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L anello del desiderio: Harmony Destiny
L anello del desiderio: Harmony Destiny
L anello del desiderio: Harmony Destiny
E-book181 pagine2 ore

L anello del desiderio: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

I fratelli Boone 2/3
A volte i nemici più accaniti diventano gli alleati migliori. Specialmente in camera da letto.

Lavorare a stretto contatto col suo nuovo cliente - ed ex amante! - Risk Boone potrebbe rivelarsi un'esperienza decisamente eccitante e altrettanto pericolosa. Così April Adams decide di indossare un finto anello di fidanzamento per tenere lontana ogni tentazione. Ma quando entrambi si ritrovano bloccati a causa di una tempesta al Canyon Lake Lodge, l'attrazione tra loro diventa irresistibile. April non è in grado di ignorarla né tantomeno di contrastarla, soprattutto perché, dopo aver battuto la testa, Risk è convinto di essere il suo fidanzato...

LinguaItaliano
Data di uscita20 lug 2020
ISBN9788830516861
L anello del desiderio: Harmony Destiny
Autore

Charlene Sands

Risiede nel sud della California con il marito e i loro due figli. Scrittrice dotata di grande romanticismo, è affascinata dalle storie d'amore a lieto fine ambientate nel Far West.

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    Anteprima del libro

    L anello del desiderio - Charlene Sands

    successivo.

    1

    April sapeva che, prima o poi, la sua fortuna sarebbe finita.

    In una città delle dimensioni di Boone Springs, non avrebbe potuto evitare River Risk Boone per sempre. Ma non si sarebbe di certo aspettata che, quella mattina, l'alto e affascinante texano entrasse nella sua agenzia immobiliare.

    Lo stomaco contratto, lo osservò dall'altra parte della scrivania. Con un colpetto, lui spostò indietro il cappello, rivelando gli ipnotizzanti occhi scuri, la carnagione abbronzata come ai tempi in cui partecipava ai rodei. Indossava un paio di jeans ben stirati e una camicia color nocciola, il tipico abbigliamento tra il casual e il formale che, combinato con il fascino naturale, faceva girare parecchie teste nella città texana fondata dai suoi antenati. Anche a lei era successo, ed era stato un errore catastrofico.

    «Ciao, April.»

    Il timbro della voce, il modo in cui cantilenò il suo nome, le risuonò nelle orecchie. Con le gambe che le tremavano, si alzò dalla sedia.

    «Risk, co... cosa ci fai qui?»

    Lui inarcò le sopracciglia e la squadrò dalla testa ai piedi con un luccichio negli occhi, come se stesse ricordando la notte in cui erano stati insieme. April avvertì un nodo in gola, irritata che Risk avesse ancora il potere di confonderle le idee.

    Clovie, sua assistente e amica, che sapeva della storia con lui, le lanciò un'occhiata interrogativa dalla scrivania accanto.

    «Sono qui per conto della società Boone. So che hai parlato con la segretaria di mio fratello Mason a proposito della proprietà di Canyon Lake.»

    «Sì, è così. Le ho fornito alcune informazioni circa la locanda. Niente di più. Ma... avevamo un appuntamento?»

    Sapeva benissimo che non era così. Così come sapeva che non gli avrebbe negato un colloquio nonostante non ne avessero fissato uno. Non capiva neppure perché gli avesse posto quella domanda. Forse era stato un impulso dettato dal nervosismo. E poi era impossibile ignorare la famiglia Boone. I tre fratelli erano ricchi imprenditori e allevatori di bestiame, e possedevano gran parte della città.

    «Non c'è problema» affermò. «Se hai delle domande riguardo a Canyon Lake Lodge, sarò lieta di aiutarti.»

    Risk annuì. «A quanto pare, sei stata convincente descrivendo l'edificio, perché siamo molto interessati a saperne di più...» La voce si affievolì.

    Forse aveva colto la sofferenza nei suoi occhi e l'espressione corrucciata che non era riuscita a camuffare. Due anni prima, avevano trascorso una notte insieme. La mattina seguente, April non si era aspettata fiori e diamanti ma, almeno, di ritrovarlo al suo fianco.

    «Senti, c'è un posto dove possiamo parlare in privato?» le domandò dopo una lunga pausa.

    Clovie balzò in piedi. Prese la borsetta e una cartellina. «Ho preparato il deposito bancario, April. Stavo giusto per andarmene. Ci vediamo dopo pranzo.»

    «D'accordo.» Lei seguì con lo sguardo l'assistente che si precipitava fuori. «Chiedi e ti sarà dato» asserì poi, rivolgendosi a Risk in tono sardonico.

    Era un disastro.

    Rivederlo le aveva risvegliato profonde e dolorose sensazioni di abbandono. La irritava che Risk Boone, ex campione di rodeo, l'avesse trattata come una qualsiasi delle sue fan adoranti, mentre lei aveva creduto che, quella notte a Houston, fra loro fosse scoccata una scintilla. Anche se al tempo del liceo, si era presa una colossale cotta per lui, quella fantasia divenuta realtà si era trasformata in un brutto ricordo.

