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La vendetta dello sceicco: Harmony Collezione
La vendetta dello sceicco: Harmony Collezione
La vendetta dello sceicco: Harmony Collezione
E-book150 pagine2 ore

La vendetta dello sceicco: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Quando Hashim Al Aswad e Sienna si sono incontrati, è stato amore a prima vista. Purtroppo, però, il suo rango non consente allo sceicco di Qudamah di scegliere come compagna per la vita una ragazza qualunque, e le foto compromettenti che ritraggono Sienna su un calendario non possono che portare alla fine della loro storia. Ora Hashim sta per mettere in atto una sottile vendetta: ha deciso di prendersi ciò che cinque anni prima, per rispetto, non ha preteso dalla donna di cui era innamorato alla follia. La prima parte del piano prevede una trappola per cui...

LinguaItaliano
Data di uscita9 ott 2015
ISBN9788858941003
La vendetta dello sceicco: Harmony Collezione
Autore

Sharon Kendrick

Autrice inglese, ama le giornate simili ai romanzi che scrive, cioè ricche di colpi di scena.

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    Anteprima del libro

    La vendetta dello sceicco - Sharon Kendrick

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Exposed: The Sheikh’s Mistress

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2005 Sharon Kendrick

    Traduzione di Gloria Fraternale Garavalli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2006 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-100-3

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

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    1

    Se solo ci fosse stata una sorta di avvertimento... nubi scure all’orizzonte o un vento gelido da far accapponare la pelle. Come un presagio. Ma la giornata era assolata, non c’era l’ombra di un presagio e se solo erano le due parole più inutili del mondo... Sienna lo sapeva meglio di chiunque altro.

    E anche se avesse potuto saperlo, nulla avrebbe potuto cambiare le cose. Era impotente come una foglia staccata da un ramo dal crudele vento dell’autunno.

    Il suo umore era ottimo quando varcò l’ingresso sul retro del Brooke Hotel, attraverso il giardino. Era difficile credere di essere al centro di Londra in mezzo a quella meraviglia della natura. I rumori della città erano attutiti dagli alti alberi, che ospitavano una quantità incredibile di uccelli. Le api ronzavano intorno ai fiori e le coccinelle ti si posavano sulle braccia. Ormai era una ragazza di città, ma quel posto le ricordava la sua infanzia in campagna, un periodo che le sembrava lontano anni luce.

    Sienna adorava il Brooke. Era il posto nel quale si era rifugiata, in cui aveva fatto carriera. Dove aveva preso la rischiosa decisione di diventare freelance, anche se ora perlopiù lavorava con l’hotel. Organizzava matrimoni, feste di compleanno, lanci di libri, e il suo nome era ormai ben noto nell’alta società londinese. Per essere una ragazza di umili origini, se l’era cavata davvero bene.

    Quando si soffermava a pensare a come era arrivata lì... Be’, meglio non farlo affatto. Pensare non portava mai da nessuna parte. Ti conduceva nei recessi bui della mente e alla fine non cambiava assolutamente nulla. Nella vita si doveva imparare dai propri errori, superare i momenti difficili con la convinzione che i migliori ti aspettavano dietro l’angolo. Ed era così...

    Certamente era così.

    Quel giorno il banco della reception era un tripudio di fiori tra i più ricercati. Il Brooke era frequentato dalle persone più influenti, come attori, imprenditori e nobili che erano certi di trovarvi la massima discrezione.

    Sienna salì sull’ascensore che conduceva all’attico. Doveva incontrare un certo signor Altair e prima di un appuntamento fantasticava sempre sul tipo di festa che le sarebbe stata richiesta. Un party a tema, forse? Come quella volta che aveva allestito un tendone da campo per ricreare un circo francese. O quando aveva riempito una sala da ballo di rose rosse per una delle feste di fidanzamento più esclusive che avesse mai organizzato!

    Sienna sorrise. Il suo lavoro richiedeva le doti organizzative di un generale dell’esercito e l’astuzia di un diplomatico.

    Quando le porte dell’ascensore si aprirono, sulla soglia dell’attico l’attendeva un uomo alto con la carnagione olivastra. Quel particolare avrebbe dovuto metterla in allarme... ma perché in fondo? Era la classica guardia del corpo, con gli occhi scuri e la pistola nascosta sotto la giacca di un abito elegante.

    «Buongiorno. Mi chiamo Sienna Baker e ho un appuntamento col signor Altair.»

    L’uomo annuì e si scostò per farla entrare, ma non la seguì all’interno. Quando la serratura scattò alle sue spalle, Sienna provò la terribile sensazione di essere in trappola. Anche se sarebbe stato impossibile soffrire di claustrofobia in una stanza di quelle dimensioni!

    Si guardò intorno, assalita da una miriade di sensazioni che sembravano lottare per prendere il sopravvento.

    Per un attimo rimase abbagliata dalla luce che entrava dalle immense finestre e si stropicciò gli occhi confusa, avvertendo un profumo stranamente familiare. L’aroma esotico l’attraeva e al tempo stesso le faceva contorcere lo stomaco, ma non riusciva a capire perché.

    Poi vide l’uomo che se ne stava immobile dandole le spalle. Era alto e scuro, snello e orgoglioso, come se fosse stato intagliato in una roccia scura. Non appena si mosse, come una statua che avesse preso vita, Sienna sbiancò.

    Trattenne il respiro, studiando più attentamente la sua figura. I capelli neri leggermente mossi, le spalle ampie, le lunghe gambe e l’atteggiamento arrogante e autoritario. Per favore, no. Per favore... No... Ma il profumo che permeava la stanza diventava sempre più familiare e i suoi timori sempre più fondati.

