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Una gara molto particolare (eLit): eLit
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E-book150 pagine2 ore

Una gara molto particolare (eLit): eLit

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Info su questo ebook

Mitch Lassiter ha desiderato per anni Nicole Britton così, quando gli si presenta l'occasione di partecipare con lei a una versione molto particolare di Survivor, non ci pensa nemmeno a tirarsi indietro e si iscrive alla gara. Immersi nella natura lussureggiante di un'isola da sogno dovranno esplorare l'uno le fantasie dell'altra. E per vincere decideranno di puntare sulle più selvagge...
LinguaItaliano
Data di uscita31 ago 2016
ISBN9788858958810
Una gara molto particolare (eLit): eLit
Autore

Janelle Denison

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Una gara molto particolare (eLit) - Janelle Denison

    successivo.

    Prologo

    «Ecco qui l'inserzione per l'evento a scopo di beneficenza che si terrà a Wild Fantasy.»

    Merrilee Schaefer Weston sorrise alla sua assistente recuperando la copia dell'annuncio. Tutto quello che doveva fare era dare una rapida occhiata di controllo prima di inviarlo ai giornali e alle agenzie di viaggi. «Fantastico. Grazie, Danielle.»

    Gli occhi della ragazza brillarono d'entusiasmo. «Anche quest'anno sarà un successo enorme, sia per gli ospiti sia per la beneficenza. Ne sono certa.»

    Merrilee annuì sentendosi ugualmente ottimista. «È quello che spero.»

    Mentre Danielle lasciava l'ufficio per tornare a occuparsi di altre mansioni, Merrilee si appoggiò allo schienale della sua poltrona, esaminando l'inserzione e soffermando la sua attenzione sull'ardita didascalia: Wild Fantasy. Dove non esistono limiti e dove tutto è possibile.

    Amore incluso, pensò Merrilee. Sì, soprattutto quello.

    Grazie all'incredibile successo dei villaggi turistici che possedeva su alcune piccole isole a sud della Florida e ai soldi che il marito le aveva lasciato, tre anni prima le era venuta l'idea di organizzare qualcosa di particolare. Delle vacanze che non solo fossero indimenticabili per i suoi ospiti, ma che potessero anche fare del bene a qualcun altro. Così era nato il progetto. Dei complessi turistici che Merrilee possedeva, Wild Fantasy sembrava essere il posto ideale per ospitare un evento come quello, che si articolava in diversi tipi di competizioni.

    Le regole erano semplici e chiare. I partecipanti, tutti rigorosamente single, dovevano scegliersi un partner con il quale fare coppia fissa per tutta la settimana e cimentarsi in giochi sexy e avventurosi allo scopo di accumulare punti e alla fine vincere dei premi in soldi da destinare a un ente o a una persona bisognosa. A ogni competizione la sfida si faceva più intensa e difficile, e richiedeva un notevole impegno da parte di entrambi per non essere eliminati.

    Nel fare tutto questo capitava spesso che qualcuno si accorgesse di avere qualità delle quali fino a quel momento non aveva neppure sospettato l'esistenza. Una notevole potenza fisica, per esempio, o una grande forza di volontà per superare le debolezze e le vulnerabilità.

    Il desiderio di Merrilee era che ognuno lasciasse l'isola con un ritrovato rispetto della propria persona e delle proprie capacità, e con un senso di orgoglio per tutto quello che aveva fatto nel tentativo di vincere. Su un piano personale, poi, il suo augurio era che ciascun ospite facesse la conoscenza approfondita del proprio partner. E chissà, poteva anche nascere l'amore o una bella amicizia... Infine, ognuno aveva diritto a esprimere una propria fantasia che doveva essere esaudita durante il soggiorno.

    Molte erano le lettere che aveva ricevuto dalle persone che avevano partecipato alle edizioni degli anni precedenti. Ognuna di loro conteneva i ringraziamenti per la sua generosità nell'aver aiutato diverse associazioni, e a volte persino la testimonianza che grazie a quella vacanza alcuni dei suoi ospiti avevano trovato qualcuno di speciale.

    Merrilee sospirò, ben sapendo come ci si sentisse quando si era innamorati. Lei lo era stata profondamente. Di Charlie Miller, l'uomo che aveva catturato il suo cuore e che poi, purtroppo, era morto durante la guerra del Vietnam, prima ancora che potessero cominciare veramente una vita insieme. Quella perdita le aveva lasciato un vuoto enorme, che nemmeno il matrimonio con Oliver Weston, anche lui ormai deceduto, era stato capace di colmare.

