Haidell: Le sette sfide
()
Info su questo ebook
Correlato a Haidell
Titoli di questa serie (24)
Le ceneri della Fenice Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'incoscienza del tempo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOperazione Lupi Grigi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mistero delle cinque croci Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNero inchiostro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiants and Beggars: Strani e cruenti accadimenti nell'ambiente dei barboni conducono sulle tracce di un misterioso gigante biondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa sala d'attesa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSaluti a tutti: Un delitto di paese Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKasamaan: L'istinto oltre la ragione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl vestito rosso della contessa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Progetto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa fecondazione degli aquiloni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl patto del signor Hood: Brevi racconti neri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniHaidell: Le sette sfide Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Insonne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Opera dei pupi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa collina del faro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI draghi di Komodo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuella maledetta rapina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIncubi notturni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ultimo dei Discendenti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPelle Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa rabbia della sera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIncisioni: Il primo incarico del medico legale Nally McBag Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Ebook correlati
Furia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl tratto finale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn perfetto bastardo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'altra sorella: Un'indagine di John Adderley Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCasta Nera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMa tutto questo Alice non lo sa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa città senza rughe Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl silenzio della morte - Una misteriosa scomparsa - La lista dell'assassino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFalling Down: Edizione italiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe forme del silenzio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCalda sorpresa di natale: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA.O.F. The Age Of Evolution - La Setta dei Titani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ultima bambina d'Europa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQualcuno come te: The Heroes Series Vol.2 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDestino di sangue Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAllontata da me questo calice amaro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Compagnia Perfetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSenza Freni (trilogia di Santa Monica, libro #1) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl silenzio della morte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniContratto di matrimonio (Vivi le mie storie) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn marito quasi perfetto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa tua firma sul cuore: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI segreti di Ember Island Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa strada dei delitti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa società del coniglio bianco parte seconda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDietro la finestra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl segreto degli aghi di pino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRubata dal mio furfante: Legati attraverso il tempo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAttacco al Testimone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniResti: del passato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su Haidell
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Haidell - Michela Dattero
Prologo
Alcuni luoghi sono un enigma. Altri una spiegazione.
Era un freddo pomeriggio d’inverno e un gruppo di ragazzi affrontava un viaggio di sette ore verso la loro destinazione. Il pullman giallo scricchiolava un po’ ma i ragazzi ci facevano poco caso. Per la notte di Halloween avevano deciso di passare una notte in una delle roccaforti più famose del Paese, Haidell.
Haidell aveva più di tremila anni e c’erano leggende spaventose al riguardo. Leggende che ai ragazzi non interessarono più di tanto, le solite stupidaggini: fantasmi, zombi e roba simile. Ma una di queste leggende colpì Austin, il più responsabile di tutto il gruppo. Questa leggenda narrava che dentro Haidell si potesse accedere a delle sale e che ogni sala riservasse una sfida per chi ci sarebbe entrato. Le sfide erano sette e il tutto si concludeva con un premio per il vincitore. Austin ne parlò con gli altri e decisero di partire per quella strana e inquietante roccaforte.
Austin sentì il rumore di qualcosa che scoppiettava e il pullman si fermò. Vide l’autista del pullman imprecare in uno strano accento spagnolo. Gli si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla sudata, chiedendosi come fosse possibile sudare con meno tre gradi all’esterno e l’aria calda del pullman malamente spenta.
«Mi scusi, che succede?» disse Austin, chiedendosi se pagare tutti quei soldi per noleggiare un pullman traballante fosse stata una buona idea.
L’autista si voltò verso di lui con sguardo spento. Le rughe sulla fronte si corrugarono quando alzò le sopracciglia. La barba ispida era impossibile da non fissare e Austin fece uno sforzo enorme per non guardarla e non vomitare.
«Questo catorcio. Si sarà rotto il motore.»
Austin cercò di mantenere la calma e gli rivolse di nuovo la parola educatamente, cercando di non pensare al peggio.
«Non si può fare nulla per rimetterlo in moto? Potremmo chiamare dei soccorsi, oppure...»
L’uomo lo interruppe con un gesto scocciato della mano.
«Scendete e fatevi il resto a piedi. Manca poco.»
«Ma si gela!»
«E quindi? Non farete in tempo. Forza, ragazzino. Alzate quelle chiappe e fatevi ‘sta passeggiata.»
Austin si voltò verso i suoi compagni, con disapprovazione negli occhi. Lilith lo guardò e sussurrò fra sé e sé: «Oh, no.»
Capì al volo ciò che il compagno stava per dire. Austin aveva la capacità di farsi capire anche solo con uno sguardo. Aveva occhi chiari e profondi, di un verde prato misto a un azzurro cielo. Lilith li trovava stupendi, nonostante Austin dicesse che erano poco reali e troppo complicati. Per Lilith erano una meraviglia. Le era capitato più volte di perdersi dentro quel bel quadro, ma non avrebbe mai ammesso di amarlo.
