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Roma è donna: Il lato femminile del mondo
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E-book137 pagine1 ora

Roma è donna: Il lato femminile del mondo

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Info su questo ebook

Roma è – forse - la città più conosciuta al mondo, con le sue rovine antiche, la via Appia, la Fontana di Trevi, San Pietro …
Forse quasi nessuno sa, o ricorda, cosa sia esattamente l’anfiteatro Flavio, eppure milioni di persone lo “riconoscono” come il Colosseo perché è, come la Gioconda e la Coca Cola, un’icona planetaria.  
E tutti, pur senza forse aver mai letto Goethe, la pensano come il grande tedesco, che da Weimar giunse a Roma finalmente rassicurato perché “… tutto ciò che da tempo conoscevo, tutto ora mi sta raccolto innanzi agli occhi, e dovunque io vada, trovo un’antica conoscenza (…) Tutto è come lo immaginavo.”
E’ dunque mai possibile poter scrivere (e leggere) qualcosa di nuovo, di non conosciuto, di non prevedibile, su questa città ? È questa la scommessa di questa guida sui generis che fa parte di una collana sui generis: poterla “conoscere” oltre a “ri -conoscerla”.
Non troverai perciò qui le descrizioni dei ruderi gloriosi e nemmeno dei musei enciclopedici, né delle vie dello shopping firmato e nemmeno dei locali stellati: tutte indicazioni che può assai meglio darti una qualunque classica guida di viaggio, ma ancor meglio può fare una rapida informazione del web.
Di ciascuno di questi però potrai estrarre l’indicazione non scontata, quella preziosa e particolare: qui potrai percorrere la Roma eterna su sentieri ancora non consumati dai gruppi al seguito di un ombrellino; sperimentare sapori originali, forse perduti; apprendere come i romani mescolano cultura e “buon vivere”, e anche come fare uno slalom fra servizi inefficienti e un uso civile degli spazi (enormi) della città, in cui ogni pietra è memoria e anche tu, forse, saprai attraversarla con leggerezza e noncuranza, come una vera romana.
E, soprattutto, potrai sperimentare il grande piacere di farlo anche da sola, o in compagnia di altre donne, se lo vorrai, in allegra (e sicura!) libertà.
LinguaItaliano
EditorePermesola
Data di uscita18 feb 2020
ISBN9788835374787
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    Anteprima del libro

    Roma è donna - Giancarla Babino

    Giancarla Babino

    Roma è donna

    Il lato femminile del mondo

    UUID: 57a6843c-532f-11ea-8ca4-1166c27e52f1

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    PRIMA DI ARRIVARE

    SI PARTE, ALLORA

    ROMANE E NON

    COME ARRIVARE NELLE VACANZE ROMANE

    MUOVERSI IN CITTÀ NELLE VACANZE ROMANE

    I MUSEI DELLE VACANZE ROMANE

    LE GALLERIE D'ARTE NELLE VACANZE ROMANE

    DOVE DORMIRE NELLE VACANZE ROMANE

    DOVE MANGIARE NELLE VACANZE ROMANE

    LE TERRAZZE NELLE VACANZE ROMANE

    LE STATUE PARLANTI

    CENTRI BENESSERE E TERME

    MERCATI E NEGOZI

    I DISTRETTI

    LEGGERE NELLE VACANZE ROMANE

    I GIOIELLI NELLE VACANZE ROMANE

    CON I BAMBINI NELLE VACANZE ROMANE

    I PARCHI

    TIRAR L'ALBA NELLE VACANZE ROMANE

    DA NON PERDERE

    NUMERI UTILI

    L'AUTRICE

    Giancarla Babino

    ©Permesola.com - 2020

    Tutti i diritti riservati. Non è possibile riprodurre in alcuna maniera tutto o parte di questo libro senza il permesso specifico dell'autrice. Per contatti editor@permesola.com

    Ad Annamaria, che non viaggiava mai.

