, ha assunto un ruolo primario nelle tradizioni e nella cultura popolare giapponese, assumendo talvolta anche lo stato di Kami ("divinità"). La sua figura è tuttora molto presente nel quotidiano al punto da caratterizzare feste e ricorrenze, abbigliamento, oggettistica, souvenir, film di animazione (anime) e fumetti (manga). L'Autore, inoltre, considera la Yōkai Kitsune particolarmente importante, a livello personale, non solo perché è convinto della sua reale esistenza, ma anche perché … ne ha sposata una! Naturalmente è una provocazione. Con la scusa di parlarvi del mio rapporto con la mia splendida moglie, kitsune, strega, sciamana o "normale" donna dei nostri giorni, sono riuscito ad insinuare il fatto che potrebbero benissimo esserci delle "dimensioni" diverse da quelle in cui esistiamo tutti i giorni. Anche solo dal lato sentimentale e degli affetti di coppia.Circa l'esistenza reale di Yōkai e Kitsune posso solo dire che, come miti, nascono sicuramente dal nostro inconscio collettivo e quindi, in ognuno di noi andranno a realizzare anche il proprio inconscio personale e il "sé". Sta poi a noi, come per ogni fede individuale, credere o meno alla loro esistenza. Maurizio Duse, è un docente di Project Management e un consulente aziendale di Information and Communications Technology.Appassionato di arti e di cultura orientale, fa parte di alcune associazioni per il recupero e la conservazione delle antiche tradizioni culturali giapponesi. E' apprendista restauratore di spade tradizionali giapponesi (Nihontō,日本刀). In gioventù ha praticato arti marziali. E' ideatore del sito di cultura orientale www.hana-no-togi.eu

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 9 ott 2023
• ISBN: 9791221496734

Anteprima del libro

Antefatto introduttivo

Sono sempre stato appassionato, fin dall’adolescenza, di storia, cultura e tradizioni giapponesi.

Mi sono sempre limitato, però, a tutto quanto ruotava intorno alle arti marziali e, in particolare, alla figura dei Samurai e delle loro temibili armi, quelle che noi occidentali chiamiamo semplicisticamente katane.

Mi erano noti anche i legami tra queste armi e le tradizioni religiose molto particolari¹ che le legavano al mondo dei Kami² e quindi ad un livello intermedio tra il mondo reale e quello ultraterreno.

Ma non avevo mai esplorato specificatamente, di questa cultura, il mondo del magico e degli spiriti.

Negli ultimi tempi, invece, quasi infatuato da qualcuno (o qualcosa) non ho fatto altro che leggere, studiare ed approfondire tutto quanto era connesso a quelle creature fantastiche, facenti parte della tradizione mitologica giapponese, che vengono chiamate Yōkai, termine traducibile con apparizioni, spettri, o demoni, in senso lato, e di cui parlerò approfonditamente nel prossimo capitolo.

Ma uno di questi ha (magicamente?) catalizzato tutta la mia attenzione: le Kitsune, cioè le volpi (in giapponese è tuttora il nome corretto per identificare questo bellissimo animale).

Naturalmente le kitsune a cui fa riferimento la mitologia giapponese non sono le semplici volpi dei boschi ma un particolare tipo di yōkai animale (quindi spirito) che ha come principale caratteristica quella di poter mutare forma ed aspetto, soprattutto in sembianze umane. E preferibilmente femminili.

E quando una kitsune assume la forma femminile non si trasforma in una mostruosa strega (anche se può farlo), come quelle presenti anche nelle nostre favole occidentali, ma quasi sempre in bellissime donne o ragazze, dalle quali difficilmente gli esseri umani di sesso maschile non vengono completamente ammaliati.

Una sorta di Maga Circe in versione orientale.

Una Kitsune rappresentata graficamente in stile manga

E come quest’ultima le loro finalità possono essere le più diverse. Da gentili e caritatevoli, pronte ad aiutare le persone bisognose, a perfide e terribili arpie, capaci di prendere il totale controllo di un uomo ed annullarne ogni volontà.

Ma, tornando alla mia storia, ammetto che questa figura mitologica mi ha letteralmente stregato, al punto di costringermi ad approfondire specificatamente lo studio degli aspetti e delle leggende giapponesi legate a questo particolare yōkai.

Mentre facevo questi studi, però, ho avuto una strana sensazione, via via sempre più crescente al passare dei giorni. Sicuramente una suggestione, pensai, creata dall’argomento fantastico.

Ma se da un lato mi davo questa spiegazione, dall’altro cominciai ad accarezzare l’idea di percepire la presenza una sorta di spirito guida che mi conduceva nelle mie ricerche e che mi suggeriva, quasi, dei concetti e delle ipotesi, anche non documentate in nessuno dei testi che stavo consultando³.

Una di queste idee, solo per fare un esempio, era la possibilità che le kitsune fossero uscite, territorialmente parlando, dal Giappone e fossero presenti adesso anche