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Oncologia e Nutrizione
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E-book176 pagine1 ora

Oncologia e Nutrizione

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Info su questo ebook

Tre tumori su dieci sono oggi causati da una cattiva alimentazione, spesso troppo ricca di grassi e proteine di origine animale, di zuccheri raffinati, di nitriti e nitrati, molto diffusi negli alimenti conservati. A tutto questo, vanno aggiunti fattori ambientali, l’acqua inquinata, i pesticidi e così via. La dieta, dal latino diaeta, a sua volta dal greco δίαιτα, dìaita, «modo di vivere», in particolar modo nei confronti dell’assunzione di cibo, è l’insieme degli alimenti che gli animali e gli esseri umani assumono abitualmente per la loro nutrizione ovvero lo spettro alimentare. Se pensiamo ai tumori gastrointestinali, tre su quattro hanno un rapporto diretto con l’alimentazione, in particolare con tutti quei cibi o bevande che causano stati infiammatori. E si è visto che persino i tumori ai polmoni causati dal fumo si riducono con il consumo di molta frutta e verdura. Il tumore e le cure necessarie per combatterlo, comportano un cambiamento delle abitudini alimentari, pertanto cambiare stile di vita e assicurare una corretta alimentazione assume una forte valenza scientifica, dal momento che oggi vengono studiati i cibi ottimali per pazienti che si sottopongono a chemioterapia ed altri trattamenti anti-cancro.
Dalla prefazione del Professor Giampaolo Tortora

Il libro è composto a latere del progetto Covivio da Clelia Bonaiuto, Daniela Cafaro, Ilaria Trestini.
Il progetto Convivio è un percorso di umanizzazione delle cure orientato verso la fragilità degli ammalati, soprattutto quelli oncologici, dei loro bisogni extra-clinici, dei loro stati d’animo e delle loro problematiche di natura sociale e psicologica.
Queste infatti possono influenzare negativamente il percorso terapeutico.
L’obiettivo è di offrire ai pazienti e ai loro familiari un momento di svago, di intrattenimento, di approfondimento e di apprendimento di nuove conoscenze nell’attesa di trattamenti chemioterapici, distogliendoli così dalle ansie e dalla routine ospedaliera.
l progetto è ideato e realizzato dall’Unità di On­cologia dell’Azienda Os­pedaliera di Verona. Le autrici ne sono parte attiva ed hanno contribuito alla sua nascita.
Nella parte finale del libro sono riportate numerose ricette, che riescono a far convivere gusto e ingredienti attenti alla salute dei malati e non solo.

LinguaItaliano
EditoreMnamon
Data di uscita30 gen 2024
ISBN9788869496110
Oncologia e Nutrizione
Autore

Daniela Cafaro

Laureata in Lingue e Letterature Straniere nel 2003 presso l’ Università degli Studi Internazionali di Roma. Nel 2008 contribuisce alla stesura in italiano e traduzione di quattro capitoli dell’Harrison’s Manual of Oncology edito dalla McGraw Hill. Nel 2017 completa con successo il Master in Pubblicità Istituzionale, Comunicazione Multimediale e Creazione di Eventi presso l’Università degli Studi di Firenze. Attualmente ricopre il ruolo di: Project manager presso l’Unità Operativa Complessa di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona dove si occupa di progettazione e umanizzazione delle cure in ambito oncologico; e il ruolo di docente di Inglese Scientifico presso varie Facoltà Scientifiche dell’Università degli Studi di Verona. È responsabile insieme alla Dr.ssa Bonaiuto del Progetto Convivio.

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    Anteprima del libro

    Oncologia e Nutrizione - Daniela Cafaro

    Daniela Cafaro Clelia Bonaiuto Ilaria Trestini

    Introduzione a cura del

    Professor Giampaolo Tortora

    ONCOLOGIA E NUTRIZIONE

    logo NEMS

    Il libro è pubblicato da NEMS, Nuova Editrice Medica e Scientifica

    NEMS è una divisione di Mnamon

    Direttore Scientifico: Professor Dottor Virginio Salvi

    Esiste la versione cartacea, disponibile on-demand online.

    NOTA IMPORTANTE

    Gli autori, l’editore e tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo alla pubblicazione di quest’opera non possono garantire che le informazioni ivi contenute siano curate o complete in ogni loro parte; essi, inoltre, non possono essere ritenuti responsabili di eventuali errori od omissioni o dei risultati ottenuti dall’utilizzo di tali informazioni. I lettori dovranno quindi verificare le informazioni presso altre fonti. In particolare, dovranno verificare le informazioni specifiche che accompagnano il prodotto farmaceutico che intendono somministrare per assicurarsi che non siano intervenute modificazioni nelle dosi raccomandate, né nelle controindicazioni alla sua somministrazione; tale verifica è particolarmente importante nel caso di farmaci di recente introduzione o utilizzati raramente. I lettori dovranno inoltre consultare i laboratori per i valori normali di riferimento.