    I’m happy. It’s sublime,

    This perfect solitude of foreign lands

    To be, as if you had not been till then,

    And were then, simply that you choose to be

    (Elisabeth Barrett Browning)

    Vado anch’io verso le Terme di Caracalla,

    pensando, col mio vecchio, col mio

    stupendo privilegio di pensare…

    (Pier Paolo Pasolini La religione del mio tempo)

    PRIMA DI ARRIVARE

    L’attitudine di Roma è una virtù quasi divina: l’indifferenza

    (Matilde Serao)

    Roma è un esempio di quello che succede quando i monumenti durano troppo a lungo

    (Andy Wharol)

    Questo soggiorno a Roma tende a infiacchire lo spirito, a gettarlo in una sorta di stupore. Mai uno sforzo, mai un po’ d’energia: niente che vada di fretta

    (Stendhal)

    Roma, non basta una vita

    (Guglielmo Negro)

    Roma è la capitale del mondo! Eccomi ora a Roma (…) Tutti i sogni della mia giovinezza ora li vedo vivi; le prime incisioni di cui mi ricordo ora le vedo nella realtà e tutto ciò che da tempo conoscevo, tutto ora mi sta raccolto innanzi agli occhi, e dovunque io vada, trovo un’antica conoscenza in un mondo forestiero. Tutto è come lo immaginavo e tutto è nuovo

    (Johann Wolfgang von Goethe)

    Roma ogni lustro vede cangiar: ma in peggio

    (Vittorio Alfieri)

    A me Roma piace moltissimo: una specie di giungla tiepida, tranquilla, dove ci si può nascondere bene.

    (Marcello, in La Dolce Vita)

    Tutte le strade portano a Roma

    (Proverbio)

    Roma è una fra le città più visitate del mondo ma è pure, al tempo stesso, quella forse più conosciuta, anche da chi non l’ha mai veduta: perché i monumenti che possiede hanno una celebrità planetaria, universale; perché la sua è la storia dell’Urbe figlia di un’antica civiltà, divenuta poi la madre di gran parte della cultura occidentale, nonché lo specchio di molte contraddizioni più recenti.

    Apriamo subito uno spazio sulla 'contraddizione' più vistosa – e insopportabile – per chi arriva in questa città: un diffuso degrado, che coinvolge i suoi quartieri senza distinzioni di censo o di centralità; che mostra anche le celebri piazze, le magiche fontane, i famosi vicoli troppo spesso sconciati, umiliati e offesi da rifiuti abbandonati; giardini e alberi mai tagliati che invadono persino i semafori degli incroci. E ancora, per un senso malefico di equità, autobus che vanno a fuoco, metropolitane chiuse per mesi, buche ovunque.

    Eppure… eppure, la 'grande bellezza' non è solo il titolo di un celeberrimo e geniale film girato a Roma e su Roma, ma è l’essenza più profonda di questi luoghi, che davvero resistono da secoli a ogni insulto, a ogni offesa, a ogni incapacità.

    Una città che ha tra i suoi miti fondativi un incendio attribuito all’imperatore che la governava, messa a sacco dai barbari e nata da un fratricidio può, forse, davvero resistere a tutto e poi rinascere come la mitica fenice. O, almeno, è l’augurio che le facciamo: che quando questa guida sarà in circolazione tutto sarà mutato in meglio, o almeno, che la Viaggiatrice attenta e consapevole sappia scegliere, attraversare, vedere oltre che con gli occhi, con l’inTelligenza del cuore.

    Si possono visitare solo i luoghi conosciuti in sogno, ricordava infatti lo scrittore Raffaele La Capria, e questa guida è destinata a una Viaggiatrice che può, contemporaneamente, essere mille Viaggiatrici assieme, ma con queste mille non potrà non condividere una condizione: conoscere già la Fontana di Trevi, il Colosseo, Piazza di Spagna… o credere di conoscerle, che non è poi molto diverso.

    Perciò non troverai qui, cara lettrice–viaggiatrice, alcuna indicazione sui monumenti romani iper-noti, né sui luoghi 'tipici' di questa città: siamo certe che, se sei arrivata fin qui in compagnia di te stessa (e/o di figli, oppure di amiche) sarai di certo in grado di arrivare anche a Fontana di Trevi e al Colosseo, ai Musei Vaticani e al Circo Massimo.

    Questa guida vuole offrirti invece una serie di notizie, indicazioni e consigli per vivere questa città al meglio, nella logica più femminile che sia possibile raggiungere e realizzare, con uno sguardo di donna.

    Ebbene sì, poiché la differenza esiste (" Vive la différence!" - lo pensiamo anche noi, e con piacere) questo librino, nel mare magnum delle guide sulla Città Eterna, cercherà di indicarti luoghi, percorsi, attività, e anche piccoli sentieri che possono essere importanti, significativi, o anche solo utili (ma l’utilità non è meno importante, soprattutto in situazioni difficili!) per le donne, da seguire con fiducia.

