Ebrei e neri negli Stati Uniti negli anni Cinquanta e Sessanta: Lotte comuni e divergenze
Di Lisa Ridolfi
()
Info su questo ebook
Un saggio che affronta l’analisi della questione del passato di schiavitù subito dai neri americani e la demonizzazione della cultura africana portata fino all’oblio, e lo studio della terribile esperienza dell’olocausto vissuta dagli ebrei come residuo dell’esperienza europea.
Ne emerge il contatto tra due comunità, minoritarie, che hanno lottato per farsi spazio tra la folla intransigente e violenta dei WASP White Anglo-Saxon Protestant (“bianco di origine anglosassone e di religione protestante”).
Due minoranze che in alcuni momenti hanno saputo avvicinarsi e aiutarsi, riconoscendosi “diversi” negli Stati Uniti, un paese che mette ancora oggi in evidenza la mancanza di diritti basilari per tutti negando poi ogni spiegazione. Un passato che oggi ritorna.
Correlato a Ebrei e neri negli Stati Uniti negli anni Cinquanta e Sessanta
Ebook correlati
Siamo ancora qui: Storia indigena del Chiapas e dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBreve Storia Della Rhodesia (1965-1980) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIsraele: da vittima a carnefice Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIsraeliani e palestinesi. Le ragioni degli altri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa grande vergogna: L’Italia delle leggi razziali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMartin Luther King: Il movimento per i diritti civili e la lotta contro la segregazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMedinah: Ebrei e cultura di destra nel Novecento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn grappolo d’uva Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAnima Nera Anima Bianca: Il Vero Volto Del Blues Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa rivoluzione americana: Pagine dal block-notes di un lavoratore negro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCon le unghie e con i denti: La Resistenza delle donne in Palestina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCultura Afro-americana o cultura anglo-americana? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'AMORE PREGIUDICATO - Donne e omosessuali sotto il fascismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA Century Of Negro Migration Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCosa significa oggi essere di destra?: Alla ricerca di un popolo disperso e di una nazione negata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa scuola dell’odio: Sette anni nelle prigioni israeliane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInclusività: Luoghi e spazi dell'amore LGBT+. Riflessioni itineranti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiritto dei colonizzatori e diritto indigeno nella storia latino-americana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBreve storia del Mossad Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniYellow Peril: Quel Brutto Muso Giallo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl nazismo. Per non dimenticare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’Altro: Una storia mediorientale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRadici giudaico-cristiane d'Europa: un falso storico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKadimah!: Saggi sull'identità ebraica (1999-2012) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Illusione Del COVID-19: Una Cacofonia Di Bugie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNelson Mandela e la sua eredità in Sudafrica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUSA - la storia: Gli Stati Uniti nel XX secolo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPasqualino. Storia di un piccolo emigrante italiano da Montefiore dell'Aso a Brooklyn-New York Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMicronazionalismo. Libertà, identità, indipendenza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa psicobiografia di Hitler. Per andare oltre il mito ed il pregiudizio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Storia per voi
Storia dell’Italia moderna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniColloqui con se stesso: Ricordi e pensieri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAntichità - La civiltà greca - Storia: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 5 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI monumenti esoterici d'Italia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Storia d'Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorici greci Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Savoia e il Massacro del Sud Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChi ha Costruito il Muro di Berlino?: Dalla Guerra Fredda alla nascita della bomba atomica sovietica, i segreti della nostra storia più recente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNote di donne. Musiciste italiane dal 1542 al 1833 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVenezia città aperta: Gli stranieri e la Serenissima XIV-XVIII sec. Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Il Principe: testo semplificato in italiano corrente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCodice Ratzinger Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe grandi idee che hanno cambiato il mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAntichità - Il Vicino Oriente – Storia: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Medioevo (secoli XI-XII) - Storia (26): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 26 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTerra contro Mare: dalla rivoluzione inglese a quella russa Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Storia d'Italia dal 1871 al 1915 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGeografia Sacra e tradizione segreta del Nord: Linee del drago, luoghi di potere… Dall’Irlanda al Piemonte: l’antica conoscenza nascosta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEleusi: la via iniziatica della Tradizione Occidentale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Settecento - Storia (56): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 57 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCleopatra: La regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSocrate, martire del libero pensiero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDi regine,di sante e di streghe. Storie di donne del medioevo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe origini dello stato-mafia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCardinali e cortigiane Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Storia in sintesi, anno quinto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAmleto Vespa spia in Cina (1884- 1944) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni400 Ultimo secolo dell'Impero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ultimo giorno di Roma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Ebrei e neri negli Stati Uniti negli anni Cinquanta e Sessanta
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Ebrei e neri negli Stati Uniti negli anni Cinquanta e Sessanta - Lisa Ridolfi
Introduzione
Questo elaborato si propone di trattare come argomento il rapporto sviluppato negli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo tra gli ebrei e la popolazione nera all’interno del territorio statunitense. Muove dall’interesse per la condizione delle popolazioni minoritarie, dalle difficoltà subite nei percorsi della vita e dalla ghigliottina oppressiva all’interno dei territori delle grandi potenze, le quali non hanno mai lasciato spazio alla libera espressione di chi, agli occhi, si presentava come diverso
. Esempi eclatanti, la comunità ebraica e la popolazione nera, hanno conferito un’immagine concreta di come questi diversi
abbiano sempre avuto una vita difficile. Gli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo sono gli anni in cui queste due minoranze hanno avuto il tempo di consolidare un’alleanza, di creare un rapporto, di aiutarsi, ma al tempo stesso, in appena un ventennio, hanno avuto anche modo di allontanarsi drasticamente gli uni dagli altri, prendendo strade molto diverse.
Si partirà da una panoramica sulla situazione vissuta, a grandi linee, dal popolo ebraico, per passare a ciò che dovette affrontare la popolazione di colore da sempre discriminata.
Quest’ultima ha tentato ardentemente di rivendicare i propri diritti come comunità, rendendo protagonisti della lotta per l’integrazione i singoli cittadini americani, che condividevano questo problema
: essere di una razza diversa, avere la pelle di un altro colore, essere quindi neri.
Gli ebrei toccarono l’apice della distruzione morale con la Shoah (o Olocausto, termine preferito in Italia, di derivazione greca e utilizzato nella traduzione latina del Levitico per distinguere il sacrificio in cui la vittima viene completamente arsa¹), ma non meno ingiurie vennero subite dalla popolazione di colore, che fin dall’antichità era considerata razza inferiore, perché diversa. E, come ribadì Hitler durante gli anni della sua campagna politica, attraverso il suo programma elettorale raccolto nel libro Mein Kampf, attingendo anche alle argomentazioni spenceriane, la popolazione nera venne disprezzata poiché considerata una categoria intenta a rubare
il lavoro ai bianchi e identificata come stadio ultimo tra gli uomini e le scimmie.
La situazione e le condizioni di vita delle popolazioni in questione non ebbero mai vita facile. Da sempre sono state costrette a vivere nell’anonimato e chiamate in causa a loro discapito, il più delle volte senza reali motivi.
Sono entrambe popolazioni che hanno dovuto farsi spazio all’interno delle società e che, in misura largamente maggiore, hanno trovato qualche barlume di libertà, o, per meglio dire, di miglioramento delle condizioni, proprio negli Stati Uniti d’America, anche se hanno dovuto combattere contro gli stereotipi, trovandosi a dover rifuggire dalla vita sociale maggioritaria e rinchiudendosi, così, in una vita sempre più segregata e limitata al contatto di persone della stessa razza, colore e cultura.
Fino alla metà degli anni Sessanta, erano ancora in vigore, in molti stati d’America, leggi che negavano anche i più elementari diritti ai neri. Venivano perseguitati da sette come il Ku Klux Klan e discriminati dalle istituzioni locali. Non era concessa loro la compravendita di beni di prima necessità nello stesso negozio in cui comperavano i bianchi, non potevano sedere negli stessi posti dei bianchi sugli autobus, non potevano mangiare negli stessi ristoranti dei bianchi, insieme a tante altre restrizioni che li portavano a vivere completamente separati. Nei casi in cui avessero avuto possibilità di contatto, i neri si sarebbero sempre dovuti comportare in maniera servizievole nei confronti della controparte.
