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Tentazione fondente (eLit): eLit
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Tentazione fondente (eLit): eLit
E-book146 pagine2 ore

Tentazione fondente (eLit): eLit

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Info su questo ebook

Qual è il peccato più piacevole, Gola o Lussuria?
E perché non mescolarli insieme nella più sensuale delle esperienze?

Kayla Thomas ha avuto un'idea geniale per portare al successo la sua pasticceria: i cioccolatini afrodisiaci. Ma ha bisogno di un'ignara cavia per essere sicura che siano stimolanti come spera. Così, quando Jack Tremaine, proprietario del ristorante più alla moda della città, entra nel suo negozio, Kayla sa di aver trovato l'uomo giusto.

Jack è disposto ad assaggiare qualsiasi cosa gli proponga Kayla. I suoi cioccolatini sono buoni, certo, ma il sesso con lei sarebbe addirittura delizioso. E tutt'a un tratto Jack si sente affamato come non mai. Non di cibo, però!
LinguaItaliano
Data di uscita28 set 2018
ISBN9788858989944
Tentazione fondente (eLit): eLit
Autore

Janelle Denison

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Tentazione fondente (eLit) - Janelle Denison

    Titolo originale dell'edizione in lingua inglese:

    Pure Indulgence

    Harlequin Temptation

    © 2003 Janelle Denison

    Traduzione di Maria Livia Cavallari

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 2004 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5898-994-4

    1

    «Oh, mio Dio!» gemette Jillian per l’estasi. «La tua torta bavarese con triplo strato di caramello e cioccolato ha lo stesso effetto del sesso ben fatto, non che ne abbia sperimentato granché ultimamente.»

    Kayla Thomas sorrise al commento insolente della sorella, mentre questa assaggiava un altro pezzo del dessert preparato quella mattina. «Mi ricordo con fatica cosa sia il sesso» rispose seccamente.

    «Per tua fortuna sei circondata dalla cosa migliore che possa esserci di simile, il cioccolato.» Jillian alzò gli occhi al cielo lascivamente. «E, per mia fortuna, io sono il tuo assaggiatore ufficiale. Questa torta merita un dieci e lode.»

    Kayla scoppiò a ridere mentre disponeva un assortimento di pasticcini su un vassoio d’argento. Subito dopo divenne pensierosa e aggiunse: «Dal momento che questa torta ha la tua approvazione, credo che la includerò tra i dessert per il servizio catering della Camera di Commercio di stasera».

    Jillian si passò la lingua sulle labbra, non volendo perdersi neppure una briciola di quel dolce. «Farai venire a tutti l’acquolina in bocca.»

    Kayla fece un sorriso alla risposta della sorella e diede un’occhiata dall’altra parte del tavolo che le separava. Erano sole nella cucina di Pure Indulgence, gli altri due impiegati stavano lavorando al bancone mentre lei terminava di preparare i dolci per il ricevimento di quella sera. «Mi piacerebbe allargare i miei affari» aggiunse improvvisamente.

    «Non ho dubbi che lo farai» rispose Jillian, appoggiando il piatto vuoto nel lavello. Subito dopo la raggiunse e l’aiutò a riporre i dolci di foggia diversa in contenitori di carta a forma di conchiglia, per abbreviare il lavoro di imballaggio. «Stai andando benissimo, guarda tutto quello che hai realizzato da sola.» Il tono di Jillian era decisamente orgoglioso mentre dava un’occhiata a tutto il negozio. «Ho sempre saputo che avresti avuto successo nel tuo settore. In nessun altro posto di San Diego si fanno delle creazioni meravigliose come le tue.»

    Kayla apprezzava l’aiuto di Jillian molto più di quanto fosse mai riuscita a esprimere. Nonostante il fatto che avessero passato l’infanzia con una madre che aveva cercato di metterle l’una contro l’altra, lei e sua sorella erano sempre riuscite a rimanere unite. Questo legame era diventato ancora più forte dopo la morte della madre e non avrebbe più potuto spezzarsi. «Ho imparato soprattutto durante le estati con la nonna. Lei mi ha insegnato a destreggiarmi tra i fornelli. Sei stata tu, però, che hai reso possibile la nascita di Pure Indulgence

    Sua sorella alzò la mano per interromperla. «Io posso anche averti aiutata ad aprire la pasticceria, ma tu la fai funzionare benissimo dopo soltanto sei mesi dall’apertura. Io non c’entro, il merito è tutto tuo.»

