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L'attacco del Mago Nero
L'attacco del Mago Nero
L'attacco del Mago Nero
E-book57 pagine39 minuti

L'attacco del Mago Nero

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Info su questo ebook

Cristina, Lion e Daniele, tre giovani studenti appassionati del gioco di carte di Yu-Gi-Oh, si troveranno a disputare un vero Duello delle Ombre con il Mago Nero. Riusciranno a sconfiggerlo prima che porti l'oscurità nel mondo?
LinguaItaliano
Data di uscita16 apr 2020
ISBN9788831665872
L'attacco del Mago Nero

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    Anteprima del libro

    L'attacco del Mago Nero - Manuel Mura

    PROLOGO

    Il grup­po di tep­pi­sti ve­sti­ti bor­chia­ti, dall'aria tru­ce e ar­ma­ti di spran­ghe e col­tel­li, non im­pres­sio­na­va­no mi­ni­ma­men­te il gio­va­ne che sta­va­no mi­nac­cian­do.

    Da so­lo, cir­con­da­to dal­la ven­ti­na di bru­ti, di not­te, sot­to un pon­te in una zo­na pe­ri­fe­ri­ca del­la pic­co­la cit­ta­di­na to­sca­na, non mo­stra­va il ben­ché mi­ni­mo se­gno di pau­ra.

    Era un ra­gaz­zo al­to e ma­gro dai ca­pel­li bion­di lun­ghi e li­sci, gli oc­chi chia­ri su un vi­so lun­go nell'in­sie­me ben fat­to e il cor­po atle­ti­co. Non do­ve­va ave­re più di vent'an­ni ma il suo sguar­do ri­ve­la­va acu­me e de­ter­mi­na­zio­ne, an­che se a su­sci­ta­re i mag­gio­ri com­men­ti era il suo stra­no ab­bi­glia­men­to.

    Una lun­ga tu­ni­ca scu­ra con stria­tu­re ros­se nei pun­ti di con­giun­zio­ne gli co­pri­va la par­te su­pe­rio­re del cor­po di­vi­den­do­si in due all'al­tez­za del­la vi­ta do­ve pan­ta­lo­ni del­lo stes­so co­lo­re ar­ri­va­va­no fi­no al­le scar­pe da gin­na­sti­ca an­ch'es­se scu­re. Più pre­sen­ti che nel­la par­te su­pe­rio­re le stria­tu­re ros­se si con­tor­ce­va­no all'al­tez­za del­le gi­noc­chia e ver­so il tac­co del­le scar­pe for­man­do de­gli stra­ni di­se­gni che in qual­che ma­nie­ra ri­cor­da­va­no i ge­ro­gli­fi­ci egi­zi o al­me­no li imi­ta­va­no con­si­de­re­vol­men­te.

    Stes­se raf­fi­gu­ra­zio­ni si ri­tro­va­va­no nel­le spal­lie­re che ap­pa­ri­va­no co­me un ri­gon­fia­men­to del­la tu­ni­ca fa­cen­do­lo sem­bra­re più pos­sen­te di quel­lo che il suo esi­le cor­po mo­stra­va.

    A com­ple­ta­re l'ope­ra in­dos­sa­va un buf­fo e lun­go cap­pel­lo a pun­ta an­ch'es­so scu­ro, con cer­chiet­ti ros­si a in­ter­val­li re­go­la­ri che nel­la pun­ta si con­giun­ge­va­no for­man­do an­che lì stra­ni e in­com­pren­si­bi­li se­gni.

    Quel­lo stra­no ab­bi­glia­men­to pro­vo­ca­va no­te­vo­le ila­ri­tà nel grup­po di tep­pi­sti sen­za che il gio­va­ne se ne cu­ras­se. La sua men­te ge­nia­le vol­ge­va al­tro­ve, a pro­get­ti gran­dio­si che pre­sto si sa­reb­be­ro con­cre­tiz­za­ti: il mo­men­to era giun­to.

    «Mi­nac­cia­te me quan­do non sie­te al­tro che ver­mi pron­ti per es­se­re schiac­cia­ti?»; pro­rup­pe con vo­ce in­so­li­ta­men­te for­te e de­ci­sa.

    «Che hai det­to, pi­vel­lo? Vuoi mo­ri­re o non ti ren­di con­to del­la si­tua­zio­ne in cui ti tro­vi?»; chie­se un tep­pi­sta gran­de e gros­so dal cra­nio ra­sa­to e una gros­sa ca­te­na in ma­no.

    «Ho det­to che la vo­stra fi­ne è giun­ta ma non te­me­te, tut­ti gli es­se­ri uma­ni che spor­ca­no que­sto pia­ne­ta con la lo­ro pre­sen­za pre­sto vi rag­giun­ge­ran­no nel­la Dark Di­men­sion!»;

    «Hai fir­ma­to la tua con­dan­na a mor­te! Am­maz­zia­mo­lo!»;

    L'as­sa­li­ro­no in mas­sa ma tro­va­ro­no so­lo l'oscu­ri­tà ad at­ten­der­li, più ne­ra e cu­pa di quel­la del cie­lo not­tur­no pri­vo di stel­le e lu­na: li ri­suc­chiò in un mon­do do­ve la lu­ce era ban­di­ta per sem­pre. Scom­par­ve­ro all'istan­te co­me non fos­se­ro mai esi­sti­ti.

    «Po­ve­ri stu­pi­di, avre­ste do­vu­to va­lu­ta­re me­glio le vo­stre ca­pa­ci­tà pri­ma d'at­tac­car bri­ga con me, con co­lui che de­tie­ne il po­te­re del Cri­stal­lo Oscu­ro: con il Ma­go Ne­ro!»; Pro­rup­pe in una for­te ri­sa­ta men­tre l'oscu­ri­tà si espan­de­va sem­pre più tutt'in­tor­no a lui co­me a vo­ler av­vol­ge­re il mon­do in­te­ro.

    «Tre­ma­te uma­ni e scor­da­te­vi per sem­pre la lu­ce del So­le, vi at­ten­de un mon­do d'oscu­ri­tà pe­ren­ne! Que­st'og­gi la vo­stra raz­za si estin­gue­rà e que­sto mon­do sa­rà mio! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah!»;

    LA PASSIONE DELLE CARTE

    I due ra­gaz­zi e la ra­gaz­za usci­ro­no ra­pi­di da scuo­la, con­ten­ti che l'en­ne­si­ma le­zio­ne fos­se fi­ni­ta e le va­can­ze esti­ve si av­vi­ci­nas­se­ro.

    Pen­sa­ro­no be­ne di pas­sa­re pri­ma al bar po­co di­stan­te do­ve era­no so­li­ti ra­du­nar­si per par­la­re, man­gia­re e gio­ca­re a car­te.

    Da sem­pre ap­pas­sio­na­ti di gio­chi di car­te col­le­zio­na­bi­li pas­sa­va­no buo­na par­te del­le gior­na­te ci­men­tan­do­si in ap­pas­sio­nan­ti sfi­de evo­can­do mo­stri e

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