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Cibo
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E-book30 pagine23 minuti

Cibo

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Info su questo ebook

Torino, un futuro non troppo lontano.
Davide Asciuti è un impiegato costretto dalle leggi vigenti a pagare i debiti contratti dai suoi genitori con delle ore di lavoro aggiuntive, ore di lavoro umiliante. Un giorno, però, ha l'occasione di procurare per la propria famiglia del cibo vero, al posto delle squallide razioni statali. Tuttavia il prezzo da pagare andrà ben oltre i pochi spiccioli guadagnati soddisfacendo i nuovi padroni stranieri.

Torinese, classe 1972, laureato in Storia Contemporanea, Luca Romanello lavora in realtà come progettista e architetto software, ma non ha dimenticato l'amore per le materie umanistiche e per la scrittura. È stato più volte finalista al Gran Giallo Città di Cattolica e nel 2014 ha vinto il Giallolatino Mondadori. Ha pubblicato svariati racconti in antologie e riviste, oltre ai due ebook "Via di fuga" e "Veleno Dentro" (Delos Digital).
LinguaItaliano
Data di uscita13 apr 2016
ISBN9788893159968
Cibo

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    Anteprima del libro

    Cibo - Luca Romanello

    casuale.

    Cibo

    A chi non ha mai smesso di crederci,

    perché senza quel primo passo

    nessun viaggio può cominciare

    Cibo

    Lo strepito del piccolo gli rimbomba tra le pareti del cranio come l’eco di un’esplosione. Anche se non è il primo figlio, si stupisce di quanta energia abbia un esserino così minuscolo. Non riesce a esserne contento, perché se piange a quel modo significa che ha fame.

    Il latte non basta. E la sua mamma si sta consumando nel tentativo di saziarlo, poppata dopo poppata, giorno dopo giorno.

    – Papà, dove vai? – chiede Alex.

    Davide Asciuti lancia uno sguardo addolorato ad Anna, che può solo cercare di contenere l’anguilla urlante che le si dibatte contro. Incrocia gli occhi della moglie per un istante, sufficiente a scorgere il riflesso del baratro nel quale stanno finendo tutte le loro speranze.

    – Papà? – insiste il figlio maggiore. – Posso venire anch’io? La televisione è rotta da tanto, mi annoio.

    – No, Alex – risponde, senza riuscire a nascondere il tremore. – Resta con mamma.

    – Hai i compiti da fare – dice Anna, prima di rivolgersi al marito, impaurita, con un filo di voce. – Torni?

    Davide si gira, apre la porta, poi ha come un ripensamento. Inclina appena la testa da un lato, mentre stringe con forza il biglietto in una tasca. – Ti amo.

    Le strade di Torino sono sporche e silenziose. Qualche Dongfeng elettrica passa sollevando nubi di polvere, mentre i pochi pedoni si tengono attaccati ai muri per sfuggire al vento.

    Davide si stringe nel giaccone sformato e socchiude gli occhi. Copre bocca e naso con la sciarpa, poi si avvia verso la fermata della metropolitana. Anche se è stanco per il lavoro, la giornata non è terminata. Non ne è entusiasta, ma non ha alternative: il turno aggiuntivo è obbligatorio per legge, per quelli come lui.

    Passa davanti ai negozi con le serrande abbassate o

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