Alba: Ottobre 1994

Di Giupa

Alba, la storia avvincente di una donna sopravvissuta ad un tragico incidente, riesce ad andare avanti grazie alla fiducia in sé stessa e alla voglia e al coraggio di amare.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giupa
• Data di uscita: 18 ott 2018
• ISBN: 9788829531288

Anteprima del libro

13

PROLOGO

La donna, benché stravolta e madida di sudore, riusciva comunque a calamitare lo sguardo ammirato dei rari passanti che incrociava nel suo incedere che, nonostante tutto, restava fondamentalmente altero.

Alba Ferri era di statura appena superiore alla media, snella, lunghe gambe - per lo più messe orgogliosamente in mostra - una cascata di soffici capelli castani che facevano da cornice ad un ovale con grande occhi scuri resi ancora più affascinanti da folte e lunghe ciglia.

Me la pagherai... giuro che me la pagherai, Giorgio andava imprecando a mezza voce mentre procedeva verso l' auto.

Improvvisamente, senza riuscire a capire cosa accadeva, la donna fu scaraventata in aria da un colpo tremendo. Quello che seguì fu un lungo incredibile incubo. Non era più in grado di muoversi né di pensare, una sola spaventosa idea occupava la sua mente. Terrore ed angoscia l'assalirono mentre sprofondava senza conoscenza nel buio.

All'ospedale le fu riscontrato un trauma cranico con un ematoma pericolosamente vicino al cervello.

Era circa mezzanotte quando Giorgio fu avvertito: uscì camminando come un ubriaco ed ancora tremando salì in macchina. Quei dieci minuti di percorso per raggiungere l'ospedale furono un 'agonia. L'atrio era deserto e silenzioso. Con rapidi passi raggiunse il locale del pronto soccorso e chiese di Alba ad un infermiere che in quel momento ne usciva. L'uomo gli rivolse uno sguardo indecifrabile e, senza parlare, si allontanò in fretta lasciandolo solo, per un tempo che gli parve interminabile. Era tutto intento ad interpretare i suoni che gli arrivavano, quando fece ritorno l'infermiere seguito da un medico. I due senza guardarlo aprirono la porta e scomparvero all'interno. Guardò l'orologio, era li già da mezz'ora. Riprese a fissare quella porta che lo separava da Alba. Guardò nuovamente l'orologio: cinquanta minuti. Si accostò alla porta con la speranza di riuscire a capire qualcosa. Niente. Mentre controllava per l'ennesima volta l'ora la porta si aprì.

Scusi, sono un amico della signorina Ferri... volevo sapere come sta.

Abbiamo rimosso un'ematoma al cranio ed ingessato il polso destro, direi che ora in condizioni abbastanza soddisfacenti, comunque è presto per poterla dichiarare fuori pericolo.

Posso entrare?

Non si...Va bene, ma non disturbi ed esca subito.

Alcuni infermieri la stavano sistemando su di una barella, riuscì a scorgere la testa avvolta dalle bende ed il viso che sembrava quello di una bambina indifesa. Rimase a fissarla per pochi attimi poi uscì mormorando "Perdonami per quello che ti ho detto, non era nelle mie intenzioni ferirti.

Sono sicuro che te la caverai in poco tempo, sei così forte e ti prometto che, dopo, tutto sarà diverso."

Capitolo 1

Lo scafo, ancorato al largo di Positano, era immerso in un mare di smeraldo,colore dovuto anche al riflesso della vegetazione che ricopriva le alture che proteggevano la perla della costiera amalfitana.

Lidia e Giuliana Neri ,distese a prua, esponevano con meticolosa cura i loro corpi al sole primaverile.

"Ehi! Ma questo non è