Sherlock Holmes e la maledizione della piuma nera

Di Kim H. Krisco

ROMANZO BREVE (62 pagine) - GIALLO - Se Moriarty avesse un gemello cattivo, lo si troverebbe in questo racconto...

Il professor James Moriarty compare in uno solo dei racconti di Sir Arthur Conan Doyle, eppure è interessante notare la sua prominenza come famigerato, acerrimo nemico di Sherlock Holmes. Se Moriarty avesse un gemello cattivo, lo si troverebbe in questo racconto.   Come Moriarty, il nuovo nemico di Holmes è a capo di una diabolica organizzazione che si aggira per le strade di Londra. La Maledizione della Piuma Nera richiede al non più giovane investigatore di dare il suo meglio. Holmes capisce subito che deve impegnare tutte le risorse disponibili se vuole catturare la sua "inafferrabile" preda. La nuova generazione di irregolari si schiera al suo fianco assieme a Cinka, una matriarca zingara, e al suo clan.   Come se questa caccia all'uomo non bastasse, Holmes viene trascinato in una pericolosa ragnatela tessuta da una donna che di recente è riapparsa dal suo lontano passato. E così, nella Maledizione della Piuma Nera, troviamo lo stoico Sherlock Holmes in un groviglio emotivo di paura, amore... e minaccia di morte.

Kim Krisco, autore di tre libri sull'attitudine al comando, ora segue le orme del maestro narratore Sir Arthur Conan Doyle, aggiungendo cinque nuove ed eccitanti avventure di Sherlock Holmes al canone originale. Kim sa catturare la voce e lo stile di Doyle, quando Holmes e Watson si trovano a svelare misteri a Londra e dintorni in un periodo antecedente alla prima guerra mondiale; un ambiente che, nelle parole di Holmes, "sembra aver assunto una sgradevole influenza europea." Tutte le storie di Krisco, basate su una meticolosa ricerca storica, vanno lette come mini romanzi storici. La sua attenzione al dettaglio comprende la ricerca in loco, come il suo recente viaggio ad Aviemore e sulla Ben Macdui Mountain in Scozia, per catturare al meglio l'atmosfera autentica che fa da cornice a "The Bonnie Bag of Bones" – la prima delle avventure di Holmes e Watson dopo il loro ritiro a vita privata. Kim vive nelle Montagne Rocciose del Colorado in una casetta dal tetto di paglia costruita da lui e da sua moglie Sara Rose.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 19 gen 2016
• ISBN: 9788865305621

Anteprima del libro

a cura di Luigi Pachì

Kim H. Krisco

Sherlock Holmes e la maledizione della piuma nera

Romanzo breve

Traduzione di Marco Piva

Prima edizione gennaio 2016

ISBN 9788865305621

© 2014 Kim H. Krisco

Titolo originale: The Curse of the Black Feather

Traduzione: Marco Piva

Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Il libro

L'autore

Sherlock Holmes e la maledizione della piuma nera

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

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Il libro

Se Moriarty avesse un gemello cattivo, lo si troverebbe in questo racconto...

Il professor James Moriarty compare in uno solo dei racconti di Sir Arthur Conan Doyle, eppure è interessante notare la sua prominenza come famigerato, acerrimo nemico di Sherlock Holmes. Se Moriarty avesse un gemello cattivo, lo si troverebbe in questo racconto.

Come Moriarty, il nuovo nemico di Holmes è a capo di una diabolica organizzazione che si aggira per le strade di Londra. La Maledizione della Piuma Nera richiede al non più giovane investigatore di dare il suo meglio. Holmes capisce subito che deve impegnare tutte le risorse disponibili se vuole catturare la sua inafferrabile preda. La nuova generazione di irregolari si schiera al suo fianco assieme a Cinka, una matriarca zingara, e al suo clan.

Come se questa caccia all'uomo non bastasse, Holmes viene trascinato in una pericolosa ragnatela tessuta da una donna che di recente è riapparsa dal suo lontano passato. E così, nella Maledizione della Piuma Nera, troviamo lo stoico Sherlock Holmes in un groviglio emotivo di paura, amore... e minaccia di morte.

L'autore

Kim Krisco, autore di tre libri sull’attitudine al comando, ora segue le orme del maestro narratore Sir Arthur Conan Doyle, aggiungendo cinque nuove ed eccitanti avventure di Sherlock Holmes al canone originale. Kim sa catturare la voce e lo stile di Doyle, quando Holmes e Watson si trovano a svelare misteri a Londra e dintorni in un periodo antecedente alla prima guerra mondiale; un ambiente che, nelle parole di Holmes, sembra aver assunto una sgradevole influenza europea. Tutte le storie di Krisco, basate su una meticolosa ricerca storica, vanno lette come mini romanzi storici. La sua attenzione al dettaglio comprende la ricerca in loco, come il suo recente viaggio ad Aviemore e sulla Ben Macdui Mountain in Scozia, per catturare al meglio l'atmosfera autentica che fa da cornice a The Bonnie Bag of Bones – la prima delle avventure di Holmes e Watson dopo il loro ritiro a vita privata. Kim vive nelle Montagne Rocciose del Colorado in una casetta dal tetto di paglia costruita da lui e da sua moglie Sara Rose.

