Michael Jackson - Il diario privato
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Michael Jackson - Il diario privato - Sergio Felleti
Felleti
CAPITOLO 17
LE ACCUSE DI PLAGIO CONTRO MICHAEL JACKSON
Nel 1992 il cantante Albano fece causa a Michael Jackson, accusandolo di plagio: il cantante pugliese infatti, ritenendo che il brano di Jackson Will you be there del 1991 (incluso proprio in questo disco) fosse un plagio di I cigni di Balakà, canzone di Carrisi del 1987, denunciò Michael. A seguito di ciò, l'album venne sequestrato in tutta Italia dalla pretura civile di Roma, con un'ordinanza del 21 dicembre del 1994 revocata in seguito dalla prima sezione del Tribunale; dopo aver espresso la sua disponibilità ad essere interrogato in merito in Italia, Jackson nel 1997 si presentò al processo in corso a Roma, nell'aula numero cinque della Pretura di piazzale Clodio, rispondendo alle domande delle due parti. I periti stabilirono che le due canzoni avevano 37 note di seguito identiche nel ritornello, e quindi il plagio sussisteva; Jackson venne condannato a pagare quattro milioni di dollari di multa, ma non venne esaudita la richiesta di Carrisi di ricevere come indennizzo per i danni subiti cinque miliardi di lire.
Una sentenza successiva della Corte d'appello civile di Milano stabilì infine che entrambi i cantanti si erano ispirati, circostanza che Albano ha sempre smentito, ad una musica di indiani d'America, Bless You For Being An Angel
, sprovvista di copyright. La prima cover dell'ancora adolescente Michael Jackson è di Dori Ghezzi che nel 1973 incide Io non ci contavo più
, versione italiana di Ben, con cui partecipa a Canzonissima dello stesso anno. Gli Squallor, antesignani del rock demenziale, hanno utilizzato la base musicale di Don't Stop 'till You Get Enough per la loro canzone Nosfigatus (contenuta nell'album Tromba del 1980).
Inoltre sempre gli Squallori nel 1985 incidono in Tocca l'albicocca una parodia di We are the world, intitolata USA for Italy, in cui nei versi viene citato proprio Jackson: («Caro Michael Jackson, tu che mandi i soldi in Africa/perché la speranza torni a vivere,/ricordati di noi che stiamo a Napoli/e un disco faccelo anche per noi»). Billie Jean è stata incisa da Mina nel 1990 nell'album Ti conosco mascherina.
Vedi video: https://youtu.be/FOjHOoFRTi4
L'ACCANITO ALBANO ACCUSA E DENUNCIA
MICHAEL DI AVERGLI RUBATO LA SUA CANZONE
Una vicenda che riguarda il cantante e che è legata all'Italia è quella relativa al processo per plagio, intentato da Albano nel 1992: il cantante pugliese infatti, ritenendo che il brano di Jackson Will you be there del 1991 (incluso nell'album Dangerous) fosse un plagio di I cigni di Balakà, canzone di Albano Carrisi del 1987, denunciò Michael Jackson. A seguito di ciò, l'album venne sequestrato in tutta Italia dalla pretura civile di Roma, con un'ordinanza del 21 dicembre del 1994 revocata in seguito dalla prima sezione del Tribunale; dopo aver espresso la sua disponibilità ad essere interrogato in merito in Italia, Michael Jackson nel 1997 si presentò al processo in corso a Roma, nell'aula numero cinque della Pretura di piazzale Clodio, rispondendo alle domande delle due parti. I periti stabilirono che le due canzoni avevano 37 note di seguito identiche nel ritornello, e quindi il plagio sussisteva; Jackson venne condannato a pagare quattro milioni di dollari di multa, ma non venne esaudita la richiesta di Carrisi di ricevere come indennizzo per i danni subiti cinque miliardi di lire. Una sentenza successiva della Corte di appello civile di Milano stabilì infine che entrambi i cantanti si erano ispirati ad alcuni standard blues, circostanza che Albano ha sempre smentito.
Altra canzone di Michael Jackson accusata di plagio è You Are Not Alone, scritta da R. Kelly. La canzone venne accusata di essere copiata da If We Can Start All Over del 1993 dei fratelli belga Eddy Van Passel e Danny Van Passel.
La sentenza
Jackson ci casca ancora, 'You are not alone' è un plagio. La canzone del 1995 è stata copiata da 'If We Can Start all Over', un pezzo belga dei fratelli Danny e Eddy Van Passel datato 1993. Lo ha deciso il tribunale di Bruxelles, che ha decretato il versamento dei proventi del singolo di Michael Jackson ai due cantautori.