Spostò i capelli corvini dal viso e si mise all’ascolto.
«Ragazzi, ho cattive notizie.»
Austin era calmo e serio ma nel suo tono si notava una certa nota d’ansia e sconforto. ‘Beth si alzò in piedi e disse a voce alta: «Cos’è, Austin, ti caghi sotto? Sapevamo che fossi un idiota, ma addirittura spaventarsi in questo modo per uno scoppiettio è esagerato!»
Leonardo le prese il polso e la tirò a sedere. Guardò Austin con aria scocciata e gli fece cenno di continuare. Austin si schiarì la voce e continuò a parlare, ignorando i commenti irritanti di ‘Beth.
«Il pullman ha avuto un guasto e dobbiamo finire il nostro viaggio a piedi.»
Nell’abitacolo si alzò un brusio di disapprovazione generale. Austin stava sudando freddo, temendo di dover rimanere bloccato lì al freddo per i prossimi due giorni. I soccorsi ci avrebbero messo ore per arrivare fin lassù e loro avrebbero sofferto il freddo. Darren si alzò in silenzio, s’infilò il giubbotto e prese lo zaino raggiungendo Austin. Lo guardò e gli sorrise.
Darren era un tipo solare e determinato. Quel giorno era vestito in un modo assurdo, come se fosse un arcobaleno ambulante, al contrario di Austin che aveva dei semplici jeans e una felpa. Considerava quel look il massimo che potesse fare per non sembrare un senzatetto. Ma alla fine era Halloween e ognuno poteva vestirsi come voleva. E andare a Haidell travestiti sarebbe stato forte per loro. Certo.
Darren prese la parola guardando tutti negli occhi e allargando le braccia come se volesse abbracciarli tutti.
«Andiamo, ragazzi! Sarà divertente! Sono sicuro che ci divertiremo un sacco, ce la faremo.»
‘Beth si alzò dal proprio sedile, fece una bolla translucida con la gomma da masticare e sfilò per il corridoio stretto del pullman, mettendo in mostra il suo corpo perfetto coperto dal travestimento e un maglione bianco legato in vita fin troppo largo per lei. Si fermò a pochi centimetri dalla faccia di Austin e disse: «Se mi stanco mi portate in braccio, idioti.»
Darren alzò gli occhi al cielo, sorridendo divertito. Austin guardò Lilith con sguardo implorante. Ci teneva molto a lei e non voleva renderla infelice o metterla a disagio. Voleva capire quale fosse la sua opinione, quali fossero le sue idee. Era una ragazza molto socievole, sempre sorridente ma molto misteriosa. E lui voleva scoprire e capire i suoi misteri.
Lilith lo guardò e sorrise alzandosi, mostrando il suo travestimento da cacciatrice. Si posizionò vicino ad Austin e i suoi occhi color del fuoco si puntarono su Leonardo che, senza esitazione, si mosse verso di loro. Lui aveva deciso di non travestirsi, definendo Halloween una schifezza per bambini.
Molti dei suoi compagni si chiedevano come mai fosse lì, vista la sua opinione riguardo l’argomento. Ma non fecero altre domande. Nonostante fosse basso, Leonardo aveva la forza di un gigante. Il che inquietava molto di più di un semplice travestimento.
Raggiunse gli altri dicendo: «Imma e Ugo. Venite o no?»
Imma, una ragazza albina travestita da indiana, si alzò tirandosi dietro il fratello, che inciampò e quasi cadde.
«Oh insomma Ugo, sta attento.» gli disse con un tono misto fra preoccupazione e noia. Erano due fratelli che agli occhi di tutti sarebbero sembrati gemelli. Entrambi albini ma caratterialmente molto diversi fra loro. Ugo guardò il suo amico Oscar, un tipetto strambo seduto in penultima fila e disse: «Oscar, Logan... venite con noi?»
I due si alzarono. Erano esattamente gli opposti. Oscar, alto e muscoloso, e Logan, basso e minuto. Il primo, socievole e allegro, e il secondo, timido e silenzioso. Mentre s’incamminavano, si guardarono e si voltarono, lanciando un’occhiata interrogativa alle loro compagne,che erano fra le ultime rimaste sedute. Emery e Laura erano sorelle gemelle e l’una non faceva nulla in assenza dell’altra. Erano interessanti e geniali. Si lanciarono un breve sguardo e si alzarono in simultanea, raggiungendo gli altri seguite da Yamy, una delle ragazze più determinate del gruppo. Austin guardò l’autista e lo salutò con un gesto della mano. I dodici, scesi dallo stretto abitacolo, si avviarono sui loro passi, ignari del fatto che qualche ora dopo per loro non ci sarebbe stato più scampo.
1.
Spesso non è la montagna avanti a te che ti consuma. È il sassolino nella scarpa.
I ragazzi continuavano a