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Fusione d'amore
Fusione d'amore
Fusione d'amore
E-book54 pagine47 minuti

Fusione d'amore

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Info su questo ebook

Faith è l'unica donna che lavora in un mondo popolato da operai al maschile, qualcuno più avvezzo degli altri ad averla tra i piedi. Ha imparato a tenere la testa alta e il naso all'erta; per molti motivi, le sta bene così. Tutto viene messo in discussione quando il sexy saldatore Trent viene assunto; stare vicino a lui, la costringe a rivedere la regola fondamentale sul posto di lavoro. Oltretutto, il suo mero tocco la riesce a scaldare più delle torce con cui lavora, portandola al punto di fusione, una fusione d'amore.

LinguaItaliano
Data di uscita22 ott 2014
ISBN9781502296511
Fusione d'amore

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    Anteprima del libro

    Fusione d'amore - Terry Towers

    Capitolo 1

    ––––––––

    Faith gettò da parte la testina usurata, ne prese una nuova, la assicurò alla pistola saldatrice e si rimise al lavoro. Era confinata come una schiava nel reparto saldatura pesante da ormai un paio d'ore, ma aveva quasi finito. Finalmente.

    In quel momento era sdraiata sulla schiena, sotto un immenso cilindro sospeso nell'aria a poco meno di un metro da lei. Ringraziò il cielo di non soffrire di claustrofobia. Poiché era una donna, e piuttosto minuta, era sempre la fortunata prescelta per quelle mansioni di merda.

    In realtà, quella scelta aveva senso. Non poteva aspettarsi che un uomo di cento chili si infilasse nello spazio ristretto che alcuni lavori richiedevano. Non quando il suo corpo minuto poteva entrarci alla perfezione, non comodamente, certo, ma con una certa facilità. Si era messa il cuore in pace, ormai: sarebbe andata così per molto tempo. Si trattava di un dato di fatto che aveva imparato ad accettare da tempo, da quando aveva intrapreso quella professione.

    Le scintille continuavano a schizzare nell'aria, atterrando sul suo corpo, spegnendosi sulla giacca di pelle da lavoro.

    Dannazione! Faith si maledisse, ma si rifiutò di ritrarsi e rovinare la saldatura mentre un'ondata di scintille riuscì a farsi strada sotto il casco e sulla minuscola zona di pelle esposta che il bavero della giacca non riusciva a coprire. Bruciò solo per un istante o due prima di spegnersi.

    Mi rimarrà una cicatrice, mormorò mentre continuava a lavorare, senza sbagliare un colpo.

    Fatto, annunciò a nessuno in particolare, sollevando la visiera del casco per godere di una visuale migliore del lavoro appena terminato. Appoggiando la saldatrice, esaminò i dettagli. Un altro grande successo, meravigliosamente eseguito, Veates, si complimentò con se stessa.

    Non aveva alcun dubbio: il capo reparto avrebbe approvato la sua saldatura. Non c'era alcun difetto visibile. Dubitava seriamente che avrebbe mancato di superare anche un qualsiasi altro controllo. Era dannatamente brava in quello che faceva; il fatto che adorasse il suo lavoro era solo un bonus aggiuntivo.

    Soddisfatta, si dimenò per scostarsi e uscire da quella specie di bunker sotto il cilindro, trascinando con sé l'equipaggiamento.

    Una volta uscita, assaporò l'essenza della fresca aria primaverile. Mettendosi a sedere e rovistando nella cassetta degli attrezzi, estrasse una bottiglietta d'acqua di plastica. Svitò il tappo e bevve avidamente, fino a svuotare l'intero contenuto. Gettò la bottiglia vuota nuovamente nella cassetta e si guardò attorno. Molti degli uomini avevano già terminato i rispettivi compiti della giornata, ma non era permesso loro andare via prima delle ispezioni alla fine dei lavori. Di rimando, avrebbero trascorso buona parte della mezz'ora seguente del loro turno guardando l'orologio, fino allo scoccare delle cinque in punto.

    Cinque del pomeriggio. Ora di smontare.

    Mentre raccoglieva i vari attrezzi, avvertì una presenza alle spalle. Girandosi, sollevò lo sguardo per vedere Brian Underwood che le stava accanto. Mentre la maggior parte degli uomini non aveva nulla da ridire sul fatto che lei lavorasse lì – molti l'avevano accolta a braccia aperte – Brian era di tutt'altra opinione. Era un'azienda di soli uomini prima che lei arrivasse, e a lui andava bene che rimanesse tale. Non era nemmeno timido o riservato, glielo aveva fatto intendere.

    Era quello che la gente avrebbe comunemente definito l'uomo degli uomini. La maggioranza degli uomini che lavoravano per la United Welding faceva riferimento solo a lui. Era il rampollo della compagnia che aveva sempre qualche selvaggia ed esplicita storia di sesso da raccontare. Faith avrebbe scommesso sicuramente dei soldi sulla possibilità che la maggior parte dei suoi racconti fosse frutto di fantasia. Dal modo in cui parlava, una persona sarebbe stata incline

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