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Una notte con il greco: Harmony Collezione
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E-book165 pagine1 ora

Una notte con il greco: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Sono passati tre mesi da quando il cuore di Serena James è stato spezzato da un uomo che non riuscirà mai più a dimenticare: la furia nei suoi occhi il giorno del loro addio è ancora stampata nella sua mente. Ora, però, Serena è costretta a fare ritorno da lui a Santorini.

Nikos Petrakis sta per concludere un affare che lo renderà ancora più potente, e per questo non potrebbe permettersi alcuna distrazione. Soprattutto se rappresentata da una sensuale rossa tutta curve. Tuttavia, è giunto per lui il momento di prendere una decisione a proposito di Serena.
LinguaItaliano
Data di uscita20 lug 2016
ISBN9788858952283
Una notte con il greco: Harmony Collezione

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    Anteprima del libro

    Una notte con il greco - Rachael Thomas

    successivo.

    1

    Nikos Lazaro Petrakis stava fissando il mare scintillante al di là degli uffici della X anthippe Shipping, il suo impero costruito dal nulla, tuttavia non riusciva a vedere niente di tutto ciò. Le poche parole appena lette in un breve messaggio bruciavano ancora nella sua mente, insieme al ricordo dell'unica donna che, per la prima volta, gli aveva fatto volere qualcosa di più.

    Dobbiamo parlare. Ci vediamo sulla spiaggia questa sera. Serena.

    Serena James era quasi riuscita ad abbattere le sue difese, arrivando a toccarlo più profondamente di quanto lui volesse ammettere.

    Si era sentito sollevato quando si era presentata l'occasione di allontanarla dalla propria vita. Non aveva più avuto sue notizie da quell'ultima notte di tre mesi prima in cui era fuggita da lui senza voltarsi indietro, e il suo silenzio, da allora, era stato molto gradito.

    Socchiuse gli occhi non appena la rivide nei propri pensieri. Era stato difficile dimenticarla e, a giudicare dal modo in cui in quel momento la sua mente stava reagendo, non ci era ancora del tutto riuscito.

    Per settimane il suo corpo non aveva fatto altro che desiderare quello di lei. Quando chiudeva gli occhi e lasciava i propri pensieri liberi di vagare, riusciva addirittura a vederla, a sentire il suo profumo e il suo calore. Nonostante ciò, era rimasto ancorato alla convinzione di non volersi impegnare, di conseguenza l'aveva allontanata da sé.

    Una volta tornato ad Atene si era buttato a capofitto nel lavoro, concentrandosi anima e corpo sul suo obiettivo di inglobare la Adonia, un'altra compagnia marittima. E lo aveva fatto con una tale spietatezza da lasciare senza parole persino il suo assistente.

    Serrò la mascella al ricordo del tempo trascorso con Serena, consapevole che poteva esserci una sola ragione per il suo improvviso ritorno a Santorini, l'isola in cui lui era cresciuto.

    Nikos riaprì gli occhi di scatto e inspirò profonda-mente. Non poteva esserci altra spiegazione.

    Durante l'estate lei era arrivata sull'isola per fare delle ricerche per un articolo, e l'attrazione tra loro era sfociata in una notte di passione sulla spiaggia durante la quale avevano dimenticato di prendere le dovute precauzioni. Ci sarebbero state delle conseguenze indesiderate?

    Un campanello d'allarme cominciò a suonare nella sua mente. Per quale motivo Serena aveva atteso così a lungo? Aveva forse deciso di usare il proprio lavoro come giornalista e le sue conoscenze per scoprire di più sul suo conto? La rabbia lo pervase mentre continuava a fissare l'orizzonte. Temeva avesse scoperto che in realtà non era il pescatore che le aveva detto di essere.

    Sapeva bene che era una reporter di viaggi, ma ciò non escludeva il fatto che avrebbe potuto usare una storia se se ne fosse presentata l'occasione.

    Aveva prestato la massima attenzione affinché Serena non scoprisse la sua vera identità, soprattutto viste le troppe indagini della stampa sui suoi affari e sulle sue frequentazioni femminili.

    Se avesse saputo prima che era una giornalista se ne sarebbe andato subito, piuttosto che farsi intrappolare dalla sua innocenza.

    La sua mente gli suggeriva che poteva esserci una sola ragione per giustificare quell'improvviso ritorno. Aveva creduto fosse diversa dalle altre donne, invece gli stava dimostrando il contrario: era tornata per sfruttare la sua ricchezza e assicurarsi un futuro migliore.

    Non avrebbe potuto scegliere un momento peggiore. L'accordo con la Adonia Cruise Line sarebbe andato in fumo se quella storia fosse divenuta di dominio pubblico.