    Da qualche tempo, però, la presenza misteriosa di C.J. Miller, assunto come pilota della Fantasies Inc., riusciva ad accenderle sensazioni proibite che non provava da anni. Distrattamente si toccò il rubino a forma di cuore che portava al collo, regalo di un ammiratore la cui identità era ancora ammantata di mistero. Tanto quanto quella di C.J.

    Wild Fantasy, dove non esistono limiti e dove tutto è possibile...

    Quella frase riecheggiò nella sua mente evocandole inequivocabili fantasie. Forse era arrivato il momento di approfondire la conoscenza con quel pilota.

    In preda a un brivido, diede la sua approvazione all'annuncio e fece una piccola annotazione per Danielle. In realtà, qualcosa che voleva ricordare anche a se stessa.

    Che le fantasie più sfrenate di ognuno possano realizzarsi.

    1

    Ovunque avrebbe riconosciuto quella massa di capelli biondo miele e quel corpo incredibile fatto apposta per il peccato.

    Con lo sguardo fisso, Mitch Lassiter guardò Nicole seguire la hostess attraverso la sala da pranzo affollata del Country Club, dove stava aspettando l'arrivo di sua madre per pranzare insieme a lei. Fasciata in un abitino rosso corallo che esaltava la sua abbronzatura dorata sottolineandone la figura snella, catturò senza alcuno sforzo l'attenzione di tutti gli uomini presenti nel locale.

    Il suo passo era sicuro e l'oscillazione dei suoi fianchi assolutamente leggiadra. Sorrise agli sguardi di apprezzamento, ma nonostante quella sua cordialità c'era qualcosa di evasivo in lei, qualcosa che andava scoperto.

    Nicole Britton. Sfrontata e focosa, selvaggia e impetuosa. Sexy da morire. La conosceva da sette anni, da quando le loro madri erano diventate amiche, e aveva capito che era una donna decisamente competitiva durante un raduno di famiglia, quando lei lo aveva invitato a giocare a biliardo. Risoluta e determinata durante le partite, aveva anche trovato il modo di flirtare con lui con il suo comportamento civettuolo, battendolo però ben tre volte su tre.

    Nonostante l'innegabile disfatta, quella serata, avvenuta qualche tempo prima, era stata una delle più divertenti che potesse ricordare. La concessionaria di auto che possedeva e gli obblighi familiari avevano assorbito tutta la sua vita dopo la morte del padre, lasciandogli poco spazio da dedicare ai divertimenti e alle relazioni sentimentali. Anche se quella volta si era praticamente arreso all'innegabile attrazione fisica tra di loro ed era quasi arrivato a chiederle un appuntamento, fino a che non si era reso conto che le rispettive madri li avevano guardati in modo un po' troppo compiacente. E all'epoca lui non si sentiva assolutamente pronto a una relazione seria e duratura, come d'altra parte neppure Nicole. Da quando aveva rotto con un intraprendente consigliere comunale della loro città circa un anno prima, Mitch era piuttosto sicuro che anche lei la pensasse allo stesso modo.

    Ma quella decisione non aveva bloccato il desiderio che provava per lei e non aveva influito sull'atteggiamento di Nicole a flirtare con lui quando erano insieme, il che aveva contribuito ad aumentare sempre più la tensione erotica tra di loro.

    Nel momento in cui cercò di liberarsi da quei pensieri, Nicole girò la testa nelle sua direzione e i suoi capelli, lunghi sino alle spalle, ondeggiarono luminosi.

    La sorpresa le accese lo sguardo e si tramutò in un accattivante sorriso. «Mitchell! Chi avrebbe pensato di incontrarti qui...» disse con tono impudente.

    Mitch fece un cenno con il capo a mo' di saluto e ricambiò il sorriso. «È bello vederti, Nicole.»

    Anzi, molto bello. Infatti, non solo era più sexy e conturbante che mai, ma aveva un profumo delizioso. Quello delle albicocche mature.

    «Sono qui perché devo pranzare con mia madre» disse Mitch prima di rivolgersi alla hostess. «Credo che lei abbia indirizzato la signorina Britton al tavolo sbagliato.»

