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Il Cacciatore di Taglie E La Ragazza DellaCaffetteria
Il Cacciatore di Taglie E La Ragazza DellaCaffetteria
Il Cacciatore di Taglie E La Ragazza DellaCaffetteria
E-book102 pagine1 ora

Il Cacciatore di Taglie E La Ragazza DellaCaffetteria

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Info su questo ebook

Lincoln Kyle pensa che portare dentro Angelique Donovan fosse un lavoro di routine, ma ha torto. Angelique è irritante, dalla lingua biforcuta e così dannatamente sexy che gli servirà ogni briciolo di autocontrollo per evitare di toccarla, di assaggiare e accarezzare ogni centimetro del suo morbido corpo. Lincoln è testardo, determinato e come maschio alfa sa trasformarsi in un perfetto bastardo, ma c'è qualcosa in lui che attira Angelique, qualcosa di diverso rispetto a ogni uomo conosciuto in passato. Nei giorni e nelle notti necessari per attraversare il Paese, la fuggitiva e il cacciatore di taglie arriveranno a capire che c'è una sottile linea di confine tra l'amore e l'odio.

LinguaItaliano
Data di uscita24 mar 2014
ISBN9781497765146
Il Cacciatore di Taglie E La Ragazza DellaCaffetteria

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    Anteprima del libro

    Il Cacciatore di Taglie E La Ragazza DellaCaffetteria - Terry Towers

    Il Cacciatore di Taglie E La Ragazza Della Caffetteria

    Copyright 2012 di Terry Towers

    Copertina a cura di: Terry Towers

    Tutti i diritti sono riservati. Ad eccezione di brevi citazioni per recensioni e/o articoli, nessuna parte di questo libro può essere usata o riprodotta senza il consenso scritto dell'autrice Terry Towers. Saint John, New Brunswick, Canada. È possibile contattare Terry Towers tramite il sito web www.elixaeverett.com

    Attenzione! Questo lavoro è protetto da copyright: la riproduzione o la distribuzione non autorizzate sono illegali. Nessuna parte del libro può essere scansionata, messa online o distribuita via internet o in qualsiasi altra maniera, elettronica o a mezzo di stampa, senza il permesso dell'autrice.

    La violazione del copyright è considerata un atto criminoso, anche quanto attuata senza scopo di lucro. L'FBI si occupa di indagare sul suddetto delitto, punibile con la pena che prevede fino a cinque anni di reclusione nella prigione federale e con una multa di $250,000. (http://www.fbi.gov.ipr/). Si prega di acquistare unicamente edizioni elettroniche o stampate autorizzate e di non partecipare o incoraggiare alla pirateria di materiale protetto da diritti di copyright.

    La storia contenuta in questo libro è puramente immaginaria. Ogni somiglianza a persone viventi o morte, luoghi, eventi o locali è puramente casuale. I personaggi sono frutto della fantasia degli autori e agiscono in una trama assolutamente fittizia.

    Capitolo 1

    Portland, Maine - Giorno 1

    Lincoln teneva sott'occhio Angelique Donovan – una latitante ventottenne  – da parecchi giorni dalla sua nera Chevy Impala SS del 1969. Non era proprio l'auto meno appariscente per un pedinamento, ma per lui era la cosa più vicina a un collega che avesse mai avuto. Gli era stata regalata dal padre per il suo diciottesimo compleanno – quindici anni fa – poco prima che entrambi i suoi genitori morissero in un incidente provocato da un guidatore ubriaco.

    Aveva quattro sorelle, anche se le vedeva raramente; nella vita a volte accadeva, e aveva imparato ad accettarlo. Vivevano tutte in diverse zone del Nord Est, mentre lui si era trasferito a Denver otto anni prima e non si era mai guardato indietro. Principalmente, l'auto era la cosa più vicina a una famiglia che avesse e, considerando il fatto che trascorreva più tempo a bordo a controllare le persone latitanti più di quanto ne trascorresse nel suo appartamento, considerava l'auto quasi come una casa.

    La bellezza dai capelli scuri era una gran lavoratrice, doveva ammetterlo. Faceva dei lunghi turni ogni giorno e nel corso dei tre giorni in cui l'aveva osservata, aveva effettuato turni doppi. Indipendentemente dal numero di ore che trascorreva lavorando, salutava sempre ogni cliente con un ampio sorriso amichevole. Se se lo fosse potuto concedere, sarebbe stato facilmente attirato da quel sorriso smagliante e da quel luccichio amichevole dei suoi intensi occhi blu.

