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Insinuante malizia
Insinuante malizia
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E-book193 pagine2 ore

Insinuante malizia

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Info su questo ebook

Lei lo vuole nel suo letto. Solo così potrà dimenticarlo.

Un chiodo fisso. Ecco cos'è diventato Mason Walker per Claire Elliot. Sicura che la fantasia superi di molto la realtà, e che il sesso con lui non possa essere così sensazionale come si immagina, vuole sperimentarlo a tutti i costi di persona. Deve solo superare le resistenze di Mason ed è sicura di conoscere i trucchi più perversi e seducenti per farlo capitolare.

Dopo un primo appuntamento non proprio tra i più felici, Mason non è certo di riuscire a sopravvivere a un secondo round con Claire. Ma ha fatto i conti senza di lei. Quando si presenta da lui vestita di un impermeabile e nient'altro, le difese di Mason si sgretolano come sabbia. E le sue fantasie si accendono.

LinguaItaliano
Data di uscita10 nov 2015
ISBN9788858941652
Insinuante malizia
Autore

Jamie Sobrato

Giovane autrice molto promettente, ama le storie sensuali e piccanti. Nata e cresciuta negli Stati Uniti, ha vissuto a lungo in Europa prima di farci ritorno.

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    Anteprima del libro

    Insinuante malizia - Jamie Sobrato

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    As Hot As It Gets

    Harlequin Blaze

    © 2005 Jamie Sobrato

    Traduzione di Erin Bennett

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2006 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-165-2

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Claire Elliot rilesse ancora una volta il dépliant che qualcuno le aveva lasciato sulla scrivania.

    Escapade: il giardino dell’Eden.

    Gli ideatori del Fantasy Ranch vi invitano a scoprire un nuovo paradiso tropicale su un’isola privata dei Caraibi. Un rifugio per pochi, il luogo ideale per una fuga di piacere, lontano dalla realtà quotidiana. L’avventura vi aspetta.

    Aggrottò le sopracciglia. Sentì la fastidiosa sensazione di una morsa che le serrava lo stomaco e le venne il sospetto che fosse stata la sua migliore amica, nonché collega, Lucy Walker a lasciare in bella vista quel dépliant sulla sua scrivania all’agenzia di viaggi. Con il caldo torrido dell’agosto di Phoenix che imperversava all’esterno, nessuno avrebbe potuto resistere al richiamo del mare turchese, delle spiagge di sabbia punteggiate di palme che facevano capolino dalle foto.

    Aveva già sentito parlare di Escapade. Come proprietaria dell’agenzia di viaggi Sunny Horizons aveva il dovere di tenersi aggiornata sulle ultime novità del settore, e la notizia che Mason Walker aveva inaugurato un nuovo villaggio turistico si era sparsa in un batter d’occhio. Da mesi ormai riceveva telefonate da clienti che volevano prenotare un soggiorno sull’isola, dopo essere tornati entusiasti da una vacanza nell’altro resort di Mason.

    Il pensiero del Fantasy Ranch riportò alla mente di Claire ricordi che avrebbe tanto desiderato dimenticare per sempre e che invece la tenevano sveglia la notte. O meglio, ricordi di un certo uomo che non le davano pace durante le lunghe notti insonni.

    Mason Walker. L’ultima persona a cui intendeva pensare. Era il cognato di Lucy, e in passato l’amica si era ingegnata in ogni modo perché loro due si mettessero insieme.

    Sollevò lo sguardo dal dépliant e vide materializzarsi i suoi sospetti. Lucy era seduta alla sua scrivania e si sforzava di assumere un’aria innocente.

    Le fece cenno di avvicinarsi. L’amica si alzò e si avviò verso il suo ufficio con un’espressione affranta, quasi l’aspettasse il patibolo. Entrò e si chiuse la porta alle spalle, lanciandole un’occhiata inquieta.

    «Lascia prima che ti spieghi una cosa» esordì mettendosi sulla difensiva.

    «Credevo avessi imparato la lezione, dopo aver tentato di accasarmi al Fantasy Ranch!» Ripensò inorridita alla spaventosa settimana che aveva trascorso in quel paradiso terrestre insieme a Mason, irretita da un trabocchetto escogitato da Lucy.

    Il primo incontro con Mason nel suo villaggio turistico sperduto nel bel mezzo dell’Arizona era stato un disastro e aveva letteralmente messo a soqquadro il mondo di Claire, che non avrebbe mai pensato di ridursi in un tale stato per un uomo. Non aveva alcuna intenzione di permettere che accadesse di nuovo.

    Uno accanto all’altro facevano scintille, non c’era dubbio. Ma non si trattava di feeling irresistibile, piuttosto di uno scontro a fuoco in piena regola.

    «Volevo che fossi al corrente delle ultime novità, tutto qui. Soltanto dal punto di vista professionale. Non vorrai certo farti cogliere impreparata dai clienti, vero?»

    La farsa di Lucy stava diventando sempre meno convincente.

