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La sposa promessa
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E-book978 pagine14 ore

La sposa promessa

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Info su questo ebook

Nell'Inghilterra dei tempi di Guglielmo il Conquistatore, la giovane e impavida Brianna dovrà lottare contro temibili nemici per difendere il suo innamorato. Il coraggioso cavaliere Cristopher Swordsblood dovrà trovare nuovi e inaspettati alleati per ritrovare la sua amata Brianna. Un romanzo avvincente, ricco di colpi di scena. Brianna è un'eroina coraggiosa e indomita, custode di un prezioso segreto combatterà con ogni arma in suo possesso per proteggere chi ama e per tornare al castello di Wildwinds.
LinguaItaliano
Data di uscita4 dic 2017
ISBN9788827526590
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    Anteprima del libro

    La sposa promessa - Simona Castelli

    PROLOGO

    Il 25 dicembre del 1066, nella cattedrale di Westminster, fu incoronato Re di Inghilterra Guglielmo I già famoso come Guglielmo il Conquistatore o anche storicamente noto come il Bastardo. Guglielmo era il figlio naturale, ma nato al di fuori del matrimonio, di Roberto I duca di Normandia, e fu proprio questa situazione a fargli guadagnare l'appellativo di Bastardo.

    A soli 8 anni, Guglielmo succedette al padre, nel ducato di Normandia nel 1035, assumendo pieni poteri all'età di 19 anni nel 1046. Negli anni seguenti sposò la figlia di Baldovino delle Fiandre, Matilde.

    Edoardo il Confessore, suo cugino e Re d'Inghilterra, lo designò come suo successore al trono nel 1054.

    Edoardo morì nel gennaio del 1066 ed il trono destinato a Guglielmo fu usurpato dal pretendente Aroldo II di Wessex, venuto meno alla promessa che aveva fatto allo stesso Guglielmo.

    Il giovane Guglielmo, infatti, aveva imprigionato il pretendente Aroldo successivamente alla decisione di Edoardo, e lo aveva liberato facendogli promettere di favorire le sue pretese al trono.

    L'azione di forza di Aroldo II scatenò non solo la reazione di Guglielmo, ma anche della vasta coalizione che caldeggiava la sua ascesa al trono.

    Guglielmo sbarcò sulle coste del Sussex a settembre, appoggiato tra gli altri dal pontefice Alessandro II, e favorito dallo sbarco contemporaneo del Re di Norvegia Aroldo III Hardrade.

    La resa dei conti tra Guglielmo e l'usurpatore Aroldo, avenne il 14 ottobre nei pressi di Hastings. Aroldo morì sul campo di battaglia dove venne sconfitto e Guglielmo poté occupare Londra.

    Guglielmo fu implacabile contro chi lo aveva combattuto e applicò un rigidissimo sistema feudale, sostituendo ai signori sassoni, che avevano osteggiato la sua ascesa al potere, dei suoi fedelissimi vassalli normanni.

    Qualche signore sassone, più lungimirante degli altri o forse solo più scaltro, intuendo le scarse possibilità di Aroldo, aveva appoggiato la conquista da parte di Guglielmo ottenendo in cambio di mantenere le proprie terre e i propri averi con il nuovo Re....

    -1-

    Inghilterra 1067

    Sotto il regno di Guglielmo il conquistatore

    Castello di Wildwinds

    La notte era appena calata, tutto era buio perché il piccolo quarto di luna continuava a nascondersi dietro le nuvole che si rincorrevano nel cielo. I contadini erano ormai nelle loro case da parecchio tempo, e nelle casette e nelle capanne dei villaggi, fuori dal castello, erano ancora poche le luci accese. Qualche cane latrava nel silenzio della notte, forse avvertendo l’avvicinarsi delle volpi, ma gli animali erano chiusi nelle loro casupole che, seppure misere, fornivano loro sufficiente protezione dalle piccole volpi che avrebbero dovuto rivolgere la loro attenzione altrove per trovare qualcosa con cui cenare.

    Il vento soffiava sulle colline e tra gli alberi ululando appena percettibilmente, ma portando con sé la conferma di un autunno freddo e umido.

    Benché tutto intorno sembrasse ormai addormentato così non poteva dirsi per il castello di Wildwinds: le guardie sui bastioni camminavano avanti e indietro osservando l’oscurità oltre il fossato e fermandosi di tanto in tanto accanto ai bracieri per scaldarsi le mani indolenzite dal freddo.

    Il castello di Wildwinds sorgeva nella contea di Wessex, su una lingua di terra a sud-ovest di Londra, racchiusa tra lo stretto della Manica, l'Oceano Atlantico e il Mar d'Irlanda.

    Molte luci erano ancora accese nel castello, e molti servitori si affaccendavano avanti e indietro dalle stanze del loro signore, Charles il Saggio giaceva agonizzante nel suo letto assistito dalla giovane figlia Brianna che gli teneva la mano aiutandolo ad affrontare quell’ultimo difficile viaggio.

    Va meglio così? La ragazza aveva aiutato il padre a sedersi sul letto, come lui le aveva chiesto mettendogli a sostegno della schiena stanca un fresco cuscino appena sprimacciato. La stanza era illuminata da diverse torce e dal fuoco del camino che ardeva ferocemente. Il vecchio signore del castello sentiva freddo adesso che la morte iniziava a chiamarlo per nome, e la figlia aveva ordinato che il camino funzionasse al massimo delle sue possibilità per attenuare all’adorato padre quella brutta sensazione.

    Sei sempre così cara… Un eccesso di tosse colse il vecchio e la ragazza gli portò alle labbra una tisana con del miele per calmargli la gola irritata Grazie piccola mia. Il vecchio bevve tutto il contenuto della tazza.

    Bravo padre, questa tisana vi rilasserà, potrete dormire tranquillo ora. gli sorrise posando la tazza su un tavolino accanto al letto. Le pesanti tende erano state chiuse su tre lati per trattenere il calore vicino al malato, e la giovane sedeva sul bordo del letto dall’unica parte dove i tendaggi erano rimasti aperti, poco più in là il camino lanciava lingue di calore verso di loro. La serva che era a disposizione della signora si teneva lontano, vicino alla porta, per non sudare troppo visto l’atroce caldo che faceva vicino al letto e si chiedeva come fosse possibile che la giovane signora non desse cenno di sofferenza alcuna.

    Non posso dormire, non ancora… ci sono tante cose da dire… tante cose da predisporre. Le disse il vecchio con la voce flebile. Brianna gli sorrise carezzandogli amorevolmente una guancia, le si stringeva il cuore a vedere suo padre in fin di vita e così debole, avrebbe potuto piangere e urlare dallo strazio che sentiva nel profondo della sua anima, ma sapeva che le cose non sarebbero cambiate. Voleva ricordarlo forte e vigoroso come quando era bambina, con la voce possente di un guerriero e i capelli colore del grano maturo come i suoi e non debole e avvizzito con la voce appena percettibile di un passerotto come lo vedeva adesso. Sapeva che non poteva salvare suo padre, poteva solo aiutarlo a morire senza soffrire ed era per questo che continuava a somministrargli quella tisana calmante che conteneva delle erbe che non gli avrebbero permesso di sentire dolore. Oltre questo non poteva fare altro che vegliare suo padre fino alla fine.

    Padre siete stanco, dovreste davvero riposare.

    Brianna, sappiamo benissimo entrambi che sto morendo. Ssussurrò il vecchio e lei gli strinse la mano con un caldo sorriso, era vero, lo sapevano entrambi, ma lei non glielo avrebbe confermato. Prima che sia tardi dobbiamo parlare del tuo futuro… del futuro del castello e della nostra gente.

    Non temete padre, avete già fatto molto favorendo l'ascesa di Guglielmo. Giurargli fedeltà ha salvato tutti noi Charles, infatti, aveva appoggiato senza alcuna esitazione l'arrivo di Guglielmo il Conquistatore aiutando il giovane nello sbarco e fornendogli supporto per la conquista dell'Inghilterra. Lo stesso Re aveva soggiornato al castello prima di procedere alla sua campagna di conquista. E poi mi occuperò io di tutto e John il Forte mi aiuterà. Lo rassicurò lei con un colpetto affettuoso sulla grande mano che stringeva la sua più piccola e delicata.