    Un Baedeker al femminile, su cui fare assegnamento in una metropoli, come Roma, così poco attenta alle regole, e in cui, anche senza il degrado di cui sopra, poco attenta a quasi tutto: ai servizi, agli orari, ai calendari delle feste e delle manifestazioni, per non parlare dei mezzi pubblici e dei lavori in corso.

    Insomma, un pilota al femminile ma anche un’aiutante in seconda; una timoniera, ma anche una marinaia semplice (la parola 'mozza' non è mai esistita, non essendo mai esistita la funzione, ovviamente) a cui affidarsi: e anche l’affidamento è un elemento molto importante in un viaggio solitario.

    SI PARTE, ALLORA

    "Al bel sesso ancora piace

    la sempre errante vita"

    ( I sabella Teotochi)

    Pare che il titolo di prima viaggiatrice solitaria in assoluto spetti alla badessa Egeria, che partì in pellegrinaggio, nel quarto secolo dopo Cristo, per recarsi in Terra Santa, ma nessuno può assicurarlo con certezza assoluta.

    Così, noi viaggiatrici più recenti non sappiamo bene a chi ispirarci, a differenza della componente maschile, che può rifarsi a Ulisse; l’archetipo assoluto, a Giasone e i suoi argonauti; ad Eracle, che per compiere le sue imprese vagava da Cadice al Caucaso; ad Astolfo che per andare sulla luna passava dal Paradiso Terrestre… a noi invece viene in mente al massimo Demetra, che però cercava la figlia Persefone; oppure Iside, che girovagava solo perché sulle tracce di Osiride, o Medea, che Viaggiava per seguire l’amato Giasone… o peggio, Penelope, l’obiettivo del definitivo ritorno del Grande Viaggiatore (e dunque dell’ennesimo Viaggio) ma immobile, in attesa.

    Anche Isabella Teotochi sopra citata, la Madame De Staël italiana amata da Foscolo, che ha scritto questa frase così solare e allegra, e che è stata una delle poche donne a cimentarsi in una sorta di Grand Tour, era… scortatissima: dal padre e addirittura dal precettore!

    Non abbiamo perciò alcun mito, alcun modello: possiamo ispirarci solo a noi stesse, come afferma Elisabeth Barrett Browning, e: … simply that you choose to be.

    ROMANE E NON

    Di ‘Rome’ ne esistono tante quante sono i suoi abitanti, e le abitanti: romane da generazioni o migranti. E in questa città, mutevole e immobile al tempo stesso, molteplici sono i percorsi su cui muoversi. Difficile è sempre scegliere da dove partire e noi scegliamo i sampietrini per questo viaggio nella città eterna al femminile, da raccontare e visitare.

    I sampietrini sono quei cubi di basalto che pavimentavano la Roma antica, oggi presenti pure in quella moderna, con grave pericolo di tacchi femminili, anche non a spillo, che si infilano negli interstizi, a volte anche spazi veri e propri, della pavimentazione.

    Poiché nessun sindaco capitolino finora ha mai provato a passare alla storia proponendo ipotesi diverse, meno evocative ma forse più salutari, i sampietrini sono ovunque, anche in zone moderne e destinate allo shopping, eventualmente anche alla rincorsa di bus e tram, pericolosa e scivolosa, in ogni stagione.

    Quindi, il primo suggerimento è: durante il giorno, solo scarpe basse dal tacco comodo e largo; di sera, indossare tacchi alti solo se in compagnia di qualcuno che possa apprezzare e, al tempo stesso, sorreggere quando si vacillerà e il tacco rimarrà infilzato fra un sampietrino e l’altro.

    I sampietrini di Trastevere certamente conservano la memoria della regina Cristina di Svezia, giunta a Roma nel 1659 e innamoratasi del meraviglioso Palazzo Corsini, che fu eletto a sua residenza romana, e nelle cui gallerie ci sono tuttora dipinti con protagoniste femminili di fascino immortale, da Artemisia e Galatea, da Psiche a Salomè. O al Gianicolo, dove ci sono i segni degli zoccoli del cavallo di Anita Garibaldi, o su cui passava la carrozza della contessa Cristina di Belgioioso, milanese migrante anche lei, che organizzò la resistenza della Repubblica Romana e fra l’altro inventò le infermiere, a Roma sconosciute, mettendo insieme aristocratiche, borghesi e anche qualche prostituta.

    Sconfitta la Repubblica,

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