L’America si prestava ad avere all’interno del medesimo territorio una condizione disagevole: due mondi opposti che dovevano condividere lo stesso spazio. Ma il problema più grave era proprio la condivisione. I bianchi non cedettero così facilmente alla collaborazione e alla convivenza con la popolazione di colore. Questo non fece altro che inasprire i rapporti laddove le mentalità erano ancora molto ortodosse, sviluppando tentativi di lotta non violenta
per l’ottenimento dei diritti civili da parte dei neri. Padre di questo movimento fu Martin Luther King Jr, che sosteneva:
"Chi è oppresso non può rimanerlo per sempre. La brama di libertà si manifesta infine, ed è ciò che è accaduto al negro d’America. Qualcosa dentro di lui gli ha ricordato il suo diritto naturale alla libertà, e qualcosa dal di fuori gli ha ricordato che poteva ottenerla. Consapevole o inconsapevole, è stato colto dallo Zeitgeist², e il negro degli Stati Uniti, assieme ai suoi fratelli neri dell’Africa e a quelli bruni e gialli dell’Asia, del Sudamerica e dei Caraibi, si sta muovendo con un grande senso di urgenza verso la terra promessa della giustizia razziale" ³.
Così il leader pacifista, Premio Nobel per la pace nel 1964, argomentava a proposito del diritto alla libertà che ognuno possiede fin dalla nascita. Da non sottovalutare il grande sostegno che venne loro dato da parte del popolo ebraico. Sotto varie forme, gli ebrei, si prestarono a sostenere la politica integrazionista dei neri. I movimenti per la libertà e la parità nella questione dei diritti civili, però, non furono sempre promulgati con la teoria pacifista della non violenza.
Malcolm X fu un’altra spiccata figura che negli anni Cinquanta si occupò della questione. Si radicalizzò, certo che sarebbe stato impossibile ottenere una trasformazione sociale entro il quadro istituzionale americano. Per diversi anni militò all’interno della setta Nation of Islam
, il cui credo si atteneva all’idea che la maggior parte degli schiavi africani fossero stati musulmani prima della cattura e che si dovesse riscoprire il ritorno all’Islam. Questo comportava la nascita di una nazione nera separata all'interno degli Stati Uniti e implicava un profondo odio verso la razza bianca. Con il pellegrinaggio alla Mecca, però, Malcolm ripudiò il pensiero sostenuto in precedenza, aborrendo il razzismo in tutte le sue forme e cambiando di opinione. Forse avvicinandosi al pacifismo di King più di quanto non venne dimostrato.
Il suo impegno principale fu la lotta per i diritti umani. Nel 1948 l’Onu proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
, nella quale si rivendicavano i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali di tutta l’umanità. Denunciò la negazione agli afroamericani dei propri diritti civili, il genocidio, la discriminazione, lo sfruttamento economico e la congiura politica nei loro confronti. Lo stesso accadde con Martin Luther King, che involontariamente fu costretto a stroncare la politica attiva con il suo assassinio, lasciando in eredità una dura lotta per l’emancipazione di questo popolo, che ancora oggi porta con sé strascichi di difficoltà.
Probabilmente proprio negli anni Cinquanta e Sessanta sono sorti quei principi che hanno conferito alle minoranze giustizia, diritti ai quali appellarsi e una speranza per il futuro.
È difficile pensare che le problematiche siano completamente superate, vista la severità mentale con la quale ancora molta gente, nei diversi paesi del mondo, ragiona, ma, nonostante tutto, questo elaborato si presta al tentativo di ricostruire le tappe principali dell’integrazione delle minoranze, nella speranza di apprendere al meglio, analizzando gli eventi passati, cosa evitare affinché in futuro, in questo mondo, non continui a dilagare l’odio ingiustificato fra le persone.
Breve