Los Angeles, 11 settembre 2007 - Lo storico pezzo di Michael Jackson 'You Are Not Alonè (1995) è un plateale plagio di una precedente canzone belga. L’ha stabilito un tribunale di Bruxelles, accogliendo la citazione in giudizio presentata dai fratelli Danny e Eddy Van Passel. Le note della canzone, secondo quanto ha appurato il giudice in seguito ad una perizia musicale, sarebbero state copiate da 'If We Can Start all Over', pezzo composto dai due cantautori belgi nel 1993, due anni prima dell'uscita del fortunato single della popstar americana. La querelle legale tra i fratelli Van Passel e Jackson andava avanti da più di dieci anni. Il giudice ha deciso che i proventi di 'You Are Not Alonè, una hit campione di incassi e per settimane in testa alle classifiche mondiali, dovranno essere versati ai suoi compositori reali che risiedono a Aarschot, in Belgio. Tuttavia la sentenza di Bruxelles non avrà alcun effetto all'estero, secondo quanto ha precisato l'organizzazione belga per la tutela del diritto d'autore.
Vedi video: https://youtu.be/EBrtCxDflVA
https://youtu.be/1Ttw1sywQLc
Albano fa causa contro Michael Jackson
Archivio Repubblica - 1 maggio 1992 pagina 38 sezione: Spettacoli
Will you be there
, uno dei brani che compare nell'ultimo album di Michael Jackson è forse un plagio. La notizia non sarebbe tanto singolare, storie di questo genere sono all'ordine del giorno nel mercato discografico, se non fosse che il plagiato
è un personaggio di casa nostra, che musicalmente sembra avere poco a che fare con Jackson. Niente di meno che Albano: Basta ascoltare la canzone di Michael Jackson e metterla a confronto con un brano che io e Romina abbiamo inciso nel 1987,
I Cigni di Balakà, per accorgersi immediatamente che le due canzoni sono, per così dire, molto simili
. La scoperta del plagio l' ha fatta il figlio di Albano, convinto all' inizio che il padre avesse venduto
la canzone alla pop star americana e per qualche tempo la questione è rimasta in famiglia: Devo dire che la faccenda mi ha molto incuriosito, ma non mi ha fatto arrabbiare, anzi mi è sembrata anche lusinghiera. Ma ero indeciso su cosa fare, Romina mi diceva di lasciar perdere, che avrei avuto contro tutti i fans di Michael Jackson
dice Albano, Ma difendere i propri diritti è più importante che subire qualche polemica ed allora ho deciso di far ascoltare la mia canzone a qualcun' altro, anche se per conto mio ero più che sicuro del plagio
. A dare parere favorevole all' ipotesi di plagio avanzata da Abano sono stati alcuni esperti come Vlad e Malipiero, quindi attraverso la Siae ed i suoi avvocati Albano ha iniziato la sua azione legale. Insomma, nessuno se n' era accorto, ma in Italia avevamo un autore di hit incompreso? Solo in Italia i critici ci snobbano
tiene a sottolineare Albano in Germania ed in Austria il disco che conteneva la canzone incriminata, Libertà, è stato disco d' oro ed in gran parte dei paesi dell' Est è diventato un inno. Non mi meraviglierebbe, poiché ha avuto successo anche in America, che il disco sia capitato nelle mani di qualcuno dell' entourage di Jackson e che da questo sia nato il plagio
.
L'episodio sollevato dal cantante italiano Albano Carrisi
Albano aveva aperto un «contenzioso» con il grande 'Michael, accusato di aver plagiato una sua vecchia canzone intitolata ‘I cigni di Balakà’ (testi di Willy Molco e musica di Albano) uscita 1987. L'interprete italiano, infatti, aveva accusato la star internazionale di aver copiato il suo pezzo «clonandolo» nel brano ‘Will You be Therè’ inserito nel 1990 dalla pop-star nell'album «Dangerous». Un tribunale aveva dato ragione a Carrisi, condannando Michael Jackson ad una multa più le spese processuali, perché ritenuto colpevole di aver copiato la canzone del pugliese. Albano, sul finire degli anni '90, aveva chiesto un risarcimento di 5 miliardi di lire, con l'intenzione di devolverlo in beneficenza.