    No Brianna, non potrete fare tutto da soli. So per certo che John veglierà su di te come farei io, ti ha vista nascere e ti ama come una figlia, ma anche lui sta invecchiando, non ha più la velocità e la forza di un giovane guerriero. E poi tu resteresti sola. Il castello ha bisogno di un nuovo signore, e tu hai bisogno di un marito.

    Padre sapete bene che non sono una debole fanciulla. Sospirò lei.

    Ti prego Brianna. Ci sono delle lettere… alleanze… La sua mano tremò nell’indicarle il luogo dove trovare quei preziosi documenti, lei annuì silenziosamente rendendosi conto che era importante quello che suo padre stava dicendo.

    Cora! Disse ad un tratto rivolta alla serva, interrompendo il padre; si rendeva perfettamente conto che l’importanza della discussione che sarebbe seguita implicava che non ci fossero orecchie indiscrete ad ascoltare, sebbene la donna in questione fosse del tutto fidata, restava pur sempre una serva.

    Sì signora? La donna si avvicinò di un passo.

    Vai pure a riposare. Domani sarà una lunga giornata. Le disse.

    Ma signora e se… La donna non osava porre la domanda.

    Non c’è nulla che non possa attendere domani mattina. Buonanotte Cora. Brianna capì ciò che la donna stava per chiederle, ma sapeva anche che se suo padre fosse morto quella notte, tutto avrebbe potuto essere rimandato alla mattina successiva.

    Certo signora, buonanotte. Se doveste avere bisogno non esitate a chiamarmi. Disse uscendo rapidamente.

    Adesso padre siamo soli, ditemi tutto quello che devo sapere. Si rivolse di nuovo al vecchio con tono dolce e carezzevole.

    In questi ultimi tempi ho scritto ai signori dei castelli vicini e ho rinsaldato le alleanze, semmai dovessi avere bisogno di aiuto manda un messaggero da loro e se potranno ti aiuteranno.

    Certo padre non temete, il castello è in buone mani.

    Non siete abbastanza forti. Verrà un cavaliere, speravo di vivere abbastanza per vederti sposata ad un valoroso guerriero, ma purtroppo nostro Signore non sembra essere d’accordo.

    Chi è costui? Brianna tremò impercettibilmente. Era quindi giunto il momento? Suo padre non aveva mai insistito per farla sposare e le aveva lasciato scegliere apertamente se accettare o meno i corteggiatori che venivano per lei. Né tantomeno lei ci aveva mai pensato seriamente, anche se si era preparata una vita per questo passo. Sua madre, prima di morire, le aveva insegnato tutto quello che le poteva servire per essere una buona moglie e una brava castellana e, quando era morta, lei aveva imparato ciò che le mancava e poi aveva messo tutto in pratica con ottimi risultati nella gestione del castello di Wildwinds. Sapeva però che un giorno, presto o tardi, si sarebbe dovuta sposare, aveva sempre sperato di trovare da sé l’uomo da sposare, ma non aveva fatto in tempo, suo padre aveva scelto per lei. Nonostante la sua indole indomita e ribelle sapeva che questa era una delle cose a cui non poteva ribellarsi. Suo padre era sempre stato giusto e buono e senz’altro aveva trovato un uomo di pari valore. Anche i suoi genitori non si erano sposati per amore, ma con il tempo la loro unione si era fatta più forte e l’amore era nato dove c’era sempre stato rispetto e onestà e ora lei sperava nella stessa cosa.

    Un uomo valoroso. Un uomo giusto. Ha compiuto diverse missioni per conto di Guglielmo e si è comportato valorosamente con grande coraggio. Pur non essendo che un figlio cadetto ha dimostrato grande valore e il Re gli ha dato la possibilità di sposare una donna di rango che gli permettesse di diventare signore di un castello.

    Voi lo conoscete padre? Intendo personalmente. Chiese lei.

    No mia cara, ma suo padre faceva parte del seguito del Re, Lord Anthony… Le disse. Brianna ricordava la visita del Re. Era avventa poco più di un anno prima, quando suo padre stava ancora bene. Il loro sovrano aveva riposato al castello dopo lo sbarco, e lei si era occupata di curare il suo cavallo. La visita era durata meno di una settimana e Brianna aveva avuto molto da fare vista l’importanza e la consistenza degli ospiti. Ricordava quasi tutti i cavalieri al seguito del Re, anche se non riusciva ad abbinare facce e nomi, non sempre perlomeno. Ricordava di aver conosciuto Lord Anthony, ma non le tornava in mente il suo viso. Poi lasciò perdere e si concentrò nuovamente su quanto suo padre aveva da dirle. Conosco i valori morali e il coraggio che scorrono nelle vene della sua stirpe, è per metà normanno e la sua famiglia è molto ben vista dal nostro Re. Mettere lui al comando delle nostre terre ci assicurerà la protezione del Re in persona. Sarà un buon marito per te mia piccola Brianna e un uomo valoroso che proteggerà queste terre. Ha dei guerrieri a lui fedeli, uomini che hanno combattuto con lui durante le sue missioni per conto del Re e che sperano di trovare un posto dove vivere in pace. Considera che lui e i suoi uomini, per volere di Guglielmo, sono arrivati fino in Terra Santa. Il castello diventerà un posto più sicuro di quello che è ora, un posto dove i bambini cresceranno in pace. Cristopher Swordsblood si prenderà cura di te. Penso che sia la scelta migliore mia cara, ma se così non fosse ci sono delle carte che ti permetteranno di rivolgerti al Re ed annullare il contratto di fidanzamento. Lascio a te la scelta del tuo sposo, se non riterrai che sia all'altezza del compito che lo attende potrai mandarlo via. Fai la cosa migliore per la nostra gente piccola mia. Un nuovo eccesso di tosse squassò il petto del vecchio Charles, la figlia si avvicinò al camino a versare altro infuso nella tazza e la riportò al padre che bevve avidamente. Intanto fuori iniziò a piovere violentemente picchiando sui vetri.

    State abbastanza caldo padre?

    Non importa più mia cara, ormai il tempo è poco. Sussurrò egli con voce ancora più flebile. La guardò con occhi pieni d’amore alzando una mano a carezzarle dolcemente una guancia Ho tanto desiderato un figlio maschio e ho sempre temuto di restare deluso quando sei nata tu, una femmina, ma non sapevo di sbagliarmi così tanto. Hai dato solo soddisfazioni a questo povero vecchio figlia mia. Tua madre era bella, ma tu lo sei di più. Sii felice mia piccola Brianna. Sii felic… La parola si fermò a mezz’aria così come la carezza sulla guancia della giovane. La mano ricadde inerme sulle pelli che coprivano il vecchio. Brianna chiuse gli occhi mentre le lacrime scorrevano sulle sue guance, restò ferma chiusa in un pianto silenzioso, mentre il suo cuore dava l’ultimo saluto al suo amato padre.

    Più tardi quando il pianto si fu calmato si alzò, prese lo spadone del padre e glielo mise in grembo chiudendo le mani del vecchio sulla grande elsa. Compose il corpo del padre e aprì le cortine del letto. Si chinò a posare un bacio sulla fronte del vecchio e mormorò una preghiera per lui. Spense molte torce lasciandone accesa solo una vicino al letto e lasciò che il fuoco del camino si consumasse senza aggiungere altra legna, spostò la grande sedia che stava vicino al camino portandola accanto al letto e restò seduta lì per il resto della notte a vegliare il padre morto persa nei suoi pensieri, adesso era la signora del castello, l’unica signora e finché non si fosse sposata tutti si sarebbero rivolti a lei e solo a lei per ogni questione. Aveva davanti giorni molto lunghi fitti di impegni e di pesanti decisioni da prendere. Aveva sempre aiutato suo padre, ma adesso che si trovava completamente da sola senza il suo aiuto e la sua guida si chiese se sarebbe stata all’altezza del compito che l’attendeva.

    Piovve violentemente per gran parte della notte ma, verso mattina, l’acqua smise di scendere e il vento si portò via le nuvole. All’alba il sole fece capolino all’orizzonte annunciando l’arrivo del nuovo giorno. Brianna sollevò lo sguardo verso la finestra da cui filtravano dei raggi di sole e si alzò stiracchiandosi pigramente.

