Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il Natale perfetto: eLit
Il Natale perfetto: eLit
Il Natale perfetto: eLit
E-book161 pagine2 ore

Il Natale perfetto: eLit

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Cassie Beaumont vuole trovare l'amore entro Natale, e, a dirla tutta, non le sembra un'idea così irrealizzabile. È colta, carina e le sue amiche l'adorano. E allora, perché mai dovrebbe servirsi di un consulente di appuntamenti per trovare l'uomo ideale? Eppure decide di affidarsi alle competenze di Simon Dodson che le promette di presentarle il candidato perfetto a patto che lei superi tre prove: cantare le carole porta a porta, cucinare un tacchino e vestirsi da elfo per intrattenere un gruppo di bambini. Il giorno di Natale si avvicina e Cassie, impegnata a soddisfare le assurde condizioni di Simon, non si accorge che l'amore è più vicino di quanto immagini.

LinguaItaliano
Data di uscita28 nov 2014
ISBN9788858931851
Il Natale perfetto: eLit
Autore

Debbie Macomber

Debbie Macomber is a #1 New York Times bestselling author and one of today’s most popular writers, with more than 200 million copies of her books in print worldwide. In her novels, Macomber brings to life compelling relationships that embrace family and enduring friendships, uplifting her readers with stories of connection and hope. Macomber’s novels have spent over one thousand weeks on the New York Times bestseller list. Seventeen of these novels hit the number one spot. A devoted grandmother, Debbie and her husband, Wayne, live in Port Orchard, Washington, the town that inspired the Cedar Cove series.

Autori correlati

Correlato a Il Natale perfetto

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Il Natale perfetto

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il Natale perfetto - Debbie Macomber

    Copertina. «Il Natale perfetto (eLit)» di Macomber Debbie

    Immagine di copertina: svetikd / E+ / Getty Images

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Perfect Christmas

    Mira Books

    © 2009 Debbie Macomber

    Traduzione di Giovanna Cavalli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5893-185-1

    www.eHarmony.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    Frontespizio. «Il Natale perfetto (eLit)» di Macomber Debbie

    1

    «Ma come si fa a spedire gli auguri di Natale prima del giorno del Ringraziamento?» esclamò Cassie Beaumont, fissando allibita busta e cartoncino.

    La sua migliore amica, Angie Barber, alzò lo sguardo dal microscopio e sembrò aver bisogno di qualche istante per realizzare il senso della frase. «Vuoi dirmi che hai ricevuto un biglietto natalizio? Di già?»

    «Incredibile, non trovi?»

    «Chi è che te lo manda?»

    «Una compagna di classe dei tempi del college. Non la conosci.» Cassie scrollò le spalle e, puntando il piede, spinse la poltroncina con le ruote verso la postazione di lavoro. «Jill ha sposato Tom due settimane dopo il diploma.»

    «Hanno bambini?»

    Cassie avvertì una nota malinconica nella voce di Angie e fece di sì con la testa. «Due. Un maschio e una femmina. Adorabili, naturalmente.»

    «Ovvio» aggiunse Angie.

    Nella fotografia stampata sul biglietto di auguri, Jill e la sua piccola indossavano un identico golfino rosso sulla gonna scozzese a fondo verde. Tom e il maschietto invece, giacca, pantaloni e gilet rigorosamente in tinta. Erano troppo carini.

    «Mi ha scritto anche una lettera.»

    «Scommetto che hanno una vita perfetta. O sbaglio?» chiese Angie.

    «Perfetta da ogni punto di vista» borbottò Cassie. Forse persino troppo. Jill, che faceva la consulente finanziaria, riusciva a lavorare quaranta ore a settimana, a tenere una casa immacolata e a essere nel contempo una madre e una moglie fantastica. Nonostante tutte queste incombenze, era riuscita a confezionare il suo pensierino natalizio con oltre un mese di anticipo.

    «C’è un motivo per cui Wonder Jill l’ha mandato così presto?» chiese Angie.

    «Lei e Tom si sono appena trasferiti, perciò volevano avvisare parenti e amici del cambio di indirizzo. Oh, mi allega anche una foto della casa che è...»