Albano contro Jackson - Il giudice: 'NON VI E’ NESSUNA PROVA DEL PLAGIO'
ROMA - La causa civile è miliardaria: Michael Jackson copiò la canzone di Albano
. Multa di quattro milioni. Quasi quasi mi lusinga che Michael Jackson abbia copiato la mia canzone, lui è una star di Hollywood, io un contadino di Cellino San Marco
. Albano sorride sornione e non perde l'occasione di colpire l'avversario con una battuta. Non sta più nella pelle dalla felicità , ora che si e' aggiudicato il primo round della battaglia giudiziaria ingaggiata con il cantante americano: il pretore di Roma ha condannato Michael Jackson a pagare 4 milioni di multa (e spese processuali) per aver riprodotto, nella sua Will you be there
dell' album Dangerous
, del '90, parole e note del brano di Carrisi I cigni di Balakà
, pubblicato negli Usa due anni prima. É stato un momento emozionante. Una vittoria della canzone italiana
ha confessato il cantante pugliese in jeans e giubbotto di pelle, accompagnato dal figlio ventiseienne Yari. Per il plagio è in corso un'altra causa al tribunale civile di Milano dove, in caso di nuova vittoria, Albano chiederà alla popstar un risarcimento miliardario. Ieri il pretore Mario Frigenti ha negato al suo avvocato, Francesco Caroleo Grimaldi, 500 milioni di provvisionale, ma il cantante non se l'e' presa. Si è accontentato della condanna penale pronunciata dopo quattro anni di udienze e ha proposto: Io e Michael Jackson potremmo fare un concerto insieme a Verona (dove è in programma il Festivalbar) e devolvere l'incasso ai bambini del Kosovo. Io sono un uomo di pace
. Già prima della sentenza aveva detto: Se vincerò darò tutto in beneficenza. Non ho bisogno di Jackson per arricchirmi, ma solo del mio lavoro
. Albano, a partire dagli anni Sessanta, ha venduto 25 milioni di dischi. Il pretore, su richiesta del pm Roberto Felici, ha condannato il cantante Usa alla pena più alta prevista per il reato che gli era stato contestato, la violazione dell' articolo 171 della legge sul diritto d' autore: in teoria il plurimiliardario imputato avrebbe potuto cavarsela con centomila lire. Per il momento Jackson non dovrà sborsare una lira: il suo difensore, Alberto Seganti, ha preannunciato ricorso in appello. Se la sentenza diventerà definitiva, l'ordine di pagamento arriverà allo studio del legale, dove la popstar ha eletto domicilio. Deluso dall'esito del processo il club King Michael deliving legend
, che ha assistito all'udienza con dei fan. Siamo rattristati
ha ammesso Cinzia Pinti stimiamo il signor Carrisi, ma per noi non è una vittoria della musica leggera italiana
. Arrabbiato il pretore, che valuterà se denunciare l'altro avvocato di Carrisi, Gianni Massaro, per il contenuto di una memoria depositata ieri. Nel documento il legale ha attaccato Frigenti, sostenendo che il dibattimento è stato caratterizzato da: compressione dei diritti della parte civile e a volte anche di quelli del pm
e da: violazione di leggi
.
Fonte: Corriere della Sera, di Gianvito Lavinia (12/5/1999)
Vedi video: https://youtu.be/aVYXnNhECS4
Albano Carrisi persiste contro Michael Jackson
Il caso di plagio che fece storia. Come molti ormai sapranno, Albano Carrisi citò il grande Michael Jackson per via della netta somiglianza tra la sua I cigni di Balakà
e il brano della star americana Will you be there
ma su come siano poi andate le cose ci sono ancora alcune discordanze. Originariamente sembrava che il caso fosse stato chiuso con la colpevolezza di mister Jackson e una multa di circa quattro milioni delle vecchie lire più le spese processuali, ma poi il caso fu riaperto per via del fatto che entrambi i brani sembravano inequivocabilmente ispirati ad un canto popolare indiano.
Inverosimilmente sembra che a cavallo tra gli anni 30 e gli anni 40 una band conosciuta come The Ink Spots avesse già prodotto un brano con una linea melodica analoga a quella dei brani di Albano Carrisi e di Michael Jackson, insomma è proprio vero che le note sono troppo poche per non commettere l’errore di avvicinarsi troppo ad una musica già suonata da altri. A scanso di equivoci vi faccio ascoltare i tre brani in modo da poterli confrontare con le vostre stesse orecchie. Ne hanno parlato pochi minuti fa, sostenendo che durante quel processo, in cui Michael ha sempre presenziato, il giudice diede prima ragione a Michael, poi ad Albano, e sostengono anche che Michael alla fine si fosse arreso
all'evidenza. Hanno poi parlato di come sia la canzone di Michael che quella di Albano avessero entrambe un precedente negli anni '50, e che Michael si è arreso
non sapendo di tale precedente. Hanno anche fatto riferimento ad I'll Be There, sostenendo che ben 4 canzoni compresa questa hanno un ritornello simile.