    Il tempo del suo lutto era finito, aveva così tante cose da fare che non poteva permettersi di piangere né tantomeno di chiudersi in una stanza lontano da tutti. Lei era diventata il punto di riferimento per la sua gente e la sua gente aveva bisogno di lei adesso. Si diresse verso lo stipetto dove suo padre le aveva detto che avrebbe trovato i documenti importanti di cui doveva essere a conoscenza e iniziò a leggerli uno alla volta ricordando le facce dei signori che si firmavano in ogni alleanza. In lontananza, nel cortile e nei corridoi del castello sentiva che la servitù si era alzata e la lunga giornata di lavoro stava lentamente iniziando, sentiva le bestie che venivano fatte uscire dai loro ripari della notte e i soldati che ridacchiavano in cortile facendosi battute mentre i turni di guardia venivano cambiati.

    Mentre riponeva nuovamente le preziose carte sentì bussare leggermente alla porta. Si diresse decisa all’uscio e lo aprì trovandosi davanti Cora.

    Buongiorno signora, come sta Lord Charles? Chiese la donna.

    Ora bene mia buona Cora. Questa notte ha smesso di soffrire per sempre. Brianna le posò dolcemente una mano sulla spalla e le sorrise. Sii gentile avvisa il cappellano di preparare la funzione funebre per la tarda mattinata. Abbiamo tante cose a cui pensare. Per prima cosa manda qui Annie, deve restare qui finché non torno, non voglio che mio padre resti senza nessuno accanto.

    Subito signora. Non appena la serva che era stata chiamata arrivò, Brianna uscì dalle stanze del padre e si diresse decisa verso i bastioni dove sapeva di trovare John il Forte. Quando arrivò sui bastioni il vento che ancora soffiava sulle sue terre le sferzò il viso e le scompigliò i capelli biondi come grano maturo, proprio come lo erano stati quelli di suo padre, mentre lei lottava per risistemarsi i lunghi ciuffi ribelli John non poté non notarla e lasciando perdere il soldato con cui parlava si diresse verso di lei senza esitazione.

    Buongiorno Lady Brianna, come sta Lord Charles questa mattina? Il sorriso del vecchio John quasi la commosse.

    Buongiorno John, Lord Charles è morto questa notte. La funzione funebre sarà fatta in tarda mattinata, vorreste chiedere ad un paio di uomini di assicurarsi che la fossa venga scavata vicino a quella dove riposa mia madre?

    Mia signora che triste notizia, come vi sentite? Le chiese con gli occhi lucidi. Brianna gli posò una mano sul braccio con uno sguardo di incoraggiamento.

    Eravamo preparati a questo momento John, proprio noi due non possiamo cedere ora che la nostra gente avrà bisogno di noi. Sapete bene che mi aspetta un compito difficile e impegnativo e io ho bisogno del vostro aiuto e del vostro consiglio, ora più che mai. Ho bisogno della vostra forza.

    Avrete da me tutto ciò di cui avrete bisogno mia signora. Ma io già so che per quanto tutti soffriranno per la perdita di Lord Charles voi non lo farete rimpiangere, siete la sua degna figlia mia signora e tutti noi vi seguiremmo in capo al mondo.

    Grazie John. Non ci sarà bisogno di andare troppo lontano. Dopotutto tra non molto Wildwinds avrà un nuovo signore. Brianna iniziò a passeggiare sui bastioni mentre John le si mise di fianco. La giovane guardava all’orizzonte e al di fuori del castello vedeva i contadini che stavano lavorando.

    Che cosa significa?

    Significa che mio padre ha trovato un marito per me e un signore per queste terre.

    È un uomo conosciuto? Chiese John.

    Non personalmente. Lord Charles mi ha detto che ha portato a termine diverse missioni affidategli dal Re, distinguendosi per coraggio e valore. È mezzo normanno e ben visto dal nostro Re, quindi sembrerebbe una buona scelta per noi. Lui credeva che potesse essere l’uomo giusto per diventare il nuovo signore di Wildwinds.

    E voi cosa dite mia signora? John la osservò silenziosamente, vedeva gli occhi verdi della sua signora persi a guardare oltre l’orizzonte e poteva intuire i suoi sentimenti: desolazione, tristezza, timore e in fondo anche speranza.

    Mio padre è sempre stato un buon giudice, se lui ha creduto che Cristopher Swordsblood potesse essere un buon marito e un buon signore io mi fido di lui e della sua scelta.

    Quando arriverà? Le chiese allora.

    Non saprei dirvi. Lord Charles non ha fatto a tempo a dirmi quando. Ma quando arriverà ci troverà pronti ad accoglierlo. Adesso abbiamo molto da fare. Si voltò e si diresse verso le scale.

    La notizia della morte del signore del castello si sparse velocemente entro e fuori le mura. Tutti ne furono rattristati, ma nessuno smise di lavorare, perché la signora del castello era la prima a non crogiolarsi nel dolore, lavorando e sorridendo ai più afflitti. In tarda mattinata si tennero nella cappella del castello i funerali di Charles il Saggio che aveva regnato per tanti anni con mano giusta e caritatevole sulle sue terre e su chi le abitava. Nessuno si sentì in pericolo perché tutti conoscevano il cuore della loro signora e sapevano che era la degna figlia di suo padre.

    La mattina seguente i soldati e i guerrieri del castello ricominciarono i loro allenamenti mattutini. Nel bel mezzo dell’allenamento li raggiunse Brianna in tenuta da combattimento, con la daga al fianco e l’arco lungo di traverso sulle spalle, una faretra piena di frecce era di traverso sull’altra spalla. I lunghi capelli erano raccolti in una grossa treccia. Indossava delle braghe di pelle e un corpetto imbottito, l’armatura era troppo pesante per la sua persona delicata, ma il corpetto era abbastanza resistente, ovviamente nessuno dei guerrieri credeva che lei si sarebbe mai trovata nel vivo di una battaglia per doverne provare la resistenza reale.

    Fin da quando era bambina aveva sempre bazzicato il campo di allenamento, vedendo il suo interesse e la sua intelligenza Charles il Saggio le aveva insegnato i rudimenti del combattimento con la spada e il tiro con l’arco, lei aveva affinato le tecniche crescendo e diventando veloce. Aveva poi optato per una daga, più corta di una spada normale, ma anche più leggera e maneggevole per le sue mani più piccole, e anche se in un corpo a corpo doveva avvicinarsi molto per colpire il suo avversario compensava quello svantaggio con la velocità delle sue gambe.

    Lady Brianna. I guerrieri si fermarono un attimo per salutarla mentre lei ricambiava il saluto posando le sue armi vicino allo steccato. Prese una daga di legno e si avvicinò al gruppo dei guerrieri. Unendosi alla mischia iniziò a menare e a parare fendenti con le armi di legno. Se anche lei era all’apparenza una donna fragile e delicata i suoi uomini sapevano che in allenamento combatteva con la ferocia di una lupa, anche se qualcuno pensava che poi in battaglia magari si sarebbe tirata indietro, nessuno di loro la sottovalutava in allenamento perché quelli che lo avevano fatto si erano ritrovati irrimediabilmente segnati nel corpo e nell’orgoglio.

    Mentre l’allenamento continuava in un cozzare di lance e spade di legno una sentinella dai bastioni lanciò un richiamo.

    Hanno acceso i fuochi al villaggio a nord ovest. Li informò John.

    Banditi? Chiese Brianna.

    Molto probabilmente. Rispose lui.

    Prendete gli uomini con i cavalli più veloci partiamo subito. Brianna gettò da parte la daga di legno e prese le sue armi dalla staccionata dirigendosi con passo deciso verso le stalle.

    Mia signora cosa fate? John le corse dietro.

    Guido i miei uomini alla ricerca di quei furfanti. Rispose lei senza fermarsi

    Ma prima d’ora non siete mai uscita con noi.

    Prima d’ora il castello aveva un suo signore. Rispose lei semplicemente. ODINO!!! ZEUS!!! Chiamò rapidamente, nel giro di pochi attimi due cani grandi e neri le corsero incontro e la seguirono silenziosamente. John vedendosi battuto fece cenno agli uomini che dovevano uscire con loro di muoversi.