    «Senti, April, mi trovo qui perché hai l'esclusiva di Canyon Lake Lodge. Io sono il nuovo direttore delle acquisizioni immobiliari della Boone Inc. e i miei fratelli intendono espandere gli affari. Sono interessati ad aprire una locanda. Non ho fissato un appuntamento perché non ero sicuro che mi avresti ricevuto. Ti devo delle scuse.»

    «Temevi che non volessi vederti?»

    «A giudicare dal suono della tua voce, non ho sbagliato di molto, credo.»

    «Le tue scuse giungono un po' in ritardo, non trovi?» Incrociò le braccia, non tanto per l'indignazione, ma per reggersi. «È passato un bel po' di tempo.»

    «Ho lavorato spesso fuori città negli ultimi anni. Non è una scusa, però è la verità.» Si passò una mano fra i capelli. «Ascolta, allora mi trovavo in una brutta situazione. Non potevo restare. Shannon mi aveva incasinato la vita e io, ecco... non ero pronto per te. Non ti avrei dato niente. Ho avuto paura e sono fuggito. Mi dispiace.»

    Non ero pronto per te. Dio, che stupida era stata a pensare che parlare a cuore aperto, condividere confidenze e fare l'amore tutta la notte significasse qualcosa. Invece, era stata solo l'avventura di poche ore. Sapeva della relazione di Risk con la famosa star del cinema Shannon Wilkes. Le riviste scandalistiche si erano prodigate in dettagli sulla loro storia d'amore e sulla scandalosa rottura.

    Lui era una celebrità dei rodei ai vertici del successo e Shannon aveva vinto un Golden Globe. Erano stati considerati una coppia d'oro fino al momento in cui Risk era stato disarcionato da un cavallo, ferendosi a una spalla e concludendo la carriera. Poco dopo, Shannon aveva rotto con lui per legarsi a un famoso quarterback di football, spezzandogli il cuore e umiliandolo davanti a tutto il paese. Scaricato due volte, era stato il titolo dell'articolo che mostrava, una accanto all'altra, la foto di Risk sbalzato a terra dallo stallone, e una posa poco lusinghiera di lui e Shannon.

    Se solo quel giorno April non avesse visto Risk, ospite al rodeo di Houston. Se non si fosse imbattuta in lui al bar dell'hotel. Se quella sera non fosse stato così vulnerabile e gentile, il buonsenso avrebbe prevalso. Tuttavia erano entrati in una sintonia perfetta e fare l'amore l'aveva indotta a sognare cose impossibili.

    Ciò che non si era attesa era stato di svegliarsi al mattino e non trovarlo accanto a sé, senza una spiegazione, un biglietto d'addio, svilendo quella che sarebbe potuta essere la più bella notte della sua vita.

    «Okay, ho capito.»

    Risk sospirò, sollevato. «Accetti le mie scuse?»

    Se fosse andato lì solo per quello, la sua ammenda avrebbe avuto un maggior valore. «Risk, teniamo le nostre vite personali fuori da questo. Accomodati e arriviamo alla vera ragione per cui sei qui» lo invitò con freddezza. In fin dei conti, se la meritava e, dalla sua espressione, aveva colpito nel segno.

    «Bene.»

    Si sedettero e lei estrasse dei documenti. Le era rimasto un mese di contratto con il proprietario, il signor Hall, e se non avesse venduto la locanda che valeva cinque milioni di dollari, la sua agenzia – che già navigava in cattive acque – sarebbe finita in un buco nero.

    «Concentriamoci sul potenziale della proprietà.»

    Lui annuì e fece scorrere lo sguardo nell'ufficio. «Prima lascia che mi complimenti per quello che hai fatto. Questo posto non è mai stato così bello da quando era il negozio del vecchio Perry Bueller.»

    «Lui vendeva oggetti d'antiquariato. Io l'ho modernizzato un po', tentando comunque di mantenere il fascino del vecchio locale.»

    April aveva aperto l'agenzia immobiliare a Boone Springs un anno prima con l'obiettivo di essere la prima impresa di immobili di alta classe della città.

    Aveva lavorato per tre anni nella vicina Willow County, facendo la gavetta e imparando il mestiere, quando, però, Perry Bueller aveva deciso di vendere il negozio nel cuore di Boone Springs, aveva capito che era giunto il momento di realizzare il sogno di vivere e lavorare nella sua città natale. Aveva racimolato qualche soldo e trasformato il negozio d'antiquariato in un moderno ufficio.

    Un lampadario di cristallo pendeva dal soffitto, magnifiche librerie di mogano abbellivano le pareti e scrivanie con il ripiano per il computer del più pregiato legno di ciliegio erano tutti pezzi che il signor Bueller le aveva generosamente donato.

    «Ti sei sistemata bene.»

    April non prese alla leggera i complimenti di Risk. Aveva lavorato sodo ed era bello che le venisse riconosciuto. Tuttavia doveva mantenere la giusta prospettiva per non ricadere nelle reti di Risk, nonostante le più che dovute scuse che le aveva porto o il suo irresistibile fascino texano.

