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Una settimana da sogno (eLit): eLit
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E-book150 pagine2 ore

Una settimana da sogno (eLit): eLit

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Info su questo ebook

Dopo aver trascorso anni a trasformare la sua società di computer in un successo, Alexis Baylor può finalmente dedicarsi a se stessa: passerà una settimana da sogno in una località esotica in cui potrà soddisfare tutte le sue fantasie più segrete. E non sarà sola! Dividerà questo paradiso dei sensi con uno sconosciuto. Solo che per Jackson Witt, questo è il suo nome, il piacere passa attraverso la vendetta...
LinguaItaliano
Data di uscita31 ago 2016
ISBN9788858958797
Una settimana da sogno (eLit): eLit
Autore

Janelle Denison

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Una settimana da sogno (eLit) - Janelle Denison

    successivo.

    Prologo

    Alexis Baylor voleva avere una relazione e un bambino e Merrilee Schaefer-Weston avrebbe fatto del suo meglio per soddisfare la richiesta della donna. In fondo, il suo lavoro era proprio quello di realizzare i sogni dei suoi ospiti.

    «Signora Weston, l'idrovolante atterrerà a Seductive Fantasy fra mezz'ora. Il motoscafo è pronto a portarla all'isola per dare il benvenuto agli ospiti.»

    Merrilee alzò lo sguardo dalla cartella che conteneva la fantasia di Alexis Baylor e sorrise alla sua assistente. La Fantasies Inc. comprendeva un gruppo di villaggi paradisiaci al largo delle isole Keys in Florida. La sede era situata a Wild Fantasy, il primo dei villaggi insulari. Gli altri portavano nomi altrettanto suggestivi, come Seductive Fantasy, Secret Fantasy e così via.

    «Grazie, Danielle.» Guardò l'orologio. «Sarò al molo fra dieci minuti.» Prima che l'assistente uscisse dall'ufficio, le chiese: «A proposito, è stato assunto un altro pilota che sostituisca Mark?».

    «Sì.» Danielle sfogliò i suoi appunti sul blocco e fermò il dito a metà pagina. «C.J. Miller prenderà il posto di Mark a partire dal mese prossimo.»

    Miller. Come sempre, quando si imbatteva in quel cognome molto comune, Merrilee provava un brivido dalla testa ai piedi e veniva assalita dai ricordi agrodolci di quando era giovane e pazzamente innamorata. Ricordi che non si erano affatto sbiaditi nei trentacinque anni trascorsi dalla sua romantica storia con Charlie Miller e dalla tragica morte di lui in Vietnam; poi era seguito il matrimonio di convenienza con un uomo più vecchio di lei di ventitré anni.

    Durante tutti gli anni di matrimonio, si era sforzata di essere la moglie fedele di un uomo freddo e insensibile che la trattava come se fosse una sua proprietà piuttosto che una moglie. Per colpa dell'impotenza del marito, le era stata negata la gioia di avere dei figli.

    Alla sua morte, avvenuta cinque anni prima, aveva ereditato milioni di dollari... più di quanti avrebbe mai immaginato. Non le era mai piaciuto il ruolo di moglie viziata e non poteva pensare di passare il resto della vita a languire in una villa signorile. Così era nata la Fantasies Inc.

    Forse era troppo tardi per trovare la felicità, ma aveva deciso di usare l'eredità per soddisfare le fantasie altrui. Viveva indirettamente i piaceri e le soddisfazioni che gli altri scoprivano sulle sue isole. Non c'era fantasia - che fosse una storia d'amore, un'avventura o uno stravagante desiderio - che la Fantasies Inc. non fosse in grado di realizzare.

    Mai nei suoi sogni più sfrenati avrebbe creduto che le sue isole a tema avrebbero avuto un successo tanto strepitoso.

    «Signora Weston?»

    La voce lontana della sua assistente la riportò al presente. Batté le palpebre, fugò il passato in fondo alla mente e si concentrò sui lineamenti preoccupati di Danielle. «Scusami, che cosa dicevi?»

    La ragazza inclinò la testa e la guardò con espressione curiosa. «Stavamo parlando del nuovo pilota, C.J. Miller.»

    «Giusto. C.J. Miller» mormorò lei scrivendo il nome - come se potesse dimenticarlo! - e la data in cui avrebbe preso servizio.

    «Vado a dire al motoscafista che sarà al molo fra poco.» Danielle si girò e uscì dall'ufficio.