    Fate attenzione che quei furfanti non le torcano nemmeno un capello! Li ammonì con un tono che non ammetteva errori.

    In pochi minuti il drappello di guerrieri in armatura uscì dal castello capitanato da un guerriero un po’ più minuto con un cappuccio di cuoio in testa. Il piccolo guerriero montava un enorme cavallo da battaglia nero come la notte che galoppava sicuro sollevando zolle di terra tutte intorno.

    Il gruppo di guerrieri arrivò al villaggio trovandolo già depredato, ma dei briganti nessuna traccia.

    Brianna si tolse il cappuccio e si guardò intorno desolata. John bisognerà mandare degli uomini ad aiutare questa gente a risistemare le case prima che inizi il brutto tempo.

    Sì mia signora, me ne occuperò appena rientreremo al castello.

    E provvedete a che vengano portate nuove bestie dove sono state rubate o uccise quelle vecchie.

    Consideratelo già fatto. Era orgoglioso di lei, così giovane, ma già così sicura. Pregò che quel cavaliere sconosciuto fosse davvero quello che Charles aveva sperato.

    Mia signora i cani hanno trovato tracce recenti da quella parte. Uno dei guerrieri tornò sui suoi passi indicandole la foresta.

    Allora seguiamole e vediamo dove portano. Rispose lei rimettendosi il cappuccio. Avanti Thor, coraggio. Incitò dolcemente il cavallo verso la foresta e il gruppo si accodò ordinatamente guardandosi attorno con circospezione. I cavalli si mossero lentamente mentre i cani seguivano la pista che però terminò nel fiume.

    I cani hanno perso le tracce. Annunciò lo stesso guerriero dopo un po’.

    Torniamo al castello ormai saranno già lontani. Brianna girò il cavallo e seguita dagli altri tornò nella direzione da cui erano venuti.

    I giorni si susseguirono velocemente uno dietro l’altro e le spedizioni dei guerrieri del castello si fecero più frequenti a causa di una nutrita legione di banditi che aveva preso di mira le terre di Wildwinds.

    Giorni dopo mentre Brianna era nelle stalle ad aiutare una giumenta a partorire sentì il richiamo dai bastioni.

    Arrivano dei cavalieri. Robin ti prego di andare a vedere di che cosa si tratta, non posso lasciarla sola adesso. Se non è un’emergenza lascia che ci pensi John. Disse rivolta allo stalliere.

    Subito mia signora. Il giovane corse via mentre lei continuava ad accarezzare il muso della cavalla distesa nel fieno.

    Coraggio piccola, manca ancora poco. Le disse dolcemente, la cavalla la osservò serenamente, sapeva di essere al sicuro con lei vicino.

    Brianna era inginocchiata vicino alla giumenta, mentre i suoi cani stavano accucciati un po’ più in là, ma sempre abbastanza vicino per vedere cosa stesse facendo e se avesse bisogno di loro.

    Più tardi mentre la giovane stava aiutando la cavalla nell’ultima fase del parto Odino e Zeus sollevarono i musi insieme distraendola dal suo lavoro per qualche istante. Chi c’è? Chiese lei ritornando a concentrarsi sul suo lavoro.

    Sono Robin, Lady Brianna, John il Forte dice che stanno arrivando dei cavalieri con l’insegna di Blacklake. Le annunciò avvicinandosi a lei.

    James? Cosa è venuto a fare qui? Chiese lei più a sé stessa che allo stalliere, ed infatti dal giovane non arrivò alcuna risposta che potesse aiutarla a svelare il mistero. Sii gentile Robin avvisa Cora del numero di cavalieri che stanno arrivando cosi che si possa preparare.

    Certo Signora, ma non vi serve aiuto? Le chiese indicandole la giumenta.

    No tranquillo posso fare da sola. Robin sorrise e corse via per eseguire quanto gli era stato richiesto. Finalmente il puledro venne alla luce e Brianna prese della paglia per asciugarlo, lo controllò da capo a piedi e assicuratasi della salute della mamma e del piccolo lo aiutò a fare il suo primo pasto. Sei bellissimo, diventerai uno stallone grande e veloce. Ares, questo sarà il tuo nome. E tu piccola mia hai fatto proprio un bel lavoro. Riposati ora. Diede un ultimo gentile colpetto al collo della giumenta e, dopo essersi sciacquata le mani nel secchio di acqua pulita che aveva chiesto a Robin, si diresse verso il castello. I suoi ospiti ormai dovevano essere già arrivati. Quando entrò nel salone vide i cavalieri di James lo Svelto che sedevano tranquilli sorseggiando della birra che era stata portata loro da Cora, osservò rapidamente i tavoli e sorrise compiaciuta vedendo che i servi stavano portando vassoi con carne fredda, formaggi, pane e frutta per saziare l’appetito dei cavalieri.

    Lady Brianna, siete sempre più radiosa del sole. Un giovane alto con i capelli rosso fuoco le si fece vicino posando il boccale di birra sul tavolo. Le prese galantemente una mano e con familiarità ne baciò le dita delicate.

    Lord James, mi dispiace di non essere stata presente al vostro arrivo, purtroppo una delle mie giumente stava sgravando e non potevo lasciarla sola. Si scusò con un sorriso.

    Sono sicuro che con le vostre attenzioni sarà stato un parto semplice e rapido.

    Abbastanza. Rispose lei. Avete fatto buon viaggio? Posso chiedervi il motivo della vostra visita?

    Il tempo è un tantino ventoso per i miei gusti, ma la cavalcata valeva la pena solo per la vostra birra. Ne sorseggiò ancora dal boccale e schioccò le labbra rumorosamente attirandosi un’occhiata di disapprovazione da parte di Cora che stava portando un altro vassoio di cibo sul tavolo.

    Vi ringrazio, ma per quanto sia buona la nostra birra temo che la cavalcata sia un po’ troppo lunga per berne solo un boccale. Rispose lei mentre Odino e Zeus si accucciavano ai suoi piedi. Erano entrati con lei e mentre lei intratteneva il suo ospite avevano fatto un giro di tutto il salone per controllare tutti i nuovi arrivati, una volta terminato il giro di controllo erano tornati dalla loro padrona.

    Avete ragione mia signora, sono venuto qui per parlarvi di una questione che mi sta molto a cuore e anche per porgervi le mie condoglianze per la precoce dipartita di vostro padre. Le disse lui assaggiando della carne salata dal vassoio che aveva vicino.

    Grazie Lord James. Quale sarebbe questa questione che vi ha portato fino a Wildwinds?

    Voi mia dolce signora.

    Io? Temo di non capire signore. Rispose lei capendo invece benissimo. La tensione improvvisa presente nella sua voce mise in allarme i due cani che si alzarono in piedi e si avvicinarono ancora di più alle sue gonne. Sentire la rassicurante presenza dei suoi due fedeli amici la tranquillizzò non poco.

    Potremmo andare a parlarne in un posto più tranquillo mia signora? Chiese il giovane guardandosi intorno e indicandole tutti i suoi uomini nel salone.

    Venite possiamo parlarne in giardino se preferite. Seguita dai due cani fece strada al cavaliere che posò il boccale sul tavolo e si affrettò a seguirla fuori dal salone.

    Meravigliose queste rose. Le disse poco più tardi mentre camminavano nel giardino delle erbe.

    Già, quest’anno ci hanno regalato una fioritura eccezionale. Allora signore, ditemi di che cosa si tratta.

    Milady so quanto possa essere difficile occuparsi di un castello e di tutti i problemi che ciò comporta, sono venuto qui per offrirvi il mio aiuto. Le disse calorosamente.

    Vi ringrazio infinitamente signore, e non temete che non esiterò a mandarvi un messaggero in qualsiasi momento dovessi avere bisogno di voi. Lo rassicurò lei.

    No milady, temo di non essermi spiegato come avrei voluto…. Io ecco Lady Brianna, vorrei sposarvi… lo so che è una richiesta così improvvisa, ma non voglio una risposta subito, vi prego di pensarci, di prendermi in considerazione. Mentre le faceva la sua richiesta le prese la mano tra le sue e la guardò appassionatamente negli occhi. Brianna vide lo sguardo caldo e bruciante che le rivolse, ma dentro di sé non sentì niente. ‘Tanto meglio’ si disse ‘non avrei potuto comunque acconsentire’.