Fonte: Print This Article Maggio 17, 2008
Plagio: Michael Jackson pagherà ad Albano 4 milioni
Sia il Corriere della Sera
che Il Messaggero
riferiscono la conclusione della saga giudiziaria che vede coinvolti Albano Carrisi e Michael Jackson. Il Corriere
riporta la notizia che il pretore di Roma ha condannato Michael Jackson a pagare 4 milioni ad Albano, perché «tra I cigni di Balakà
di Al Bano e Will you be there
di Michael Jackson tema e ritmo sono uguali
». Aggiunge Il Messaggero
: «Jackson è addirittura venuto in tribunale a difendere la sua creazione. Il pretore non si è convinto».Sia la notizia della condanna sia l'entità della multa erano comunque già note da oltre due mesi.15 luglio 1999.
1) Albano fa causa a Michael Jackson, da La Repubblica del 1/5/1992, pag. 38.
2) Carlo Moretti, Albano-Jackson, il giudice: nessuna prova del plagio, da La Repubblica del 20/3/1997, pag. 43.
3 )Elsa Vinci, Albano: grazie Jackson, da La Repubblica del 21/6/1996, pag. 40.
4) Paolo Boccacci ed Elsa Vinci, L'imputato Jackson un giorno in pretura, da La Repubblica del 5/2/1997, pag. 9.
5) Elsa Vinci, Sì, Jackson ha copiato, da La Repubblica del 12/5/1999, pag. 25.
6) Albano e Michael Jackson colpevoli entrambi copiarono vecchi blues, da La Repubblica del 5/11/1999, pag. 48.
Albano e Jackson canteranno insieme la canzone del plagio
Michael Jackson e Albano Carrisi canteranno insieme Will you be there
, la canzone al centro della causa di plagio, che il cantante italiano intentò contro la star americana, accusandola di aver copiato un suo vecchio pezzo, intitolato I cigni di Balakà
.Stando a quanto riporta il quotidiano La Repubblica, Jackson, che pagherà le spese processuali sostenute da Carrisi, potrebbe esibirsi con Albano il prossimo 2 novembre in occasione degli Awards 2002 di Vienna.
Fonte: La Repubblica- 29 ottobre 2002
Albano Carrisi ricorda così Michael Jackson
Accusai Michael Jackson ma resta un grandissimo. Il cantante pugliese accusò di plagio la star. Jackson pagò tutte le spese legali e promise show insieme. M. J. è veramente una grande perdita. Se avesse dominato la vita come ha dominato l'arte sarebbe stato un grande illuminato
. A parlare così all'Adnkronos è Albano Carrisi che all'inizio degli anni '90 accusò la star di plagio, per via della netta somiglianza tra la sua ''I cigni di Balakà'' e il brano di Michael ''Will you be there'', uscito nel 1993. Un caso andato avanti quasi dieci anni e mai chiarito completamente. Tanto che su come siano poi andate le cose ci sono ancora oggi alcune discordanze. "La cosa si risolse in maniera lineare -spiega Albano- applicando il metodo date a Cesare quel che è di Cesare.
E ad Albano quel che è di Albano. La difesa cercò di dimostrare che entrambi i brani assomigliavano ad un canto popolare indiano. Lui alla fine si accollò tutte le spese giudiziarie e facemmo un accordo per cui dovevamo fare uno spettacolo insieme all'Arena di Verona per la raccolta fondi per i bambini maltrattati nel mondo. Ma stavamo discutendo quando gli piombarono addosso le accuse di pedofilia. E non se ne è fatto più nulla, aggiunge il cantante pugliese.
Io -dice Albano- non ho un brutto ricordo della vicenda: per una volta invece di gossip si parlava di musica. Ad accorgersi della somiglianza fu mio figlio Yari che era un suo grande fan. Lui pensava che avessi venduto il brano a Jackson perché la casa editrice era la stessa, la Warner.
Ma non era così e quindi procedemmo con l'azione legale. Comunque, a me non resta che dire 'grazie Michael', era un grande artista che era rimasto piccolo solo per via della sua vocazione di 'Peter Pan', schiacciato dal padre che gli aveva divorato l'infanzia. Artisticamente posso solo dire 'chapeau'", conclude Albano.
