Il figlio dello jarl

Di Amanda Libling

Romance - racconto lungo (36 pagine) - L'ancella Gerda, innamorata del nobile Einar, promesso a una nobile romana, deve servire anche la rivale durante un viaggio pericoloso. Un impero in sfacelo, barbari, intrighi, tradimento e una passione indissolubile. 

Terzo secolo dopo Cristo, terra dei Dani, i popoli che un giorno sarebbero stati chiamati Vichinghi. Gerda, serva dello jarl, il sognorotto locale, si innamora del figlio del padrone, il giovane Einar. Un amore all'inizio impossibile, contrastato prima dalla differenza di classe e poi da un fidanzamento arrangiato con una nobile romana. Durante il lungo viaggio attraverso l'Europa e l'Impero Romano alla vigilia della caduta, Gerda è decisa a non arrendersi. Riuscirà a coronare il suo sogno d'amore?

La debuttante Amanda Libling scrive sotto pseudonimo. Di madre italiana e padre danese, abita a Copenhagen ed è sposata con un autoctono. Ha due figlie. Insegna italiano in una scuola e legge molto sia in in italiano che in danese. Con Delos Digital ha pubblicato L'età non conta per Passioni Romantiche e La dea delle creme per Senza Sfumature.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 3 apr 2018
• ISBN: 9788825405514

Anteprima del libro

Amanda Libling

Il figlio dello jarl

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825405514

© 2018 Amanda Libling

Edizione ebook © 2018 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Il libro

L'autrice

Il figlio dello jarl

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 9

Capitolo 8

Capitolo 9

In questa collana

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Il libro

L'ancella Gerda, innamorata del nobile Einar, promesso a una nobile romana, deve servire anche la rivale durante un viaggio pericoloso. Un impero in sfacelo, barbari, intrighi, tradimento e una passione indissolubile. 

Terzo secolo dopo Cristo, terra dei Dani, i popoli che un giorno sarebbero stati chiamati Vichinghi. Gerda, serva dello jarl, il sognorotto locale, si innamora del figlio del padrone, il giovane Einar. Un amore all'inizio impossibile, contrastato prima dalla differenza di classe e poi da un fidanzamento arrangiato con una nobile romana. Durante il lungo viaggio attraverso l'Europa e l'Impero Romano alla vigilia della caduta, Gerda è decisa a non arrendersi. Riuscirà a coronare il suo sogno d'amore?

L'autrice

La debuttante Amanda Libling scrive sotto pseudonimo. Di madre italiana e padre danese, abita a Copenhagen ed è sposata con un autoctono. Ha due figlie. Insegna italiano in una scuola e legge molto sia in in italiano che in danese. Con Delos Digital ha pubblicato L'età non conta per Passioni Romantiche e La dea delle creme per Senza Sfumature.

Dallo stesso autore

Amanda Libling, L'età non conta Passioni Romantiche ISBN: 9788825405026 Amanda Libling, La dea delle creme Senza sfumature ISBN: 9788825405255

1

Aprii la porta e accadde il miracolo. Quello che avevo rifiuato di accettare nei miei venti cicli mi colpì.

Sembrava un comune mortale, come quelli che girano per le strade del villaggio. Allora era vero che nelle loro vene scorreva sangue divino, capace di stregare. Il cuore cominciò a battermi come un tamburo di guerra. Non era meno bello degli altri, ma forse aveva i poteri celesti. O c'era lo zampino della loro dea Freja, che comandava le regole non scritte dell'amore?

– Ecco, mio signore, dissetati – biascicai porgendo la brocca col mjold. Mi inchinai, impacciata dalla veste, dalla soggezione, e dalla magia che mi fece avvampare le guance.

Un sorriso si aprì nell'oro della barba. Sicuramente l'imminenza di assaporare la bevanda. I padroni non hanno il dovere di ringraziare le fantesche.

Mi inchinai e camminai a ritroso, secondo le regole che noi servi dobbiamo conoscere a menadito.

Uscita dalla stanza benedii i veri dei, ossia i Vani, di essere al servizio in quella dimora, ora che il figlio dello jarl era tornato a casa, dopo lune di assenza.

Da allora le giornate trascorsero liete. Sapere che Einar, così si chiamava, era nella grande casa, era come assaporare la sua presenza, anche se per giorni non lo vedevo. Ma stavo sempre in agguato, pronta a offrirmi volontaria per portare cibi e bevande al figlio del signore. Ogni tanto la fortuna mi arrideva e potevo varcare la soglia magica che separava la vita triviale da serva dalla magia dell'amore. Ogni volta cercavo la conferma che non si fosse trattato di una sbandatina fuggevole, ma alla vista di Einar ogni mia speranza cadeva come un falco colpito dallo strale del cacciatore.

Piacere e sofferenza si alternavano. La fantasia mi presentava il desiderio di