    A Pietro, Maurizio, Emanuela, Federico

    che hanno percorso con noi un tratto del proprio cammino...

    Chiunque sia stato padre di una malattia, una alimentazione non corretta ne è stata la madre

    G.Herbert

    IntroduzIone

    a cura del Professor Giampaolo Tortora

    Una sana alimentazione è uno strumento valido per la prevenzione di molte patologie e rappresenta un aiuto concreto per le persone che sono in cura. I pazienti oggi sono molto attenti alla propria alimentazione e non si accontentano più di indicazioni generiche preferendo un regime alimentare supportato da basi scientifiche solide. L’alimentazione è uno dei pilastri degli stili di vita ed è un cardine per la prevenzione dei tumori e l’accompagnamento dei pazienti durante tutto l’iter terapeutico. Tre tumori su dieci sono oggi causati da una cattiva alimentazione, spesso troppo ricca di grassi e proteine di origine animale, di zuccheri raffinati, di nitriti e nitrati, molto diffusi negli alimenti conservati. A tutto questo, vanno aggiunti fattori ambientali, l’acqua inquinata, i pesticidi e così via. La dieta, dal latino diaeta, a sua volta dal greco δίαιτα, dìaita, «modo di vivere», in particolar modo nei confronti dell’assunzione di cibo, è l’insieme degli alimenti che gli animali e gli esseri umani assumono abitualmente per la loro nutrizione ovvero lo spettro alimentare. Se pensiamo ai tumori gastrointestinali, tre su quattro hanno un rapporto diretto con l’alimentazione, in particolare con tutti quei cibi o bevande che causano stati infiammatori. E si è visto che persino i tumori ai polmoni causati dal fumo si riducono con il consumo di molta frutta e verdura. Il tumore e le cure necessarie per combatterlo, comportano un cambiamento delle abitudini alimentari, pertanto cambiare stile di vita e assicurare una corretta alimentazione assume una forte valenza scientifica, dal momento che oggi vengono studiati i cibi ottimali per pazienti che si sottopongono a chemioterapia ed altri trattamenti anti-cancro. Recenti studi mostrano come alcuni nutrienti contenuti negli alimenti interagiscono con il DNA, possono implementare e potenziare la flora batterica intestinale, modulando così l’efficacia della terapia. Nella società moderna si assiste ad uno sbilanciamento eccessivo verso il consumo di carne e di alcool. È il problema che affligge un po’ tutte le società del benessere che hanno dimenticato quella povertà alimentare che nascondeva però anche qualche vantaggio per la salute. La dieta anti-cancro dovrebbe essere un arcobaleno in cui l’ideale è cambiare e ruotare i colori di frutta e verdura. Perché i colori delle verdure sono espressione dei pigmenti, a loro volta espressione delle sostanze che contengono. Ecco allora che il verde richiama la clorofilla e i folati (spinaci, carciofi, asparagi); l’arancio richiama i carotenoidi e la vitamina C contenuti in alimenti quali: zucca, arance e carote. Potentissimi il colore viola e rosso, che contengono i polifenoli. Nella frutta e verdura rossa e viola sono stati documentati nutrienti rilevanti nella prevenzione di alcune patologie tumorali. Gli alimenti da preferire per una dieta equilibrata sono cereali, legumi, farine integrali, verdure e frutta, inclusi i frutti rossi. È inoltre opportuna una restrizione calorica almeno nel periodo della terapia, perché sembrerebbe potenziare gli effetti della stessa. È dimostrato che alcune sostanze sono in grado non solo di prevenire i tumori, ma anche di aiutare l’effetto di alcuni chemioterapici, contrastando la crescita delle cellule tumorali. Come il resveratrolo, sostanza contenuta nella buccia dall’uva rossa. O le antocianine, uniche sostanze ad oggi in grado di allungare la sopravvivenza cellulare e interagire direttamente con i danni nel DNA provocati dalle sostanze cancerogene. Per non parlare poi delle verdure bianche, le crucifere, prime tra tutti i cavoletti di Bruxelles e i cavoli, poiché contengono le sostanze solforate più potenti e note in natura per contrastare gli effetti delle sostanze cancerogene. Queste sono utili contro il cancro alla prostata, all’endometrio e alle ovaie. Una bomba anti-cancro se consumati cinque volte alla settimana. Purtroppo oggi si sta facendo molta confusione fra alimenti come carni rosse e insaccati che, dopo la pubblicazione dello studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono stati messi sotto processo. Intanto sarebbe opportuno fare una netta distinzione fra insaccati, ovvero salsicce, wurstel, salumi e affettati, che contengono al loro interno additivi, come nitriti e nitrati, che già da tempo sono stati inseriti nel gruppo 1, ovvero quelli sicuramente cancerogeni. Possono aumentare del 18% il rischio di sviluppare tumori al colon retto. Per chi volesse controllare gli ingredienti contenuti all’interno degli alimenti, le sigle sono E249, E250, E251 e E252, ma quasi tutti gli insaccati li contengono, per evitare il rischio che la carne di maiale si infetti durante il processo di lavorazione. Solo i prosciutti crudi di buona qualità contengono come unico additivo il sale. Le carni rosse sono invece inserite nel gruppo A2, cioè alimenti probabilmente cancerogeni. "Il rischio che si sviluppi un tumore per consumo di carni rosse è molto basso, ma può essere associato a diversi tipi di neoplasie, dello stomaco, della prostata, della mammella. Secondo i dati dell’OMS, il consumo quotidiano, ed è questa la parola chiave, di 100 grammi di carni rosse, fa aumentare il rischio del 17%. Ma se al momento ogni anno c’è un milione di morti per fumo, solo in 50 mila casi la dieta era ricca di carni rosse. Il segreto sta nel consumo moderato e la dieta mediterranea sembra, ad oggi, la più salutare. Quindi pasta, riso, cereali, legumi, carni una volta la settimana, pesce una o due volte e poi almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Alcuni alimenti di origine vegetale hanno anche un’azione protettiva, che controbilancia i cibi ricchi di grassi. La dieta mediterranea è da sempre stata una nostra tradizione anche se fino a pochi anni fa non se ne conoscevano i pregi. Peccato che, proprio ora che abbiamo la certezza dell’effetto biologico e molecolare di questa dieta, gli italiani si facciano affascinare da junk food, talvolta gustoso ma quasi sempre dannoso.