    «Niente affatto, signor Lassiter.» La ragazza scosse enfaticamente la testa appoggiando un altro menu sul tavolo. «Sua madre e la signora Britton hanno prenotato un tavolo per quattro e mi hanno incaricata di farvi accomodare e di dirvi di aspettarle.»

    «Interessante...» mormorò Mitch proprio mentre la ragazza li lasciò per fare ritorno alla reception.

    Nicole fu sorpresa da quelle parole, ma scivolò nel posto vuoto accanto a Mitch. «Davvero interessante, considerato che anch'io mi aspettavo di pranzare solo con mia madre. Mi ha telefonato questa mattina dicendomi che doveva parlarmi di qualcosa di importante.»

    «Lo stesso ha fatto la mia» replicò Mitch ironicamente. «Chissà per quale motivo entrambe hanno volutamente evitato di dirci che avremmo pranzato in quattro.»

    «Perché, avresti preferito startene un poco da solo con me?» chiese Nicole con voce bassa e suadente.

    Mitch sentì un brivido, nonostante conoscesse bene quel suo tipico atteggiamento e nonostante sapesse che si divertiva a provocarlo.

    «Senza dubbio. Siamo ancora in tempo a darci alla fuga, se vuoi.»

    «Mmh, devo dire che come proposta non è niente male, ma credo che molto difficilmente mia madre e la tua apprezzerebbero... Oppure mi sbaglio?»

    Mitch rise. «E da quando una ribelle come te si preoccupa dell'approvazione altrui?»

    «Una ribelle come chi?» replicò lei con prontezza buttando innocentemente la testa all'indietro. «Che cosa di me ti ha dato quest'impressione?»

    Appoggiandosi allo schienale della sedia, Mitch incrociò le braccia all'altezza del petto. «Oh, vediamo...» disse pensando agli episodi della sua vita che conosceva tramite i racconti della madre. «Ad esempio so che tre anni fa hai rifiutato una generosa offerta di tuo padre di lavorare come receptionist nel suo studio medico.»

    Nicole lo interruppe guardandolo con i suoi espressivi occhi verdi e alzandoli al cielo. «Santo cielo, che cosa mi tocca sentire! Quella generosa offerta altro non era che il tentativo dei miei genitori di trasformarmi in una graziosa ragazza perbene con un lavoro grazioso e perbene, in realtà molto più adatto a qualcuno più grazioso e perbene di me!»

    Mitch dovette trattenersi per evitare di ridere a quella descrizione. «E così ci hai pensato da sola a trovarti un'attività, e hai aperto quell'agenzia che organizza viaggi avventurosi. Non è così?» Per quello che ne sapeva, lei e il suo partner in affari, Guy Jacobs, non solo organizzavano pacchetti per clienti interessati a escursioni, ma entrambi facevano da guide in spedizioni di trekking, scalate, rafting e altre diavolerie di sport semi-estremi.

    «Sì, è vero. Ed è sempre stato un successo, anche se mio padre non mi ha mai appoggiata.»

    E tuttavia la speranza di ottenere l'approvazione paterna rimaneva molto forte in lei, nonostante i continui tentativi di far credere il contrario. Infatti il tono della voce l'aveva tradita, anche se era stato prontamente camuffato da un'indifferente scrollata di spalle.

    Sotto quella facciata di donna sfrontata, Nicole sembrava avere un animo mite. «Personalmente nemmeno io ti ci vedo bene, come receptionist.»

    «Grazie» rispose come quando si riceve un complimento, «mi conosci meglio di quanto non credessi.»

    Be', se solo avesse saputo quanto avrebbe voluto conoscerla persino di più... Inaspettatamente Mitch fece scivolare il palmo della mano sopra la sua, sorridendole maliziosamente.

    La reazione di Nicole fu immediata. «E così pensi che dovremmo andarcene da questo locale mano nella mano come due innamorati e fregarcene dei pettegolezzi che susciteremmo? Potrebbe anche essere molto divertente...»

    Nella mente di Mitch una cosa era certa. Se avesse accolto la sfida di Nicole e se ne fossero andati di lì, avrebbero dovuto fare i conti con un'attrazione vera che difficilmente avrebbe potuto essere ignorata. «Sai, sono convinto che tu saresti in grado di far peccare un santo, e se non fosse per il fatto che tua madre e la mia si stanno dirigendo verso di noi in questo momento, farei di tutto per cercare di capire fino a che punto ti piace giocare con

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