    «Lo sai che non potrò mai ringraziarti abbastanza per il tuo aiuto, vero?» Sua sorella era stata un notevole sostegno dal punto di vista finanziario ed emotivo, durante tutto l’anno passato.

    Gli occhi verdi di Jillian si addolcirono. «Per me è stato un vero e proprio piacere.»

    Kayla terminò di riempire il vassoio e ne iniziò subito un altro, sapendo nel profondo del suo cuore che era grazie a Jillian che era riuscita a sfondare. Quando sua sorella aveva interrotto la carriera di modella, quasi un anno prima, ed era ritornata a San Diego per iniziare una nuova vita, Kayla stava lavorando come segretaria di giorno e come cameriera durante la notte. Aveva risparmiato e messo da parte dei soldi in modo da poter aprire una piccola pasticceria, purtroppo era parecchio lontana dal suo obiettivo. Jillian, dal canto suo, aveva accantonato una cifra smodata e aveva insistito per dare a Kayla i soldi di cui aveva bisogno per aprire un negozio di pasticceria a Seaport Village, uno dei quartieri più esclusivi di San Diego in quanto a negozi.

    «Sai, dal momento che la cerimonia si terrà alla Camera di Commercio, sono sicura che ci saranno parecchi uomini d’affari single. Il che significa che sarà un’ottima possibilità per trovarti un ragazzo e mettere fine alla tua castità.»

    Kayla alzò gli occhi al cielo. «Facile per te da dire e non così facile per me da fare» replicò scherzando.

    «Non è così facile da fare neppure per me» rispose Jillian, con un tono che Kayla intuì fin troppo bene.

    Kayla osservò la splendida figura di Jillian e invidiò la sua capacità di ingurgitare così tanti dolci senza neppure mettere su un grammo, mentre lei non doveva fare altro che respirare il profumo di zucchero per fare aumentare i suoi fianchi già prominenti. Abbiamo in comune soltanto i capelli biondi naturali e gli occhi verdi, pensò. Nonostante la sfavillante carriera di Jillian, le due sorelle condividevano gli stessi dubbi quando si trattava di uomini. La maggior parte degli uomini giudicava le donne dal loro aspetto fisico, come lei aveva imparato a proprie spese, e non notava l’intelligenza e la sensibilità racchiuse nello splendido bozzolo che era il corpo di Jillian.

    Kayla si stupiva notando come lei e sua sorella fossero l’opposto per statura e aspetto fisico, come fossero state cresciute in modo differente quando erano bambine, eppure come condividessero un legame in comune da adulte, proprio a causa di questi contrasti. Quando Jillian era tornata da New York, emotivamente distrutta dopo una relazione andata a male, lei e Kayla avevano stretto un patto: nessuna di loro due avrebbe compromesso ancora la propria identità per piacere a un uomo. Sfortunatamente quell’alleanza non poteva aiutare Kayla ad alleviare i propri desideri più ardenti, che venivano accentuati dai dolci afrodisiaci che stava sperimentando in segreto. Se tutto fosse andato per il verso giusto, li avrebbe venduti e gli incassi sarebbero andati alle stelle. Per il momento, però, era l’unica a testare quei dolci e i suoi ormoni venivano incredibilmente stimolati. Solo qualche assaggio e si sentiva eccitata e desiderosa delle mani di un uomo, della sua bocca sul seno, del suo calore e della sua pelle a contatto con la sua. Era passato ormai parecchio tempo dall’ultima volta che aveva fatto sesso e stava cominciando a chiedersi se avrebbe dovuto darsi da fare per porre fine a quel periodo di astinenza, come sua sorella le aveva suggerito. La sua ultima novità le avrebbe fornito l’opportunità perfetta, se solo avesse trovato l’uomo giusto. Avrebbe goduto dei benefici di un’avventura breve e intrigante, mentre testava il suo esperimento.

    Cercò di ricacciare indietro quei pensieri. Diede un colpo secco al cellophane e ricoprì il vassoio pieno di pasticcini, ritirò i frutti precedentemente tagliati e le creme dal frigorifero e le aggiunse a tutto il resto che aveva ammonticchiato per il ricevimento di quella sera. «Farò del mio meglio per trovarmi un bell’uomo d’affari, ma non faccio nessuna promessa. Sono lì per lavorare, Jillian, non per andare a caccia di uomini.»