    Nikos imprecò. Irritato, si scostò dalla finestra avvicinandosi alla scrivania e iniziò a battere con forza sulla tastiera del telefono.

    Il suo assistente personale interruppe con voce gentile quelle riflessioni facendolo tornare alla realtà. Come faceva quella donna a scombussolare la sua tranquillità persino quando non si trovava nei paraggi?

    «Rivedi i miei appuntamenti. Devo essere a Santorini oggi pomeriggio» ordinò parlando in greco e in tono imperativo.

    Lo sapeva che si trovava nel bel mezzo di una delicata trattativa? Una trattativa che gli avrebbe permesso di accedere al mercato delle crociere di lusso? Se l'accordo fosse andato in porto, sarebbe diventato l'amministratore delegato della più grande compagnia di trasporti marittimi della Grecia, ciò significava che non aveva bisogno di complicazioni, complicazioni che Serena avrebbe portato con sé, né allora né mai.

    Nonostante l'imminente fusione, la sua mente tornò ancora una volta a quella giovane donna vivace, felice e assolutamente magnifica.

    Gli aveva fatto desiderare cose che non avrebbe dovuto volere. Inoltre, il non essersi concessa a nessun altro uomo prima, e l'aver donato proprio a lui la sua verginità, aveva complicato le cose costringendolo a dirle addio.

    Il suo passato gli impediva di farsi coinvolgere emotivamente. Non sarebbe stato mai più così vulnerabile.

    Fece un respiro profondo e si diresse a grandi passi verso la finestra. Una nave da crociera stava attraccando al molo. Al di là della sua mole, vi erano tutti i container in attesa all'orizzonte. Di solito quella vista gli procurava un senso di soddisfazione, dopotutto rappresentava il raggiungimento di tutti gli sforzi compiuti nel corso della sua vita. Stavolta però la mente era altrove, incapace di focalizzarsi su nient'altro che non fosse l'esile rossa che per due settimane lo aveva fatto impazzire dal desiderio.

    Riusciva ancora a vedere il suo viso dalla pelle chiara, e gli occhi verdi pieni di vita, come il mare luccicante sotto i raggi del sole.

    I suoi capelli erano di seta, rossi come le foglie d'autunno, e in quei giorni avevano implorato le sue dita di scivolarvi in mezzo. Ogni suo sorriso lo aveva tentato e indotto a baciarla.

    Le ultime parole che le aveva rivolto erano ancora scolpite nella sua memoria, così come l'immagine di Serena sulla spiaggia, mentre si scrollava la sabbia dal vestito, il viso ancora arrossato per la passione che li aveva travolti improvvisamente quella sera. Nikos avrebbe dovuto mantenere il controllo, lei però gli aveva reso impossibile l'impresa. Le curve di quella donna e le sue morbide labbra erano state una tentazione troppo forte per poterle resistere.

    Aveva programmato tutto questo?

    Strinse i pugni, frustrato, ricordando le sue parole di quella sera, dure e intransigenti.

    Se dovessero esserci delle conseguenze per ciò che è appena accaduto, me lo dirai.

    Aveva parlato con enfasi vedendo il viso di lei impallidire e, non appena Serena aveva sollevato lo sguardo verso di lui, si era reso conto che il desiderio era ormai svanito dai suoi occhi.

    Furioso perché la passione lo aveva preso alla sprovvista, facendo in modo che venisse meno alla regola fondamentale di mantenere sempre il controllo, Nikos non era riuscito a pensare razionalmente, rivelandosi un uomo spietato.

    Non poteva biasimarla per essere fuggita. Era arrabbiato con lei, ma ancora di più con se stesso.

    Sin dal giorno in cui se n'era andata, Nikos l'aveva desiderata, aveva sognato di poterla stringere tra le braccia la notte, tuttavia aveva deciso di restare saldamente ancorato al silenzio che era calato tra loro. Così le settimane erano diventate mesi e il timore delle possibili conseguenze dopo quel momento di debolezza aveva cominciato ad affievolirsi fino a sparire gradualmente.

    Adesso, tre mesi dopo quella notte di passione sotto le stelle, Serena era di nuovo lì. Il cuore di lui aveva ricominciato a battere all'impazzata all'idea di quel ritorno inaspettato. Aveva fatto passare molto tempo prima di informarlo, e di certo aveva avuto le sue buone ragioni, d'altra parte non potevano esserci dubbi sul perché fosse tornata, e lui doveva affrontarlo.

    Aspettava suo figlio.

    Il cuore di Serena batteva forte mentre attendeva sulla spiaggia e il giorno svaniva più velocemente della marea. Dov'era Nikos? Si sarebbe presentato?

