Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Anime in Hannover
Anime in Hannover
Anime in Hannover
E-book76 pagine53 minuti

Anime in Hannover

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Thriller - racconto lungo (45 pagine) - Riccardo Passoni è il più improbabile degli investigatori. Un uomo imbolsito dalla vita, marchiato dal rimorso e segnato da un destino misterioso. Incapace di vedere oltre il proprio naso, eppure costretto a guardare nell'infinito mondo degli spiriti.


Dal centro del tavolo, la bottiglia di J&B chiama Riccardo Passoni. L’etichetta gialla brilla come un faro ipnotico. Lui la fissa, indeciso se cedere alla tentazione. La vuole, quella bottiglia, per sconfiggere il suo dolore. Ma la teme, per le porte che spalanca. Gli eventi degli ultimi mesi, prima con il piccolo Yue Tu a Hong Kong, poi con lo yūrei a Sendai, lo hanno messo di fronte a una realtà che non ha niente in comune con le persone normali. E anche stavolta, quando J&B l’ha vinta su di lui, si ritrova catapultato in un tormentato mondo sovrannaturale. Solo che stavolta nel “sogno” c’è Lei: Angela, la sua ex-compagna. Colei che tuttora ama, anche se il loro rapporto è stato distrutto dall’aborto che lui ha voluto, dividendoli. Ma ora un’ombra da un passato sanguinoso minaccia Angela, in quel di Hannover. Per Riccardo Passoni, investigatore con il dono di comunicare con gli spiriti, stavolta è una questione personale!


Delos Veronesi è nato a Bergamo nel 1977. Ha vissuto per tre anni in Cina. Ha scritto vari racconti, presenti in diverse antologie, e due romanzi: Winter, edito da Watson, e Il destino della tigre, su Amazon. In fase di pubblicazione, nel 2019, un nuovo romanzo cyberpunk, per Watson, e un manga action ispirato agli anni 80. Per Delos Digital ha pubblicato gli ebook Kowloon Moon e Byakkotai

LinguaItaliano
Data di uscita27 ott 2020
ISBN9788825413533
Anime in Hannover

Leggi altro di Delos Veronesi

Correlato a Anime in Hannover

Ebook correlati

Gialli hard-boiled per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Anime in Hannover

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Anime in Hannover - Delos Veronesi

    9788825410860

    Ho scoperto il mondo da adulto,

    spero che Alessandro scopra l’universo.

    1

    Anteo

    La bottiglia di J&B lo guardava dal cento del tavolo su cui l’aveva appoggiata. L’etichetta gialla brillava come un faro da cui non riusciva a staccare gli occhi, la fissava indeciso se cedere alla tentazione di berla. La voleva, ma aveva paura di quello che sarebbe successo.

    Solo poche ore prima non ci avrebbe nemmeno pensato, si sentiva bene, aveva voglia di uscire. Non sapendo cosa fare era andato all’Anteo City Life per vedere un film. Non aveva controllato cosa ci fosse in programmazione, non gli interessava, voleva solamente stare in mezzo alla gente per fingere di essere come loro. Gli eventi degli ultimi mesi, prima con il piccolo Yue Tu a Hong Kong, poi con lo yūrei a Sendai, lo avevano messo di fronte a una realtà che non aveva niente in comune con le persone normali. Aveva scoperto di poter entrare in contatto con il mondo del sovrannaturale e, in particolari condizioni, poteva interagire con gli spiriti che tormentavano i mortali.

    Aveva impiegato settimane a superare l’aggressiva chiusura con cui si era protetto dal mondo, temeva di avere un attacco e di essere preso per pazzo, o di diventare un emarginato tra gli esclusi. Si era sentito solo, non sapeva controllare il suo dono e aveva paura a uscire di casa. Era stata dura vincere i timori ma alla fine ci era riuscito, per la prima volta dopo moltissimo tempo si era sentito tranquillo.

    Il cinema non distava molto da casa sua e aveva deciso di andarci a piedi, i posteggi in zona Sempione erano rari, usare l’auto lo avrebbe costretto a impazzire per trovare buco in cui parcheggiarla al ritorno. Si era incamminato osservando le persone che gli passavano accanto senza notarlo, erano talmente impegnate a pensare agli affari loro da rendere evidente lo sforzo che facevano per ignorare tutto ciò che le circondava.

    Riccardo Passoni si era goduto la camminata, aveva percorso le vie lastricate di cartacce a testa alta, arrivato davanti al multisala si era anche fermato ad ammirare l’onda di specchi del grattacielo che gli svettava accanto.

    Era bello potersi sentire normale.

    Aveva mosso i primi passi verso il Podium progettato da Zaha Hadid, quando la sua attenzione era stata catturata da un movimento poco lontano. Una sagoma tra la folla, un lento ancheggiare che avrebbe potuto riconoscere tra mille. Angela, la sua Angela, stava uscendo dallo Shopping District a braccetto con un uomo, una nullità dalla barba curata e dai vestiti che non sembravano essere stati pescati dal cesto tutto a 5 euro. Sembrava felice, sorrideva come in passato, come quando si amavano senza pensare a niente.

    Incapace di muoversi li aveva osservati allontanarsi. Lei si era voltata ma non l’aveva visto, aveva proseguito, continuando a parlare con quell’idiota che sembrava uscito da una soap della RAI. Passoni era rimasto a fissare l’angolo dietro cui erano spariti, le persone gli passavano accanto come salmoni che aggiravano un masso in mezzo alla corrente. Lei non sarebbe tornata indietro per corrergli incontro.

    – Signore, tutto ok? – Un ragazzo lo aveva riscosso dalla paralisi. – Si sente bene? Vuole che chiami un…

    – Vaffanculo da un’altra parte. Non sono un vecchio rimbambito, non ho chiesto il tuo aiuto!

    Si era allontanato ignorando le invettive che gli piovevano sulla schiena. Sapeva di aver sbagliato, ma non gli interessava. Angela era sparita, il sottile filo a cui si era aggrappato vedendola passare si era spezzato.

    Il cuore aveva smesso di battere e il cervello si era spento, era un fantasma intrappolato in un corpo che lo stava trascinando verso un emporio H24. Senza nemmeno accorgersene si era trovato a pagare una bottiglia di whisky, il proprietario del negozio gli aveva dato il resto senza chiedergli se volesse un sacchetto per portarla via, ogni notte vedeva decine di alcolizzati e sapeva riconoscere lo sguardo di chi vuole annegarsi a piccoli sorsi.

    Arrivato a casa aveva posato la bottiglia. Da quel momento la fissava come se fosse una pistola carica, una soluzione dolorosa ma necessaria a smettere di sentirsi morto a ogni respiro.

    Si sentiva svuotato, gli bruciavano gli occhi ma non riusciva a piangere, non aveva nemmeno la forza di arrabbiarsi per la sua immobilità. Avrebbe potuto farsi avanti, poteva ingoiare l’orgoglio per andare a salutarla invece di pietrificarsi sul marciapiede. Avrebbe dovuto farle almeno una telefonata, dirle che gli mancavano i suoi sorrisi e che aveva voglia di vederla, ma non lo aveva mai fatto.

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1