    La sorella fece una faccia divertita. «Sai quello che si dice sul fatto di pensare solo al lavoro e di non divertirsi mai.»

    «Sì, certo! Ma troppo divertimento può causare la bancarotta.» Fece il solletico a Jillian su un fianco, dove era sensibile.

    Jillian smise di ridere e cercò di recuperare fiato. «Cerca di tenere un occhio aperto mentre lavori. Una di noi due deve pur trovare il Principe Azzurro e vivere felice per sempre.»

    Trascorsero l’ora seguente inscatolando il resto dei dolci, trasferendoli poi nel furgoncino del negozio per le consegne.

    Appena Kayla rientrò in cucina, dopo aver caricato l’ultimo ordine, vide sua sorella che guardava con interesse un contenitore di plastica.

    «Cosa sono quelli?» domandò Jillian, lanciando a Kayla un’occhiata curiosa.

    «Si tratta di un nuovo tipo di dolci che ho appena creato. Li ho chiamati Baci Paradisiaci.»

    Jillian sorrise, divertita. «Mi piace questo nome, lo trovo molto divertente. Cosa c’è dentro?»

    «Crema di burro con caffè espresso e caramello, il tutto ricoperto da cioccolato bianco.» Inoltre c’era anche un ingrediente segreto che stimolava l’eccitazione nella persona che lo assaggiava.

    «Mmh...» disse con entusiasmo Jillian e, prima che Kayla potesse fermarla, aprì il contenitore di plastica, prese in mano uno dei dolci e ne respirò il profumo. «Sembra squisito, sono sicura che ha un sapore ottimo» aggiunse, aprendo la bocca per assaggiarne un pezzo.

    A Kayla si mozzò il fiato in gola e le uscì dalla bocca un no perentorio. Contemporaneamente si avventò sopra sua sorella e le tolse il dolce che teneva stretto fra le dita, prima che lo ingoiasse.

    Jillian fece a sua volta un balzo indietro spaventata e la guardò, accigliata. «Kayla! Ti stai comportando come se quel dolce fosse avvelenato o qualcosa di simile!»

    Decisamente come se fosse qualcosa di simile! Rimise il dolce nel contenitore e lo ricoprì. «È necessario che ti metta in bocca sempre tutto quello che vedi?»

    «Ehi, guarda che sono molto selettiva riguardo a quello che mi metto in bocca» rispose Jillian sulla difensiva, ma il divertimento che traspariva dai suoi occhi contraddiceva la sua indignazione.

    Kayla chinò la testa di lato, temendo di aver esagerato, ma non voleva trasformare la libidine di sua sorella in un bisogno frenetico. Inoltre, non voleva che qualcuno venisse a conoscenza del suo segreto, almeno finché non avesse potuto testare meglio i dolci. Guardò ancora la sorella e balbettò una scusa per il suo strano comportamento. «Mi... mi dispiace, Jillian, non avevo intenzione di turbarti. Il fatto è che non me la sento ancora di farli assaggiare a nessuno.»

    Jillian fece una smorfia che evidenziò ulteriormente la sua bellezza. «E io che pensavo di essere la tua assaggiatrice di fiducia.»

    Kayla depose i dolci nella borsa della spesa che avrebbe dovuto portare a casa. In questo modo, nessuno avrebbe cercato di mangiarli a sua insaputa. «Ti prometto che avrai la possibilità di assaggiarli appena sarò completamente soddisfatta della ricetta.»

    «Oh, allora va bene.» Jillian sembrò contenta di quel compromesso e abbracciò affettuosamente la sorella. Il significato di quell’abbraccio fece sorridere Kayla. Quando erano bambine avevano stretto l’accordo che qualsiasi discussione seguita da un abbraccio avrebbe dovuto essere dimenticata. Da adulte, quel patto era ancora valido. «Buona fortuna per stanotte. Chiamami più tardi per dirmi come è andata, okay?»

    «Lo farò.» Kayla osservò Jillian allontanarsi dalla cucina ancheggiando e non poté fare a meno di sorridere, notando che rubava un po’ di crema chantilly da una ciotola prima di uscire dal retro.

    Jack Tremaine era letteralmente sedotto dal suo sorriso, dolce e tentatore come i dessert che stava servendo. La sua bocca continuava ad attirare la sua attenzione. Non provava quell’effetto da molto tempo. Si sentiva incredibilmente attratto dalla capacità della donna di affascinarlo con nient’altro che un sorriso birichino, con

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