    Un recente affare era fallito all'ultimo minuto. Sei settimane di trattative andate in fumo. La sua piccola agenzia non avrebbe retto a un altro colpo come quello e non poteva lasciarsi sfuggire l'opportunità di vendere ai Boone la locanda. Aveva un mutuo da pagare, una reputazione da costruire e un desiderio così forte di trasformare il suo sogno in un successo che non avrebbe permesso ai sentimenti per Risk di mettere a rischio gli obiettivi che si era prefissa.

    «Gra... grazie.» Gli porse i documenti della locanda di Canyon Lake e indicò le foto. «Come puoi vedere, è una bella proprietà.»

    «È piuttosto isolata.»

    «Preferisco considerarlo un luogo appartato, perfetto per una vacanza. È situato dietro le colline, a chilometri di distanza dal traffico e dalla città. Tutti vi possono trovare qualcosa, dal relax a numerose attività all'aperto. Il lago è straordinario e ci si può divertire con lunghe passeggiate a cavallo, la pesca oppure uscite in barca. È il posto ideale per vacanzieri che amano le esperienze nella natura.»

    «Mmh. Il terreno è invaso dalla vegetazione e l'edificio cade a pezzi.»

    Lei trattenne il respiro. «La prima impressione può essere ingannevole.»

    «O essere corretta.»

    «Ci sono margini per una trattativa. La locanda poi ha un'intrigante storia alle spalle. Ho gli articoli qui.» Aprì il cassetto della scrivania, estrasse una cartellina con ritagli di giornali risalenti a sessant'anni prima e gliela porse «Puoi documentarti. La ricerca è affascinante. Non ho dubbi che possa essere inserita nel mercato in maniera accattivante per attrarre clienti.»

    Risk sfogliò gli articoli. «Ti sei impegnata a fondo, a quanto vedo.»

    «Lo faccio sempre.»

    Lui incrociò i loro sguardi, scatenandole un fremito che la percorse tutta. Era talmente vicina da respirare la fragranza della sua colonia che le rammentò la notte da favola che avevano trascorso insieme.

    «Sono colpito» osservò e lei si ritrasse, armeggiando con i fogli sulla scrivania. «Ti dispiace se guardo meglio gli articoli?»

    «Certo che no. Puoi prenderli con te.»

    Risk si alzò e lei lo accompagnò alla porta. La sua presenza saturò tutto lo spazio attorno a loro, facendole mancare l'aria.

    «Meglio che mi rimetta al lavoro. Se hai qualche interrogativo o vuoi visitare la proprietà, non esitare a chiamarmi. Il numero è all'interno della cartellina.»

    «Dammi uno o due giorni. Ti contatterò di sicuro.»

    «Molto bene.»

    «April?» Posò gli occhi su di lei con dolcezza, come se desiderasse dire qualcosa. Poi scosse la testa. «Non importa.»

    Gli richiuse la porta alle spalle e sospirò, sollevata.

    Dopo due anni, aveva parlato di nuovo con Risk Boone e, dato che c'era in ballo un possibile affare, doveva soppesare le parole che gli avrebbe rivolto.

    Era difficile che April uscisse la sera durante la settimana, tuttavia quella era una sera speciale. Era il compleanno della sua più cara amica e non sarebbe mancata alla festa per nulla al mondo. Jenna Mae compiva trent'anni. Un bel traguardo. Così indossò l'abito nero delle grandi occasioni con le spalline di strass e si incontrò con le amiche per un drink al Farmhouse Bar and Grill, un locale sempre affollato, in qualsiasi giorno della settimana.

    Il giovedì sera era dedicato alla musica dal vivo e Jenna Mae non staccava gli occhi di dosso al chitarrista sul palco. Era appena tornata single dopo una turbolenta rottura con un bastardo. Jenna stava molto meglio senza di lui, e April e Clovie glielo avevano detto. Perché è a questo che servono le amiche. Quando si scatena una tempesta, tirano fuori gli ombrelli e si proteggono a vicenda.

    April terminò il suo primo Mango Margarita mentre le ragazze si stringevano attorno a Jenna Mae al tavolo.

    Stavano festeggiando ormai da un'ora, lei aveva aperto i regali e letto tutti i divertenti biglietti.

    «Mmh, è delizioso» esclamò Jenna, addentando un altro dei cupcake che aveva ordinato da Katie's Kupcakes. «Grazie, April. Sono felice che tu sia qui. Non sarebbe stato lo stesso senza di te.»

    «Non sarei mancata per nulla al mondo. Lo sai.»

    L'amica le cinse le spalle con un braccio. «Sì, lo so. Sono felice che tu sia tornata da Willow County.»

    «Anch'io.»

    «Le cose vanno meglio? Sei riuscita a vendere qualche mega villa?»

    «Magari. A dire il vero, sto aspettando una risposta per un potenziale affare importante. Se lo concludo, la mia agenzia rimarrà a galla per il prossimo anno.»

    «Mi auguro che tu ci riesca.»

    «Inizio a dubitarne» borbottò. «L'acquirente avrebbe dovuto farmi sapere qualcosa la settimana

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