    Durante il volo da Londra i ricordi di quelle due stupende settimane trascorse insieme erano stati offuscati dalla scoperta casuale della vera identità di lui fatta solo pochi minuti prima del decollo. L'uomo del quale si era innamorata era ben lontano dall'essere l'umile pescatore che credeva fosse. Mentre se ne stava seduta nella sala d'attesa dell'aeroporto, l'immagine di Nikos era improvvisamente apparsa sullo schermo del suo smartphone con un articolo sulle sue intenzioni di acquisire un'altra società navale.

    Nikos era un multimilionario impegnato nel settore navale?

    Aveva deciso di partire per Santorini convinta che fosse povero, ma che meritasse in ogni caso che lei gli desse quella notizia di persona. La traumatica scoperta, però, aveva cambiato tutto. Si sentiva tradita e adesso desiderava sconvolgere il suo mondo, proprio come lui aveva fatto con lei.

    Nell'attesa si rese conto che le sue congetture non erano fondate e che, di sicuro, Nikos avrebbe intuito subito il motivo di quella visita. Purtroppo questa consapevolezza non rendeva le cose più semplici. Lui non voleva conseguenze, così come aveva precisato l'ultima volta che si erano visti.

    In quell'occasione il minuscolo barlume di speranza al quale aveva permesso di crescere dentro di lei era stato distrutto completamente, facendola rinunciare a un possibile futuro insieme. Un uomo ricco come Nikos, se ne sarebbe lavato le mani di lei.

    Istintivamente si posò una mano sul ventre con fare protettivo per la nuova vita che stava crescendole dentro. E se non si fosse presentato? Aveva voluto che sapesse. Adesso però non ne era più così tanto sicura. Voleva davvero un uomo del genere nella propria vita? Nella vita di suo figlio?

    Come aveva potuto ingannarla? Serena disprezzava i bugiardi, avendo trascorso tutta la vita all'ombra delle menzogne.

    Ripercorse con la memoria quell'ultima notte sull'isola. Il dolce e gentile pescatore era cambiato all'improvviso, mostrando un nuovo e insolito volto nell'esatto istante in cui aveva realizzato a cosa avrebbe potuto portare quel loro atto spontaneo.

    Doveva essere solo un bacio di addio da conservare nei ricordi una volta tornata alla sua vita in Inghilterra. Sapeva che Nikos non avrebbe voluto altro, e lo aveva accettato, desiderando provare l'amore per la prima volta tra le braccia di un uomo che amava. Tuttavia entrambi avevano perso il controllo e la passione li aveva travolti, offuscando le loro menti.

    Il panico si fece strada dentro di lei. Non aveva ancora detto nulla a nessuno, nemmeno alla sua famiglia. Non avrebbe potuto sopportare la loro delusione. Sua sorella sapeva della breve relazione con Nikos, ma Serena non aveva avuto il coraggio di dirle del bambino, soprattutto conoscendo tutti i problemi che Sally aveva avuto con le cure per la fertilità.

    «Serena.»

    Chiuse gli occhi non appena sentì quella voce profonda e marcata da un forte accento greco alle proprie spalle. Non poteva ancora voltarsi. Quello che provava doveva essere evidente nei suoi occhi, e questo era proprio ciò che non poteva assolutamente permettergli di vedere. Non dopo il modo in cui l'aveva tagliata fuori dalla propria vita a causa di un errore commesso da entrambi.

    Un errore. Odiava quella parola. Ci aveva convissuto per tutta la vita. Lei stessa era stata uno sbaglio che aveva colto i suoi genitori di sorpresa, obbligandoli a rimanere insieme.

    «Serena» ripeté lui, e le toccò un braccio.

    Non poteva rimandare quel momento troppo a lungo. Le si bloccò il respiro e sentì le farfalle nello stomaco.

    Non era mai stata così nervosa. «Pensavo che non saresti venuto.»

    Quel debole sussurro era davvero la sua voce?

    Doveva rimanere calma. Non poteva permettere che le emozioni prendessero il sopravvento. Non in quel momento. Tuttavia non appena si scostò sottraendosi al suo tocco , si chiese se sarebbe davvero stata in grado di andare fino in fondo. Stava facendo la cosa giusta?

    Nikos si avvicinò ancora di più, obbligandola ad alzare lo sguardo verso di lui e, quando lo fece, Serena riuscì a malapena a soffocare un gemito di sorpresa.

    Gli occhi blu di lui, così insoliti per un greco, non erano del colore del cielo estivo come li ricordava, ma freddi come il ghiaccio. Era cambiato.

    L'uomo che le stava davanti era completamente diverso da quello di cui si era innamorata, e non solo per gli abiti eleganti che indossava.

    Era sempre alto, con i capelli scuri, i lineamenti decisi, eppure ogni linea del suo volto sembrava più dura,

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