    Signore sono quasi senza parole. La vostra offerta è molto generosa e ne sono lusingata. Mi rendo perfettamente conto che la mia posizione possa avervi messo in difficoltà, magari vi siete sentito anche in dovere di chiedermi in sposa, ma vi posso assicurare che non ce ne è il bisogno. Mio padre ha già provveduto a combinare il mio matrimonio e a giorni dovrebbe giungere il mio futuro sposo. Gli disse. Non se la sentiva di rifiutare quella proposta così apertamente. In questo modo non lo faceva sentire respintlo.

    Capisco. Lui le lasciò la mano e riprese a camminare avanti a lei. Vi assicuro che sarebbe stato un grande privilegio per me potervi corteggiare, ma temo che ormai sia tardi, non è vero?

    Grazie infinite Lord James, siete sempre stato molto premuroso nei miei confronti. Adesso perché non rientriamo? Inizia ad alzarsi il vento. Senza attendere risposta ritornò sui propri passi sempre seguita dai grossi cani.

    Che cosa voleva James lo Svelto? I cavalieri erano appena ripartiti e i cancelli erano stati chiusi per la notte. Brianna stava tornando verso il castello con John accanto a lei.

    Sposarmi. Rispose laconicamente. Ho dovuto ovviamente rifiutare.

    Come l’ha presa?

    Abbastanza bene. Ho preferito non rifiutare apertamente, ma avvertirlo che mio padre aveva già combinato il mio matrimonio.

    Se Lord Charles non vi avesse scelto uno sposo avreste accettato la proposta dello Svelto? Le chiese.

    No. John non mi riesco a fidarmi di lui. Gli confessò tristemente.

    Allora non è una persona degna di fiducia. Replicò John semplicemente. Lei gli sorrise e lo salutò augurandogli la buonanotte. L’indomani sarebbe stata un’altra lunga giornata.

    -2-

    Le giornate sempre più corte erano accompagnate da forti raffiche di vento e scrosci di pioggia improvvisi. L’autunno ormai inoltrato sembrava voler cancellare ogni ricordo dell’estate, all’interno del castello di Wildwinds tutti erano indaffarati nei loro lavori per sistemare i raccolti e le provviste per l’inverno.

    Dietro le cucine si preparavano conserve e salumi, carne salata e secca, e con il grasso e gli avanzi si preparavano torce e strutto.

    Brianna era molto impegnata aveva organizzato pattuglie di sorveglianza per far fronte ai briganti che insistevano a martoriare le sue terre e, tra seguire i guerrieri, dare indicazioni ai servi nelle cucine e assistere chi era malato le giornate le volavano via così velocemente che la sera quando posava la testa sul cuscino a malapena aveva il tempo di coprirsi prima di cadere addormentata.

    La giovane aspettava anche da un giorno all’altro l’arrivo del suo sposo e quindi si era anche impegnata a sistemare la stanza di suo padre per darla a quello che sarebbe diventato il futuro signore di Wildwinds. Aveva fatto rifare materasso e cuscini e aveva fatto cambiare le stuoie facendone mettere di nuove e profumate. I mobili erano stati puliti e lucidati e anche le finestre e il camino erano stati tirati a lustro. Inoltre aveva provveduto ad ordinare di cucire nuove tende per il baldacchino del letto con del tessuto che conservava in un baule per la sua camera nuziale. Faceva in modo che la stanza fosse tenuta sufficientemente calda in modo da accogliere il nuovo occupante in qualsiasi momento ed ogni giorno controllava che i fiori sul tavolo fossero freschi e profumati.

    Sapeva di non conoscere quest’uomo che aspettava con tanta ansia, ma voleva che Lord Swordsblood avesse una buona impressione del castello e della sua nuova sposa. Si era preparata per una vita a diventare una buona moglie e sperava proprio che il suo sposo non trovasse nulla di cui lamentarsi in proposito.

    Come va la preparazione delle torce? Chiese a Cora mentre attraversava velocemente il cortile.

    Molto bene mia signora, quest’anno ne abbiamo fatte moltissime e molte sono pronte da preparare. Non rimarremo certamente al buio nelle lunghe notti d’inverno, potremmo tenere il castello illuminato anche tutta la notte se volessimo.

    Molto bene, fate in modo che i contadini ne ricevano a sufficienza.

    Sì mia signora come desiderate. Cora tornò verso le cucine sentendo un bisticcio tra le sguattere, era molto orgogliosa della sua padrona, aveva ereditato la bontà d’animo dalla madre e coraggio e carattere da suo padre.

    Brianna arrivò alle stalle dove Thor era già sellato ad attenderla, i suoi uomini erano in sella ad aspettare che arrivasse anche lei. Prese le briglie dalle mani di Robin e avvicinò Thor ad uno sgabello. Grazie Robin come sta Ares? Chiese al ragazzo posando un piede sullo sgabello e mettendo l’altro nella staffa della sella.

    Oh molto bene signora, promette di diventare possente e veloce. Cresce a vista d’occhio. Le rispose il ragazzo orgoglioso.

    Quella giumenta è una buona fattrice, ci darà ottimi cavalli. Pronunciò balzando in sella con grazia.

    I suoi uomini la osservarono con orgoglio, cavalcava quel potente cavallo da guerra meglio di un uomo e senza alcuna paura e per giunta non chiedeva aiuto mai a nessuno né per salire né per scendere.

    Brianna diede un colpetto con il tallone al suo cavallo che si pose in testa al gruppo di guerrieri. Al fianco di Thor erano presenti gli immancabili Odino e Zeus che mai avrebbero permesso alla loro padrona di uscire senza di loro. Presto attraversarono il ponte e si trovarono sulla strada, dietro di loro sentirono scendere l’inferriata che chiudeva l’ingresso al castello.

    Mentre procedevano al galoppo sulla strada principale Brianna notò l’inquietudine dei suoi cani e fece cenno ai suoi uomini di fermarsi. Zeus, Odino sentite qualcosa? Chiese con tranquillità. Zeus alzò la testa ed emise un sommesso uggiolio come fosse un cucciolo mentre Odino continuava ad annusare in cerchio scodinzolando nervosamente. Sentono odore di cavalli. Avvisò i suoi uomini. Bene amici miei guidateci da loro in silenzio. I cani partirono immediatamente e i cavalli si accodarono dietro di loro. Presto lasciarono la strada principale infilandosi nella foresta.

    I cani sono nervosi, non devono essere troppo lontani. Sussurrò Brianna rivolta a John.

    Credo che sia meglio smontare da cavallo e avvicinarsi a piedi, saremo più silenziosi. Le rispose lui. Brianna annuì e il cavaliere fece cenno agli altri uomini di scendere da cavallo. Le cavalcature abbandonate restarono immobili abituate ad attendere i loro guerrieri in silenzio. Brianna si incamminò dietro ai suoi cani seguita dagli uomini del castello. La muta comitiva arrivò alle soglie di una radura e vide, attraverso il fogliame, diversi uomini che avevano abbattuto un cervo e che ora lo stavano legando in modo da poterlo trasportare. John fece cenno agli uomini di sparpagliarsi e Brianna si tirò il cappuccio sul volto, quando si era cucita quel copricapo lo aveva fatto in modo da poter nascondere al di sotto di esso la lunga treccia di biondi capelli, inoltre possedeva uno strato di pelle forata davanti alle labbra che faceva sembrare più cupa la sua voce, le bastava parlare con tono basso e controllato e nessuno avrebbe immaginato che a parlare fosse una donna.

    Quando tutti gli uomini ebbero preso posto Brianna fece un cenno e silenziosamente si fecero tutti avanti circondando il gruppetto nella radura.

    Bene, bene, bene…. Abbiamo dei bracconieri nelle terre del castello di Wildwinds. Lady Brianna non sarà affatto contenta di saperlo. John parlò ad alta voce con un sorrisetto.

    Basterà non dirglielo. Rispose un uomo alto che lanciò una sola occhiata di sfuggita a John e continuò nel suo lavoro senza sembrare troppo preoccupato.