    «Come bugiarda sei una frana.»

    Sulle prime l’altra sembrò offesa, ma poi si sciolse in un sorriso. «È solo che sono convinta che ci sia qualcosa di speciale tra voi.»

    «Certo, speciale quanto un disastro atomico.» Claire gettò la brochure nel cestino accanto alla scrivania.

    «Non sei nemmeno un po’ curiosa riguardo a questo nuovo villaggio? Ho sentito dire che è ancor più eccitante del Fantasy Ranch, e da quanto mi ha raccontato Mason è davvero dotato di ogni comfort.»

    «Ma chi sarebbe così idiota da costruire l’ennesimo villaggio turistico nei Caraibi?»

    «Lo stesso che ha fatto una fortuna rimettendo a nuovo una località turistica nel cuore dell’Arizona.»

    «Credo che tu non sia obiettiva sulla questione.» Lucy aveva incontrato l’uomo della sua vita proprio al Fantasy Ranch. Judd Walker era il fratello minore di Mason.

    «Va bene, forse hai ragione. Ma prova solo a immaginare... uno splendido paradiso tropicale, stanze lussuose, atmosfera rilassata, un’isola privata...»

    «Vorrà dire che manderò da te tutti i clienti interessati» tagliò corto.

    Lucy rimase sbigottita. «E va bene. Se è questo che vuoi...»

    «Già. E l’argomento è chiuso.»

    Nonostante ciò, per tutto il pomeriggio, Claire non riuscì a fare a meno di pensare a Mason. Credeva di aver finalmente messo da parte l’ossessione che aveva nutrito per lui, ma ci era ricascata un’altra volta.

    Dopo aver lasciato l’ufficio, decise di fare un lungo giro in macchina per le strade di Phoenix, nel tentativo di distrarsi. L’afa era insopportabile. Abbassò così il finestrino della sua Mustang d’epoca, rigorosamente senza aria condizionata, e fu investita da un’ondata di caldo e dal tanfo dei gas di scarico.

    Forse era sotto l’effetto di un colpo di calore, ma il tipo al volante dell’auto ferma accanto alla sua al semaforo le sembrava tale e quale a Mason Walker. Sbatté le palpebre e lo guardò attentamente. No, non era lui, ma gli assomigliava molto. Aveva gli stessi capelli scuri, corti e ondulati, la stessa mascella decisa velata da un’ombra di barba.

    Non poté trattenersi dall’immaginare la carezza rude del viso non rasato di Mason sulla sua pelle. In realtà non era altro che una fantasia, dato che non si erano mai spinti oltre a un bacio. Sentì una scossa di eccitazione irradiarsi dal bassoventre a ogni singolo nervo del corpo. Sospirò e si dimenò, improvvisamente a disagio sul sedile.

    Aveva immaginato la stessa scena migliaia di volte, ormai. Mason che la faceva sua con incontenibile urgenza, in qualche afoso paradiso tropicale. Socchiuse gli occhi per un istante e non si accorse che il semaforo era diventato verde, finché le macchine incolonnate dietro la sua non cominciarono a strombazzare. Spalancò gli occhi di colpo e partì sgommando.

    Ripensò allo sguardo sicuro e intenso di Mason, a quegli occhi verdi che sembravano addirittura capaci di leggerle nel pensiero. Sentì una tensione familiare irradiarsi per tutto il corpo. Ancora una volta le tornarono alla mente le immagini dei loro corpi nudi avvinghiati, mentre lui le titillava i capezzoli con le labbra e con le mani vagava senza inibizioni sul suo corpo ansimante.

    Nei suoi sogni ricorrenti, si sottometteva sempre come un’innocente fanciulla alle attenzioni di Mason, esattamente l’opposto della sua vera personalità.

    La fantasia si era ormai scatenata nella sua mente e immaginò Mason che la prendeva con decisione e la trascinava in un turbinio di sensazioni...

    Fu allora che udì il tonfo e lo stridio delle lamiere.

    Si sentì proiettare violentemente in avanti e si rese conto che aveva tamponato l’automobile che la precedeva.

    Non aveva visto il semaforo rosso, e il muso della sua Mustang era ormai completamente sfasciato.

    Fissò incredula il bagagliaio ammaccato dell’altra vettura e sentì gli occhi riempirsi di lacrime. No, non poteva più andare avanti a quel modo, doveva trovare una soluzione.

    Mason aveva imparato a stare alla larga dalle donne dal carattere deciso. Preferiva la compagnia di quelle miti e arrendevoli, che non lo tediassero con le loro prese di posizione. A trentasei anni compiuti, si trovava perfettamente a suo agio nel ruolo dello scapolo impenitente e non aveva alcuna intenzione di rovinarsi la vita idilliaca che conduceva impelagandosi in una relazione stabile, per di più con una donna dalla personalità decisa e ingombrante.

    La voce angosciata di Lucy al telefono che gli chiedeva notizie di Claire Elliot ebbe su di lui l’effetto di una doccia gelata.

