La Donna e la Bestia

Di C. S Luis

Evelyn è una dedita regina, governata dai suoi doveri reali e leale al suo clero. Ma queste stesse regole faranno si che in lei si crei una voglia di romperle.Passeggiando, Evelyn si ritrova nelle rovine del vecchio castello, persa nel lussurioso piacere dei suoi desideri, e disperata dalla sorpresa del risveglio del suo corpo. Quando è forzatamente presa in sottomissione da una creatura simile a una bestia, è convinta che i suoi sogni non siano solo delle mere fantasie.Cià la porta ad aprire un mondo che aveva sempre desiderato. Al tempo stesso, senza la conoscenza di Evelyn, il suo intero clero ha nascosto una propria fantasia sessuale che potrebbe essere il segreto che Evelyn stessa aveva paura di scorpire.

• Lingua: Italiano
• Editore: C.S Luis, S.C. Lewis
• Data di uscita: 30 mar 2024
• ISBN: 9798224530014

C. S Luis

C.S Luis write Gay Romance and Science Fiction.

Anteprima del libro

LA DONNA E LA BESTIA

C.S LUIS

INDICE

1. La Donna

2. AMANTI BESTIALI

3. La verità rivelata

Senza titolo

Senza titolo

L’autore

Also By

La donna e la bestia

Autore CS Luis. Copertina di Vicki Adrian

Copyright © 2020 CS Luis

Tutti i diritti riservati

Distribuito da Babelcube, Inc.

www.babelcube.com

Traduzione di Sara Dalla Palma

Progetto di copertina © 2020 Vicki Adrian

Babelcube Books e Babelcube sono marchi registrati Babelcube Inc.

1

LA DONNA

Evelyn guardò mentre il giovane pretendente scompariva dietro le porte della camera. Un sospiro scappò dalle sue labbra mentre fissava in agonia le sue domestiche, che la osservavano dall’altra parte della stanza. Poteva quasi leggere l’espressione sui loro volti. Poteva percepire la gelosia, per quanto ne avesse di nuovo mandato uno via. L’uomo che era venuto con lei quella sera era uno dei più belli del villaggio.

Ma loro non capivano, concluse Evelyn. Non potevano capire il desiderio dentro di lei. Perfino lei non poteva capire quella piccola voce dentro la sua testa che la prendeva in giro, che strisciava dentro di lei. Anche se, stranamente, quella piccola voce era pian piano cresciuta diventando un profondo desiderio e si era trasferita dalla sua testa alla sua bocca a in mezzo alle gambe, pulsante e dolorante per scappare e soddisfare i suoi più profondi desideri.

Quegli uomini non soddisfavano la sua fame, concluse Evelyn. Non sapevano come farlo. Non potevano nemmeno soddisfare una ragazzetta del paese. Come avrebbero potuto soddisfare una donna come lei? Era affamata, ma la fame che la consumava era qualcosa che non poteva comprendere. Come poteva far capire questo a loro?

Decise di fare una passeggiata per alleviare la mente, e il silenzio dei suoi desideri scappava verso un posto segreto di cui lei non osava parlare.

Camminò fino alle rovine dove giocava quando era una ragazzina. Da bambina, aveva cercato avventure. Ma ora che era una donna sembrava essere alla ricerca di qualcosa di più di un semplice momento di gioco. E quella sera mentre passeggiava tra le rovine del castello che Evelyn aveva visitato da bambina, che si mise a vagabondare in lungo e in largo. Cercò le rose che sbocciavano in abbondanza e a volte ballavano alla fine dei muri di mattoni del castello.

Non ne trovò neanche una, a sua sorpresa, e così vagò di più, cercando in alto e in basso, desiderando la loro fragranza. Ma, nuovamente, non c’era nulla.

Delusa, si fermò. Già lontana nelle profondità delle rovine si ritrovò senza paura per come era tutto cambiato nel corso degli anni. Era passato molto tempo da quando aveva visitato quel vecchio posto. Non lo aveva riconosciuto inizialmente, fino a quando dopo una più accurata analisi iniziarono a farsi avanti indizi famigliari.

Si arrabbiò a quanto vecchio e oscuro era diventato. Le rovine infatti, pensò, con i suoi occhi grandi e vivi. Ed ebbe paura di quel posto, non essendoci mai stata da bambina — aveva paura e non capiva perché, poiché una volta era un posto dove giocava in pace senza nessun cenno di disconforto come lo sentiva in quel momento.

Alla fine arrivò in una parte del castello, un passaggio ben nascosto tra i cespugli e le siepi. Evelyn spostò i rampicanti che coprivano l’entrata e osservò a distanza.

Nel centro della corte si ergeva una grande fontana, e l’acqua fluiva dalla bocca di un putto, coperto anch’esso di siepi e rampicanti. La figura di pietra puntava il suo arco come se volesse colpire qualcuno dall’altra parte della stanza, eppure molti più cespugli coprivano il dietro.

Era molto scuro ma Evelyn non era spaventata ma eccitata con grande determinazione, si avventurò più avanti. Si chiese felicemente cosa l’aspettava laggiù. La voglia in lei aumentò, l’eccitamento si fece più profondo. Non era coraggiosa, solo audace, e pericolosamente vivendo ogni parte della sua vita. Non aveva paura delle forti braccia in