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Libri, amori e segreti. Aprile
Libri, amori e segreti. Aprile
Libri, amori e segreti. Aprile
E-book117 pagine1 ora

Libri, amori e segreti. Aprile

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Info su questo ebook

Unisciti al gruppo di lettura: sei donne che si incontrano regolarmente per parlare di libri

Le sei donne del villaggio in riva al mare di Little Sanderton aspettano con ansia il loro appuntamento con il gruppo di lettura per parlare del loro amore per i libri

Serena è la preside di una scuola molto rinomata, vive in una bella casa e sembra proprio avere tutto quello che desidera. Eppure la sua vita non è perfetta come sembra: quando si tratta della sua famiglia i problemi non tardano ad arrivare, e poi… C’è il Signor Winchester, l’affascinante padre di una delle studentesse della scuola di Serena, che è preoccupato degli effetti del proprio divorzio sulla figlia Hannah. L’ex moglie, infatti, sta facendo di tutto per complicare le cose e Serena deve dividersi tra il delicato equilibrio a scuola e l’arrivo della sua esuberante nipote Dodie, in lite con la propria madre, la sorella con cui Serena ha un rapporto complicato. Riuscirà a vincere le proprie insicurezze e ad affrontare tutte le difficoltà?

Questo aprile il bookclub commenterà Jane Eyre di Charlotte Brontë, un grande classico sull’importanza di capire che cosa si desidera davvero
Della Parker
vive in un villaggio del Dorset con i suoi due cani. Prima di diventare scrittrice ha lavorato come manager del servizio clienti per una compagnia idrica. Quando non è impegnata a scrivere ama correre maratone e andare in palestra. Sfortunatamente, non ha tempo di dedicarsi a questi hobby quanto vorrebbe, perché preferisce di gran lunga scrivere.
LinguaItaliano
Data di uscita15 mar 2018
ISBN9788822717177
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    Anteprima del libro

    Libri, amori e segreti. Aprile - Della Parker

    1843

    Titolo originale: The Reading Group: April

    Copyright © 2017 by Della Parker

    Traduzione dall’inglese di Beatrice Nigrisoli

    Prima edizione ebook: marzo 2018

    © 2018 Newton Compton editori s.r.l.

    Roma, Casella postale 6214

    ISBN 978-88-227-1717-7

    www.newtoncompton.com

    Realizzazione a cura di Librofficina

    Della Parker

    Libri, amori e segreti

    Aprile

    Indice

    Capitolo uno

    Capitolo due

    Capitolo tre

    Capitolo quattro

    Capitolo cinque

    Capitolo sei

    Capitolo sette

    Capitolo otto

    Capitolo nove

    Capitolo dieci

    Capitolo undici

    Capitolo dodici

    Capitolo tredici

    A Janine Pulford

    Capitolo uno

    Serena raggiunse l’orangerie, la stanza della casa che da sempre preferiva, anche se ultimamente entrandoci le capitava di provare una sensazione dolceamara. Dalle dimensioni imponenti, e con il soffitto vetrato ad arco, l’antica estensione della casa era il luogo ideale per accogliere gli ospiti. Prendeva vita quando si riempiva di persone, un’eventualità tuttavia rara negli ultimi tempi.

    Era stata proprio l’orangerie a convincere lei e Liam a comprare la casa. O perlomeno a convincere lei. Liam adorava gli enormi spazi disponibili all’aria aperta: il vialetto, la rotonda d’ingresso circondata di ghiaia, l’officina per il fai da te con le doppie finestre sulla facciata principale. Per non parlare del giardino sul retro, che scendeva dolcemente fino a un cancello da cui si accedeva al sentiero serpeggiante lungo la Jurassic Coast.

    «Si sente il mare dal nostro giardino», aveva detto Serena mentre se ne stavano in piedi sulla soglia dell’orangerie. «Non è stupendo?»

    «Immagino che si senta da ogni stanza della casa», aveva risposto Liam con finta noncuranza, ma a lei non era sfuggita l’emozione che brillava nei suoi occhi.

    Dietro di loro l’agente immobiliare aveva sorriso, sicuro di averli in pugno.

    Come previsto, avevano comprato il Vecchio Faro, un nome fuorviante dato che non era mai stato un faro. Anche se la posizione in cima alle scogliere del Devon lo rendeva una struttura ideale.

    Serena sospirò. La loro vita rasentava la perfezione, ma tre anni prima, quando lei aveva trent’anni e Liam trentacinque, tutto era finito all’improvviso. Un aneurisma aortico. Avevano scoperto solo in seguito che si trattava di un’anomalia ricorrente nel ramo maschile della famiglia di Liam. Un killer silenzioso, privo di sintomi, letale come il monossido di carbonio.

    Dopo la morte di Liam, la stessa disfunzione era stata diagnosticata ai suoi tre fratelli e a uno zio. Era possibile intervenire se si agiva in tempo.

    Ma Liam era stato il primo.

    La sua morte aveva salvato le vite dei suoi fratelli e dello zio. A volte Serena si sforzava di ricordarselo. Nei giorni migliori era grata che Liam non fosse morto invano. Nei giorni peggiori si arrabbiava con Dio. Perché proprio Liam? La sua anima gemella, l’unico uomo che avesse mai amato davvero.

    Quello era un giorno migliore. A breve sarebbero arrivate le sue quattro care amiche. La casa si sarebbe riempita di risate. I loro problemi le avrebbero consentito di ridimensionare i suoi, come sempre.

    Il campanello suonò.

    «Sono solo io, angelo!». Dall’ingresso arrivò la voce di Jojo. La porta era socchiusa, ma lei suonava sempre il campanello per buona educazione prima di entrare.