    Signore, Lady Brianna viene sempre a sapere tutto quello che accade sulle sue terre. Rispose tranquillamente John.

    E chi sareste voi di grazia per essere così informato di ciò che sa o non sa questa Lady? Siete forse il signore del castello? Chiese l’uomo smettendo di sistemare la corda e voltandosi verso John.

    No signore, sono solo uno dei guerrieri di Lady Brianna, eravamo in pattuglia alla ricerca di briganti, ma penso che per oggi possiamo ritenerci soddisfatti di aver catturato dei bracconieri.

    Catturato? A me sembra che nessuno sia prigioniero di nessuno qui.

    Beh presto lo sarete, devo chiedervi di deporre le armi signore e senza opporre resistenza alcuna! Brianna si era fatta avanti impugnando coraggiosamente la sua corta daga. Il primo impulso di John e dei suoi uomini era stato quello di chiamarla e fermarla, ma saggiamente stettero tutti zitti perché rivelare l’identità della loro signora ora che era così pericolosamente vicina al capo di quel drappello di bracconieri sarebbe stato pericoloso per lei.

    Ah ah e tu saresti uno scudiero un po’ spavaldo ragazzo? L’uomo rise allegramente vedendo quel piccolo soldato di almeno venti centimetri più basso degli altri guerrieri, senza armatura e con uno spadino corto corto.

    Non fatevi ingannare dalla misura del vostro avversario signore, o forse dovrei ricordarvi la storia di Davide e Golia? E comunque non sono uno scudiero, sono un guerriero come voi. Rispose spavaldamente lei fissandolo attraverso le fessure del cappuccio.

    Proprio divertente. Temo che andrete poco lontano con guerrieri di questa misura, ne avete molti al castello? Chiese l’uomo rivolgendosi a John con un sorriso divertito. Poi squadrò nuovamente il suo avversario. Era molto snello per essere un uomo, doveva essere molto giovane e anche molto gracile, era coraggioso comunque ad avvicinarsi tanto a lui. Il giovane continuava a fissarlo attraverso le aperture del cappuccio di pelle. L’uomo non riusciva a vederne gli occhi, ma intravedeva un luccichio quasi feroce. Era piccolo ma senz’altro determinato, forse non bisognava sottovalutarlo troppo, si disse l’uomo.

    Signore vi devo chiedere di deporre le vostre armi. Brianna aveva fatto uno scatto in avanti e con il braccio alzato ora puntava la daga affilata proprio all’altezza del pomo d’adamo dell’uomo che la guardò finalmente sorpreso. Piccolo, coraggioso e anche veloce. Dopotutto sembrava che il castello non fosse così sguarnito come aveva creduto.

    I suoi uomini a quell’aperto affronto si fecero avanti per difendere il loro signore, ma si ritrovarono di fronte gli uomini del castello di Wildwinds che per niente al mondo volevano che venisse fatto del male alla loro signora.

    L’uomo fece uno scatto e imprigionò il polso di Brianna. Non aveva certo intenzione di farsi affettare da un ragazzo e tantomeno voleva far del male ad un uomo del castello di Wildwinds, i suoi uomini erano dello stesso avviso e si battevano più parando i colpi che dandoli.

    Brianna si divincolò dalla presa e lo minacciò nuovamente con la daga, a quel punto l’uomo per evitare gli affondi furiosi di quel piccolo guerriero mise mano al suo spadone e l’affrontò decidendo di vedere quanto determinato fosse quel ragazzo.

    Intanto John menava fendenti senza posa ad un uomo grande e grosso che ad occhio doveva essere il braccio destro di quel furfante, ma dopo ogni colpo lanciava un occhiata disperata alla sua signora temendo di perderla.

    Fossi in voi non mi preoccuperei per il ragazzo, il mio signore non uccide ragazzi indifesi, e per quanto furioso quel ragazzo certamente non avrebbe speranze in uno scontro con milord. Gli disse l’omone parando l’ennesimo colpo.

    Se le farà cadere un solo capello avrò i suoi testicoli da usare come decorazione per la mia sella questa sera. Ruggì John dando un altro colpo.

    Le? Signore ho capito bene? L’uomo fece un balzo di lato abbassando la spada e lasciando che John colpisse il vuoto di fronte a lui. John si sorprese dell’atteggiamento del suo avversario e lo osservò attentamente, dopotutto non avevano l’aspetto di briganti o bracconieri, sembravano cavalieri degni di ogni rispetto come loro e l’uomo che si stava solo difendendo dai colpi di Lady Brianna era vestito molto elegantemente proprio come il signore di un castello…

    Purtroppo sì. Disse allora guardingo.

    Non ditemi quello che penso di aver capito. L’altro rivolse un’occhiata ancora più sorpresa guardando Brianna.

    Se lo avete capito allora non ve lo dirò. Ma chi diavolo siete voi? John si era appena guardato intorno e vedeva che quelli che loro avevano scambiato per bracconieri stavano solo parando colpi senza darne era molto strano e soprattutto i cani di Brianna erano fermi ad osservare la ragazza senza intervenire ad aiutarla, evidentemente non erano in pericolo.

    Lui… Disse l’omone indicando l’uomo che indietreggiava dietro i colpi selvaggi che Brianna stava dando senza tregua. …è Lord Cristopher Swordsblood.

    E lei è Lady Brianna di Wildwinds. Sussurrò John con un sorriso. Nel frattempo gli uomini attorno a loro avevano smesso di combattere e si erano fermati ad osservare i due contendenti al centro della radura essendo evidentemente tutti giunti alla stessa conclusione di John.

    Credete che dovremmo fermarli? Chiese l’omone.

    Credo che sia meglio che si presentino da soli. Milady diventa un tantino irritabile quando la si interrompe.

    Cristopher si stancò di continuare a parare colpi e all’ennesimo fendente afferrò il polso del suo avversario torcendolo finché questi non lasciò cadere la daga, poi si distrasse non sentendo più i rumori di combattimento intorno a sé. Ma che cosa sta succ…. ah!

    Brianna sentiva un dolore feroce al polso stretto da quella possente mano, ma non aveva alcuna intenzione di cedere davanti alla mera forza maschile, sapeva difendersi da sola e lo avrebbe fatto. Divincolandosi come una biscia aveva approfittato della distrazione del suo avversario per assestargli una violenta ginocchiata tra le cosce.

    Cristopher vide tutte le stelle del cielo mentre si afferrava la parte offesa.

    Brianna vide la furia montare nei suoi occhi e capì che era il caso di scappare prima di essere presa, forse tra gli alberi sarebbe stata più al sicuro, si voltò di scatto per cominciare a correre, mentre l’uomo allungava le braccia ad afferrarla.

    Mentre le si gettava addosso imprecando selvaggiamente le sue mani la raggiunsero al petto.

    Piccola carogna di un moccioso adesso ti faccio…. Quando afferrò il petto del ragazzo restò senza parole, quello non era il petto piatto di un giovanotto, quello era…. il seno di una donna. Se ne rese conto troppo tardi per pararle la caduta e le cadde pesantemente addosso. Ma chi siete… Allungò una mano a strapparle il cappuccio mentre Brianna si girava divincolandosi per allontanarsi dal suo corpo che la stava schiacciando.

    Lui la trattenne con forza e i loro volti si trovarono a pochi centimetri di distanza.

    Lasciatemi andare subito! Zoticone ignorante che non siete altro! Sibilò lei fulminandolo con lo sguardo, aveva ancora il fiato mozzato dalla caduta e si sentiva schiacciata dal peso dell’uomo sopra di sé. Cominciava a sentirsi spaventata, quell’uomo era così forte e lei si rese conto di colpo di quanto fosse indifesa nei suoi confronti.