Fonte: Spe/Zn/Adnkronos 26/6/2009 Roma - Foglio Quotidiano- di Claudio Cerasa
Commenti all'articolo
In tanti si sono approfittati del (piccolo Michael) R.I.P. mister Jackson. In realtà entrambi si erano ispirati a un canto popolare... e prima di loro anche la seguente canzone:
http://www.youtube.com/watch?v=yek2nH_MNI0
♦ Un vergogna che Albano volesse approfittarne... e il comportamento accomodante di Michael fa capire chiaramente come sia stato sfruttato nel corso della vita (da medici, avvocati, avidi genitori, truffatori, ecc.).
♦ Entrambi si sono ispirati o hanno copiato ad un canto indiano non protetto dal copyright e sicuramente ignorate da protezione legale!
♦ Comunque Albano non ha affatto vinto ... Michael è stato un signore e nonostante sia stato citato in giudizio per una cosa del genere si è offerto di pagare le spese legali forse facendole capire ad Albano che era un povero idiota.
♦ Albano purtroppo, per il momento ha vinto la battaglia legale contro Michael Jackson e si è preso quattro milioni di lire!!.. Io non ci credo che MJ abbia copiato Albano, egli non sapeva manco dell'esistenza di Albano...Inoltre poi si è scoperto che entrambi si erano ispirati ad un brano popolare indiano...Ma già tra gli anni 39/40 gli ‘The Ink Spots’ una band di quel periodo aveva già prodotto una canzone simile: ‘Bless you for being an angel’.
♦ Uno dei plagi storici della musica italiana pare, ma solo pare sia stato quello di I cigni di Balakà
(1987), una canzone scritta da Albano e interpretata assieme alla allora moglie, Romina Power. Alcuni anni dopo è uscito Dangerous
di Michael Jackson, un Lp che conteneva Will I be there
una canzone costruita tutta sul ritornello della canzone di Albano. A detta degli esperti ben 37 note su 40 sono le stesse. All'epoca (1996) Albano gli fece causa ma alcuni anni dopo la causa fu respinta e chiuso il caso. Checché ne dicano i giudici internazionali le due canzoni sono sorelle gemelle o meglio clonate come la pecorella Dolly. Nella versione di Albano inoltre si parla del fiume Gange e in quella di Jackson del fiume Giordano. Spetta a voi ora il verdetto: ascoltate le due versioni che ho assemblato in un video e poi ditemi cosa ne pensate. http://www.youtube.com/watch?v=xvBhHwp84Xk&list=RDxvBhHwp84Xk
♦ Allora qui si dice di giudicare: okay, sì sono uguali ma tu lo sai che le note non si possono inventare? Che le note sono solo 7 e sette rimangono? E poi i critici dicono
... ma che dicano quello che vogliono, almeno le 3 note Mike le ha cambiate Albano le ha copiate, e poi paragonami i testi.
♦ Questo fatto mostra finalmente la verità sul caso Will You Be There
canzone di grandissimo successo di Michael Jackson e che fu ingiustamente
accusata di plagio dal cantante italiano Albano!!!
♦ Michael si ispirò musicalmente a una canzone Blues Jazz del 1929, scritta e cantata dal gruppo musicale Ink Spots
, solo per quanto riguarda la musicalità delle strofe, mentre il resto lo creò lui. Lo stesso fece Albano, ma volle accusare Michael Jackson di plagio e spillargli dei gran miliardi di vecchie lire! Vinse la causa Michael!
♦ Ma ancora oggi Albano continua a negare la verità!!! E’ ora di agire! La professionalità di Michael Jackson non merita di essere toccata.
♦ Albano continua a dire di aver vinto la causa anti plagio contro il Re Michael. Vorrei solo dirgli di smetterla, tanto noi sappiamo come sono andati i fatti, così non fa altro che costringere noi fans a cambiare canale ogni volta che fa delle apparizioni in tv.
CANZONI RUBATE
Vogliamo addentrarci con questa monografia in un terreno spinosissimo, a proposito del quale anche tra i più autorevoli musicologi e compositori esistono posizioni assolutamente antitetiche ed opposte pregiudiziali di fondo. Parliamo del plagio.
Ennio Morricone
Qual uno dei più grandi compositori italiani del XX secolo, Morricone recentemente ha affermato: "Le combinazioni armoniche e melodiche tra le sette note sono ormai da considerarsi esaurite, e che quindi è inevitabile che si ripetano alcune successioni musicali in diversi brani, senza peraltro che nessuno possa rivendicarne la paternità el'origine, essendo indimostrabile che nessuno prima di lui abbia messo assieme