    Ma non lo avrebbe permesso, perché la settimana successiva l'avrebbe portata in manette alle autorità di Denver, in Colorado, dove avrebbe dovuto vedersela con un'accusa di omicidio. Si era chiesto infinite volte nel corso delle precedenti settimane come una ragazza così dolce, carina e minuta come Angelique Donovan potesse mai aver ucciso qualcuno. Ma era un cacciatore di taglie da quasi dieci anni e una cosa che aveva imparato in tutto quel tempo, catturando i latitanti, era che tutti sono capaci di commettere un crimine. E in molti casi erano proprio le persone più insospettabili che commettevano i crimini più efferati.

    Lincoln sospirò. Bene, che i giochi abbiano inizio, borbottò, affondando la pistola nella fondina sotto la spalla, mettendosi un paio di manette nella tasca della giacca di pelle nera e aprendo la portiera dell'auto. Senza preoccuparsi di chiudere l'auto, attraversò il parcheggio della caffetteria dirigendosi verso l'entrata principale, tenendo lo sguardo fisso su Angelique.

    Si chiese se sarebbe stata il tipo da scappare via una volta scoperta la sua identità e il motivo per cui fosse lì. La maggior parte lo era, ma considerando che si trattava di un locale pubblico con parecchie colleghe nei paraggi, magari sarebbe stato fortunato e si sarebbe arresa facilmente, forse senza doverla ammanettare.

    Un ragazzo può solo sognare.

    Aprì la porta d'ingresso della caffetteria in modo da far uscire una coppia di signore anziane. Lo guardarono, con dolci sorrisi sulle labbra e mormorarono un ringraziamento. Lui rispose con un cenno del capo e scivolò attraverso l'entrata. Delle tre ragazze che lavoravano al bancone, Angelique era l'unica impegnata, quindi attese in fila per essere servito da lei.

    Posso servirla io qui, signore, una delle ragazze disponibili gli disse, ma lui rispose con un cenno della mano.

    No, grazie, aspetto Angelique.

    Udì una delle ragazze borbottare 'tipico' a denti stretti, seguito da un 'a lei toccano tutti i bei ragazzi'. Lincoln sogghignò tra sé per essere stato definito un 'bel ragazzo', si tolse gli occhiali da sole a specchio che gli coprivano i tempestosi occhi grigi e fece l'occhiolino alla ragazza che aveva appena espresso la sua approvazione. Lei arrossì e scappò nel retro, facendolo ridacchiare ulteriormente.

    Il cliente di fronte a lui prese il suo caffè dal bancone quando Angelique glielo porse e andò via. Toccava a lui. Avvicinandosi al bancone, con i pollici agganciati ai passanti dei jeans, aspettò che Angelique si accorgesse di lui.

    Come posso aiutarla? Angelique lo guardò, con gli occhi scintillanti, il sorriso amichevole. Si mordicchiò il labbro inferiore mentre attendeva una risposta, attirando gli occhi di lui sulle sue carnose labbra lucenti.

    Il pene gli si rizzò nei jeans e ringhiò tra sé per aver lasciato che la mente gli si distrasse; un breve istante, sufficiente per ammirare quella bellezza delicata. Merda, perfino la visiera sulla fronte appariva adorabile su di lei.

    Cazzo e doppio cazzo.

    Si schiarì la gola, rilegando l'attrazione per lei nel retro della mente. Aveva un lavoro da portare a termine e sbavarle dietro come un ragazzino con un'erezione non faceva parte del compito. Fece scivolare la mano all'interno della tasca della giacca ed estrasse il distintivo. Beh, Angelique... potresti aiutarmi seguendomi senza fare storie.

    La fissò e aspettò – attendendo che i tasselli del puzzle trovassero la giusta collocazione nella mente di lei, che si rendesse conto che era stata rintracciata e che sarebbe stata riportata a Denver.

    È finita tesoro, pensaci...

    Lincoln trattenne il respiro e, davanti a lui, lei realizzò completamente. Gli occhi le si spalancarono, il sorriso svanì e fece un paio di passi indietro dal registratore di cassa.

    Oh, andiamo, non costringermi a darti la caccia.

    Ma aveva tutte le intenzioni di fuggire; glielo vedeva negli occhi, che rapidamente ispezionavano il ristorante. Era lo sguardo di un daino in trappola che avvertiva un cacciatore ed era in procinto di darsela a gambe. Lei fece un altro passo indietro.

    Io... Io cr-credo che tu abbia sbagliato persona.

    Lincoln rimise il distintivo nella tasca interiore, poi infilò la mano nella tasca esteriore per estrarre le manette. Non rendere tutto più difficile, Angelique.

    Lei sospirò. Accigliandosi, nei suoi occhi si materializzò la resa. Va bene, borbottò, Verrò con te.

    Rimettendo le manette in tasca, Lincoln si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Fece un passo indietro e aspettò che lei aggirasse il bancone per raggiungerlo e permettergli di accompagnarla fuori dal ristorante.

    Con la testa bassa, lei lentamente aggirò il bancone, fino a sbattere contro la porta

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