    Lady Brianna di Wildwinds suppongo. Rispose lui ignorando la sua furia. Era enormemente sorpreso da quella ragazza. Combatteva alla testa dei suoi uomini con un coraggio che molti cavalieri si sognavano ed era anche un po’ troppo spericolata per essere una signora. Se la stava mangiando con gli occhi, era davvero di una bellezza incredibile. I suoi capelli biondi erano raccolti in una treccia, con qualche ciocca della frangia che era sfuggita alla rigida acconciatura, e i suoi occhi erano verdi come gli smeraldi. La bocca rosa e carnosa era aperta in una smorfia di indignazione che la rendeva maliziosamente attraente. Gli zigomi alti e i lineamenti cesellati facevano sembrare la sua bellezza quasi eterea, ma il guizzo di vivacità che le animava lo sguardo e le guance arrossate dalla furia la rendevano estremamente sensuale e vitale. Cristopher sorrise, era venuto a conoscere sua moglie sperando di non trovare un mostriciattolo mezzo sdentato e si trovava tra le mani una ninfa dei boschi.

    Vi ho detto di lasciarmi stupido caprone che non siete altro! Rispose lei agitandosi per sfuggirgli dalle mani. Cristopher sentiva il morbido corpo di lei agitarsi sotto di sé e ricordò la morbida pienezza di quel seno tra le mani, tutto questo gli accese il sangue facendolo correre più forte nelle vene. Il suo stato di eccitazione arrivò ai lombi dove sentì la familiare risposta del suo corpo. Anche Brianna se ne accorse e lo guardò furente arrossendo fino alla radice dei capelli. Cosa credete di fare? Levatevi immediatamente di dosso signore o vi assicuro che quello che vi cresce ora tra le gambe ve lo troverete appeso al collo ad una catenella tra poco!

    John che era rimasto ad osservare lo scambio dei due decise di correre in aiuto del povero Lord Swordsblood che sicuramente non considerava seriamente le minacce della sua signora, gli uomini intorno erano comunque molto divertiti dal colorito scambio che avveniva tra i loro due signori.

    Milady vi sentite bene? Le chiese avvicinandosi.

    Certo che no John! Questo brigante con la fregola pensa di fare i suoi porci comodi, levatemelo di dosso prima che scateni Zeus e Odino! Rispose lei arrabbiata, John comprese che parlava seriamente e appoggiò una mano sulla spalla di Cristopher che lo guardò di sbieco, lui si stava divertendo un mondo.

    Lord Swordsblood vi suggerirei di prendere seriamente l’avvertimento di Lady Brianna i suoi cani sanno essere molto feroci ai suoi comandi. Cristopher lanciò un’occhiata ai cani che erano rimasti seduti fino a quel momento, ma che sentendosi nominati dalla loro padrona si erano alzati avvicinandosi un poco, più che cani sembravano lupi molto grossi e lui capì immediatamente che era il caso di alzarsi, le offrì la mano per aiutarla, ma lei la schiaffeggiò accettando invece la mano di John.

    Siete Lord Swordsblood? Dovreste vergognarvi signore! Gli disse guardandolo con occhi tranquilli per la prima volta. Quello era l’uomo che sarebbe diventato suo marito. Era molto alto e possente. I suoi capelli erano neri come la notte più profonda e i suoi occhi grigi come le nuvole di un temporale, aveva una cicatrice sullo zigomo destro, un pugnale probabilmente si disse lei, ma anziché abbruttirlo lo rendeva estremamente attraente. Aveva tutti i denti ed erano bianchi e curati, la bocca sensuale e profondamente maschia le stava sorridendo maliziosamente. I lineamenti secchi lo rendevano selvaggiamente maschio. Era proprio bello, si disse, ed in quel momento riuscì a ricordarsi il volto di Lord Anthony che tanto assomigliava a suo figlio.

    Vi chiedo scusa signora, ma io non avevo proprio idea di chi voi foste, altrimenti non mi sarei comportato così superficialmente nei vostri riguardi. Fece un breve inchino.

    Devo forse informare i contadini della zona di tenere sotto chiave le loro figlie quando siete nei paraggi? Gli chiese sprezzante.

    No signora, vi assicuro che la mia attenzione sarà tutta rivolta nei vostri confronti, ora e in futuro. La rassicurò lui con un sorriso malizioso.

    Credo che i contadini ve ne saranno immensamente grati signore. Gli rispose lei con un sorriso, a quanto pare Lord Swordsblood aveva iniziato a corteggiarla immediatamente.

    E voi signora? Me ne sarete grata? Le chiese.

    State attento Lord Swordsblood non sono una fanciulletta rimbambita. So esattamente come vanno le cose nel mondo e non mi faccio incantare da giochetti e da doppi sensi signore. Devo avvertirvi di non prendervi mai gioco della mia intelligenza. Lo ammonì seriamente.

    No signora, non lo farò. Ribatté lui divertito.

    Minaccia pioggia, sarà il caso di rientrare al castello. Brianna si rivolse a John Mandate avanti uno degli uomini ad avvisare Cora che stiamo arrivando con Lord Swordsblood. Fetele preparare la camera del signore e fate in modo che sappia quanti cavalieri in più ci saranno per cena.

    Subito mia signora. John si avvicinò a uno degli uomini e gli diede istruzioni, mentre gli altri erano andati a prendere i cavalli nascosti tra gli alberi della foresta.

    Avete degli ottimi cavalli signore, al castello troveranno delle stalle comode e accoglienti. E quell’enorme stallone è vostro? Gli chiese Brianna rivolgendo la sua attenzione alle loro cavalcature.

    Sì signora, si chiama Lucifer ed è un vero campione. Brianna fece un sorriso birichino sentendo l’orgoglio del suo futuro sposo per quel cavallo, lui si era divertito molto e adesso sarebbe toccato a lei.

    Non stento a crederlo signore. Brianna senza esitazione si avvicinò al cavallo, ma una mano di Cristopher la fermò.

    State lontana da lui signora, sa essere molto scontroso con gli sconosciuti e le donne non gli piacciono granché.

    Non temete Lord Swordsblood nessuno stallone si è mai ribellato alle mie carezze e il vostro non sarà da meno. Lo guardò negli occhi mentre gli diceva questo e lui rabbrividì leggendo un doppio significato in quelle parole. Lei si divincolò e si avvicinò al cavallo. Cristopher fece per fermarla nuovamente ma John gli era già accanto.

    Lasciatela fare milord. Dovrete pur conoscere le doti della vostra futura sposa. Gli suggerì lui.

    Brianna si avvicinò al muso di Lucifer guardandolo negli occhi gli sorrise e gli batté qualche gentile buffetto sul naso, poi iniziò a parlargli a bassa voce, mentre gli girava intorno. Accarezzò la morbida criniera della bestia e controllò che la sella non gli fosse troppo stretta. Gli diede delle poderose pacche sui fianchi e ancora una volta Cristopher temette per lei, ma John lo bloccò nuovamente. Brianna si accucciò a controllare il suo organo riproduttivo con attenzione e mentre qualche risolino divertito si sentiva tra gli uomini di Cristopher, quest’ultimo riuscì solo a pensare a quanto fosse ben fatto il suo sedere fasciato da quelle braghe in pelle che adesso che era accucciata le aderivano addosso come una seconda pelle.

    Poi Brianna sollevò la coda del cavallo e gli tastò con mano delicata i testicoli. Cristopher se la immaginò già morta per una zoccolata del cavallo ma Lucifer nitrì soltanto scrollando la criniera lasciando che la giovane continuasse la sua ispezione.

    Quando si ritenne soddisfatta Brianna tornò al muso del cavallo e ricominciò a parlargli.

    Sei davvero meraviglioso e non sei castrato, ci sono delle formidabili fattrici al castello e credo che una o due possano essere già pronte per te mio caro. Starai bene nella tua nuova casa. Gli diede un altro buffetto sul muso e si allontanò da lui, Cristopher si accorse solo allora di aver trattenuto il fiato. Il discorso che lei aveva fatto al cavallo lo aveva eccitato e lui ora cercava di riprendere il controllo. Sarà meglio andare adesso. Forza tutti a cavallo. Disse lei oltrepassandolo.

    Se mi mostrate la vostra cavalla vi aiuterò a montare in sella. Le disse lui seguendola.