    «Perfetta» indovinò Angie.

    «L’aggettivo perfetta non rende abbastanza l’idea.»

    Angie la fissò. «È una leggera nota di invidia quella che sento?»

    «Leggera invidia? Io?» domandò Cassie, calcando l’accento sulle parole. «Cielo, no. Quello che hai davanti a te è un caso conclamato di pura gelosia. Il mostro dagli occhi verdi è vivo e vegeto.» Fece scorrere la sedia fino a un bancone ingombro di microscopi, provette e vetrini, quindi si alzò, le mani sui fianchi. «Ti rendi conto di quanto tempo è passato dal mio ultimo vero appuntamento con un uomo?»

    «Sei uscita con Greg, la settimana scorsa» le ricordò Angie.

    «Greg non fa testo, non è un uomo» proruppe Cassie. «Voglio dire, lo è, ma non nel senso di qualcuno a cui sono interessata» spiegò. «Greg è... del tutto improponibile come potenziale marito.» Non aveva bisogno di aggiungere che, a trentaquattro anni, il ticchettio del suo orologio biologico era più forte che mai.

    Angie sospirò. «Ti capisco.»

    Greg era un ottimo partito, da qualunque punto di vista. Ma era divorziato e tuttora innamorato di sua moglie. Purtroppo non se n’era ancora reso conto. Durante quel loro appuntamento, se così si poteva chiamare, non aveva fatto che parlare della separazione. Di quanto gli mancavano i suoi tre bambini. E la sua ex, a giudicare dal numero di volte che l’aveva nominata. La serata si era rivelata un interminabile strazio per Cassie. Era stata la sua prima e unica uscita a due con Greg.

    «Il problema è che in questo posto non si incontrano molti maschi» osservò Angie. E Cassie ne era assolutamente consapevole. Entrambe biochimiche per un’azienda di materie plastiche, restavano chiuse in laboratorio dalle otto alle dieci ore al giorno, per cui le opportunità di conoscere gente al di fuori del loro ambiente professionale erano piuttosto limitate.

    «Tuttavia, dopo aver ricevuto quel cartoncino d’auguri, mi sono resa conto con estrema chiarezza di quanto più che mai desideri farmi una famiglia» riprese Cassie.

    «Lo so.» Una lieve tristezza tornò ad affiorare nella voce di Angie.

    «Non capisco perché mi sia così difficile trovare un fidanzato» si arrovellò Cassie. «Sono piuttosto carina, no?»

    Angie annuì con slancio. «Molto.»

    «E a trentaquattro anni non sono poi così vecchia, giusto?»

    «Niente affatto.»

    E perché dunque era ancora single? Eppure non le mancava niente: Cassie era alta un metro e sessantacinque, lunghi capelli scuri, grandi occhi neri, labbra sensuali e tutto il corredo di curve femminili. In più era in gamba, con una carriera bene avviata, una personalità affascinante (questo se lo diceva da sola) e un sacco di amici. «È colpa di mia madre.»

    «Tua madre?»

    «E pure di mio padre, per quel poco che è rimasto con noi.»

    «O forse proprio per questo.»

    «Credo di sì. Dopo il divorzio, la mamma era così negativa riguardo al matrimonio che mi terrorizzava anche solo l’idea.»

    «Non è più così, no?»

    «No, anzi, vorrei un marito e mi piacerebbe avere anche dei bambini.» Cassie sorrise. «L’ironia in tutto ciò è che nel frattempo lei si è risposata.»

    «Le nozze sembrano atterrire anche tuo fratello. Shawn a quest’ora dovrebbe già essere con l’anello al dito, non credi? È più grande di te.»

    «Non sono così sicura che si tratti di questo.» Cassie sospettava che Angie avesse un debole per lui. Non che ci fossero segnali evidenti, in questo senso, ma a volte aveva la sensazione che... «Però viaggia così spesso che mantenere una relazione a lungo termine sarebbe complicato.»

    «Vero» concordò Angie.