    Avendo solo pochi minuti a disposizione, Merrilee prese la domanda che stava esaminando prima di venire interrotta. Alexis Baylor voleva essere desiderata e corteggiata da un uomo bello e sexy con cui sperava di avere un figlio senza nessuna pretesa da parte dell'uomo. Non sarebbe stato difficile trovare qualcuno disposto a soddisfare la richiesta di Alexis di una settimana ad alto contenuto erotico, ma le ripercussioni di quella particolare fantasia sarebbero durate per tutta la vita e lei dubitava che la donna ne fosse pienamente consapevole. Il lieto fine era la sua specialità e cercava sempre di dare alle sue clienti due opzioni una volta esaudite le loro fantasie... o andarsene e riprendere la vita di prima o correre un rischio che avrebbe potuto dare un nuovo corso alla loro vita.

    Tamburellando con le dita sul ripiano della scrivania, notò la data delle vacanze di Alexis. Anche se non poteva garantire il concepimento - quello dipendeva solo dal fato - aveva un mese di tempo per trovarle l'uomo ideale. Un uomo che soddisfacesse i desideri di Alexis e corrispondesse anche ai suoi principi di integrità e onestà.

    1

    «Accidenti a quella Alexis Baylor» imprecò fra sé Jackson Witt.

    Quattro anni addietro aveva giurato che non si sarebbe mai più fatto prendere in giro da una donna. Quella Alexis Baylor, una totale sconosciuta, era riuscita non solo a farlo sentire uno stupido, ma lo aveva proprio fatto imbestialire. E si sarebbe acquietato soltanto quando avesse scoperto il suo punto debole per usarlo contro di lei.

    Era stato ferito dal suo fare subdolo sia dal punto di vista personale sia professionale... proprio al cuore della sua società, la Extreme Software. Ancora non si capacitava di come Fred Hobson, un uomo assunto per essere inserito nel gruppo di progettazione, potesse essersi infiltrato nell'azienda per rubargli la tecnologia segreta che Jackson aveva perfezionato in quegli anni. L'uomo se ne era andato all'improvviso nove mesi prima ed era stato subito riassunto dalla Gametek, la compagnia per cui Fred lavorava prima di passare alla società di Jackson. Era ormai chiaro che la Gametek non aveva perso tempo a utilizzare il progetto della Extreme Software.

    Basandosi sugli elementi a sua disposizione, Jackson aveva concluso che non era una coincidenza che il codice di brevetto usato dalla Gametek per il loro nuovo, rivoluzionario videogame corrispondesse esattamente al suo. Quella Alexis Baylor, titolare della Gametek, doveva essere una donna d'affari senza scrupoli per aver deciso di ricorrere alla riproduzione abusiva di un progetto altrui.

    Con un borbottio di disgusto, Jackson buttò di lato le informazioni trovate su Internet, la prima, scioccante prova della violazione commessa dalla Gametek. Il comunicato stampa della società annunciava che il loro gioco innovativo d'azione e avventura, Zantoid, realizzato grazie alla sua tecnologia, sarebbe stato messo sul mercato quell'autunno. La Gametek, una società di software di San Diego di cui non aveva mai sentito parlare prima di allora, era diventata nel giro di una notte uno dei suoi più importanti concorrenti.

    Quella faccenda era servita a ricordargli soprattutto che le donne avevano sempre voluto qualcosa da lui, a partire da sua madre fino a quelle con cui aveva avuto brevi avventure; erano tutte interessate al suo denaro. Alexis Baylor non aveva messo direttamente la mano nel suo portafoglio, ma di sicuro aveva trovato un modo diverso per intaccare i suoi introiti. Lui aveva lavorato sodo per creare la sua società e non intendeva certo permettere a quella donna di raccogliere i frutti del suo duro lavoro.

    Lanciando uno sguardo all'orologio a parete del suo ufficio vide che erano le otto e cinquanta. Gli restavano dieci minuti prima dell'arrivo di Mike Mansel. Mike era il suo miglior amico, nonché l'investigatore privato a cui si era rivolto perché indagasse su Alexis Baylor. Voleva tutti i particolari che la riguardavano, da quello che mangiava per colazione a chi frequentava, a quello che faceva nel suo tempo libero e qualsiasi sua idiosincrasia.

    Sentendosi nervoso e impaziente, si alzò e andò alla grande vetrata che occupava tutta una parete del suo ufficio di un grattacielo di Atlanta, ma il movimento non lo aiutò a bruciare nemmeno un po' della sua irrequietezza.

