Lei era diversa... ma aveva un cuore d'oro

Di Arialdo Poli

Quando ti accorgi di averLa avuta accanto per anni a servirti con solerzia ed al meglio di sé, silenziosa e in disparte; come puoi non dimostrarLe amicizia !. Quando solo ora, a modo Suo ti cerca discretamente e unicamente per farti capire che sta male e che non vuole preoccuparti o darti problemi. Che seguirà comunque ogni tua scelta e si fiderà di ogni tua parola, facendoti capire che la sola tua presenza gli è di sollievo in questo suo ultimo dolore; come puoi non provare affetto per Lei !. Come puoi dubitare del Suo gran cuore !. Che importa se Lei non è una tua ultima Compagna in carne e ossa, ma soltanto la piccola Valvola di Ferro di una tua tubazione dell’acqua che hai irrimediabilmente danneggiato con quella tua ultima penosa Vita.

Questa è la fantasiosa Storia di Libero con la sua vita cruda e penosa ma ancora capace di raggirare l’apatia. Di arginarla con il suo innato pragmatismo, di indebolirla con il suo grande amore e di ingabbiarla nei suoi sogni, fantasticando. E’ anche la Storia della sua amorevole Valvolina con un cuore d’oro che da sempre ha abitato dentro la vaschetta dello sciacquone del water nel bagno della Loro Casa. Una Favola raccontata null’altro che per fare divertire e con una sola piccola magia potere regalare un sorriso.

• Lingua: Italiano
• Editore: Cavinato Editore
• Data di uscita: 7 nov 2015
• ISBN: 9788869821240

Anteprima del libro

terza

( 1 ) Una povera cena, il lamento di un cucciolo, la scoperta di quella valvola difettosa

Libero stava girovagando per casa progettando a mente la sua solitaria Cena di quella sera. Potendo contare su ciò che aveva in Dispensa che Lui ora riforniva ogni giorno. Libero in verità lo aveva ben in mente ciò che c’era in quella sua scarna Dispensa. << Adesso però doveva decidersi >>. E anche in fretta, se voleva cenare alla luce del giorno! Questa cosa Libero negli ultimi tempi la preferiva. Potere guardare e vedere << ciò che aveva nel piatto davanti a sé >> alla luce naturale del giorno. Prima che imbrunisse!

Con l’arrivo della vecchiaia e con quella sua ultima progressiva situazione di penosa difficoltà economica, Libero era stato inesorabilmente trascinato nell’apatia e accettava ormai << ogni cosa gli stesse capitando >>, unicamente rifugiandosi nella solitaria gioia di pochi e semplici eventi quotidiani.

Muoversi per casa, << camminando sicuro >> dalla Camera in Bagno e poi da quello alla Cucina passando per l’Ingresso, appena il sole spuntava sulla linea dell’orizzonte del mare di Augusta. Riuscire a << conservare un panetto di burro >> fuori dal frigorifero per più giorni. Al mattino appena sveglio << farsi la barba con l’acqua calda >> riscaldata sul fornello a gas, oppure << leggersi un libro dopo cena >> al tavolo sgombro della Cucina, con la luce ballerina di una candela, che Libero aveva di tante forme, colori e profumi. Di quelle Candele, potendo, Libero ne avrebbe voluto comprare quante gliene fossero piaciute e poi, riporle nella sua Vetrinetta in Cucina.

Anche gioire, finchè gli fu possibile, nel rigenerarsi << sotto una scrosciante acqua bollente della doccia >>, oppure inorgoglirsi di sé per risultati e