    «Perché mai dovrei avere sue notizie?» chiese, temendo di intuire la risposta.

    Non aveva più visto Claire dalla sua permanenza nel villaggio che lui aveva in Arizona, una lunga e difficile settimana durante la quale aveva fatto il possibile per evitarla con ogni mezzo, e adesso non aveva alcuna intenzione di rivederla.

    «Ieri ha distrutto la macchina in un incidente, e stamattina ho trovato un biglietto sulla scrivania in cui diceva che sono responsabile dell’agenzia fino al suo ritorno. Ma non ha detto dove sarebbe andata.»

    «E con questo?»

    «L’ho cercata al cellulare, ma è spento. Sono certa che stia venendo sull’isola.»

    Oh, no.

    Claire era la donna più testarda, irritante e irragionevole che Mason avesse mai conosciuto. Era anche incredibilmente sexy, certo, ma solo fino a quando non apriva bocca per fare a pezzi chiunque con la sua lingua tagliente. Al pensiero che quel tornado dalla chioma rossa stesse per abbattersi sull’isola, sentì un brivido di puro terrore percorrergli la schiena.

    «Che cosa ti fa pensare che stia venendo proprio qui? Non credo che abbia intenzione di rivedermi.»

    Stentava a credere che Claire avesse deciso di precipitarsi dove sapeva che lo avrebbe certamente incontrato. Dopotutto anche lei era sembrata decisa a non voler avere più nulla a che fare con lui.

    Lucy sospirò. «Non ne sono certa, ma credo che abbia pensato di passare finalmente all’azione pur di cancellarti definitivamente dalla sua vita.»

    «Che diavolo intendi dire?»

    «Credo che Claire non abbia mai superato il fatto che le cose tra voi non abbiano funzionato.»

    «Quella donna non è in grado di avere una relazione normale con un uomo. E credevo mi detestasse.» La lampada con cui l’aveva colpito sulla testa nel bel mezzo di una litigata gli era sembrato un messaggio decisamente esplicito.

    «Non detesta te, ma il fatto che non riesce a controllarti.»

    Quello era il vero motivo per cui le cose con Claire non avrebbero mai potuto funzionare. Lei si aspettava che gli uomini scattassero ogni volta che schioccava le dita, mentre Mason non era il tipo da lasciarsi comandare a bacchetta, soprattutto da una donna.

    «Allora che dovrei fare, se la vedo? Chiamare la polizia?» riprese.

    «Non esagerare. Cerca solo di buttarti alle spalle quello che c’è stato tra voi. E potresti dirle di mettersi in contatto con me al più presto?»

    «D’accordo. Ammesso che sia diretta qui.» Se era fortunato, forse Claire era in viaggio verso qualche altra isola, o magari in Siberia. «Che mi racconti, Lucy? Il mio fratellino si comporta bene con te?»

    «Certo. Ogni tanto si lascia coinvolgere troppo dal lavoro, ma io so come riconquistare il suo interesse.»

    Talvolta Mason si sorprendeva a invidiare il fratello e la sua vita matrimoniale. Ma erano solo momenti di debolezza passeggeri, perché lui detestava l’idea di essere legato a qualcuno ed era convinto che la vita da scapolo gli risparmiasse molti grattacapi.

    Riappese e si avviò al suo ufficio. E se Claire fosse stata davvero sul punto di arrivare da un momento all’altro?

    Al diavolo, non si sarebbe lasciato intimidire da quella donna. Era intimorito dal trambusto che sembrava sempre provocare ovunque andasse, ma dopotutto lui era il proprietario del villaggio. Se Claire avesse causato problemi, l’avrebbe semplicemente allontanata.

    Emise un sospiro di sollievo e decise di uscire per una passeggiata, sicuro che la vista del suo splendido villaggio gli avrebbe restituito il buonumore.

    Si diresse al banco dell’accettazione e rimase impietrito alla vista di una donna dai capelli ramati. Riuscì a tranquillizzarsi solo quando si rese conto che non si trattava di Claire.

    «Devo lasciare un messaggio per un’ospite che dovrebbe arrivare oggi. Può controllare se abbiamo una prenotazione a nome Claire Elliot?»

    L’impiegata della reception verificò al computer e annuì. «Dovrebbe arrivare oggi pomeriggio. Qual è il messaggio, signore?»

    Sentì crescere la tensione e le tempie presero a pulsargli, ma cercò di mantenere la calma. Lasciò il messaggio come Lucy gli aveva chiesto, poi attraversò l’atrio e si fermò all’entrata.

    «Mason» lo chiamò una voce familiare alle spalle.

    Si voltò e vide Carter Cayhill, amico e responsabile dell’animazione del villaggio, che gli veniva incontro.

    «Ehi, Carter.»

    «Sembri più nero di quelle nuvole là fuori.»

    «Ah, non farci caso. Che cosa c’è?»

    «Volevo solo farti sapere che probabilmente dovremo spostare la festa sulla spiaggia di stasera al chiuso, se il mal

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