    Shawn Beaumont era un pittore affermato, specializzato in enormi e colorati murales. Fratello e sorella erano molto legati e si tenevano sempre in contatto almeno per telefono, due o tre volte a settimana. Al momento si trovava a Boca Raton, in Florida, a dipingere la facciata di un palazzo. Le aveva mandato qualche foto con il cellulare. La composizione era ambientata in un oceano immaginario, con le balene che spuntavano tra le onde spumeggianti, i delfini, le tartarughe marine e ogni specie di pesci multicolori che sguazzavano allegri nell’acqua blu. Dovunque andasse, i suoi murales facevano scalpore e spesso, mentre dipingeva, attorno a lui si radunava una folla di gente.

    «Shawn è un caso a parte» concluse Cassie. E secondo lei questo sintetizzava bene la situazione.

    «Tuttavia, se tu fossi sposata, scommetto che anche lui si mostrerebbe meno refrattario a trovarsi una moglie» sostenne Angie.

    Cassie non aveva mai analizzato le dinamiche famigliari in questi termini. Forse, in maniera inconscia, Shawn stava aspettando che fosse lei a fare il primo passo. Angie poteva avere ragione. Entrambi erano rimasti traumatizzati dal divorzio dei genitori e dalla reazione esasperata della madre, mentre il loro padre – che voleva essere chiamato solo Pete e non papà – non aveva fatto altro che entrare e uscire di continuo dalle loro vite. Soprattutto uscire. Eppure... aveva ancora un’influenza notevole sui suoi figli, per quel poco che lo vedevano.

    «Shawn non si fiderà del matrimonio finché non ti vedrà felicemente sposata» disse Angie.

    Cassie la guardò accigliata. «Cosa te lo fa pensare?»

    «Magari mi sbaglio, tuttavia mi sembra che sia tu che Shawn abbiate paura dell’amore.»

    «Io? Paura dell’amore? Non credo proprio.» Non a giudicare dal sogno che coltivava nel cuore. Cassie voleva avere tutto. Come la sua amica Jill.

    «Ogni volta che incontri un uomo, non importa quanto sia perfetto, finisci sempre per trovargli un difetto» argomentò Angie.

    Questo non era assolutamente vero. «Niente affatto» protestò Cassie.

    «Sì invece. All’inizio sono rose e champagne, poi però tutto finisce prima che tu abbia avuto davvero la possibilità di conoscere il tizio in questione.»

    «Come puoi dire una cosa del genere?»

    «Be’, forse perché te l’ho visto fare un sacco di volte» le rispose Angie con dolcezza.

    «Non starai parlando di me e Jess, vero? Non aveva un briciolo di classe. Si grattava le parti basse in pubblico!»

    «Non parlo di Jess.»

    «E a chi ti riferivi, allora?»

    «A Rod.»

    Cassie inclinò la testa di lato. «Rod? Rod chi?»

    «Non ricordo il cognome. Ci sei uscita circa un anno fa.»

    «Non dirai mica Rod Showers? Santo cielo, era così tirchio che ho dovuto pagare la mia metà del conto e allungare la mancia al cameriere, perché lui si rifiutava.»

    «E Charles, allora?»

    Cassie si arrese. «Okay, va bene, diciamo che ho degli standard minimi.»

    «No. Alti.»

    «Sta bene, ho degli standard alti. Però mi sono sforzata di conoscere degli uomini.»

    «Lo abbiamo fatto entrambe.»

    «Contavo molto su quel sito di appuntamenti online.» L’annuncio era sembrato così promettente che Cassie e Angie si erano iscritte insieme, convinte di trovare il partner ideale in un batter d’occhio.

    Non era successo.

    «A chi lo dici» rispose Angie, mogia. «Ero sicura che avremmo incontrato il marito dei sogni.»

    Cassie sospirò. Quello era stato un azzardo parecchio costoso. E ancor più deludente. Specie per Angie, visto che era stata lei a suggerire di tentare su internet.

    «Anche il club di single della parrocchia era una buona idea» osservò ora.

    «Sicuro, grandiosa» ne convenne Cassie. «Se ci fosse stato un uomo.» Ci erano andate sulle ali

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1