    Ruolo dei Nutrienti

    A tutti gli effetti, il cibo ha il potenziale per diventare il più efficace farmaco disponibile" (Sears, 2002)

    Con la parola dieta intendiamo l’insieme dei cibi che costituiscono il regime alimentare giornaliero. La dietistica è quindi la disciplina scientifica che studia l’alimentazione e la nutrizione degli individui nelle varie fasi della vita.

    Quando parliamo di nutrienti, intendiamo dunque quel processo che corrisponde all’insieme dei fenomeni metabolici che riguardano l’utilizzo di queste sostanze necessarie alla vita dell’organismo.

    Ogni uomo, per vivere, ha bisogno di energia. Questa deve essere garantita all’organismo tramite un adeguato apporto di alimenti. Naturalmente, se parliamo di energia in un organismo che deve affrontare un percorso di cura quale quello legato ad una patologia oncologica, il ruolo dell’alimentazione diventa primario.

    Prevenire e trattare una sintomatologia (nausea, disgeusia, diarrea o stipsi, vomito e altri effetti collaterali), permette di affrontare meglio un percorso terapeutico o chirurgico legato alla patologia oncologica.

    La prevenzione in campo nutrizionale è dunque un argomento di attualità e di studio che ogni giorno si arricchisce di nuove scoperte.

    Modificazioni qualitative e quantitative dei nutrienti possono indurre alterazioni nell’organismo che, se persistenti nel tempo, sono in grado di determinare la rottura dell’omeostasi e l’insorgenza di eventi patologici fra cui quelli tumorali.

    Studi di biologia molecolare hanno dimostrato che alcuni alimenti contengono fitocomposti che presentano azioni target favorevoli. Tali fitocomposti sono contenuti in frutta e verdure, ma anche in legumi e spezie (curcuma longa), e manifestano azioni protettive antitumorali.

    Importante è anche il ruolo dei più di 8000 polifenoli contenuti nella frutta, verdura, cereali, legumi, olio extravergine di oliva, cioccolato fondente ed in alcune bevande (vino rosso, the, caffè). Essi rappresentano i composti di primo piano della dieta mediterranea, caratterizzata da un’ alta attività antinfiammatoria e preventiva in numerose patologie tanto da essere stata valorizzata da ricerche epidemiologiche e cliniche

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