    Il cuore di Serena si gonfiò. Se avesse avuto una migliore amica, probabilmente sarebbe stata Jojo; Jojo, con la sua sincerità, pronta a donarti i suoi ultimi risparmi senza pensarci due volte.

    «Ciao, bella». Serena la baciò sulla guancia. «Ci trasferiamo nell’orangerie. Prego, avanti». Poi ridacchiò. «Ma sentimi, passo troppo tempo ai colloqui con i genitori. Sono diventata così formale».

    «Vada per la formalità», disse Jojo. «Posso assisterla nel servizio di catering?». Le porse una bottiglia di vino rosso. «Stappo questa se è cosa gradita?»

    «Oh, di sicuro è gradita alla sottoscritta». Sorridevano entrambe. Serena sentì che l’umore malinconico la stava abbandonando. Una bella serata con il gruppo di lettura era proprio quello che ci voleva.

    Aveva avvicinato i divani nell’orangerie, così non sedevano troppo distanti. Era la loro stanza di ritrovo per il periodo estivo, mentre durante l’inverno utilizzavano il privé con la stufa a legna. L’estate non era ancora cominciata in realtà, ma l’aria profumava di primavera e il ciliegio in giardino sembrava un enorme bastoncino di zucchero filato rosa.

    Kate e Anne Marie arrivarono insieme, e Grace le raggiunse per ultima, con il fiatone a causa di una tragedia in corso con uno dei suoi ragazzi. Per fortuna nulla di grave. Serena si affaccendava, facendo gli onori di casa.

    Dopo aver fatto fuori la loro prima bottiglia di vino e quasi metà dei cupcake portati da Grace – chi l’avrebbe mai detto che il vino rosso e i cupcake fossero un’accoppiata vincente? – l’umore di Serena era completamente cambiato.

    In effetti, si sentiva un po’ brilla. «Non ricordo chi doveva scegliere il libro di questo mese», disse, approfittando di una delle rare pause nella loro conversazione. «Ma il tempo stringe. Dovremmo darci dentro».

    «Toccava a me», disse Jojo. «Solo un attimo». La osservarono mentre frugava nella borsa.

    «Continuiamo con i classici?», chiese Anne Marie con una nota di apprensione.

    «Per questo mese sì», rispose Jojo recuperando il libro. «Questo è un super classico. Anche se non l’avete letto, conoscerete di sicuro i personaggi. Abbiamo tutte sentito parlare di Mr Rochester, vero, angeli?»

    «Non ricordo». Anne Marie aggrottò le sopracciglia. «C’è anche il film?».

    La più giovane del gruppo di lettura ricevette sguardi benevoli.

    «Sì, c’è anche il film», disse Serena mentre pensava: Oddio, Jane Eyre. Era uno dei suoi romanzi preferiti in assoluto. Un po’ perché sentiva di avere molto in comune con la protagonista, dato che Jane era una governante e lei la preside di una scuola, e inoltre adorava lo stile di Charlotte Brontë. Ancora così attuale. Una storia di amore e passione senza tempo.

    «Mr Rochester», sospirò Kate. «Non era lui l’eroe tenebroso e solitario?»

    «Esatto», annuì Grace. «E ci piacciono gli eroi tenebrosi, vero ragazze?». Ci fu un’ondata di risate.

    «Aspetta, non è la storia con la moglie pazza rinchiusa in soffitta?», chiese all’improvviso Anne Marie. «Che dà fuoco alle cose?»

    «Considerando che non l’hai mai letto, sono colpita», disse in tono asciutto Serena. «Hai ragione. Ma Jane Eyre è soprattutto una storia di amore e passione».

    «Sì», disse Jojo, con un dolce sorriso sulle labbra. «Credo che la maggior parte dei classici sia una storia d’amore, in fondo. Me ne sono resa conto mentre cercavo di decidermi». Fece una pausa. «Ma ho scelto Jane Eyre perché la protagonista è un personaggio molto bello. La sua storia comincia con una tragedia, eppure lei non si arrende mai. È forte e allegra, ma anche vulnerabile e insicura». Lanciò un’occhiata a Serena, che si sentì in dovere di aggiungere qualcosa.

    «Tra l’altro non è bella. Charlotte Brontë l’ha detto esplicitamente. Ha un aspetto piuttosto ordinario. Mentre Mr Rochester, be’, diciamo che non è il tipico principe azzurro. È scortese e arrogante. Per di più ha lineamenti duri e sgraziati. Insomma, nel libro è così. Anche se penso che avesse una mascella forte e squadrata».

    Altre risate.

    Concordarono sul fatto che Jane Eyre sembrava un libro più allegro rispetto al romanzo del mese precedente, ovvero Rebecca la prima moglie. Passarono ad altri argomenti. Serena ascoltava solo a metà.

    Stava ancora pensando a Jane Eyre e alle somiglianze con lei. Alcuni studiosi sostenevano che l’espressione inglese "plain Jane", per indicare una ragazza ordinaria ma niente male, provenisse proprio dal romanzo di Charlotte Brontë. Serena non ne era sicura, ma il messaggio dell’autrice era chiaro.

    Jane Eyre era cresciuta sapendo che il suo aspetto fisico non le avrebbe assicurato una vita facile. In realtà, non aveva avuto una vita per niente facile. Era rimasta orfana e in seguito aveva subìto le angherie della famiglia di suo zio, poi defunto. Una vera reietta. Era il tipo di eroina che se la cava affidandosi alle proprie capacità, alla forza d’animo acquisita con fatica durante anni di solitudine.

    Aveva più cose in comune con Jane Eyre di quanto le sue amiche potessero immaginare, pensò, mentre osservava i loro volti raggianti.

    Capitolo due

    Serena sfogliò la sua agenda mentre sorseggiava il caffè mattutino. Mr Rochester versus

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