    Aveva già parlato con i suoi legali sulle possibilità di presentare una denuncia di contraffazione di brevetto, concorrenza sleale, violazione del segreto professionale e una serie di altri termini legali incomprensibili, e mentre loro esploravano tutte le possibilità contro la Gametek, Jackson aveva deciso di prendersi anche una compensazione personale. Una serata con Alexis Baylor.

    Voleva toglierle qualcosa, proprio come aveva fatto lei, qualcosa di privato ed emotivo che non le avrebbe mai permesso di dimenticarsi di lui e di quello che le avrebbe fatto. Si rifiutava di permettere ancora una volta a una donna di usarlo per i propri scopi. Adesso tutto dipendeva dal tipo di informazioni che Mike era riuscito ad avere sul conto di Alexis.

    «Signor Witt.» La voce della sua giovane segretaria gli arrivò attraverso l'interfono. «Mike Mansel vorrebbe vederla.»

    Jackson fugò il senso di frustrazione che da una settimana era stato il suo compagno costante. «Grazie, Rachel. Fallo entrare e non passarmi chiamate fino a quando se ne andrà.»

    «Sì, signore.»

    Meno di un minuto dopo, Mike entrò in ufficio con la sua solita aria disinvolta. Nonostante l'aspetto da persona bonaria e tranquilla, Mike era un investigatore molto stimato e Jackson non solo si fidava di lui perché erano amici dai tempi del college, ma lo considerava anche una persona molto discreta.

    Mike depose la sua borsa di pelle su una sedia e Jackson gli andò incontro per stringergli la mano.

    «Grazie per essere venuto subito» disse, sapendo quanto l'amico fosse occupato.

    L'altro scrollò le spalle. «Potrai esprimermi la tua gratitudine offrendomi una birra uno di questi giorni. Ti sono sempre debitore per tutti i clienti che mi hai procurato.»

    Mike era una delle poche persone che si aspettavano da lui soltanto amicizia, perciò era facile fargli pubblicità. «Non mi devi niente, Mike, e ti farò avere il tuo compenso prima di sera. Allora, che cosa hai scoperto su Alexis Baylor?»

    «Non molto, a parte le cose prevedibili e fatti del suo passato che non hanno niente di illegale o disonorevole, né dal punto di vista professionale né da quello personale.» Mike si accomodò su una delle poltroncine di pelle davanti alla scrivania. «Mi dispiace deluderti, Jackson. Quella donna ha una reputazione immacolata.»

    Non poteva credere che Alexis fosse completamente innocente e conducesse una vita esemplare, non dopo avere scoperto che aveva usato uno dei suoi uomini come talpa per ottenere informazioni segrete sulla sua società.

    Incurvò le labbra in un sorriso ironico. «Forse perché incarica altri di fare il lavoro sporco.»

    «Può darsi» concesse Mike, «ma ho passato cinque giornate a sorvegliarla e a raccogliere informazioni su di lei, cercando di trovare qualcosa che confermasse i tuoi sospetti, e ti assicuro che conduce una vita irreprensibile.»

    «Evidentemente è una brava attrice, perché io ho un comunicato stampa della Gametek che ti contraddice. Ha rubato la mia tecnologia tramite Fred Hobson e voglio fargliela pagare.»

    Mike lo fissò per un lungo momento, poi aprì la borsa e ne estrasse una cartelletta da cui tolse un fascio di carte pinzate insieme. «Questo è il mio rapporto, ma ti farò un breve resoconto.»

    Glielo passò perché Jackson lo leggesse mentre gli elencava i fatti a memoria. «Alexis Baylor ha perso i genitori a dieci anni ed è stata poi cresciuta da uno zio. Martin Baylor non si è mai sposato e ha dedicato tutto il suo tempo alla Gametek, che però non è mai decollata mentre lui era vivo. Alexis era una ragazza timida e tranquilla e dopo aver frequentato l'università a San Diego, dove si è laureata a pieni voti specializzandosi in informatica, è andata a lavorare per lo zio, progettando dei videogiochi molto semplici. Quando lui è morto tre anni fa, Alexis ha ereditato la società.»

    Jackson si passò una mano sulla mascella. «Ma guarda che fortuna.»

    Mike scrollò le spalle. «Alexis era la sua unica parente, perciò non c'era nessun altro che potesse succedergli. Da un punto di vista economico, non ha ereditato molto, visto che

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