    Vi ringrazio infinitamente signore, ma non mi serve aiuto, so fare da sola. Thor! Chiamò lei con un sorriso. Cristopher si volse a sentire quel nome e proprio come i suoi uomini restò a bocca aperta vedendo il cavallo da guerra che si avvicinava sbuffando alla piccola donna, era tanto grande quanto il suo Lucifer e stentò a credere che quella ragazza avesse anche solo il coraggio di salire in groppa a uno stallone così, figurarsi cavalcarlo. Ma dovette sorprendersi nuovamente, il cavallo, infatti, si fermò accanto a lei e nessuno dei suoi uomini si era fatto avanti per aiutarla. Decise di vedere come avrebbe fatto a salire da sola, di sicuro per quanto agile non sarebbe riuscita a saltare in groppa.

    Coraggio Thor dobbiamo andare a casa. Disse lei afferrando le briglie, il cavallo si mosse piegando una zampa davanti e stendendo l’altra in modo da inclinarsi in diagonale. Quando raggiunse la scomoda posizione innaturale per lui, Brianna posò un piede su una staffa e con un salto aggrazziato salì in groppa al cavallo che quando la sentì saldamente seduta si tirò nuovamente in piedi.

    Cristopher e i suoi uomini erano troppo sorpresi per parlare.

    Resterete lì a bocca aperta ancora per molto o salirete in groppa ai vostri cavalli così potremo tornarcene al castello? Chiese la giovane mentre i suoi uomini erano già in sella ad attendere i nuovi arrivati. Milord desiderate aiuto per salire in sella a Lucifer? Gli chiese dolcemente con un sorriso birichino. John scosse la testa immaginando cosa avesse combinato la ragazza, adesso Lord Swordsblood avrebbe avuto un assaggio del carattere della sua sposa.

    No grazie mia signora credo di potercela fare da solo. Rispose candidamente lui.

    State attento signore, sapete è un po’ ombroso. Lo informò lei.

    Grazie del consiglio signora. Mentre parlava divertito infilò un piede nella staffa e fece un balzo per salire in sella, ma mentre stava per sedersi il cavallo fece uno scatto improvviso catapultandolo letteralmente con il sedere a terra. Brianna rise allegramente vedendo la faccia sorpresa del suo futuro sposo. Brutto asino che non sei altro come ti sei permesso? Sbottò l’uomo alzandosi di scatto.

    Siate buono signore, Lucifer mi ha solo fatto un piacere non prendetevela con lui. Lo informò la ragazza. Detto questo diede un colpetto ai fianchi di Thor e giratolo lo spronò verso gli alberi i suoi uomini si accodarono a lei, mentre John attendeva che Lord Swordsblood risalisse in groppa con un sorriso.

    Immagino che lei glielo abbia chiesto e che Lucifer mi abbia disarcionato per farle un piacere. Disse con sarcasmo montando in sella.

    Direi che a grandi linee è proprio così. Gli rispose John sorridendo.

    Suvvia signore, vi pare una cosa possibile? Cristopher si affiancò a John che si era incamminato dietro la sua signora.

    Milord avete notato che i cani di milady non sono cani?

    Lupi…

    Esatto, diciamo che milady ha sempre avuto un certo ascendente sugli animali…. Loro semplicemente l’ascoltano. Stavano uscendo dalla foresta, arrivati sul sentiero principale Cristopher vide che la giovane aveva spronato al galoppo il suo cavallo e lo cavalcava con una facilità incredibile, senza contare poi il fatto che cavalcava come un uomo.

    I servi stavano portando i vassoi con la cena sui tavoli del salone. I cavalieri del castello e quelli di Cristopher si erano radunati attorno al fuoco bevendo della birra e chiacchierando, ormai le presentazioni erano fatte e sapendo di dover imparare a convivere adesso si stavano conoscendo meglio raccontando dei viaggi e delle battaglie che avevano affrontato e parlando del futuro nelle terre di Wildwinds.

    Cristopher sedeva vicino al fuoco con John che stava pazientemente rispondendo alle sue domande mentre tutti attendevano che Lady Brianna scendesse dalla sua camera per la cena.

    … abbiamo avuto un raccolto ottimo quest’anno e milady ha già fatto immagazzinare tutto nelle cantine del castello. Parte del raccolto è stato diviso con i contadini in modo che possano affrontare al meglio i mesi invernali. Sapete signore qui l’inverno è molto freddo e molto lungo. John continuava a parlare, ma Cristopher si distrasse notando l’arrivo di Odino e Zeus dalla scalinata che portava ai piani superiori, immaginò che Brianna sarebbe scesa da un momento all’altro, ed infatti non dovette attendere troppo. La visione della sua sposa lo lasciò completamente esterrefatto. Si era lavata e cambiata ed ora, indossando abiti femminili, sembrava una visione che scendeva le scale leggiadra come una farfalla. Aveva un abito di un colore verde smeraldo che richiamava il colore intenso dei suoi occhi e i capelli erano lasciati sciolti oltre le spalle e le arrivavano al fondoschiena. Erano vaporosi di riccioli e ricadevano in una cascata meravigliosa che sembrava implorare di essere accarezzata. La giovane indossava un velo verde acqua che si intonava con il colore del vestito. Cristopher lasciò John da solo e si fece vicino a Brianna offrendole la mano per guidarla al tavolo.

    Lady Brianna siete di una bellezza radiosa, il sole impallidirebbe nel vedervi. Le disse con un caldo sorriso.

    Siete molto gentile milord. Vi prego di prendere posto nella sedia accanto a me. In futuro quando il matrimonio sarà stato celebrato diventerà la vostra ufficialmente. Gli rispose prendendo posto nella sua solita sedia. Lui acconsentì con un breve inchino e poi si sedettero anche tutti gli altri cavalieri.

    Credete che il matrimonio si possa celebrare nei prossimi giorni signora? Le chiese iniziando a mangiare di gusto la carne di cervo arrostita alla perfezione.

    Preferirei aspettare signore. Rispose lei scegliendo dei piccoli pezzi per il suo piatto e prendendo anche della carne di fagiano.

    Posso chiedervene la ragione? Cristopher ci era rimasto molto male. Da quando l’aveva vista l’aveva desiderata ed ora non vedeva l’ora di averla, ma rimandare il matrimonio voleva dire rimandare il suo piacere.

    Vedete milord, come avrete senz’altro appreso, mio padre è morto recentemente e non ha fatto in tempo a conoscervi, ha sempre creduto che foste fatto della stessa pasta di vostro padre e vostro fratello e quindi ha pensato che sareste stato un buon signore per le nostre terre. Io vorrei esserne sicura. Rispose lei di colpo nervosa. Sapeva che avrebbe dovuto affrontare quel discorso e se lo era preparata con attenzione in camera mentre si lavava e cambiava per la cena, ma adesso vedeva gli occhi di Cristopher su di sé e si sentiva stranamente sotto accusa. Ma dopotutto che colpa ne aveva lei? Era molto ragionevole quello che gli stava chiedendo, aveva una grande responsabilità verso la propria gente e prima che a sé stessa doveva pensare a chi riponeva la sua fiducia in lei, sollevò una mano a sistemarsi un ciuffo di capelli della frangia e sorseggiò un po’ di birra per farsi coraggio.

    Dal canto suo Cristopher era molto combattuto, da una parte si sentiva fortemente attratto da quella piccola donna e non vedeva l’ora di averla nel suo letto, dall’altra invece era davvero ammirato. Quando il Re gli aveva dato il permesso di sposare una donna di rango per avere terre sue, aveva lasciato che suo padre si preoccupasse di trovare una donna adatta a lui, e sapeva che gli sarebbe potuta capitare anche una brutta zitella, ma ci era preparato. Era arrivato temendo di trovare una zitella inacidita senza denti e butterata ed invece si era ritrovato una ninfa dei boschi con il coraggio di una tigre ed ora scopriva che era anche estremamente responsabile e, a quanto pareva, saggia.

    E se posso chiedere signora, quanto tempo credete che vi serva per valutare le mie capacità? Le chiese notando il suo disagio.

    A dire la verità non saprei dirvelo. Non è che siete un cavallo da comprare signore. Non posso guardarvi in bocca, nelle orecchie, tastarvi i testicoli e darvi una pacca sul sedere per vedere se siete adatto o no. Rispose lei praticamente. John che era seduto accanto a lei soffocò una risatina bevendo della birra e lanciando un’occhiata a Cristopher si rese conto che anche lui stava per scoppiare a ridere.

    "Grazie signora, devo dire

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