Capitolo 1

Chi non fosse al corrente del contrario, potrebbe pensare che Holmes fosse originario della più piccola delle nostre colonie, Gibilterra, simbolo universale di tutto ciò che è invariabile, solido e costante. Tuttavia, di recente, avevo iniziato a percepire alcuni segni di cambiamento nelle abitudini del mio amico. Quindi il nostro incontro del 28 giugno 1912, avvenuto prima di colazione, non mi ha del tutto sorpreso.

– A quanto pare, gli inviti abbondano, Watson – disse rigirandosi un biglietto tra le dita. – Prima il dottor Keith mi ha invitato a partecipare a un congresso sull’eugenetica che si terrà fra tre settimane, e ora questo!

– Un invito, dice? Mi sembra che lei stia valutando se rispondere, altrimenti l’avrebbe già gettato nel caminetto. Chi l’ha inviata?

– Sono certo che la risposta a questa domanda la interesserà.

Rimasi in attesa, in silenzio.

– L’invito arriva dal signore e dalla signora Dart. Siamo stati invitati ad assistere alla regata di Henley il prossimo fine settimana – disse Holmes, depositando il biglietto vicino al mio piatto e sorseggiando il suo tè.

– Se sta chiedendo il mio parere, penso che dovremmo accettare. Mi sembra che l’otto della sua università sia ben posizionato nella Grand Challenge Cup.

Holmes fece spallucce.

– Cosa la viene in mente osservando questo invito, Watson?

Faticai a trattenere una risata.

– Quindi lei sospetta che la signora Dart e sua madre stiano di nuovo cercando di mettere in atto uno dei loro giochetti. Ma, caro mio, lei ama giocare. Anzi, lei è il Grande Maestro.

– Più probabilmente, sono solo un pedone.

Lasciai cadere il discorso, osservando il mio amico richiudersi in se stesso. Il mondo interiore di Holmes è intuibile soprattutto tramite il suo umore, spesso soggetto a sbalzi; in momenti come quello, era imperscrutabile.

Il giorno successivo, udii un borbottio nervoso provenire dalla stanza accanto. Diedi un’occhiata, e vidi Holmes intento a rovistare nel suo baule da viaggio.

– Avevo fatto i bagagli in previsione di un congresso, Watson, non di una scampagnata. Cosa si indossa alle regate?

– Sembra siano di moda i blazer accompagnati da una paglietta. È un peccato che lei abbia lasciato il suo a casa!

– La sua ironia è apprezzabile, naturalmente, ma speravo in un aiuto un po’ più concreto.

– Mi perdoni, amico mio. Mi sembra di intuire che assisteremo alla regata, quindi. Cosa l’ha portata a questa decisione?

– La mia università – rispose. – Anzi, per essere più esatti, un’opportunità che mi è stata offerta. Cambridge mi ha proposto un ottimo laboratorio, ma sento la mancanza delle frivolezze che echeggiavano nei venerabili corridoi di Oxford. Inoltre, forse è giunto il momento di sostenere i miei successori ai remi: come ha detto lei, il nostro otto è considerato un'ottima posizione nella Grand Challenge Cup.

– Vuole che cerchi un alloggio?

– Non sarà necessario, Watson. Ci attende una stanza alla Bremingham Farm di Henley-on-Thames. È sulla riva destra, nel Berkshire, con un’ottima vista sul tracciato della gara. Potrebbe però occuparsi del trasporto fino a lì: siamo attesi per il giorno quattro, all'ora di cena.

L’interesse nella regata sembrava aver concentrato buona parte dell’attenzione di Holmes. Tuttavia, quell’anticipazione fu interrotta da un forte colpo alla porta del mio appartamento proprio mentre mi accingevo a preparare il tè.

All’uscio c’era un uomo imponente come una montagna, probabilmente con un peso di almeno 280 libbre. Si levò un cappello di feltro sgualcito e, togliendosi di bocca un sigaro, disse: – Sono G. K. Chesterton. Cerco il signor Sherlock Holmes.

Non gli fu necessario aggiungere alcuna parola. Sorpreso, lo feci accomodare in salotto.

– Stavo per preparare del tè – dissi. – Ne desidera una tazza?

Alzò una mano e rispose: – No, dottor Watson, la ringrazio.

– Benissimo. Attenda un istante, vado a chiamare Holmes – dissi, girandomi