    Mentre l’uomo si girava, Sienna trattenne il respiro, pregando come non faceva da tempo, da quando aveva supplicato una misteriosa presenza di portare via il dolore. Se nessuno l’aveva ascoltata allora, sperava che lo facesse in quel momento.

    Fa’ che non sia lui, ti prego, fa’ che non sia lui. Ma lo stomaco le si strinse in una morsa quando l’uomo si fu completamente girato verso di lei.

    Hashim la studiò con freddezza, subito preso dall’eccitazione al ricordo di come lei si era offerta a lui in occasione del loro ultimo incontro.

    Si era negato a lungo quel momento, perché si era convinto di poter resistere, ma alla fine il desiderio aveva avuto la meglio. Hashim non tollerava la debolezza che lo spingeva a desiderarla, ma allo stesso tempo lo intrigava. E intendeva godersi ogni singolo istante. Quella donna che lo aveva ingannato avrebbe pagato, e lo avrebbe fatto col suo corpo!

    Sienna aveva ancora il fisico snello di quando l’aveva conosciuta. Non riusciva a capire cosa la rendesse così desiderabile ai suoi occhi. Era troppo minuta e piena di curve, eppure il suo corpo era una favola. E se a questo si aggiungeva la sua purezza...

    Purezza!

    Hashim si irrigidì pensando a come le apparenze potessero ingannare.

    Si soffermò nuovamente sul suo viso, notando quanto fosse bianco e in contrasto col rosso delle sue labbra. Oh, quelle labbra! Una delle prime cose che aveva notato in lei era stato il loro turgore, che molte donne cercavano di ricreare spendendo migliaia di euro in chirurgia plastica.

    Ora quelle labbra tremavano sotto il suo sguardo indagatore e lui non vedeva l’ora di baciargliele, ma ogni cosa sarebbe venuta a suo tempo... e l’attesa non avrebbe fatto altro che aumentare il piacere.

    «Sienna» mormorò Hashim, avvertendo subito un forte calore in tutto il corpo.

    Il modo in cui pronunciò il suo nome la rimandò indietro nel tempo e il cuore le si riempì di dolore osservando l’uomo di cui una volta aveva creduto di essere innamorata.

    Era al tempo stesso sgradevole e bellissimo. Il suo viso era unico, duro ed esotico, il naso adunco e la bocca sempre tesa. E ogni volta che fissava una donna sembrava che la spogliasse con quei suoi profondi occhi neri.

    Aveva immaginato quel momento migliaia di volte nella sua mente, anche se di recente aveva quasi smesso. Col passare del tempo si era convinta che la ragazza debole di quei giorni era stata sostituita da una donna sicura di sé, che lo avrebbe salutato senza scomporsi troppo. Hashim! Quanto tempo è passato dall’ultima volta che ci siamo visti?

    Come si era sbagliata! Era impossibile guardarlo e non sciogliersi di desiderio per lui. Ma il desiderio era eclissato da un’altra emozione, che sembrava quasi... Paura? Cosa diavolo ci faceva lui qui?

    «Hashim...» sussurrò come se si fosse appena risvegliata da un lungo sonno. «Sei proprio tu?»

    «Sono proprio io.» Con uno sguardo carico di derisione, Hashim si compiacque del disagio di Sienna. «Mi sembri sorpresa.»

    «La sorpresa sottintende qualcosa di piacevole» replicò con voce incerta.

    Hashim inarcò un sopracciglio. «E non lo è?»

    «Certo che no!» Sienna si passò nervosamente la lingua sulle labbra, pentendosi subito di quel gesto istintivo che aveva attratto lo sguardo avido di Hashim. «Sono stupita come lo sarebbe chiunque.»

    «Non sono d’accordo. Molte donne sarebbero entusiaste di rivedere un uomo che aveva fatto parte della loro vita un tempo, ma deduco che nel tuo caso sia diverso.»

    Sienna lo supplicò con lo sguardo di smettere, ma al contrario lui sorrise maligno.

    «Suppongo che il passato torni a tormentarti in mille modi... ma è solo colpa tua, mia cara. Se non avessi avuto così tanti segreti, riusciresti a dormire tranquilla di notte.» Hashim abbassò lo sguardo sulla curva dei suoi seni e avvertì un’ondata di desiderio. «Anche se dubito che esista un uomo che ti lascerebbe dormire tranquilla di notte.» Tranne lui, forse. Lo stupido folle che l’aveva protetta e rispettata. Che l’aveva trattata come se fosse stata una delicata e inestimabile porcellana.

    E che poi l’aveva vista andare in mille pezzi sotto i suoi occhi.

    Ma lui non era più uno stupido... quei giorni erano passati... non sarebbero mai più ritornati.

    Sienna avrebbe voluto pregarlo di non guardarla in quel modo, ma sapeva che lui avrebbe fatto esattamente l’opposto. Non era un uomo a cui si potessero impartire degli ordini. Sienna deglutì, terrorizzata al pensiero di domandargli cosa ci facesse lì, ma poi si convinse che doveva trattarsi solo di una sfortunata coincidenza...

    O no? D’improvviso non era più così sicura. Le cose non accadevano mai per caso.

    «Cosa ci fai qui, Hashim?»

    Con che facilità pronunciava il suo nome! Non si rendeva conto di quale onore fosse potergli parlare così liberamente, quando qualsiasi altra donna avrebbe

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